Ascoli
Official Info
- Official Website: https://www.ascolicalcio1898.it
- League Website: https://www.legab.it
Quick Facts
- Founded: 1898
- City: Ascoli Piceno
- Country: Italia
- Founder: Gruppo di sportivi locali riuniti in una società polisportiva cittadina (nominativi puntuali: Unknown, ultimo controllo 2025-08-23)
- Milestones: 1898: nascita del club; 1968: inizio dell’era del presidente Costantino Rozzi; 1971–72: vittoria della Serie C e promozione in B; 1974: prima promozione in Serie A; 1979–80: 5º posto in Serie A (miglior piazzamento di sempre); 1977–78 e 1985–86: titoli di Serie B; 2005–06: ripescaggio in Serie A e salvezza; 2013–14: crisi e rifondazione come Ascoli Picchio FC 1898; 2015: ritorno in Serie B; 2018: riacquisizione della denominazione storica Ascoli Calcio 1898 FC.
History
L’Ascoli Calcio 1898 FC è uno dei club più antichi del calcio italiano, nato nel 1898 ad Ascoli Piceno, nel cuore delle Marche, dall’iniziativa di un gruppo di sportivi locali che dettero vita a un circolo polisportivo cittadino. Per decenni la società militò nei tornei regionali e nelle categorie minori, fino alla svolta degli anni Sessanta, quando l’arrivo del presidente Costantino Rozzi – figura carismatica e visionaria – inaugurò un’era di crescita manageriale, infrastrutturale e sportiva. Con un progetto solido e idee chiare, l’Ascoli scalò rapidamente le gerarchie: nel 1971–72 vinse la Serie C, nel 1974 centrò la prima storica promozione in Serie A, e nella stagione 1979–80 firmò il capolavoro con un clamoroso quinto posto nella massima serie, ancora oggi miglior piazzamento di sempre.
Negli anni Ottanta i bianconeri consolidarono l’identità di provinciale terribile: rigore tattico, ricerca di profili tecnici funzionali e un pubblico capace di trasformare il Cino e Lillo Del Duca in un catino. Il club alternò salite e discese tra A e B, ma mise in bacheca due titoli di Serie B (1977–78 e 1985–86) che ne certificano la statura storica nel panorama cadetto. La presidenza Rozzi, oltre ai risultati, lasciò un patrimonio culturale: una gestione “familiare” ma modernizzante, legata a doppio filo al territorio e capace di valorizzare talenti italiani e stranieri.
Il nuovo millennio fu più accidentato. Nel 2005–06, complice un’estate di ripescaggi e strascichi giudiziari nel calcio italiano, l’Ascoli fu ammesso in Serie A e colse una salvezza di peso, con una stagione giudiziosa e tatticamente accorta. Seguì una fase di oscillazioni e, nel 2013–14, la crisi economico-societaria portò alla rifondazione come Ascoli Picchio FC 1898. L’imprenditoria locale e nuovi investitori ridiedero slancio: nel 2015 arrivò il ritorno in Serie B e, nel 2018, il club riabbracciò il nome storico Ascoli Calcio 1898 FC sotto una nuova proprietà, simbolicamente riallacciando i fili con la propria tradizione.
Il legame con Ascoli Piceno è il tratto distintivo: colori bianconeri, soprannome “Picchio” (dal simbolo antico dei Piceni), lo stadio intitolato ai fratelli Del Duca, editori che hanno segnato la vita cittadina. Nel corso della sua storia il club ha offerto vetrina a giocatori poi esplosi altrove e a tecnici capaci di lasciare un’impronta. La tifoseria, tra le più calde del Centro Italia, ha accompagnato questa parabola con un senso d’appartenenza che trascende i risultati.
Oggi l’Ascoli è una realtà consolidata del professionismo italiano, radicata in Serie B, con ambizioni misurate: valorizzazione dei giovani, sostenibilità economica, competitività domestica. L’obiettivo resta quello di incarnare la miglior tradizione europea delle “provinciali” con identità: aggressività organizzata, attenzione ai dettagli difensivi, ripartenze, e una struttura societaria in progressiva modernizzazione. Un club che non ha la forza economica dei colossi, ma conserva una specificità storica e culturale che lo rende riconoscibile e, a suo modo, iconico.
Honours
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- title: Serie B
- years: 1978, 1986
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- title: Serie C (oggi Serie C)
- years: 1972
Statistical Insights
Indicatori storici e recenti (ultimi 5 anni in Serie B): win rate intorno al 30% con tendenza all’equilibrio (pareggi pesanti nel mix); gol segnati per gara ~1,05–1,15; gol subiti per gara ~1,15–1,25; differenziale reti lievemente negativo. Presenze complessive in Serie A: circa 16 stagioni; miglior piazzamento: 5º posto (1979–80). In Serie B più di 25 partecipazioni complessive. Strisce tipiche: picchi positivi di 7–9 risultati utili consecutivi nelle annate migliori; fasi critiche fino a 5–6 sconfitte di fila in stagioni complicate. Dati aggregati e intervalli stimati su base Transfermarkt/FBref, ultimo controllo 2025-08-23.
Key Players
Profili cardine più recenti (soggetti a variazioni di mercato): 1) Eric Botteghin (Difensore centrale): leadership, letture preventive, >65% duelli aerei vinti; oltre 30 presenze annue nelle ultime stagioni. 2) Gianmarco Caligara (Centrocampista): regia e calci piazzati; 3–5 gol/assist combinati in un’annata tipo; alto volume di passaggi progressivi. 3) Fabrizio Falasco (Terzino sinistro): spinta e cross; 4–6 assist potenziali in stagione piena; contributo sulle palle inattive. 4) Pedro Mendes (Attaccante): finalizzatore d’area, doppia cifra potenziale in B (~8–12 gol/anno quando integro). 5) Pablo Rodríguez (Attaccante/ala): attacchi alla profondità, buon xG/90; ruolo da arma situazionale. Nota: composizione rosa e statistiche possono variare; ultimo controllo fonti entro 2025-08-23.
Projection
Outlook tecnico: struttura da Serie B con priorità alla fase difensiva, transizioni rapide e palle inattive. Se il blocco arretrato mantiene efficienza e gli esterni producono chance, la squadra può stazionare tra centro-classifica e zona playoff. Rischi: bassa conversione offensiva e profondità limitata in alcune rotazioni. Probabilità implicite (stile betting, medio periodo): playoff 20%, salvezza tranquilla 40%, playout 25%, retrocessione 15%. Range volutamente prudenziale, dato il turnover tipico di categoria.
Trivia
• Il soprannome “Picchio” affonda le radici nella storia dei Piceni: secondo la tradizione, il popolo seguì un picchio verde, uccello sacro a Marte, fino a stabilirsi nella zona di Ascoli. Il simbolo è diventato identitario per la città e, di riflesso, per il club.
• Costantino Rozzi è il presidente-simbolo: arrivato a fine anni ’60, diede una fisionomia manageriale alla società, investendo su infrastrutture, rete di scouting e comunicazione. Sotto la sua guida, l’Ascoli salì dalla C alla A e fissò il miglior risultato di sempre (5º nel 1979–80). Rozzi era famoso per le idee fuori dagli schemi e per la capacità di coinvolgere l’intera comunità, facendo dello stadio Del Duca un punto di riferimento cittadino.
• Il Cino e Lillo Del Duca prende il nome da due fratelli editori legatissimi ad Ascoli. Lo stadio, storicamente capiente e caldo, è stato nel tempo oggetto di ristrutturazioni che ne hanno modernizzato settori e sicurezza, senza snaturarne il carattere. La Curva Sud è il cuore pulsante del tifo.
• La maglia bianconera, a righe verticali, fu scelta in coerenza con i colori cittadini. Nel tempo si sono alternati sponsor e fornitori tecnici, ma l’estetica “classica” è rimasta. L’Ascoli ha spesso proposto seconde maglie bianche o dorate e terze maglie celebrative legate alla città.
• Gli anni d’oro tra fine ’70 e metà ’80 inserirono l’Ascoli nel novero delle “provinciali terribili”. La squadra seppe imporsi contro grandi del calcio italiano grazie a organizzazione, compattezza e giocatori funzionali. Quel periodo consolidò anche il mito del Del Duca come campo ostico.
• Il club ha svolto un ruolo di trampolino per diversi giocatori e allenatori. Oliver Bierhoff, prima di diventare simbolo dell’Udinese e della Germania, transitò da Ascoli; Simone Zaza esplose in Serie B in bianconero con una stagione in doppia cifra che ne lanciò la carriera ai massimi livelli italiani e in Nazionale. Sulla panchina si sono formati o rilanciati tecnici di spessore, in un ambiente esigente ma formativo.
• Stagione 2005–06: l’Ascoli fu ammesso in Serie A dopo un’estate complessa per il calcio italiano, tra ripescaggi e vicende giudiziarie. La squadra, allestita in corsa e considerata da molti spacciata, costruì una salvezza sorprendente. È rimasta un case study sulla gestione dell’emergenza: coesione del gruppo, princìpi tattici semplici ma chiari e massima resa degli interpreti.
• Il derby più sentito è quello piceno con la Sambenedettese, un confronto che va oltre il campo e racconta la dialettica tra costa e entroterra nelle Marche. Accesa anche la rivalità con l’Ancona, per tradizione e prossimità geografica. Queste partite segnano il calendario dei tifosi e mantengono alta la temperatura emotiva della stagione.
• L’identità del club è fortemente civica: iniziative sociali, rapporti con le scuole calcio del territorio, attenzione ai giovani. Negli ultimi anni la società ha puntato su un modello sostenibile: controllo dei costi, valorizzazione dei talenti e trade intelligente. È una strategia coerente con la dimensione di mercato e con l’obiettivo di restare competitivi in Serie B.
• La cultura delle palle inattive è una cifra ricorrente: l’Ascoli ha spesso sopperito al gap tecnico con organizzazione su corner e punizioni, massimizzando le situazioni statiche. In varie stagioni, una quota significativa delle reti è arrivata da questi frangenti, enfatizzando la cura dei dettagli staff-giocatori.
• Nel racconto collettivo dei tifosi compaiono episodi-simbolo: vittorie in rimonta contro squadre più quotate, trasferte memorabili e la sensazione, distintiva, che al Del Duca “non si passa” nei giorni di grazia. È un patrimonio immateriale che alimenta appartenenza e resilienza, qualità che spiegano perché l’Ascoli, pur senza budget faraonici, resti un nome rispettato nel calcio italiano.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 5 | 4 | 9 | |||
| Pareggi | 5 | 8 | 13 | |||
| Sconfitte | 9 | 7 | 16 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 0.9 | 18 | 1 | 19 | 1 | 37 |
| Goal concessi | 1.2 | 22 | 1.3 | 24 | 1.2 | 46 |
| Cartellini gialli | 2.9 | 56 | 2.9 | 55 | 2.9 | 111 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 2 | 0.2 | 4 | 0.2 | 6 |
| Reti inviolate | 0.2 | 4 | 0.2 | 4 | 0.2 | 8 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||