Piast Gliwice

Official Info

• Official Website: https://piast-gliwice.eu
• League Website: https://ekstraklasa.org
• Twitter: https://twitter.com/PiastGliwiceSA
• Facebook: https://www.facebook.com/PiastGliwice
• Instagram: https://www.instagram.com/piastgliwicesa

Quick Facts

• Founded: 18 giugno 1945
• City: Gliwice
• Country: Polonia
• Founder: Unknown
• Milestones: 1945: fondazione come club polisportivo; 2008: prima promozione in Ekstraklasa; 2015–16: vicecampione di Polonia; 2018–19: primo storico titolo nazionale; 2019–: presenze regolari nelle qualificazioni UEFA; costruzione e apertura del nuovo Stadion Miejski (cap. ~10.000) nel decennio 2010.

History

Il Piast Gliwice nasce il 18 giugno 1945 come società polisportiva nella nuova Gliwice polacca, città dell’Alta Slesia ricostruita nel dopoguerra. Il nome “Piast” richiama la dinastia Piast, simbolo delle origini dello Stato polacco: un’eredità identitaria forte, capace di radicare il club nel tessuto civico e culturale locale. Per decenni, il Piast ha vissuto tra seconda e terza serie, con periodi complessi, fusioni e riorganizzazioni tipiche dell’Europa orientale del secondo dopoguerra. La sezione calcistica si è progressivamente strutturata, ma fino agli anni 2000 il massimo campionato restava un miraggio.
La svolta arriva nel nuovo millennio: infrastrutture più moderne, un lavoro metodico sul vivaio e una gestione più manageriale aprono la strada a risultati progressivi. Nel 2008 il Piast centra la prima, storica promozione in Ekstraklasa, evento che cambia la percezione del club in Polonia: da realtà di provincia resiliente a protagonista emergente. Dopo fisiologici alti e bassi, il 2015–16 segna il primo vero capolavoro sportivo: con un’organizzazione impeccabile e un’identità tattica pragmatica, la squadra chiude da vicecampione, lanciando un messaggio chiaro al panorama nazionale.
L’apice arriva nel 2018–19, sotto la guida di Waldemar Fornalik: stagione memorabile, impreziosita da compattezza difensiva, transizioni pulite e rendimento casalingo di ferro. Il Piast conquista il primo titolo di campione di Polonia della sua storia, sovvertendo i pronostici e incastonandosi nella memoria collettiva come una delle più belle sorprese del calcio polacco recente. Quel gruppo, forgiato su equilibri tattici e scoperta/valorizzazione di profili “sostenibili”, diventa un modello per i club medio-piccoli dell’Europa centro-orientale.
Il titolo inaugura anche l’esperienza europea: il Piast si affaccia alle qualificazioni delle competizioni UEFA, accumulando preziosa esperienza internazionale. Pur senza percorsi profondi, il club capitalizza in termini di reputazione, networking e appeal per giocatori in cerca di un trampolino. Nel frattempo si consolida la dimensione infrastrutturale: il rinnovato Stadion Miejski (circa 10.000 posti) offre uno standard moderno e vicino alle famiglie, con un’atmosfera compatta che esalta l’identità rossoblù.
Gli anni successivi vedono continuità competitiva: lotte per la zona medio-alta, alcune vette (altre piazze d’onore) e una riconoscibilità tecnica fondata su organizzazione, lavoro senza palla e cura del dettaglio. La linea sportiva si muove su due direttrici: scouting intelligente in mercati limitrofi (in particolare area slovacca e ceca) e crescita interna di profili polacchi con margine di sviluppo. Ne nasce una squadra che, pur non avendo un bacino globale, esprime un calcio equilibrato e formativo, spesso capace di “punch above its weight”.
Oggi il Piast Gliwice è un case study del calcio polacco: sostenibilità, programmazione, infrastrutture a misura di comunità. Un club che ha saputo trasformare il titolo del 2019 da exploit isolato a leva culturale, mantenendo standard competitivi e una narrativa vincente: lavoro, pragmatismo, identità. Non un gigante mondiale, ma una realtà solida, rispettata e ambiziosa, perfettamente inserita nel mosaico dell’Alta Slesia calcistica.

Honours

• • title: Ekstraklasa (Campione di Polonia)
  • years: 2019
• • title: I liga (2º livello) - Campione
  • years: 2012

Statistical Insights

Indicatori chiave recenti (ultimi campionati Ekstraklasa):
- Win rate: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
- Gol segnati per gara: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
- Gol concessi per gara: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
- Striscia utile più lunga in campionato: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
- Striscia negativa più lunga in campionato: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23)
Nota di contesto: il profilo prestazionale del Piast nell’ultimo quinquennio è tipicamente da metà-alta classifica, con difesa tra le migliori del lotto e produzione offensiva efficace ma non esplosiva. Valori puntuali da confermare con database aggiornati entro 30 giorni.

Key Players

Profili di riferimento attuali/recenti:
- Frantisek Plach (Portiere): leader silenzioso, specialista nelle uscite alte; clean sheet stagionali puntuali: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23).
- Jakub Czerwiński (Difensore centrale): capitano e guida della linea, affidabilità aerea e letture preventive; presenze/gol recenti: Unknown.
- Damian Kądzior (Ala/destra): qualità su palla inattiva e rifinitura, doppia cifra potenziale di contributi gol+assist; dati stagionali: Unknown.
- Michael Ameyaw (Ala/attaccante): strappi in progressione, 1v1 e volume di occasioni create; dati stagionali: Unknown.
- Kamil Wilczek (Centravanti): esperienza e senso del gol, attacco del primo palo e letture d’area; gol stagionali recenti: Unknown.
Nota: elenco aggiornato al 2025-08-23, statistiche puntuali da validare su database ufficiali (Transfermarkt/FBref) entro la soglia di freschezza di 30 giorni.

Projection

Outlook tecnico: Piast pragmatico, con fase difensiva codificata e xGA contenuto; sviluppo offensivo basato su ampiezza e transizioni corte. Scenari probabilistici (quote implicite stile betting):
- Top 4 Ekstraklasa: 18–22% (circa 4.5–5.5 in decimali)
- Piazzamento 5–8: 45–55% (1.8–2.2 combinato su esiti mercato ‘finish group’)
- Bottom 4: 20–25%
- Retrocessione: 6–10%
Fattori chiave: tenuta fisica dei veterani offensivi, continuità della coppia centrale e conversione delle palle inattive. Con mercato in equilibrio e infortuni sotto controllo, il Piast resta candidato credibile alla zona medio-alta e a un pass europeo tramite piazzamento o Coppa di Polonia.

Trivia

• Nome e stemma: “Piast” omaggia la prima dinastia regnante polacca; nello stemma spiccano i colori rosso e blu, rafforzando l’identità civica di Gliwice. Questo legame storico-culturale rende il club un simbolo locale, non solo sportivo.
• Città e territorio: Gliwice, in Alta Slesia, è area industriale e calcisticamente vivissima. Il Piast convive in un ecosistema di rivalità storiche (Górnik Zabrze, Ruch Chorzów, GKS Katowice), che alimentano derby intensi e coreografie imponenti.
• Dalla provincia al tetto di Polonia: il titolo del 2019 è uno spartiacque. Non un colpo di fortuna, ma l’esito di programmazione, scouting mirato e un’idea di gioco estremamente chiara. L’impatto è duplice: ascesa reputazionale e crescita dell’appeal per profili sotto-radar dell’Europa centro-orientale.
• Modello gestionale: il Piast ha fatto scuola per sostenibilità. Budget disciplinato, valorizzazione di plusvalenze selettive, attenzione alle infrastrutture (Stadion Miejski moderno e “family friendly”). Un percorso coerente con i parametri UEFA di gestione virtuosa.
• Scuola difensiva: nelle sue stagioni migliori, il Piast ha costruito i risultati dalla solidità arretrata. Portieri affidabili (come il longevo Frantisek Plach) e centrali esperti (Jakub Czerwiński tra i simboli) hanno garantito stabilità e margini di rischio ridotti.
• Estetica dell’efficienza: il Piast propone spesso un calcio verticale e concreto. Transizioni equilibrate, utilizzo mirato delle corsie, palla inattiva curata: caratteristiche che consentono di massimizzare risorse e competitività contro roster più ricchi.
• Connessioni internazionali: nel tempo il club ha pescato con intelligenza nei mercati slovacco e ceco, oltre a valorizzare profili iberici passati da Gliwice. La mescola culturale ha arricchito gli spogliatoi, aggiungendo esperienza europea e mentalità.
• Stagione 2018–19, i volti: il tecnico Waldemar Fornalik ha capitalizzato su un gruppo equilibrato in cui emersero figure poi divenute “cult” per i tifosi. Una squadra che, pur senza stelle globali, ha mostrato coralità, organizzazione e resilienza.
• Stadio e atmosfera: il rinnovato impianto cittadino (circa 10.000 posti) favorisce l’effetto “bolgia compatta”. La vicinanza del pubblico al campo produce pressione positiva e sostiene un’identità casalinga tradizionalmente forte.
• Giovani e riqualificazione: il Piast ha investito in strutture e staff per potenziare il percorso formativo. L’obiettivo dichiarato è portare più talenti del territorio in prima squadra, stabilizzando un flusso sostenibile tra vivaio e senior.
• Europa come palestra: le qualificazioni UEFA hanno rappresentato step di apprendimento. Non sempre sono arrivate qualificazioni a fasi a gironi, ma il bagaglio internazionale ha accelerato la crescita tecnica e la consapevolezza del club.
• Cultura del dettaglio: dalla preparazione atletica al match analysis, la cura minuziosa dei particolari è diventata tratto distintivo. Il Piast, spesso sfavorito sulla carta, trova margini nei dettagli: palle inattive, gestione dei tempi della gara, letture in non possesso.
• Comunità e identità: camp estivi, iniziative sociali e radicamento nel tessuto cittadino rinsaldano il legame con i tifosi. L’orgoglio di un club che porta il nome di una dinastia storica si traduce in una cultura “noi contro tutti” capace di trasformarsi in energia competitiva.
• Un underdog di riferimento: in un calcio polacco polarizzato da grandi bacini, il Piast è il manifesto dell’underdog ben gestito. Un modello replicabile: scouting chirurgico, staff stabile, identità tecnica chiara e continuità. Ingredienti che, messi insieme, hanno consegnato un titolo e diverse stagioni da protagonista.