Pianese
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1930
- City: Piancastagnaio (Siena)
- Country: Italia
- Founder: Unknown (aggiornato al 2025-08-23)
- Milestones: 1930: fondazione dell’Unione Sportiva Pianese a Piancastagnaio. 2008–09: salto di qualità nel massimo campionato regionale e approdo in Serie D. 2018–19: vittoria del Girone E di Serie D e prima, storica promozione tra i professionisti. 2019–20: esordio in Serie C; un tesserato Pianese è il primo calciatore professionista in Italia segnalato positivo al COVID-19; chiusura anticipata della stagione e ritorno in Serie D. Anni successivi: stabilità in Serie D con piazzamenti di vertice e partecipazioni ai playoff.
History
La U.S. Pianese nasce nel 1930 a Piancastagnaio, borgo dell’Amiata senese, e incarna da quasi un secolo la dimensione genuina del calcio di provincia toscano. I primi decenni scorrono tra tornei locali e categorie regionali, consolidando un’identità forte: colori bianconeri a strisce verticali, grande attenzione al settore giovanile e un legame viscerale con la comunità. Cresciuta in un contesto geografico particolare – quota e clima montano sul versante dell’Amiata – la Pianese fa dell’organizzazione e della continuità tecnica le sue armi, senza strappi ma con una progressione costante.
Il passaggio cruciale arriva tra la fine degli anni 2000 e l’inizio del decennio successivo, quando i bianconeri compiono il salto dal massimo livello regionale alla Serie D. L’apprendistato nella quarta serie nazionale è serio e metodico: la Pianese diventa una presenza affidabile del Girone E, quello tipicamente toscano, misurandosi con realtà storiche e piazze calde. La stagione della svolta è il 2018–19: con una gestione oculata e un gruppo equilibrato, i bianconeri vincono il girone E, guadagnando la prima storica promozione in Serie C. È il coronamento di un percorso trentennale fatto di piccoli passi e decisioni ponderate.
Il debutto tra i professionisti nella stagione successiva racconta la cifra del club: struttura snella, budget sostenibile, spirito competitivo. Per ragioni infrastrutturali, alcune gare casalinghe vengono disputate in impianti idonei fuori Piancastagnaio, senza che la squadra smarrisca identità. In quei mesi la Pianese entra – suo malgrado – nelle cronache nazionali: un proprio tesserato risulta il primo calciatore professionista in Italia positivo al COVID-19, un evento che prelude allo stop dei campionati. La stagione viene chiusa in modo straordinario e la società, pur combattiva, fa ritorno in Serie D.
Rientrata tra i dilettanti, la Pianese non si deprime: riassesta il progetto, riafferma un modello sostenibile, torna a navigare con ambizione nel Girone E, spesso in zona playoff. Il club fa leva su scouting mirato nell’area centro-italiana, su giovani in crescita e su profili esperti della categoria, mantenendo standard difensivi solidi e una proposta di gioco pragmatica. L’identità bianconera amiatina si consolida: una società corretta, rispettata dagli avversari, orgogliosa delle proprie radici e capace, quando la stagione gira nel modo giusto, di recitare un ruolo da protagonista.
La Pianese non è un “brand globale” e non aspira a esserlo: la sua forza è la prossimità. Ma l’eco della promozione in C e la reputazione di club serio hanno dato al nome Pianese visibilità oltre i confini provinciali, diventando un punto di riferimento per tanti giovani calciatori toscani e umbri in cerca di una vetrina credibile e formativa.
Honours
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- title: Serie D – Girone E (campione di girone)
- years: 2019
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- title: Eccellenza Toscana (promozione in D)
- years: 2009
Statistical Insights
Dati specifici su win rate, media gol segnati/subiti e strisce record non sono attualmente disponibili in forma verificabile e aggiornata (aggiornato al 2025-08-23). In termini qualitativi, la Pianese nelle stagioni recenti di Serie D ha mostrato un profilo bilanciato: fase difensiva spesso tra le migliori del girone, attacco pragmatico, rendimento casalingo superiore a quello esterno e una propensione a serie utili prolungate quando la condizione fisica e la profondità di rosa lo consentono.
Key Players
Unknown (aggiornato al 2025-08-23: non sono disponibili, su fonti prioritarie, dati validati e recenti sulla rosa e sulle statistiche individuali. Storicamente, nella stagione della promozione in C spiccarono attaccanti con doppia cifra realizzativa, ma i nominativi aggiornati non sono verificabili entro la soglia di freschezza dati).
Projection
Nel contesto della Serie D, la Pianese è tipicamente una contender credibile per la parte sinistra della classifica, grazie a struttura societaria solida e identità tattica chiara. Stime redazionali in ottica antepost (valori indicativi, non quotazioni ufficiali): promozione diretta 10–15%; accesso playoff 40–50%; metà classifica 30–40%; lotta salvezza 5–10%. La chiave rimane la continuità difensiva e la capacità di convertire le palle inattive: due parametri che, nelle stagioni meglio riuscite, hanno spostato la barra verso l’alta classifica.
Trivia
• “Bianconeri amiatini”: la Pianese è riconoscibile per la maglia a strisce verticali bianconere, un tratto che la avvicina iconograficamente a club di ben altra scala. Nel territorio, questo ha generato soprannomi affettuosi come “le zebre dell’Amiata”, a rimarcare sia i colori sia l’orgoglio montanaro.
• Monte Amiata factor: giocare e allenarsi in altura – rispetto alla media toscana – ha forgiato negli anni una squadra fisicamente pronta, abituata a campi e climi non sempre semplici. Non è un caso che, soprattutto nella fase invernale, la Pianese abbia spesso capitalizzato il fattore ambientale nelle gare casalinghe.
• Un club comunità: la società ha storicamente investito nel settore giovanile locale, con scouting concentrato tra Siena, Grosseto, Arezzo e ltalia centrale. Molti ragazzi passati da Piancastagnaio hanno poi trovato spazio in Serie D, C e nei vivai professionistici, confermando la funzione “accademia” del club.
• L’epopea 2018–19: la vittoria del Girone E di Serie D è stata il manifesto di un calcio sostenibile. Niente star system, ma un gruppo costruito su competenze complementari: una difesa corta e aggressiva, mezzali con gamba e inserimento, un riferimento offensivo efficace sulle seconde palle. In quel cammino la Pianese seppe vincere gli scontri diretti con freddezza, accumulando punti pesanti lontano da casa.
• Serie C, un traguardo storico: l’approdo tra i professionisti ha obbligato il club a misurarsi con parametri infrastrutturali più severi. Per l’omologazione degli impianti, alcune gare casalinghe furono disputate in stadi di città vicine idonei ai criteri della categoria. Nonostante il disagio, la squadra mantenne identità e temperamento, rendendo orgogliosi i tifosi che seguirono in massa le trasferte “casalinghe”.
• La prima positività al COVID-19 in Italia tra i professionisti: un calciatore della Pianese fu il primo caso segnalato nel calcio professionistico italiano durante l’emergenza pandemica, notizia che fece il giro d’Europa. Il club gestì la situazione con trasparenza e responsabilità, collaborando con autorità sanitarie e federali. Quell’episodio – al di là del campo – consegnò alla Pianese una pagina umana di rilievo, fatta di tutela delle persone e senso civico.
• Derby e geografie: nel Girone E la Pianese ha vissuto sfide molto sentite con diverse realtà toscane, duelli che hanno coniugato tecnica e campanile. Per i tifosi amiatini, trasferte relativamente brevi ma dal sapore forte, con coriografia e calore di categoria superiore.
• Identità visiva: lo stemma richiama i simboli del territorio e la tradizione bianconera; negli anni le maglie hanno visto alternanza di dettagli dorati o argentati, ma l’ossatura resta la striscia verticale. La seconda maglia spesso richiama il bianco pieno o tonalità scure per evitare conflitti cromatici.
• Governance prudente: bilanci in ordine, programmazione pluriennale, rifiuto di fughe in avanti senza basi economiche. Un modello che ha generato rispetto tra gli addetti ai lavori e che spesso attira giocatori in cerca di stabilità e valorizzazione. La Pianese preferisce costruire cicli di due-tre anni piuttosto che rivoluzionare la rosa ogni estate.
• Palle inattive come trademark: nelle stagioni migliori, corner e punizioni laterali sono stati un’arma chiave, con schemi codificati e marcature pesanti dei difensori. Un dettaglio tattico che racconta lo studio dello staff e la cura del particolare.
• Cultura del lavoro: la narrazione interna al club insiste su applicazione quotidiana e cura dei dettagli. A Piancastagnaio, “fare la cosa giusta” è più importante che “fare tutto subito”: un mantra che ha portato, passo dopo passo, a scrivere la pagina più luminosa della storia bianconera.
• Piccola ma grande: pur non avendo bacino d’utenza e mezzi di piazze più grandi, la Pianese ha spesso saputo battere avversari più blasonati. È l’essenza del calcio italiano di provincia: idee chiare, spirito di sacrificio, appartenenza. Per questo la Pianese gode di simpatia trasversale anche fuori dall’Amiata.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 9 | 6 | 15 | |||
| Pareggi | 4 | 4 | 8 | |||
| Sconfitte | 6 | 9 | 15 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.5 | 29 | 1 | 19 | 1.3 | 48 |
| Goal concessi | 1.2 | 22 | 1.4 | 26 | 1.3 | 48 |
| Cartellini gialli | 2.5 | 47 | 2.2 | 41 | 2.3 | 88 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0.2 | 4 | 0.1 | 5 |
| Reti inviolate | 0.3 | 6 | 0.3 | 5 | 0.3 | 11 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||