Al Arabi SC
Official Info
- Official Website: https://www.alarabi.qa
- League Website: https://www.qsl.qa
- Twitter: https://twitter.com/alarabi_club
- Facebook: https://www.facebook.com/alarabiclub
- Instagram: https://www.instagram.com/alarabiclub
Quick Facts
- Founded: 1952
- City: Doha
- Country: Qatar
- Founder: Unknown
- Milestones: 1952: fondazione del club; Anni ’80-’90: era della “Dream Team” con 7 titoli di Qatar Stars League; 2003–2005: Gabriel Batistuta chiude la carriera all’Al-Arabi; 2023: vittoria nella Amir Cup; 2020s: rilancio con investimenti mirati e arrivo di giocatori di profilo internazionale come Marco Verratti e Abdou Diallo.
History
L’Al‑Arabi Sports Club nasce a Doha nel 1952 e rappresenta uno dei pilastri storici del calcio qatariota. Con colori sociali rosso e bianco e una tradizione polivalente (calcio, pallavolo, pallamano, atletica), il club ha costruito negli anni una forte identità popolare nel cuore della capitale. La crescita sportiva prende velocità negli anni ’80 e ’90, quando l’Al‑Arabi diventa la squadra‑simbolo del movimento, tanto da essere soprannominata la “Dream Team”: un gruppo capace di coniugare tecnica, organizzazione e carisma, dominando per ampi tratti la Qatar Stars League. In questo periodo arrivano sette titoli nazionali, con una continuità di rendimento che definisce lo standard competitivo per le generazioni successive.
Dopo il picco domestico, il club vive fasi alterne, ma resta protagonista in coppa e sul piano del seguito. Un momento iconico arriva tra il 2003 e il 2005, quando Gabriel Batistuta – uno dei bomber più celebrati della storia – sceglie Doha per l’ultimo capitolo della sua carriera, firmando una stagione da record e portando ulteriore visibilità internazionale al brand Al‑Arabi.
Nel nuovo millennio il progetto viene rifocalizzato sulle infrastrutture (Grand Hamad Stadium come casa stabile), sull’Academy e su un recruitment più strategico. L’attenzione ai profili di medio‑lungo periodo e l’innesto mirato di top player europei reimmettono il club in una traiettoria ascendente. La vittoria della Amir Cup nel 2023 segna la certificazione del ritorno ad alti livelli competitivi, mentre l’arrivo di Marco Verratti e Abdou Diallo alza il tasso tecnico, l’esperienza internazionale e la leadership in campo.
L’Al‑Arabi è profondamente radicato nel tessuto cittadino di Doha e alimenta rivalità storiche – su tutte quella con Al‑Rayyan e le sfide caldissime con Al‑Sadd – che definiscono i contorni del “classico” locale. Il club mantiene un ruolo formativo nella crescita del talento nazionale, contribuendo ciclicamente alla Nazionale con profili maturati internamente o valorizzati in prima squadra.
Per tradizione, palmarès e impatto mediatico, l’Al‑Arabi è un club con risonanza ben oltre i confini qatarioti, capace di intercettare l’attenzione internazionale sia per la storia vincente sia per la capacità di attrarre grandi nomi. Oggi si presenta come una realtà solida, organizzata e di nuovo ambiziosa: l’obiettivo dichiarato è restare stabilmente nella lotta per i trofei domestici e affacciarsi con credibilità alle competizioni continentali.
Honours
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- title: Qatar Stars League
- years: 1983, 1985, 1988, 1991, 1993, 1994, 1997
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- title: Amir Cup (Qatar)
- years: 2023
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- title: Sheikh Jassim Cup
- years:
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- title: Qatar FA Cup / Coppe nazionali minori
- years:
Statistical Insights
Profilo recente in Qatar Stars League: win rate intorno al 50–55% con differenziale reti positivo (≈ +0,6 gol a partita), media gol fatti 1,5–1,7 e concessi 0,9–1,1. Striscia migliore: ~9 gare senza sconfitte in campionato e coppe; striscia peggiore: 3 ko consecutivi. Forte rendimento interno al Grand Hamad Stadium (quoziente punti domestico superiore all’esterno). Fase di non possesso organizzata con centrale dominante nei duelli e costruzione bassa tecnica affidata al regista.
Key Players
Marco Verratti (CM): cervello della manovra; pass accuracy >90%, 6–8 progressive passes/90, 1,5 key passes/90. Abdou Diallo (CB): dominante nel gioco aereo (~65% vinti), 2,5–3,0 tackles+intercetti/90, primo passaggio pulito dalla retroguardia. Omar Al Somah (ST): finalizzatore d’élite; ~0,6–0,7 gol/90, presenza forte sui piazzati. Aron Gunnarsson (DM): equilibrio, leadership, schermo davanti alla difesa; 8+ recuperi/90, 55–60% duelli vinti. Jassim Al Hail (GK): riflessi e piazzamento; ~70% di parate, affidabile sulle uscite alte.
Projection
Outlook competitivo da top‑3 domestica. Base tecnica elevata in mediana e solidità centrale spingono a un modello di rischio controllato. Probabilità in stile betting: titolo Qatar Stars League 15–20%, podio 55–60%, vittoria coppa nazionale 25–30%, qualificazione a competizione AFC 40–45%. Variabili chiave: disponibilità fisica dei leader (Verratti), continuità realizzativa del 9 e contributo sui calci piazzati. Con roster al completo, l’Al‑Arabi può restare incollato alla lotta scudetto fino alle ultime giornate.
Trivia
• Soprannome e identità: l’Al‑Arabi è storicamente associato alla definizione di “Dream Team” per l’egemonia esercitata tra anni ’80 e ’90. Quell’etichetta non è solo marketing: racconta un periodo in cui qualità tecnica, cultura del lavoro e scouting efficace produssero un ciclo vincente che ha fatto scuola in Qatar.
• Batistuta a Doha: Gabriel Omar Batistuta – simbolo mondiale del gol – ha chiuso all’Al‑Arabi la sua straordinaria carriera. Nel suo primo anno in Qatar segnò una valanga di reti, trasformando ogni partita al Grand Hamad in un evento. La sua presenza ha proiettato il club sulle mappe internazionali e attirato nuove generazioni di tifosi.
• Rivalità incandescenti: i match contro Al‑Rayyan sono tradizionalmente tra i più sentiti della stagione, spesso descritti come un “classico” qatariota per tensione, pubblico e narrazione. Anche le sfide con Al‑Sadd, il club più titolato degli ultimi decenni, rappresentano barometri di ambizione.
• Multi‑sport DNA: l’Al‑Arabi è polisportiva di primo piano. Ha ottenuto risultati di spicco anche in pallavolo e pallamano, contribuendo alla diffusione dello sport in Qatar e alla formazione di atleti che hanno vestito la maglia delle nazionali. Questo ecosistema ha riflessi positivi anche sul calcio: infrastrutture condivise, cultura vincente e gestione professionale.
• Stadio e comunità: il Grand Hamad Stadium è un impianto che ha ospitato eventi di livello internazionale e competizioni multisportive, diventando un punto di riferimento per la comunità di Doha. L’impianto esalta la spinta del tifo di casa, fattore che nelle ultime annate ha generato un chiaro edge prestazionale domestico.
• Accademia e Nazionale: nel corso degli anni l’Al‑Arabi ha fornito profili alla Nazionale qatariota, alternando prodotti del vivaio a giocatori valorizzati in prima squadra. La pipeline giovanile è considerata strategica, con un lavoro crescente su metodologie di allenamento, analisi dati e transizione scuola‑prima squadra.
• Cultura tattica: l’Al‑Arabi moderno punta su una costruzione bassa pulita e su un pressing selettivo in zona palla. La presenza di un regista puro come Verratti consente di manipolare i blocchi avversari e verticalizzare con timing, mentre un centrale fisico e veloce come Diallo copre la profondità e guida l’anticipo. Sui piazzati, la squadra crea valore sia in attacco (blocchi e corse sul primo palo) sia in difesa (marcature ibride).
• Identità visiva: maglia rossa iconica con dettagli bianchi; il crest è parte della memoria collettiva a Doha. Negli anni il club ha curato rebranding e comunicazione social per dialogare con un pubblico sempre più internazionale, in arabo e in inglese.
• Mercato e profili internazionali: oltre ai grandi nomi passati e presenti, l’Al‑Arabi ha spesso puntato su giocatori con pedigree europeo e mondiale, con l’obiettivo di accelerare competitività e trasferire know‑how dentro lo spogliatoio. È una strategia che ha dato segnali concreti in termini di risultati, specialmente nelle coppe.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 8 | 9 | 17 | |||
| Vinte | 4 | 4 | 8 | |||
| Pareggi | 3 | 2 | 5 | |||
| Sconfitte | 1 | 3 | 4 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 2.1 | 17 | 1.4 | 13 | 1.8 | 30 |
| Goal concessi | 1.3 | 10 | 1.6 | 14 | 1.4 | 24 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.3 | 2 | 0.2 | 2 | 0.2 | 4 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||