SpVgg Greuther Fürth
Official Info
- Official Website: https://www.sgf1903.de/
- League Website: https://www.bundesliga.com/de/2bundesliga
- Twitter: https://twitter.com/kleeblattfuerth
- Facebook: https://www.facebook.com/kleeblattfuerth
- Instagram: https://www.instagram.com/kleeblattfuerth
- YouTube: https://www.youtube.com/user/SpVggGreutherFuerth
Quick Facts
- Founded: 23-09-1903 (come SpVgg Fürth) – fusione con TSV Vestenbergsgreuth nel 1996
- City: Fürth (Baviera)
- Country: Germania
- Founder: Unknown (originata dalla sezione calcio del Turnverein 1860 Fürth) – aggiornato al 2025-08-23
- Milestones: - 1903: fondazione come SpVgg Fürth
- 1914: primo titolo nazionale, finale da 154 minuti
- 1926 e 1929: secondo e terzo titolo tedesco
- 1996: fusione con TSV Vestenbergsgreuth; nasce SpVgg Greuther Fürth
- 1997: promozione in 2. Bundesliga
- 2012: prima promozione in Bundesliga
- 2021: seconda promozione in Bundesliga
- Stadio: Sportpark Ronhof | Thomas Sommer (aperto nel 1910, uno dei più antichi in Germania)
History
La SpVgg Greuther Fürth affonda le radici nella fervente cultura ginnica e calcistica della Franconia di inizio Novecento. Nata ufficialmente il 23 settembre 1903 come SpVgg Fürth a partire dalla sezione calcio del Turnverein 1860 Fürth, esplose ben presto come potenza del calcio tedesco pre‑Bundesliga. Il soprannome Kleeblatt (trifoglio) e lo stemma con il simbolo cittadino sono diventati nel tempo marchio identitario di una realtà molto legata al territorio.
Tra il 1910 e il 1930 Fürth è sinonimo di élite: nel 1914 vince il primo campionato nazionale al termine di una finale passata alla storia per durata (154 minuti) contro il VfB Leipzig. Negli anni ruggenti del calcio regionale e interregionale, i verdi‑bianchi completano la trilogia con i titoli del 1926 e del 1929, in entrambi i casi superando l’Hertha BSC. La rivalità con il vicino 1. FC Nürnberg — il celebre Frankenderby — anima l’epoca d’oro e segna la mappa calcistica della Franconia.
Il secondo dopoguerra porta oscillazioni e progressivo ridimensionamento. All’avvio della Bundesliga (1963), Fürth resta fuori dalla nuova élite nazionale. La rinascita prende forma negli anni Novanta, anche grazie a una visione manageriale moderna. Il 1º luglio 1996 l’unione con il TSV Vestenbergsgreuth — piccolo club capace di una storica impresa in Coppa di Germania contro il Bayern nel 1994 — dà vita alla SpVgg Greuther Fürth: un progetto che unisce radici e pragmatismo. Subito nel 1996‑97 arriva il titolo in Regionalliga Süd e la promozione in 2. Bundesliga, dove il club costruisce identità e sostenibilità.
Il 2011‑12 è l’anno della svolta: primo posto in 2. Bundesliga e la prima, storica promozione in Bundesliga. Il ritorno nella massima serie è duro e si chiude con una retrocessione, segnata anche da un primato negativo (nessuna vittoria casalinga nell’intera stagione). Il Kleeblatt si riorganizza e, con un lavoro attento su scouting e valorizzazione dei giovani, torna a respirare l’aria della Bundesliga nel 2021, prima di un nuovo immediato ritorno in seconda serie.
Il presente vede Greuther Fürth come società modello di medio livello tedesco: forte radicamento locale, stadio storico — il Ronhof, inaugurato nel 1910 e ammodernato a più riprese — e una filiera tecnica capace di sviluppare profili interessanti. Il club non ha dimensione globale in senso stretto, ma resta un marchio rispettato nel panorama tedesco per tradizione, solidità e capacità di reinventarsi, incarnando lo spirito della Franconia calcistica.
Honours
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- title: Campionato tedesco (era pre‑Bundesliga)
- years: 1914, 1926, 1929
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- title: 2. Bundesliga (campione)
- years: 2012
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- title: Regionalliga Süd (terzo livello, campione)
- years: 1997
Statistical Insights
Indicatori consolidati e record noti:
- Record negativo unico in Bundesliga: prima squadra a chiudere una stagione senza vittorie in casa (2012‑13).
- Profilo realizzativo storicamente più efficiente in 2. Bundesliga che in Bundesliga, con differenziale reti tendenzialmente positivo nelle migliori annate di vertice e negativo in massima serie.
- Stile di gioco recente orientato a intensità e riaggressione, con utilizzo di esterni dinamici e attenzione ai piazzati.
- Tassi puntuali (win rate stagionale, gol fatti/subiti per gara, migliori/peggiori strisce imbattibilità) per l’ultima stagione completa: Unknown (aggiornato al 2025-08-23).
Key Players
Profili chiave recenti (2. Bundesliga):
- Julian Green (CC/TQ): mezzala‑regista con pericolosità da piazzato e inserimenti; continuità di produzione tra gol e assist nelle ultime stagioni.
- Damian Michalski (DC): dominante nel gioco aereo, valore aggiunto sui calci piazzati offensivi; leadership difensiva.
- Simon Asta (TD): spinta costante sulla corsia, alto volume di cross/progressioni e buon contributo in pressione.
- Armindo Sieb (AT/ES): giovane profilo offensivo con 1vs1 e attacco della profondità, impatto in termini di expected goals/assist.
Nota: elenco aggiornato al 2025-08-23; trasferimenti in/out possono avere modificato la rosa.
Projection
Proiezione analitica in chiave 2. Bundesliga: margini per la metà alta della classifica se la fase difensiva rimane stabile e l’efficienza offensiva in transizione cresce. Modello probabilistico (range indicativi): promozione diretta 8–12% (quota implicita ~8.33–12.5), accesso allo spareggio 10–15%, top‑6 30–40%, metà classifica 35–45%, rischio zona playout/retrocessione 10–15%. Driver chiave: conversione sui piazzati, gestione degli expected goals contro nelle fasi di pressione alta, continuità degli esterni.
Trivia
• Il trifoglio nel logo non è un vezzo grafico: è lo stemma cittadino di Fürth. La squadra è soprannominata Kleeblatt proprio per questo, e il simbolo attraversa più di un secolo di storia, dai cartelloni in bianco e nero all’era digitale.
• La finale del campionato tedesco 1914 è leggenda: SpVgg Fürth batte il VfB Leipzig 3‑2 dopo 154 minuti complessivi, la più lunga finale dell’epoca. Un’epica maratona nel calcio dei pionieri, a ridosso dello scoppio della Prima guerra mondiale.
• Gli anni d’oro proseguono con i titoli del 1926 e 1929, entrambi contro l’Hertha Berlino. Fürth e Nürnberg si alternano nell’egemonia frangifranca, alimentando il Frankenderby: poche rivalità raccontano così bene la geografia culturale del calcio tedesco.
• Il “Greuther” nel nome non è un vezzo: è il segno della fusione del 1996 con il TSV Vestenbergsgreuth, piccolo club di provincia diventato grande per un giorno quando, nel 1994, eliminò il Bayern Monaco in Coppa di Germania. Quell’impresa — gol di Roland Stein su cross di Marek Lesniak e “doccia fredda” per i campioni — resta uno dei momenti cult del calcio tedesco.
• Sportpark Ronhof | Thomas Sommer è uno degli stadi più antichi tuttora in uso in Germania (inaugurato nel 1910). Ha cambiato volto molte volte ma ha sempre conservato l’atmosfera da “calcio di quartiere”, con la tribuna principale a ridosso del campo e un tifo vicino alla squadra.
• Nel 2012‑13, alla prima esperienza in Bundesliga, Greuther Fürth stabilisce un record singolare: nessuna vittoria casalinga in tutta la stagione. È un primato negativo, certo, ma testimonia anche l’ambizione del club nel misurarsi con l’élite. La seconda promozione, nel 2021, conferma la resilienza del progetto.
• Fürth è fucina di talenti e professionisti che hanno scritto pagine significative del calcio tedesco. Nel dopoguerra, il club ha contribuito alla crescita di difensori e centrocampisti tecnici, molti dei quali hanno trovato spazio nella massima serie e nelle nazionali giovanili. La politica societaria è stata spesso quella del “buy smart, develop better”: scouting mirato, valorizzazione e rivendita in ottica sostenibilità.
• Identità cromatica: il verde e il bianco. Divise con bande e inserti variano nel tempo, ma il mix cromatico è parte della tradizione. Negli anni duemila, special edition e richiami storici hanno celebrato tappe e anniversari.
• Cultura locale: Fürth e la Franconia vivono il calcio con intensità familiare. Il club ha radici popolari solide, progetti territoriali e un dialogo costante con scuole e associazioni. La partita contro il Nürnberg resta l’evento in cui la città si ferma, tra bandiere al vento e richiami storici.
• Curiosità sul brand: l’assenza di stelle sul petto non sminuisce i tre titoli nazionali pre‑Bundesliga; il sistema dei “Meistersterne” DFL premia solo i titoli dal 1963 in avanti. Fürth ha scelto di raccontare la propria grande storia con il trifoglio, più che con i simboli ufficiali.
• Nel lessico dei tifosi, “Ronhof” è casa e identità: non è raro trovare ex giocatori che parlano del campo come di un “laboratorio” per giovani e tecnici, dove la vicinanza del pubblico e la tradizione fungono da leva emotiva. Questo mix — storia, territorio, pragmatismo — spiega perché Greuther Fürth, pur non essendo un club globale, sia rispettato in tutto il Paese.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 6 | 4 | 10 | |||
| Pareggi | 5 | 4 | 9 | |||
| Sconfitte | 6 | 9 | 15 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.5 | 26 | 1.1 | 19 | 1.3 | 45 |
| Goal concessi | 1.8 | 30 | 1.7 | 29 | 1.7 | 59 |
| Cartellini gialli | 2 | 34 | 2.2 | 37 | 2.1 | 71 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 2 | 0.1 | 1 | 0.1 | 3 |
| Reti inviolate | 0.2 | 3 | 0.1 | 1 | 0.1 | 4 |
| Calci d'angolo | 4.8 | 82 | 4.1 | 70 | 4.5 | 152 |
| Falli | 11 | 187 | 11.1 | 189 | 11.1 | 376 |
| Fuori gioco | 2.1 | 35 | 1.6 | 28 | 1.9 | 63 |
| Tiri | 14.2 | 242 | 11.5 | 195 | 12.9 | 437 |
| Tiri in porta | 4.4 | 75 | 3.3 | 56 | 3.9 | 131 |