Northern Ireland
Official Info
- Official Website: https://www.irishfa.com/
- League Website: https://www.uefa.com/insideuefa/national-associations/nir/
- Twitter: https://twitter.com/NorthernIreland
- Facebook: https://www.facebook.com/NorthernIrelandTeam
- Instagram: https://www.instagram.com/northernireland/
- YouTube: https://www.youtube.com/@IrishFA
Quick Facts
- Founded: 1880 (Irish Football Association) – prima gara internazionale: 18 febbraio 1882
- City: Belfast
- Country: Irlanda del Nord (Regno Unito)
- Founder: Irish Football Association; figura chiave: John McAlery
- Milestones: 1880: nasce l'Irish Football Association a Belfast. 1882: debutto internazionale contro l'Inghilterra. 1921: scissione calcistica con la nascita della FAI a Dublino; l'IFA continua a gestire la selezione storicamente denominata Ireland. 1953: FIFA stabilisce l'uso del nome Northern Ireland per la rappresentativa dell'IFA. 1958: prima qualificazione ai Mondiali e quarti di finale in Svezia. 1982: impresa a Valencia, vittoria 1-0 sulla Spagna e seconda fase a gruppi. 1986: terza partecipazione mondiale; Pat Jennings disputa il Mondiale a 40 anni. 2005: 1-0 all'Inghilterra a Belfast. 2006: 3-2 alla Spagna con tripletta di David Healy. 2016: debutto agli Europei, ottavi di finale in Francia. 2016: riqualificazione e ammodernamento del National Football Stadium at Windsor Park.
History
La Nazionale dell’Irlanda del Nord è una delle realtà storiche del calcio internazionale, erede diretta della tradizione inaugurata dall’Irish Football Association (IFA), fondata a Belfast nel 1880. Due anni più tardi, il 18 febbraio 1882, arrivò il debutto nella storia delle “A” internazionali contro l’Inghilterra: l’inizio di una lunga vicenda sportiva segnata da identità forte, tifo appassionato e risultati spesso superiori alle dimensioni demografiche del Paese. Per decenni l’IFA rappresentò l’intera isola. Con la nascita, nel 1921, della Football Association of Ireland a Dublino e la successiva definizione delle competenze, la FIFA nel 1953 sancì l’uso del nome Northern Ireland per la selezione gestita dall’IFA. Da allora la squadra ha consolidato una propria storia, simbolo calcistico di Belfast e dell’Irlanda del Nord all’interno della famiglia calcistica britannica.
I picchi competitivi sono memorabili. Nel 1958, in Svezia, l’Irlanda del Nord di Peter Doherty divenne la nazione con la popolazione più piccola a qualificarsi ai Mondiali fino ad allora e raggiunse i quarti di finale, arrendendosi alla Francia. Negli anni Ottanta, sotto la guida di Billy Bingham, arrivarono altre due partecipazioni iridate: nel 1982 la leggendaria vittoria 1-0 sulla Spagna ospitante a Valencia, firmata da Gerry Armstrong con la squadra in dieci, e la qualificazione alla seconda fase a gruppi; nel 1986 la presenza in Messico coincise con l’ultima grande ribalta dell’epoca e con il primato di longevità del portiere Pat Jennings, in campo a 40 anni.
Dopo un lungo periodo di alti e bassi – incluso un celebre digiuno realizzativo di oltre 1.200 minuti nei primi anni Duemila – la nazionale ha vissuto una rinascita con Michael O’Neill a metà degli anni 2010: qualificazione a UEFA Euro 2016, debutto storico alla fase finale continentale e percorso fino agli ottavi. In quell’estate francese nacque anche l’epopea della “Green and White Army”, il compatto e rumoroso movimento di tifosi capace di colorare stadi e città con cori iconici, tra cui il celebre tormentone di Will Grigg.
La squadra si allena e gioca in casa al National Football Stadium at Windsor Park, impianto rinnovato e modernizzato, cuore pulsante del calcio nordirlandese. La maglia tradizionale è verde con dettagli bianchi e blu, in perfetta continuità con lo stemma dell’IFA, che integra croce e trifogli. La rosa ha storicamente attinto dai vivai e dai club britannici, combinando profili esperti – difensori affidabili, portieri di alto livello – e giovani emergenti specialmente nei ruoli di esterno e difensore centrale. Tra i grandi della storia spiccano Danny Blanchflower, Pat Jennings, Norman Whiteside e David Healy, capocannoniere assoluto della nazionale e autore di alcuni dei capitoli più epici.
Oggi l’Irlanda del Nord rimane una selezione riconosciuta globalmente: magari non continua protagonista nelle fasi finali, ma avversaria che nessuno sottovaluta, soprattutto a Belfast, dove l’intensità e l’organizzazione tattica rendono ogni gara un esame serio. Identità, lavoro sui dettagli, compattezza difensiva e palle inattive sono da sempre tratti distintivi di una rappresentativa che ha fatto della resilienza un marchio di fabbrica.
Honours
-
- title: FIFA World Cup - Partecipazioni
- years: 1958, 1982, 1986
-
- title: FIFA World Cup - Quarti di finale
- years: 1958
-
- title: UEFA European Championship - Ottavi di finale
- years: 2016
-
- title: British Home Championship (vittorie nette)
- years: 1914, 1980, 1984
Statistical Insights
Profilo storico competitivo: win rate complessivo intorno al 30% nelle gare ‘A’ (amichevoli e ufficiali), con media realizzativa poco sopra 1.0 gol segnati a partita e concessione intorno a 1.3–1.4. A Belfast la resa cresce sensibilmente (win rate domestico nell’ordine del 40%), mentre in trasferta scende sotto il 25%. Clean sheet rate storico vicino al 28–30%, spinto da tradizione di portieri affidabili e fase difensiva organizzata. Periodo di picco recente con Michael O’Neill a metà anni 2010: qualificazione a Euro, striscia di imbattibilità a doppia cifra e performance da top-40 ELO. Record negativi noti: il lungo digiuno di reti dei primi anni 2000 (oltre 1.200 minuti senza segnare) e una serie di risultati senza vittoria protratta per diversi cicli di qualificazione; punti di svolta, tuttavia, sono arrivati contro avversari d’élite (1-0 all’Inghilterra nel 2005, 3-2 alla Spagna nel 2006). Le palle inattive generano una quota rilevante di gol, così come le transizioni rapide attivate dagli esterni. Nota: valori indicativi, aggregati da fonti UEFA/Wikipedia/FBref; le cifre possono variare leggermente a seconda del perimetro considerato (solo ufficiali vs tutte le ‘A’).
Key Players
Jonny Evans (DC) – Leader tecnico e carismatico, oltre 100 presenze e presenza chiave nelle gare a blocco basso; reading difensivo e gioco aereo restano asset primari. Conor Bradley (TD/ED) – Corsa, aggressività e cross: in doppia cifra stagionale tra gol+assist a livello di club, crescente impatto anche in nazionale. Daniel Ballard (DC) – Duelli aerei, intercetti e pericolosità sulle palle inattive; cap in crescita, affidabile nel tandem centrale. Bailey Peacock-Farrell (PT) – 50+ presenze internazionali, ottima percentuale di parate su tiri in porta e specialista sui rigori. Dion Charles (ATT) – Finalizzatore mobile: doppia cifra di gol stagionali in club, capace di attaccare la profondità; contributo reti crescente in nazionale.
Projection
Outlook competitivo da underdog organizzato: struttura difensiva solida e forte identità a Belfast restano i driver principali. In gironi UEFA a 5/6 squadre, la probabilità di un piazzamento tra le prime due è nell’ordine del 10–15%, mentre la qualificazione tramite playoff, sfruttando la Nations League, oscilla attorno al 20–30% in funzione del seeding. In ottica Nations League, chance di promozione di categoria ~30–35% se il gruppo evita due top-tier. In match singoli contro avversari top-15 UEFA, quota sorpresa intorno al 15–20% in casa (5–10% fuori). Fattori chiave: disponibilità del nucleo difensivo (Evans–Ballard), forma degli esterni (Bradley) e conversione sulle palle inattive. Traduzione in stile betting: qualificazione a una fase finale in un ciclo standard – under/over 0.25 eventi per ciclo; upset domestici vs big: moneyline ‘dog @ 4.50–6.00 spesso di valore con copertura +0.5.
Trivia
• Green and White Army: il tifo nordirlandese, la cosiddetta GAWA, è uno dei più iconici del panorama internazionale. A Euro 2016 ha conquistato gli stadi con cori e fair play, contribuendo a un’immagine positiva e contagiosa, raramente vista con tale intensità.
• Il ‘miracolo’ di Valencia: al Mundial 1982, contro la Spagna padrona di casa e in inferiorità numerica, l’Irlanda del Nord vinse 1-0 grazie a Gerry Armstrong. Fu una delle più grandi sorprese della storia dei Mondiali, preludio alla qualificazione alla seconda fase a gruppi.
• Pat Jennings, longevità record: il portiere è sceso in campo ai Mondiali 1986 contro il Brasile nel giorno del suo 40° compleanno. Una rarità assoluta ai massimi livelli, che racconta meglio di mille parole la scuola di portieri dell’Irlanda del Nord.
• David Healy, uomo dei sogni: capocannoniere all-time della nazionale, Healy firmò alcune imprese scolpite nella memoria: 1-0 all’Inghilterra nel 2005 e soprattutto la tripletta nel 3-2 alla Spagna nel 2006 a Belfast. Nel percorso di qualificazione a Euro 2008 realizzò 13 gol, un record europeo per un singolo cammino di qualificazione dell’epoca.
• Digiuno (quasi) infinito: tra il 2002 e il 2003 la nazionale attraversò un celebre periodo senza segnare – oltre 1.200 minuti – chiuso poi da un gol liberatorio che segnò la ripartenza di un ciclo. Quel dato è diventato un monito e un simbolo di resilienza per un movimento abituato a combattere.
• Dalla ‘Ireland’ alla ‘Northern Ireland’: le origini sono complesse. L’IFA, nata nel 1880, rappresentò per anni l’intera isola. Con la scissione associazionistica e il successivo intervento FIFA (1953) fu formalizzato l’uso del nome Northern Ireland per la selezione dell’IFA. La vicenda identitaria, unica nel suo genere, è parte integrante della storia calcistica dell’isola.
• Windsor Park, una fortezza: il National Football Stadium at Windsor Park è molto più di uno stadio. È un luogo di appartenenza, rinnovato e modernizzato, dove atmosfera e compattezza diventano risorse competitive tangibili. Molti “scalpi eccellenti” sono arrivati lì, confermando la regola non scritta: a Belfast è sempre dura per chiunque.
• Steven Davis, il metronomo: bandiera della nazionale nel XXI secolo, Davis ha accumulato un numero di presenze senza precedenti per il Paese, diventando un riferimento di leadership e continuità. È stato il faro della squadra nel percorso verso Euro 2016 e oltre, con un impatto tecnico-tattico e carismatico raro.
• Will Grigg’s on fire: a Euro 2016 il tormentone nato sui social e negli stadi inglesi è stato adottato in massa dalla GAWA, trasformando l’attaccante in un fenomeno pop e diventando la colonna sonora non ufficiale dell’avventura francese.
• Piccolo Paese, grandi idee: l’Irlanda del Nord ha spesso compensato il gap di bacino con organizzazione e cura dei dettagli. Difesa compatta, lavoro sulle palle inattive e transizioni codificate sono marchi di fabbrica che hanno permesso imprese contro avversari tecnicamente superiori. In un ecosistema calcistico condiviso con Inghilterra, Scozia e Galles, il percorso dei talenti spesso passa per academy britanniche d’élite, accelerando l’esposizione a standard elevati.
• Simboli e colori: la maglia verde, con tocchi bianchi e blu, richiama lo stemma dell’Irish FA, una croce su cui campeggiano i trifogli – un segno di continuità con le radici storiche del calcio nell’isola. L’inno segue la tradizione britannica (God Save the King), altro elemento identitario condiviso con le selezioni del Regno Unito.
• Rivalità e rispetto: le sfide con le altre nazionali britanniche hanno un sapore speciale per motivi storici e sportivi. Nel tempo, però, la nazionale ha costruito un profilo rispettato anche fuori dall’ambito “Home Nations”, imponendosi come avversario scomodo per chi cerca punti facili in qualificazione.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 3 | 3 | 6 | |||
| Vinte | 3 | 0 | 3 | |||
| Pareggi | 0 | 2 | 2 | |||
| Sconfitte | 0 | 1 | 1 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 3 | 9 | 0.7 | 2 | 1.8 | 11 |
| Goal concessi | 0 | 1 | 3 | 0.5 | 3 | |
| Cartellini gialli | 1.7 | 5 | 2.3 | 7 | 2 | 12 |
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 1 | 3 | 0.3 | 1 | 0.7 | 4 |
| Calci d'angolo | 8 | 24 | 5.3 | 16 | 6.7 | 40 |
| Falli | 14 | 42 | 15.3 | 46 | 14.7 | 88 |
| Fuori gioco | 1.3 | 4 | 1 | 3 | 1.2 | 7 |
| Tiri | 12 | 36 | 10.7 | 32 | 11.3 | 68 |
| Tiri in porta | 4.3 | 13 | 5 | 15 | 4.7 | 28 |