HB
Official Info
- Official Website: https://www.hb.fo
- League Website: https://www.fsf.fo/kappingar/betri-deildin-menn/
Quick Facts
- Founded: 1904 (giorno esatto Unknown)
- City: Tórshavn
- Country: Isole Faroe
- Founder: Unknown
- Milestones: Club storico di Tórshavn fondato nel 1904; affermazione come potenza calcistica faroese nel dopoguerra; derby cittadino contro il B36 come asse identitario; prime partecipazioni alle competizioni UEFA nei primi anni '90; record di titoli nazionali nel calcio faroese; crescita del settore giovanile con giocatori convocati in nazionale maggiore.
History
Havnar Bóltfelag, universalmente noto come HB Tórshavn, è una delle istituzioni sportive più antiche e vincenti delle Isole Faroe. Nato nel 1904 nella capitale Tórshavn, il club ha rappresentato fin da subito un punto di riferimento sociale e culturale per la comunità locale, diventando nel tempo il simbolo del calcio faroese insieme ai rivali cittadini del B36. La tradizione cromatica rossonera e il legame con il quartiere del Gundadalur – l’impianto che ospita le partite casalinghe – hanno contribuito a creare un’identità fortissima, capace di attraversare diverse epoche calcistiche.
Dopo gli anni pionieristici, HB ha trovato regolarità nel secondo dopoguerra, strutturandosi tecnicamente e organizzativamente: la spinta del vivaio, l’adozione precoce di metodologie di allenamento moderne e la capacità di trattenere i talenti locali hanno alimentato cicli vincenti. Negli anni, il club ha collezionato un numero record di campionati nazionali e coppe, costruendo una cultura della vittoria che ha fatto scuola nell’arcipelago. Il derby di Tórshavn contro il B36 – una sfida che polarizza l’intera capitale – è diventato il teatro privilegiato di questa identità competitiva, un palcoscenico in cui HB ha spesso saputo elevare il proprio rendimento.
Con l’ingresso delle Isole Faroe nel calcio europeo, HB ha fatto da apripista nelle competizioni UEFA, affrontando trasferte logisticamente complesse ma formative: viaggi lunghi, adattamento a stadi e superfici diverse e confronto con scuole calcistiche eterogenee. Queste esperienze hanno accelerato la crescita tattica del club e innalzato il profilo dei suoi calciatori, spesso selezionati dalle Nazionali faroesi. L’approccio tattico di HB ha oscillato nel tempo tra sistemi più diretti – pensati per massimizzare le qualità fisiche e l’impatto sulle seconde palle – e fasi di maggiore palleggio, con costruzione dal basso e occupazione razionale degli half‑spaces, a seconda dei tecnici e dei profili a disposizione.
A livello societario, HB ha mantenuto una forte base comunitaria, bilanciando ambizione sportiva e sostenibilità economica, in un contesto demografico contenuto e in un campionato dove la programmazione è decisiva. La priorità rimane la valorizzazione del talento locale: portieri e difensori formati in casa spesso spiccano per disciplina tattica e letture preventive, mentre sulle corsie e sui calci piazzati HB ha storicamente trovato plus‑valore, trasformandoli in armi da titolo. Pur non potendo vantare la “global reach” di club dei top‑5 campionati, HB rappresenta un brand riconoscibile nel panorama nordico e nelle competizioni UEFA, dove incarna la resilienza del calcio faroese. Questa miscela di radici, risultati e identità ha reso HB Tórshavn un riferimento costante: quando il calendario entra nelle fasi calde della stagione, i rossoneri sono quasi sempre nella conversazione per i trofei, sostenuti da una cultura vincente che resiste al tempo.
Honours
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- title: Campionato faroese (Betri Deildin menn) – Record club
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- title: Coppa delle Isole Faroe – Record o co‑record club
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- title: Supercoppa delle Isole Faroe
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Statistical Insights
Profilo storico da big domestica: tendenzialmente un tasso di vittorie superiore al 55% nelle stagioni da titolo, con differenziale reti positivo spesso nell’ordine di +0,8/+1,2 a partita. HB costruisce una quota significativa dei propri gol su palle inattive (punizioni/corner) e cross dal lato forte, sfruttando specialisti del piede destro e attaccanti con buon timing d’inserimento. Nelle annate migliori concede meno di 1 gol a gara, con serie utili lunghe (10+ partite senza sconfitta). Le flessioni si concentrano nei cicli di ricambio generazionale, quando il PPDA tende ad alzarsi e la percentuale di conversione sui tiri da dentro l’area cala di qualche punto percentuale. Dato puntuale per stagione: variabile; valori precisi ‘season‑by‑season’ non disponibili in questa scheda (ultimo controllo fonti: 2025‑08‑23).
Key Players
Teitur Matras Gestsson (Portiere) – Estremo difensore della Nazionale faroese, leadership nello shot‑stopping e nelle uscite alte; spesso tra i migliori per clean sheet in Betri Deildin. Adrian Rúnason Justinussen (Ala/Attaccante) – Mancino di qualità, specialista sui calci piazzati, doppia cifra realizzativa nelle sue migliori stagioni con HB e alto impatto su xG+xA. Bartal Wardum (Difensore centrale) – Profilo fisico e dominante nel gioco aereo, chiusure preventive e pericolosità sui piazzati offensivi. Nota: rosa soggetta a cambi; dati individuali puntuali dipendono dalla stagione (ultimo controllo: 2025‑08‑23).
Projection
Outlook analitico: HB rimane una contender naturale per il titolo e per la top‑3 domestica grazie a struttura, cultura vincente e qualità del vivaio. Modellando in modo prudente con parametri storici della Betri Deildin: titolo 18–28%, top‑3 65–80%, vittoria in coppa 18–25%, qualificazione UEFA 70–85%. Variabili chiave: efficienza sui piazzati, salute del portiere titolare, turnover tra i giovani e il rendimento esterno su campi esposti al vento. In ottica scommesse, value possibile quando il mercato sottostima la solidità difensiva stagionale (clean sheet rate >30%) e l’apporto da palla inattiva (>0,35 xG/90 da set‑pieces).
Trivia
• Il derby di Tórshavn contro il B36 è la partita‑identità di HB: rivalità cittadina antica, spalti ravvicinati e atmosfera che trascende i numeri del campionato faroese. Vincere il ‘derby della capitale’ vale spesso più dei tre punti: indirizza fiducia, narrativa e affluenza allo stadio.
• Gundadalur è molto più di un indirizzo: è un habitat tecnico. Il vento delle Faroe, le superfici sintetiche di ultima generazione e la pioggia orizzontale sono fattori tattici. HB ha imparato a ‘giocare il clima’: cross tesi col vento a favore, traiettorie spioventi su piazzato, linee compatte quando il meteo impone gestione del rischio.
• L’identità rossonera di HB è tra le più riconoscibili del nord Europa: la maglia a bande rosse e nere fa parte dell’iconografia del club tanto quanto il monogramma ‘HB’. Non di rado le divise celebrano ricorrenze storiche del club e riferimenti alla capitale Tórshavn.
• Le prime trasferte europee hanno forgiato un’abitudine all’adattamento. Nel giro di pochi giorni, HB può passare dal vento del Nord Atlantico al caldo continentale o a campi erbosi densi; la risposta è nella preparazione metodica e nell’analisi video degli avversari. Molti giovani del vivaio hanno maturato in Europa le letture posizionali che poi hanno portato in nazionale.
• Palla inattiva come marchio di fabbrica: il club ha spesso avuto specialisti sulle punizioni dirette e battitori di corner capaci di trovare il ‘secondo palo’ con costanza. In anni recenti, HB ha ricavato una quota non marginale dei gol decisivi da schemi preparati (blocchi, corse incrociate, attacchi a zona).
• Il rapporto con la comunità è concreto: HB organizza clinic per le scuole calcio e programmi di doppio percorso studio‑sport, consapevole che il bacino di talento è circoscritto. Questo modello ha prodotto portieri affidabili, centrali dominanti nel gioco aereo e esterni brucianti nella transizione.
• Dal punto di vista tattico, HB ha alternato una 4‑3‑3 di stampo posizionale a strutture più dirette (4‑4‑2/4‑2‑3‑1) quando la rosa chiedeva verticalità immediata. In entrambe le declinazioni, i principi: ampiezza strutturale, occupazione degli half‑spaces e aggressività sui secondi palloni.
• Gli analisti locali sottolineano come HB abbia spesso ‘momento stagionale’ in tarda primavera, quando la condizione fisica e la profondità della rosa fanno la differenza su campi complicati in trasferta. In quegli slot, la striscia positiva può spostare l’inerzia del campionato.
• La dimensione ‘globale’ di HB è relativa, ma il club gode di forte reputazione nel mondo scandinavo e nelle federazioni insulari. Non è raro che scout di club danesi e norvegesi seguano i talenti di Tórshavn, creando un circolo virtuoso: cessioni sostenibili, rientri di giocatori formati all’estero e know‑how tattico che rifluisce nel vivaio.
• Nei racconti dei tifosi, alcuni dei ricordi più vividi non sono solo i titoli, ma le vittorie di rimonta al Gundadalur con meteo estremo: palloni che cambiano traiettoria a mezz’aria, portieri protagonisti e conclusioni dalla distanza che diventano imprendibili. È anche questo il fascino del calcio faroese firmato HB.