Hangzhou Greentown

Città
Hangzhou, Zhejiang
Nazione
Sito Web
Fondata
1998
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1998
  • City: Hangzhou, Zhejiang
  • Country: Cina
  • Founder: Greentown Real Estate (Song Weiping)
  • Milestones: 1998: fondazione come Zhejiang Greentown; 2006: vittoria China League One e promozione in CSL; 2010: 4º posto in CSL e prima qualificazione alla AFC Champions League (ed. 2011); 2016: retrocessione; 2021: ritorno in massima serie e rebranding in Zhejiang Professional F.C.; 2022: piazzamento in zona podio in CSL e ritorno alle coppe asiatiche.

History

Nata nel 1998 sotto il nome di Zhejiang Greentown, la società nasce dall’impulso imprenditoriale di Greentown Real Estate e del suo fondatore, Song Weiping, con l’obiettivo di dare alla provincia di Zhejiang – e alla sua capitale Hangzhou – un progetto calcistico stabile, moderno e con una forte impronta di formazione giovanile. I primi anni vedono il club muoversi all’interno della piramide nazionale cinese con ambizione e metodo: investimenti oculati, un’identità tecnica basata su disciplina e organizzazione, e una particolare attenzione all’accademia, da sempre fiore all’occhiello del progetto Greentown. Il salto di qualità arriva con la vittoria della China League One nel 2006, che spalanca alla squadra le porte della Chinese Super League. L’impatto con l’élite è graduale ma positivo: nel 2010 arriva un prestigioso quarto posto che vale la prima storica qualificazione alla AFC Champions League (edizione 2011), simbolo di una realtà ormai strutturata per competere anche oltre i confini nazionali.
Negli anni successivi il club alterna stagioni solide ad altre più complicate, fino alla retrocessione del 2016. Lontano dai riflettori della massima serie, la dirigenza sceglie di ripartire dalle fondamenta: governance più snella, scouting mirato e valorizzazione dei migliori talenti cresciuti in casa. Una strategia che paga, perché il rientro tra i grandi avviene con basi più robuste. Nel 2021, in linea con le direttive federali che hanno spinto a rimuovere i riferimenti corporate dalle denominazioni, il club adotta il nome Zhejiang Professional F.C., pur mantenendo sede, stadio e la continuità identitaria legata alla città di Hangzhou e alla provincia. Il rebranding coincide con un rilancio tecnico: una rosa bilanciata tra veterani cinesi di esperienza, un’ossatura difensiva affidabile e alcuni innesti stranieri decisivi in zona gol.
Il rinnovato percorso porta il club a ritrovare le posizioni nobili della classifica, sino a tornare in ambito continentale. La spinta dell’Huanglong Sports Centre Stadium – storico impianto di casa – e la reputazione dell’accademia (fra le più apprezzate in Cina) diventano asset strategici per consolidare le ambizioni. Il modello Zhejiang unisce pragmatismo e visione: gestione sostenibile, valorizzazione tecnica e un’identità di gioco propositiva ma organizzata, capace di esaltare le catene laterali e sfruttare con efficacia le transizioni. Se il marchio “Hangzhou Greentown” richiama un’era fatta di maglie verdi e pionierismo, la versione “Zhejiang Professional” rappresenta la maturità: un club consapevole, competitivo, con obiettivi chiari e una presenza crescente anche in Asia orientale. La dimensione internazionale resta in costruzione, ma la traiettoria è ascendente e la base – tecnica, economica e culturale – appare solida per restare stabilmente nell’élite del calcio cinese.

Honours

    • title: China League One (Seconda Divisione)
    • years: 2006

Statistical Insights

Profilo recente (ultime stagioni complete disponibili in CSL; dati aggregati incrociati, alcuni valori puntuali non pubblici – ultimo controllo: 2025-08-23):
- Win rate indicativo in campionato: ~50–55% (media multi‑stagionale post‑promozione)
- Gol segnati per gara (CSL): ~1.5–1.7
- Gol subiti per gara (CSL): ~1.0–1.2
- Miglior striscia utile recente in CSL: doppia cifra (oltre 10 gare senza sconfitte)
- Peggior striscia negativa recente in massima serie: 3–4 sconfitte consecutive
Nota: valori stimati da fonti Transfermarkt/FBref/Soccerway; per numeri ufficiali match‑by‑match consultare i database citati.

Key Players

Profili cardine (periodo recente):
- Gu Chao (Portiere): esperienza, letture pulite tra i pali, leadership difensiva; riferimento nelle uscite alte e nella gestione del blocco basso.
- Lucas Possignolo (Difensore centrale): fisicità e dominio aereo, timing nelle chiusure; efficace anche sui piazzati offensivi.
- Yue Xin (Terzino sinistro): grande spinta e ampiezza, buon volume di corsa; utile nelle sovrapposizioni e nel servizio in area.
- Franko Andrijašević (Centrocampista offensivo): regia avanzata, inserimenti e gol; playmaker di rifinitura con buona produttività in G+A.
- Leonardo (Attaccante): finalizzatore di riferimento, attacco della profondità e precisione sotto porta; valore aggiunto anche in transizione.

Projection

Outlook tecnico in ottica campionato nazionale e partecipazioni continentali: rosa equilibrata, fase difensiva affidabile e pericolosità sulle corsie suggeriscono continuità ad alto livello. Profondità e gestione dei carichi tra campionato e coppe restano variabili chiave. Probabilità implicite (stile betting, range indicativi): titolo 5–8%; podio 18–25%; top‑6 55–65%; metà classifica 25–35%; rischio retrocessione 1–3%. Le quote riflettono una squadra stabilmente competitiva, con margini di crescita se gli stranieri ad alto impatto mantengono continuità realizzativa e se l’organico evita cali nel periodo centrale.

Trivia

• Verde che diventa viola: per anni l’identità “Greentown” è stata sinonimo di maglie verdi e radici corporate. Con il rebranding a Zhejiang Professional, la tavolozza cromatica del club si è evoluta, con frequenti declinazioni in viola – una scelta che ha segnato la transizione dall’era aziendale alla dimensione “provinciale” e professionale, senza recidere il legame con Hangzhou.
• Accademia modello: il settore giovanile di Zhejiang/Hangzhou Greentown è storicamente tra i più rispettati in Cina. Impianti moderni, scouting capillare nella provincia e programmi tecnici continuativi hanno prodotto una filiera di prospetti che spesso arrivano al professionismo. L’attenzione alla formazione non è un semplice slogan: la società investe su staff dedicati, metodologie aggiornate e percorsi di integrazione progressiva in prima squadra. Tra i prodotti del vivaio più citati figura Zhang Yuning nelle sue primissime fasi giovanili prima del salto in Europa.
• Huanglong, casa e fortezza: l’Huanglong Sports Centre Stadium è molto più di un impianto iconico nel cuore di Hangzhou. La capienza importante e la cornice cittadina – tech‑driven e cosmopolita – hanno aiutato il club a costruire un pubblico esigente ma partecipe. Nei momenti migliori, la spinta dello stadio ha accompagnato lunghe strisce positive in campionato, rendendo il fattore campo un vantaggio tangibile.
• Lezioni dall’Asia: la prima esperienza in AFC Champions League è stata vissuta come un banco di prova formativo. Uscire dalla comfort zone domestica ha imposto al club di confrontarsi con ritmi e fisicità differenti, stimolando aggiustamenti tattici che in seguito hanno affinato il profilo competitivo interno. Il ritorno alle serate continentali ha poi certificato la crescita gestionale e tecnica della società.
• Le firme straniere: nel tempo Zhejiang/Hangzhou ha scelto con cura gli slot per giocatori stranieri, puntando su profili complementari al tessuto locale. Dalla colonna difensiva brasiliana alla mezzapunta europea di qualità, fino al centravanti di peso, l’idea è sempre stata quella di inserire “value adds” che elevassero il livello senza snaturare l’identità tattica.
• Cultura della sostenibilità: anche nei momenti più difficili – come la retrocessione – il club non ha imboccato scorciatoie costose. Ha preferito un piano di rientro basato su sostenibilità finanziaria, pipeline dal vivaio e sviluppo di asset sportivi cedibili. Un approccio manageriale che ha trovato riscontro nelle successive promozioni e nella solidità post‑rebranding.
• Hangzhou, città laboratorio: la cornice di Hangzhou – hub dell’innovazione cinese – ha influenzato anche la dimensione del club. Dalle tecnologie applicate al matchday (ticketing, fan engagement digitale) alle partnership con attori locali dell’ecosistema tech, Zhejiang ha saputo sfruttare il contesto per rafforzare il proprio brand.
• Identità tattica: nell’ultimo ciclo competitivo, la squadra ha mostrato una fisionomia chiara: 4‑2‑3‑1/3‑4‑3 a seconda degli interpreti, catene laterali produttive, densità tra le linee e transizioni veloci. La difesa ha beneficiato di una struttura compatta e di un portiere affidabile, mentre in avanti la presenza di un terminale capace di attaccare la profondità ha dato verticalità. Un mix che, in CSL, ha spesso fatto la differenza contro le pari livello e ha reso battagliate le gare contro le big.
• Dal marchio al territorio: il passaggio da “Greentown” a “Zhejiang Professional” ha segnato anche un cambio di narrativa: meno corporate, più territoriale. L’apertura verso l’intera provincia ha allargato la base tifosi e reso più riconoscibile la missione del club: rappresentare Zhejiang con una squadra competitiva, sostenibile e ben allenata.

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