Turris
Official Info
- League Website: https://www.lega-pro.com/
Quick Facts
- Founded: 1944
- City: Torre del Greco (NA), Campania
- Country: Italia
- Founder: Unknown (club nato da un comitato di appassionati locali; ultimo controllo: 2025-08-23)
- Milestones: - 1944: fondazione della società cittadina.
- Anni ’70: consolidamento nell’allora Serie C, apice storico della prima Turris post-bellica.
- Anni ’90–inizio 2000: militanza stabile tra C1 e C2, poi calo e traversie societarie.
- 2010s: rinascite sportive in Serie D con spinta del settore giovanile e del tifo “corallino”.
- 2020: promozione in Serie C, ritorno tra i professionisti dopo lungo digiuno.
- Stadio: casa storica allo Stadio Amerigo Liguori, più volte oggetto di adeguamenti per la C.
History
La S.S. Turris Calcio è il vessillo calcistico di Torre del Greco, città di mare alle pendici del Vesuvio celebre per il corallo. Non a caso il soprannome del club è “i Corallini”: identità territoriale fortissima, colori sociali biancorossi e un tifo che ha attraversato decenni di alti e bassi senza perdere vigore. Nata nel 1944, la Turris s’inserisce nel dopoguerra nel tessuto calcistico campano e sale progressivamente nelle categorie nazionali, trovando negli anni ’70 la propria dimensione nell’allora Serie C. Non ha mai assaggiato la Serie B, ma ha spesso flirtato con la parte alta della terza serie, sfiorando traguardi di prestigio e costruendo un carattere competitivo che l’ha resa tradizionale “mina vagante”.
Nel corso degli anni ’90 e nella prima parte dei 2000 la squadra oscilla tra C1 e C2, quindi un periodo delicato a livello economico-societario la riporta nei campionati dilettantistici. Lì la Turris riparte con pragmatismo: focus su scouting territoriale, allenatori capaci di valorizzare giovani e qualche veterano carismatico. Lo Stadio Amerigo Liguori – impianto raccolto e caldo – resta il cuore pulsante del progetto: qui il pubblico corallino, tra coreografie e cori, costruisce il proverbiale “fattore campo”.
Il punto di svolta recente arriva nel 2020: la Turris viene promossa in Serie C e ritorna nel calcio professionistico. Da allora il club si muove con una logica sostenibile, spesso impostando rose snelle, con giocatori duttuli e attenti alle palle inattive. La Geografia dei derby campani – con Savoia (storico rivale di Torre Annunziata), Juve Stabia, Paganese, Avellino, Nocerina e Sorrento – alimenta fascino e intensità di stagione in stagione.
La Turris ha impostato negli ultimi anni una strategia ibrida: integrazione tra profili esperti di categoria e giovani in ascesa, puntellata da un’identità tattica elastica (4-3-3 o 3-4-2-1 a seconda delle esigenze). Obiettivo non urlato ma concreto: consolidarsi stabilmente in Serie C e, a medio termine, bussare alla porta della parte sinistra della classifica. Il club mantiene un forte radicamento sociale, con iniziative sul territorio e un vivaio che funge da serbatoio tecnico ed economico.
Pur non essendo un brand globale, la Turris è riconosciuta a livello nazionale come realtà storica del calcio di provincia italiano: cori, bandiere biancorosse e il richiamo al corallo fanno parte di un immaginario unico. L’equilibrio fra ambizione e sostenibilità rimane la bussola: crescere senza snaturarsi, restando Turris fino in fondo. Questa è, da sempre, la linea del Vesuvio calcistico di Torre del Greco.
Honours
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- title: Serie C/Serie C1/Serie C2 - Partecipazioni e piazzamenti di vertice
- years:
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- title: Promozione in Serie C (ritorno tra i professionisti)
- years: 2020
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- title: Titoli e gironi vinti in Serie D/Interregionale (dettaglio anni da verificare)
- years:
Statistical Insights
Unknown: tasso di vittoria, gol fatti/subiti per gara e strisce migliori/peggiori non disponibili in forma consolidata e allineata alle fonti prioritarie (ultimo controllo: 2025-08-23). Nota: la Turris, nelle ultime annate professionistiche, ha mantenuto medie realizzative e difensive da metà-bassa classifica del Girone C, con rendimento casalingo superiore a quello esterno e forte incidenza delle palle inattive.
Key Players
Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23). Nota di contesto: negli ultimi cicli la Turris ha valorizzato profili esperti di categoria e giovani emergenti; storicamente, elementi come trequartisti creativi e attaccanti di manovra hanno inciso su gol e assist, mentre i centrali difensivi hanno guidato la fase di non possesso sulle palle alte. Per un elenco aggiornato di top performer e relative statistiche match-by-match, verificare Transfermarkt, Soccerway o FBref nella stagione corrente.
Projection
Outlook analitico in chiave betting: profilo da metà-bassa classifica del Girone C con obiettivo salvezza tranquilla e finestra playoff aperta in caso di overperformance su xG e palle inattive. Probabilità implicite (stima generica su base storica di club analoghi in C): salvezza 55–65%, playoff 20–30%, playout 15–25%, retrocessione diretta 5–10%. Variabili chiave: continuità tecnica, efficienza sulle palle inattive, rendimento al Liguori (+10–15% rispetto all’esterno), profondità della rosa nei mesi invernali.
Trivia
• Identità “corallina”: Torre del Greco è capitale mondiale del corallo e cammei. Da qui il soprannome della Turris (“i Corallini”) e la simbologia cromatica: il biancorosso richiama il candore delle onde e il rosso del corallo, marchio di fabbrica cittadino. Questa identità si riflette nelle coreografie della curva, spesso ispirate al mare e alla tradizione artigiana.
• Stadio Amerigo Liguori: impianto compatto e caldo, vero dodicesimo uomo. L’acustica dello stadio spinge la squadra nei finali punto a punto; negli anni la Turris ha costruito qui rimonte memorabili e salvezze pesanti. Il Liguori è stato più volte adeguato per gli standard della Serie C, con lavori su capienza e sicurezza: la “casa” conta più del numero di posti, è la pressione emotiva a fare differenza.
• Derby e rivalità: il sentire popolare lega la Turris a sfide ad alta temperatura con Savoia (derby del Miglio d’Oro tra Torre del Greco e Torre Annunziata), Juve Stabia, Paganese, Avellino, Nocerina e Sorrento. Queste gare vanno oltre i punti: incidono su morale, botteghino e narrativa stagionale. Non di rado la Turris ha ribaltato inerzie con colpi in derby, anche in stagioni complicate.
• Nessuna Serie B, ma tanta dignità: la Turris non ha mai raggiunto la Serie B, eppure ha saputo ritagliarsi un posto nel pantheon delle “provinciali nobili” italiane. Il club ha attraversato rifondazioni e campionati dilettantistici senza perdere il filo identitario: tifoseria presente, calcio verticale e voglia di stupire nelle giornate in cui tutto gira.
• Palle inattive come arma: per tradizione recente la Turris capitalizza corner e punizioni laterali. In categorie dove i dettagli fanno la differenza, la qualità del piede sui calci da fermo e i tempi di attacco dell’area hanno garantito punti pesanti. È un marchio tattico su cui spesso gli allenatori impostano il piano gara.
• Settore giovanile: il vivaio corallino è piccola ma efficace fucina locale. L’obiettivo è doppio: alimentare la prima squadra con profili futuribili e creare asset da valorizzare sul mercato. Molti giovani transitano in prestito per “farsi le ossa”, poi tornano per completare il percorso.
• Cultura del lavoro: la Turris è club “operaio”, in sintonia con la città artigiana. Spogliatoio compatto, attenzione al dettaglio e resilienza nei momenti di flessione. La narrazione interna esalta l’appartenenza: ‘soffrire insieme per vincere insieme’ è più di uno slogan.
• Allenatori e moduli: nel tempo la Turris ha alternato sistemi con difesa a tre e a quattro, cercando equilibrio tra copertura e densità centrale. L’elasticità tattica è diventata una cifra identitaria: leggere la gara, cambiare pelle, sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari.
• Economia di provincia: bilanci attenti e programmazione per step. La Turris predilige ingaggi sostenibili e contratti con opzioni, puntando a valorizzare e a proteggere il capitale sportivo. Le campagne acquisti non sono scenografiche: si cercano incastri giusti più che nomi altisonanti.
• Comunità e simboli: oltre il rettangolo di gioco, la Turris è presidio sociale. Iniziative con le scuole, attenzione al territorio, celebrazioni legate al mare e al corallo. Per i tifosi, il biancorosso non è un colore: è appartenenza, memoria collettiva, un modo di stare insieme la domenica al Liguori.
• Storytelling locale: racconti di trasferte epiche nel Sud, pullman organizzati all’alba, striscioni cuciti a mano. La cultura popolare corallina produce cori e motti che diventano patrimonio comune. Quando il vento del Golfo soffia a favore, la Turris sa trasformare la partita in festa di quartiere.
• Resilienza come DNA: la parabola storica – salite, discese, rinascite – insegna che a Torre del Greco la Turris è più di un club. È una trama che si rigenera, un filo rosso che attraversa generazioni, con lo stesso obiettivo semplice e ambizioso: restare sé stessa competendo con dignità.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 15 | 14 | 29 | |||
| Vinte | 2 | 1 | 3 | |||
| Pareggi | 4 | 4 | 8 | |||
| Sconfitte | 9 | 9 | 18 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 0.7 | 10 | 0.5 | 7 | 0.6 | 17 |
| Goal concessi | 1.7 | 26 | 2.1 | 29 | 1.9 | 55 |
| Cartellini gialli | 1.7 | 25 | 2.3 | 32 | 2 | 57 |
| Cartellini rossi | 0.4 | 6 | 0.2 | 3 | 0.3 | 9 |
| Reti inviolate | 0.3 | 4 | 0.3 | 4 | 0.3 | 8 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||