Ohod
Official Info
Quick Facts
- Founded: 1936
- City: Medina (Al‑Madinah al‑Munawwarah)
- Country: Arabia Saudita
- Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23)
- Milestones: - 1936: fondazione del club polivalente a Medina.
- Anni recenti: consolidamento del settore calcistico nel campionato cadetto saudita.
- 2016–17: promozione in massima serie (Saudi Pro League) centrata grazie al 2º posto in First Division.
- 2018–19: retrocessione dalla Saudi Pro League e ritorno in First Division.
- 2020s: partecipazione stabile alla First Division (FD League), con obiettivi di medio periodo di promozione.
History
Ohod Club (Nadi Ohod) è una delle realtà storiche dello sport a Medina, in Arabia Saudita. Nasce nel 1936 come società polisportiva, con un’identità profondamente legata al territorio: il nome richiama il Monte Uhud, rilievo simbolico della città e teatro di eventi storici. Nel tempo il club ha sviluppato diverse sezioni – fra cui quella cestistica, notoriamente vincente a livello nazionale – ma è il calcio a rapire l’attenzione della comunità locale, grazie a un percorso fatto di salite e discese, resilienza e appartenenza.
Il calcio di Ohod ha vissuto stagioni altalenanti tra seconda serie e massima divisione. Il club è tradizionalmente considerato un “ascensore” del movimento saudita: struttura organizzativa solida, vivaio che pesca nella ricca base di talenti di Medina, e una tifoseria calorosa ma esigente. La promozione del 2016–17, ottenuta grazie al secondo posto nella First Division, ha segnato un ritorno di grande impatto in Saudi Pro League dopo anni di assenza. In quell’occasione la squadra ha mostrato una fisionomia chiara: ordine difensivo, transizioni rapide e un’anima operaia capace di massimizzare risorse e dettagli. L’esperienza nella massima serie è stata però breve: la stagione successiva ha evidenziato il gap competitivo con le big del Paese, portando a una rapida retrocessione e alla necessità di ripartenza.
Il rientro in First Division ha visto Ohod riorganizzarsi, puntando su profili tecnici di buon rendimento per la categoria e su un’identità di gioco pragmatica. La casa della squadra è lo Stadio Principe Mohammed bin Abdul Aziz, impianto cittadino condiviso e spesso gremito nei momenti clou della stagione. Forte è anche il sentimento cittadino, alimentato dal derby con l’Al‑Ansar, l’altra formazione di Medina: una rivalità sentita, ma generalmente caratterizzata da fair play e legami comunitari.
Sul piano gestionale, il club opera entro i parametri del sistema saudita moderno, con un crescente focus su scouting regionale, preparazione atletica e supporto analitico. Pur senza il potere economico dei colossi della Pro League, Ohod mira a crescere in modo sostenibile, lavorando su minutaggio ai giovani, valorizzazione di stranieri funzionali alla categoria e stabilità tecnica.
A livello di immagine, i colori sociali giallo e marrone richiamano la terra e le palme di Medina, mentre il nome del Monte Uhud conferisce un’aura identitaria potente. La dimensione internazionale del club resta limitata, ma l’interesse è cresciuto insieme alla visibilità globale del calcio saudita. In sintesi, Ohod incarna la provincia che non molla: ambizione misurata, radici forti e l’aspirazione – ciclicamente rinnovata – a rivedere la massima serie con un progetto più maturo.
Honours
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- title: Saudi First Division (runners-up)
- years: 2017
Statistical Insights
Win rate: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23). Goals scored per game: Unknown. Goals conceded per game: Unknown. Best winning streak: Unknown. Longest winless streak: Unknown. Nota: dati di rendimento stagionali completi non disponibili simultaneamente su fonti prioritarie entro la soglia di freschezza di 30 giorni.
Key Players
Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23). Nota: la rosa subisce variazioni frequenti in FD League; mancano dati aggiornati e convergenti su 3–5 top performer con linee statistiche verificabili entro 30 giorni.
Projection
In chiave analitica, Ohod è tipicamente una squadra da parte sinistra della classifica in First Division quando riesce a combinare una difesa compatta con un attacco verticale e cinico. Senza un budget da big, il percorso promozione richiede continuità sui fondamentali: xGA contenuto, palle inattive efficienti, e punti raccolti contro le pari livello. Basandoci su storiche di rendimento delle squadre “mid-to-high” della FD League, una forchetta plausibile di probabilità stagionali (non vincolata a un singolo anno) è: promozione diretta 10–18%; accesso a spareggi/promozione indiretta 8–15%; metà classifica 45–55%; lotta salvezza 20–30%. L’upside aumenta in presenza di un centravanti da 0,40–0,45 gol/90 e di una backline stabilmente sotto 1,0 xGA/90. Variabili chiave: stabilità tecnica, mercato stranieri mirato, e tenuta fisica nel terzo finale di stagione.
Trivia
– Identità e nome: Il club prende il nome dal Monte Uhud, simbolo storico e paesaggistico di Medina. La scelta non è casuale: richiama fermezza e radicamento, tratti che i tifosi rivendicano come parte del DNA societario. I colori sociali, giallo e marrone, evocano la terra del deserto e i datteri delle oasi, un immaginario visivo che rende Ohod immediatamente riconoscibile sul panorama saudita.
– Polisportiva vincente: Se il calcio ha vissuto stagioni alterne, la sezione di basket di Ohod è fra le più titolate del Paese. Questo ha plasmato una cultura interna fortemente competitiva e ha influito sulla professionalizzazione dei processi (preparazione fisica, recupero infortuni, uso di dati), con benefici trasversali anche per il calcio.
– Tifoseria e comunità: A Medina il sostegno non è rumoroso come in alcune piazze della Pro League, ma è profondamente identitario. Le coreografie sono spesso semplici ma curate, e il derby con l’Al‑Ansar accende la città. È considerato un “derby di quartiere allargato”: famiglie e amici divisi per novanta minuti, poi di nuovo insieme. La rivalità ha dato vita a slogan e striscioni entrati nel folklore locale.
– Stadio e rituali: Le partite casalinghe si giocano al Prince Mohammed bin Abdul Aziz Stadium. La posizione urbana facilita l’accesso dei tifosi, mentre il clima può incidere tatticamente: nelle ore più calde la squadra tende a gestire i ritmi con maggiore prudenza, privilegiando densità centrale e ripartenze. Nel pre‑gara, è frequente vedere momenti di preghiera e gesti di rispetto condivisi, a testimonianza del legame con la città santa.
– Ascensore calcistico: Ohod è spesso citato come esempio della “classe media” saudita: organizzazione seria, ambizione misurata, risorse contenute. La promozione del 2016–17 ha rappresentato il picco recente, mentre la retrocessione immediata ha messo in luce quanto sia stretto il margine in Pro League. Da allora la dirigenza ha puntato su profili compatibili con la categoria e su tecnici capaci di costruire blocchi squadra equilibrati.
– Mercato e stranieri: A differenza delle big che puntano a nomi altisonanti, Ohod tradizionalmente cerca stranieri funzionali: centrali fisici, mediani di rottura con buon primo passaggio, esterni rapidi per transizioni. La riuscita del mercato estivo è una delle variabili più predittive del piazzamento finale.
– Giovani e territorio: Il vivaio pesca in una provincia ricca di talento ma spesso meno attenzionata rispetto a Riad o Gedda. Ohod è diventato trampolino per giocatori che, dopo buone stagioni in FD League, hanno attratto squadre di categorie superiori. L’idea è valorizzare prima, cedere poi – con reinvestimento su scouting locale.
– Cultura del dettaglio: Nelle stagioni più convincenti, Ohod ha costruito risultati su dettagli: palle inattive studiate, gestione delle seconde palle, blocco basso ordinato e attacco della profondità. Non sempre spettacolare, ma efficace. Un calcio “da trasferta” anche in casa, quando serve, con un’ottima lettura dei momenti della partita.
– Risonanza internazionale: Pur non essendo un brand globale, l’ondata di attenzione verso il calcio saudita ha portato curiosi e appassionati internazionali a scoprire club come Ohod, emblemi di un movimento che non è solo top club ma anche storie locali molto vive.
– Simboli e appartenenza: Nel merchandising sono ricorrenti elementi legati a Medina e al Monte Uhud. La maglia “heritage”, quando proposta, richiama motivi storici e colori più scuri. In città capita di vedere murales e vetrine con richiami al club nei pressi dello stadio e nelle aree commerciali frequentate dai tifosi.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 9 | 8 | 17 | |||
| Vinte | 2 | 1 | 3 | |||
| Pareggi | 1 | 2 | 3 | |||
| Sconfitte | 6 | 5 | 11 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.2 | 11 | 0.5 | 4 | 0.9 | 15 |
| Goal concessi | 1.9 | 17 | 1.3 | 10 | 1.6 | 27 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0 | 0.1 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.1 | 1 | 0.3 | 2 | 0.2 | 3 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||