Belenenses

Città
Lisbona (quartiere Belém)
Nazione
Sito Web
Fondata
1919
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 23 settembre 1919
  • City: Lisbona (quartiere Belém)
  • Country: Portogallo
  • Founder: Artur José Pereira (con un gruppo di soci di Belém)
  • Milestones: - 1919: fondazione a Belém, Lisbona
    - Anni '20-'30: dominio a livello regionale (Campionato di Lisbona) e affermazioni nazionali nel formato pre‑campionato
    - 1945–46: unico titolo di Primeira Liga, infrangendo l’egemonia del “Big Three”
    - 1941–42, 1959–60, 1988–89: tre Taças de Portugal
    - 1987–88: storica eliminazione del Barcellona in Coppa UEFA
    - 2015–16: fase a gironi di UEFA Europa League
    - 2018: scissione con la SAD; la sezione calcio del club riparte dai campionati distrettuali
    - Rientro progressivo nei campionati nazionali e ritorno al Restelo come casa storica

History

Il Clube de Futebol "Os Belenenses" nasce il 23 settembre 1919 nel quartiere di Belém, a Lisbona, per iniziativa di Artur José Pereira e di un nucleo di appassionati decisi a dare al rione una squadra capace di competere con i grandi club cittadini. Fin dai primi anni Belenenses si impone nella scena regionale vincendo il Campionato di Lisbona e costruendo un’identità forte: maglia blu con la croce rossa dell’Ordine di Cristo sullo stemma, soprannome "Os Azuis do Restelo", e uno stile di gioco apprezzato per organizzazione e talento.
Con la strutturazione del calcio portoghese in senso nazionale, il club trasforma il potenziale in risultati concreti. La vetta arriva nel 1945–46: Belenenses conquista la Primeira Liga, diventando l’unica società al di fuori di Benfica, Sporting e Porto a laurearsi campione nel dopoguerra. È un successo che definisce l’eredità storica del club, simbolo di un quarto polo calcistico capace di imporsi anche contro il “Big Three”. Nel frattempo, la bacheca si arricchisce con tre Taças de Portugal (1941–42, 1959–60, 1988–89), confermando una vocazione da squadra da coppe, sempre pericolosa nelle sfide secche.
L’Estádio do Restelo, inaugurato negli anni ’50 sul colle affacciato sul Tago, diventa la casa blu: uno stadio iconico per la vista e per la storia, teatro di notti europee ed eventi internazionali. In Europa, Belenenses ritaglia pagine memorabili: su tutte, l’eliminazione del Barcellona in Coppa UEFA 1987–88, un colpo da copertina che entra di diritto nella mitologia del club. Nel nuovo millennio, dopo un periodo di alti e bassi e passaggi in seconda divisione, i "Azuis" tornano a respirare Europa nella stagione 2015–16, quando raggiungono la fase a gironi di Europa League affrontando avversarie di rango continentale.
Il 2018 segna una frattura importante: la separazione tra il club e la SAD (società che gestiva il calcio professionistico) porta la prima squadra del club a ripartire dai campionati distrettuali di Lisbona. L’identità popolare e il seguito dei tifosi non vacillano: partita dopo partita, stagione dopo stagione, Belenenses risale la piramide, rientra stabilmente nei campionati nazionali e consolida di nuovo il Restelo come cuore pulsante del progetto. Una ricostruzione che testimonia resilienza, organizzazione e una base sociale ancora vitale.
Storicamente considerato il "quarto grande" per tradizione, titoli e seguito, Belenenses mantiene una fisionomia particolare nel panorama lusitano: club polisportivo con un forte radicamento territoriale, capace al contempo di proiettarsi periodicamente su palcoscenici europei. Non una superpotenza globale in termini commerciali, ma un nome che gli appassionati di storia del calcio riconoscono al primo colpo. Oggi il progetto sportivo ruota intorno alla sostenibilità, alla valorizzazione dei giovani e al recupero della competitività ai massimi livelli nazionali, senza rinunciare a quell’ambizione che ha reso gli "Azuis do Restelo" una presenza costante e identitaria del calcio portoghese.

Honours

    • title: Primeira Liga
    • years: 1946
    • title: Taça de Portugal
    • years: 1942, 1960, 1989
    • title: Liga Portugal 2 (Segunda Liga)
    • years: 2013

Statistical Insights

Win rate complessivo, gol segnati/subiti per gara e strisce record (migliori/peggiori) non sono disponibili con affidabilità cross‑checked nelle ultime 4 settimane. Stato: Unknown (ultimo tentativo di aggiornamento 2025-08-23). Nota storica: Belenenses è una delle società con più stagioni complessive in Primeira Liga e l’unica non appartenente al “Big Three” ad aver vinto il campionato nel dopoguerra (1945–46).

Key Players

Per la rosa attuale e le metriche avanzate (xG, contributi per 90’, usage) i dati aggiornati non sono disponibili con affidabilità entro la soglia di 30 giorni. Stato: Unknown (ultimo tentativo 2025-08-23). Profili storici di riferimento: Matateu (attaccante, capocannoniere e icona del club; record di reti ufficiali per Belenenses), Vicente Lucas (difensore, colonna degli anni ’60), Artur Quaresma (ala, simbolo tecnico e caratteriale nel pre‑guerra), Silas (centrocampista/trequartista, leader tecnico a cavallo degli anni 2000), José Pereira (portiere, presenza storica tra i pali).

Projection

Outlook in chiave betting: profilo da outsider ambiziosa ma prudente. In un contesto di medio livello nazionale, il modello di sostenibilità e crescita organica suggerisce: salvezza/consolidamento come scenario più probabile (implied odds 55–65%), metà classifica o slot playoff come scenario intermedio (25–35%), scenario negativo (lotta salvezza prolungata/retrocessione) 10–20%. La forbice riflette volatilità di mercato, peso delle palle inattive e profondità della rosa. Senza dati di forma e rosa aggiornati, le probabilità sono baseline e vanno ritarate con i metrici più recenti (Elo, xG diff, infortuni) prima di qualsiasi giocata.

Trivia

• La croce rossa dell’Ordine di Cristo, che campeggia sullo stemma dei Belenenses, è un richiamo diretto alla storia marittima portoghese: una scelta identitaria che lega il club alla tradizione delle caravelas e al quartiere di Belém, culla delle esplorazioni. Non a caso uno dei soprannomi più amati è proprio “Os Azuis do Restelo”, con riferimento al colore della maglia e allo stadio affacciato sul Tago.
• L’Estádio do Restelo è uno degli impianti più iconici del Paese: costruito su un’altura, offre una vista mozzafiato sul fiume e sul Monastero dos Jerónimos. Non è soltanto calcio: nel corso dei decenni ha ospitato nazionali, eventi culturali e altre sezioni del club polisportivo, restituendo al quartiere un ruolo centrale nella vita cittadina.
• Belenenses è un unicum nel calcio lusitano: nel 1945–46 ha interrotto la lunga egemonia del “Big Three”. Quella stagione è diventata un punto di riferimento per gli storici del calcio nazionale: gestione tattica matura, difesa solida e qualità individuale in attacco. Per molti, la prova che il quarto polo di Lisbona poteva davvero ribaltare i pronostici.
• Le notti europee hanno regalato momenti indelebili. L’eliminazione del Barcellona in Coppa UEFA 1987–88 (con una vittoria esterna da brividi) è raccontata ancora oggi come una delle più grandi imprese internazionali di un club portoghese non appartenente all’élite. Anni dopo, il ritorno ai gironi di Europa League ha riaperto il palcoscenico continentale, offrendo confronti di fascino e nuove generazioni di tifosi allo stadio.
• Pastéis e pallone: il legame con Belém significa anche gastronomia e tradizione. Prima della partita, non è raro vedere i tifosi fare tappa nelle pasticcerie storiche del quartiere per un “pastel de nata” caldo. Un rito tutto lisboeta che unisce gusti e colori.
• La spinta popolare del club è stata decisiva nei momenti difficili. La scissione con la SAD nel 2018 ha costretto la sezione calcio del club a ripartire dai livelli distrettuali. Lontano dai riflettori, Belenenses ha ricostruito la propria piramide sportiva grazie a programmazione, vivai e sostegno della curva. Il Restelo è tornato ad essere non solo uno stadio, ma una casa condivisa e un manifesto di appartenenza.
• Il polisportivo: oltre al calcio, Belenenses vanta tradizione in discipline come pallamano, pallavolo, rugby e canottaggio, incarnando l’idea di club comunitario e formativo. La società ha storicamente investito nello sport giovanile come cinghia di trasmissione di valori e identità.
• Figure leggendarie: Matateu, attaccante nato in Mozambico, è l’icona assoluta dei gol “azzurri”; suo fratello Vicente Lucas ha dettato legge in difesa, combinando forza fisica e letture pulite. Artur Quaresma, ala d’altri tempi, è ricordato anche per il carattere: in anni complicati, rifiutò gesti politici imposti, scegliendo il campo e i tifosi. Silas, più recente, ha lasciato impronte tecniche da regista avanzato e poi è passato in panchina, segno di una continuità generazionale.
• Rivalità e geografia: il derby con Benfica e le sfide con lo Sporting hanno il sapore della città di Lisbona. La distanza relativamente breve tra impianti e quartieri alimenta storie, esodi di tifosi e un folclore che rende ogni partita un rito collettivo. Belenenses rimane una tribuna d’osservazione privilegiata per capire la cultura calcistica lisboeta.
• Storia e numeri: gli “Azuis” collezionano complessivamente molte presenze in Primeira Liga, più di gran parte dei club portoghesi, e hanno scritto pagine di coppa di grande impatto. La narrazione del club è fatta di picchi storici, cadute e ripartenze: un’onda lunga che racconta la resilienza del calcio lusitano non allineato ai colossi. In sintesi: Belenenses è identità, quartiere e storia d’Europa, capace di attraversare le epoche mantenendo intatto il suo DNA.

Calendari
Ultime partite
Nessun giocatore nella rosa
Trasferimenti
Finestra pre-stagione
Arrivi
Giocatore
Dalla squadra
Data di nascita
Data trasferimento
Cartellino
Dalla squadra / Data trasferimento / Cartellino
Nessun dato
Partenze
Giocatore
Alla squadra
Data di nascita
Data trasferimento
Cartellino
Alla squadra / Data trasferimento / Cartellino
player photo
Jójó
-
Vizela
Ago 14, 2024
Vizela
Ago 14, 2024