Teuta Durrës
Official Info
- League Website: https://fshf.org/garat/kategoria-superiore/
- Facebook: https://www.facebook.com/KFTeutaDurres
- Instagram: https://www.instagram.com/kfteuta
Quick Facts
- Founded: 1920 (data esatta non univoca nelle fonti; agg. 2025-08-23)
- City: Durrës
- Country: Albania
- Founder: Unknown (agg. 2025-08-23)
- Milestones: 1920: fondazione del club a Durrës; Anni ’30: prime partecipazioni al campionato albanese; Anni ’40–’50: cambi di denominazione in epoca socialista (tra cui varianti come SK Durrës, Ylli i Kuq, Lokomotiva); 1994: primo titolo nazionale; 1995: prima Coppa d’Albania; Anni 2000: partecipazioni continuative alle coppe europee; 2021: secondo titolo nazionale; partecipazioni a preliminari UEFA Champions League/Europa/Conference League.
History
Il KF Teuta Durrës è una delle società storiche del calcio albanese, espressione della grande città portuale affacciata sull’Adriatico. La tradizione delle fonti colloca la nascita del club al 1920, in un contesto di fervore sportivo che coinvolgeva studenti, lavoratori del porto e appassionati locali desiderosi di organizzare in modo stabile la pratica calcistica. Nel corso dei decenni, il club ha vissuto le trasformazioni politiche e sociali dell’Albania, con conseguenti cambi di denominazione durante l’era socialista, prima del ripristino definitivo del nome Teuta, un omaggio alla celebre regina illirica legata all’immaginario storico nazionale.
La squadra ha mosso i primi passi nella massima serie sin dalle stagioni pionieristiche del campionato albanese, costruendo la propria identità su compattezza, spirito di sacrificio e una forte impronta territoriale. Il legame con il mare — Durrës è il principale scalo del Paese — ha influenzato colori (il blu come tratto distintivo) e simbologia del club, così come lo stile di gioco tradizionalmente solido nelle fasi difensive e incisivo sulle palle inattive.
Il primo, grande acuto arriva nel 1993–94, quando Teuta conquista il titolo nazionale, rompendo l’egemonia dei club della capitale. Un successo che apre una fase d’orgoglio e di consolidamento, con il club capace di affacciarsi anche alle competizioni UEFA. Tra la fine degli anni ’90 e i 2000, arrivano ulteriori allori in Coppa d’Albania e in Supercoppa, e soprattutto una visibilità europea che permette alla società di crescere in termini di reputazione e organizzazione. La casa del Teuta è lo Stadio Niko Dovana, intitolato a un portiere simbolo della città: un impianto tradizionale, spesso ostico per gli avversari grazie alla spinta di un tifo caloroso.
La rinascita recente culmina con lo scudetto 2020–21, un trionfo costruito su continuità, equilibrio tattico e resa difensiva, che riporta Durrës sulla vetta del calcio albanese a distanza di oltre un quarto di secolo dal primo titolo. Il club si riaffaccia così ai preliminari UEFA, affrontando avversari internazionali e riportando preziose risorse economiche e tecniche nella programmazione sportiva. Il settore giovanile ha prodotto nel tempo pedine importanti per la rosa e per il calcio albanese, alimentando un ricambio costante.
Oggi il Teuta si propone come presenza stabile nella parte alta della Kategoria Superiore, con ambizioni europee compatibili con il budget e la dimensione della piazza. La strategia resta improntata su scouting mirato nel mercato interno e su profili stranieri funzionali, accompagnati da elementi cresciuti in casa. L’identità è chiara: compattezza senza fronzoli, transizioni efficaci, sfruttamento delle palle inattive e di un fattore campo storico come il Niko Dovana. Non un club “global” in senso stretto, ma certamente una realtà consolidata e rispettata nei Balcani, capace a cicli di alzare l’asticella e sorprendere.
Honours
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- title: Kategoria Superiore (Campionato d'Albania) - Vincitore
- years: 1994, 2021
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- title: Kupa e Shqipërisë (Coppa d'Albania) - Vincitore
- years: 1995, 2005, 2020
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- title: Superkupa e Shqipërisë (Supercoppa d'Albania) - Vincitore
- years: 2020, 2021
Statistical Insights
• Identità tattica: blocco medio-basso compatto, ottimo rendimento sulle palle inattive, transizioni pulite. • Media gol segnati/partita (ultime stagioni): ~1,1–1,3 (stima redazionale; valori precisi: Unknown, agg. 2025-08-23). • Media gol subiti/partita (ultime stagioni): ~0,9–1,1 (stima redazionale; valori precisi: Unknown). • Win rate su orizzonte 3–5 stagioni: intorno al 40–50% con varianza legata ai cicli tecnici (valore puntuale: Unknown). • Best streak recente: lunga serie d’imbattibilità nella stagione del titolo 2020–21 (numero esatto gare: Unknown). • Home advantage: Niko Dovana tradizionalmente favorevole; differenziale punti casa/trasferta stabile a favore delle gare interne (dettaglio numerico: Unknown).
Key Players
• Lorenco Vila (ATT): prima punta mobile, attacco della profondità e lavoro sporco; gol/assist ultima stagione: Unknown (agg. 2025-08-23). • Sherif Kallaku (CC/TQ): regia avanzata e calci piazzati; partecipazioni a gol stagionali: Unknown. • Emiljano Vila (TQ/EST): esperienza e leadership, rifinitura tra le linee; minutaggio recente: Unknown. • Rubin Hebaj (ATT): riferimento fisico, attacco d’area; xG e gol non-penalty: Unknown. • Stivi Frashëri (POR): reattività e gestione area piccola; clean sheets stagione: Unknown.
Projection
Outlook analitico: Teuta profilo da parte alta classifica, con fase difensiva come edge competitivo e apporto da piazzati. Range probabilistico (quote implicite, stime redazionali): titolo 6–12%, podio 35–45%, qualificazione europea 35–45%, metà classifica 35–45%, rischio play-out/retrocessione 5–10%. Driver chiave: tenuta difensiva, salute degli attaccanti, rendimento casalingo al Niko Dovana. Rischi: profondità rosa, calendario europeo compresso, mercato invernale. Upside: sviluppo giovani e plusvalenze, continuità tecnica.
Trivia
• Un nome che viene dal mito: “Teuta” richiama la regina illirica Teuta, figura storica simbolica per l’area adriatica e i Balcani occidentali. Una scelta identitaria che lega il club alla storia profonda del territorio, ben oltre i confini sportivi. È raro, nel calcio europeo, che un club moderno porti un nome così direttamente ancorato all’antichità.
• La città e il mare: Durrës è il principale porto dell’Albania. Non sorprende quindi che il blu sia il colore dominante e che la squadra venga spesso accostata a metafore marinare: tenace con il mare grosso, capace di approfittare del vento in poppa quando la partita va nella direzione giusta. Questo imprinting “adriatico” si riflette nelle coreografie dei tifosi e in una certa “durezza” agonistica apprezzata dagli allenatori che si sono seduti in panchina a Durrës.
• Niko Dovana, casa e simbolo: lo stadio porta il nome di un portiere che ha lasciato un segno nella storia sportiva locale. L’impianto è tradizionalmente un campo difficile, specie nelle sere di pioggia e con il vento che arriva dal mare. Qui il Teuta ha costruito molte delle sue salvezze tranquille e dei suoi picchi — incluse le volate di vertice.
• La prima volta non si scorda: lo scudetto 1993–94 ha rappresentato un momento fondante per l’identità moderna del club. In un campionato storicamente dominato dalle formazioni della capitale, imporsi da Durrës ha avuto un valore che ha travalicato l’albo d’oro, dando la misura delle potenzialità della piazza.
• Un modello “pragmatico”: nella narrativa tattica albanese, il Teuta viene spesso descritto come una squadra “da dettagli”: attenzione maniacale alle palle inattive, capacità di difendere a blocco medio compatto, e disposizione a cambiare spartito in corsa, passando dal 4-3-3 a soluzioni più prudenti quando serve portare a casa il risultato. È uno dei motivi per cui nelle stagioni migliori la differenza reti resta cortissima ma efficace.
• Giovani e territorio: sebbene il club non sia un “supermercato” di talenti, diverse pedine passate da Durrës sono poi salite di livello nel panorama domestico e internazionale. La valorizzazione dei profili locali, insieme a un oculato innesto di stranieri funzionali, è divenuta quasi un marchio di fabbrica.
• Europa, palestra di crescita: i preliminari europei hanno spesso incrociato il cammino del Teuta. Anche quando l’avventura si è chiusa presto, il confronto con realtà più strutturate ha portato risorse, esperienza e visibilità, contribuendo a ricalibrare obiettivi e pianificazione.
• Derby e rivalità: la geografia calcistica albanese offre una serie di incroci ad alta temperatura per il Teuta, dai confronti con le squadre di Tirana fino ai duelli costieri. Il clima attorno a queste sfide è parte integrante del racconto stagionale e aggiunge pepe a un campionato in cui i dettagli pesano.
• La stagione del bis: il titolo 2020–21 è stato il compimento di un percorso costruito su costanza e capacità di soffrire, con tanti successi di misura e un rendimento difensivo di livello. È un esempio perfetto di come, in un torneo equilibrato, la gestione dei momenti conti quanto la qualità assoluta.
• Una piazza esigente ma fedele: il pubblico di Durrës chiede serietà, organizzazione e sudore. Non sempre spettacolare, il Teuta ha però guadagnato nel tempo la reputazione di squadra affidabile, capace di restare in partita fino all’ultimo e di capitalizzare gli episodi. In un calcio che cambia rapidamente, questa “coerenza” è un capitale prezioso.