Messina
Official Info
- League Website: https://www.lega-pro.com
Quick Facts
- Founded: 1900 (rifondato nel 1947 come Associazioni Calcio Riunite, ACR)
- City: Messina (Sicilia)
- Country: Italia
- Founder: Unknown — agg. 2025-08-23
- Milestones: 1900: prime società calcistiche a Messina; 1908: terremoto devasta la città, attività sportiva quasi azzerata; 1947: nascita dell'ACR Messina dopo la fusione di realtà cittadine; anni '60: prima partecipazione alla Serie A; fine anni '80: esplosione di Salvatore Schillaci in Serie B; 2003-04: promozione in Serie A; 2004-07: triennio in massima serie con vittorie di prestigio; 2008: crisi societaria e ripartenze dai dilettanti; 2012-13: vittoria della Serie D; 2020-21: nuova vittoria della Serie D e ritorno in Serie C; stadio moderno: San Filippo-Franco Scoglio.
History
Il calcio a Messina affonda le sue radici nel 1900, quando in città si formarono le prime compagini ispirate al modello britannico e guidate da pionieri locali. L’immane terremoto del 28 dicembre 1908, che devastò lo Stretto e segnò la storia della città, interruppe quasi del tutto l’attività sportiva; solo negli anni successivi il pallone tornò a rotolare tra i Peloritani. La tappa identitaria fondamentale arriva nel 1947 con la nascita dell’Associazioni Calcio Riunite (ACR) Messina, esito della fusione di più sodalizi cittadini e simbolo della volontà di ricostruzione nel dopoguerra. I colori sociali giallorossi richiamano lo stemma cittadino e diventeranno marchio di fabbrica di una tifoseria appassionata.
Nel secondo dopoguerra il Messina alterna stagioni di buon livello in Serie B a periodi meno felici tra terzo e quarto livello. Il primo salto nella massima serie giunge negli anni ’60, consolidando la squadra nell’immaginario nazionale. Dopo alterne vicende, la fine degli anni ’80 diventa un capitolo iconico grazie a Salvatore “Totò” Schillaci: con le sue reti in Serie B, il club torna protagonista e l’attaccante si guadagna il trasferimento alla Juventus e la ribalta mondiale a Italia ’90. Il legame tra Schillaci e Messina resta un tratto distintivo nella memoria collettiva giallorossa.
La seconda grande età dell’oro arriva a cavallo del nuovo millennio: con un progetto tecnico ambizioso, il Messina scala le categorie fino alla Serie A 2004-05. Guidato da un’ossatura solida e da interpreti d’impatto come Marco Storari, Alessandro Parisi, Riccardo Zampagna e Arturo Di Napoli, il club raccoglie vittorie prestigiose contro grandi del calcio italiano e si ritaglia uno spazio da ‘mina vagante’ del campionato. Il triennio in A si interrompe nel 2007; le difficoltà economiche seguenti portano a una crisi profonda e a ripartenze dai dilettanti.
La fase recente è un susseguirsi di ricostruzioni, ma anche di ripartenze di carattere: la vittoria della Serie D nel 2012-13 riaccende la fiamma; quella del 2020-21 restituisce al Messina un posto stabile tra i professionisti in Serie C. Lo Stadio San Filippo, intitolato a Franco Scoglio – tecnico-simbolo, amatissimo dai tifosi – diventa il teatro di una nuova identità: impianto moderno e capiente, cuore pulsante di una piazza orgogliosa. Oggi l’ACR Messina è emblema della resilienza meridionale: una realtà che, pur tra alti e bassi, continua a coltivare ambizioni credibili nel panorama della Serie C, forte di una storia centenaria, di un derby dello Stretto che incendia la passione e di una cultura calcistica che a Messina è, da sempre, faccenda identitaria.
Honours
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- title: Serie C1 (terzo livello)
- years: 2001
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- title: Serie D (quarto livello) - Girone
- years: 2013, 2021
Statistical Insights
Win rate ultimi campionati professionistici: Unknown — agg. 2025-08-23. Gol segnati per partita: Unknown; gol subiti per partita: Unknown. Miglior serie utile (ultime 5 stagioni): Unknown; peggior striscia negativa: Unknown. Nota: i dataset pubblici analizzati non riportano in modo coerente i valori aggregati richiesti per l’intero periodo; saranno inseriti alla prossima finestra dati.
Key Players
- Salvatore Schillaci (ATT): 61 gol con il Messina nel periodo 1982-1989; capocannoniere di Serie B 1988-89 con 23 reti.
- Marco Storari (POR): leader del triennio in Serie A, riferimento tra i pali e molte clean sheet decisive nella permanenza in massima serie.
- Alessandro Parisi (TER S): terzino sinistro goleador e specialista dei calci piazzati; stagione memorabile in A con diverse reti su punizione.
- Riccardo Zampagna (ATT): gol pesanti in Serie A 2004-05, simbolo di generosità e concretezza nel gioco aereo.
- Arturo Di Napoli (ATT): tecnica e fiuto del gol, doppia cifra tra B e A nel periodo d’oro giallorosso.
Projection
Profilo competitivo tipico da media classifica alta in Serie C, con ambizioni playoff se roster e stabilità societaria restano coerenti. Stima probabilistica ‘betting style’ (implied odds di lungo periodo, non legate a un singolo calendario): Promozione diretta: 5-8%; Playoff: 35-45%; Permanenza tranquilla: 30-35%; Playout: 15-20%; Retrocessione: 7-12%. Le percentuali riflettono piazza, budget storicamente medio per la categoria, fattore campo del Franco Scoglio e variabilità tipica del Girone meridionale.
Trivia
• Derby dello Stretto: la rivalità con la Reggina è tra le più affascinanti d’Italia per contesto geografico e identità. Lo Stretto di Messina non separa soltanto due sponde: unisce due comunità di mare, con il calcio che fa da specchio delle rispettive culture. Partite tese, coreografie e un’attenzione mediatica che, anche in Serie C, supera i confini locali.
• Il sisma del 1908: poche città al mondo hanno un evento fondativo negativo così forte nella propria storia sportiva. La ricostruzione del calcio a Messina dopo il terremoto è un racconto di resilienza e comunità. Nei decenni successivi, ogni promozione ha assunto un sapore identitario: una vittoria non solo sportiva, ma civile.
• Franco Scoglio: professore universitario, tecnico carismatico, grande oratore. A lui è intitolato lo stadio (Franco Scoglio – San Filippo). Ha lasciato un segno indelebile nel modo di intendere il calcio a Messina: tattica, appartenenza e quel pizzico di teatralità che conquista la piazza del Sud. La sua figura è venerata come patrimonio culturale del club.
• La maglia con banda diagonale: nel triennio di Serie A, il Messina ha sfoggiato divise bianche con banda giallorossa diagonale, diventate cult tra i collezionisti. Un design semplice ma identitario, capace di evocare con un colpo d’occhio l’appartenenza alla città.
• Totò Schillaci, la genesi di un mito: prima della notte magica di Italia ’90, Schillaci costruisce la propria fama a Messina. Gol, corsa, istinto. In un’epoca in cui la B era durissima, il suo rendimento accende i riflettori su una squadra capace di valorizzare talenti ‘periferici’ e portarli sulla grande ribalta.
• Vittorie pesanti in A: sebbene il ciclo in massima serie sia stato breve, il Messina ha firmato successi di risonanza contro grandi club. Non solo episodi: la squadra era organizzata, intensa, con il Franco Scoglio capace di diventare un catino infernale, spingendo oltre i propri limiti una rosa senza superstar.
• I colori di Messina: il giallorosso viene dallo stemma cittadino e racconta un’identità radicata. La tifoseria fa della cromia un manifesto: bandiere, murales e coreografie sono un tratto distintivo anche nei campi più periferici della C.
• Peloro, toponimo e identità: la denominazione ‘Peloro’ comparsa in alcune ragioni sociali del passato richiama Capo Peloro, estremo punto nord-orientale della Sicilia. Un modo per legare il club al territorio in maniera quasi geografica.
• Un impianto fuori scala: il San Filippo–Franco Scoglio è uno degli stadi più capienti dell’intera Serie C. Non sempre è colmo, ma quando la partita conta la pressione del pubblico si fa sentire. La pista d’atletica e gli spazi aperti raccontano il calcio ‘all italiana’ degli anni 2000, con pro e contro in termini di atmosphere.
• Talento e laboratorio: storicamente, Messina è stata una piazza in grado di lanciare profili emergenti (giocatori e tecnici) o rilanciare carriere in cerca di riscatto. La dimensione ‘laboratorio’ rimane attuale: scouting nel Sud, valorizzazione dei giovani, prestiti mirati.
• Identità meridiana: il Messina incarna una Sicilia calcistica che si divide tra romanticismo e pragmatismo. La piazza pretende impegno e appartenenza; l’allenatore che riesce a coniugare compattezza, transizione rapida e palle inattive incisive entra immediatamente nel cuore del pubblico.
• La geografia come tattica: vento, umidità dello Stretto e campo ampio del Franco Scoglio influenzano le partite. Non è raro che la preparazione preveda scelte tattiche ‘meteorologiche’, dal baricentro alla gestione dei calci piazzati.
• Memoria e multipli rifondazioni: come molte realtà italiane, la storia del Messina include cambi di proprietà, ragioni sociali e ripartenze. Eppure la linea rossa resta intatta: il nome “Messina” sulla maglia e l’abbraccio della Curva Sud. Questa continuità emotiva è il vero capitale del club.
• Derby e diaspora: tanti messinesi emigrati al Nord o all’estero tornano allo stadio per i grandi appuntamenti, creando un ‘effetto richiamo’ che rende alcune gare quasi feste popolari, con cori che mescolano italiano e dialetto, ironia e rivendicazione identitaria.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 18 | 19 | 37 | |||
| Vinte | 5 | 4 | 9 | |||
| Pareggi | 5 | 6 | 11 | |||
| Sconfitte | 8 | 9 | 17 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1 | 18 | 0.9 | 18 | 1 | 36 |
| Goal concessi | 1.3 | 23 | 1.7 | 32 | 1.5 | 55 |
| Cartellini gialli | 2.5 | 45 | 2.2 | 41 | 2.3 | 86 |
| Cartellini rossi | 0.3 | 5 | 0.2 | 4 | 0.2 | 9 |
| Reti inviolate | 0.2 | 4 | 0.2 | 3 | 0.2 | 7 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||