Twente W

Città
Enschede
Nazione
Sito Web
Fondata
2007
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 2007
  • City: Enschede
  • Country: Paesi Bassi
  • Founder: Sezione femminile istituita da FC Twente in collaborazione con realtà locali; nomi dei fondatori specifici: Unknown (agg. 2025-08-23)
  • Milestones: - 2007: nasce la squadra femminile di FC Twente, tra i club fondatori della Eredivisie Vrouwen.
    - 2010–11: primo titolo nazionale.
    - 2011–12: bis in Eredivisie e debutto in UEFA Women's Champions League.
    - 2012–13 e 2013–14: FC Twente vince la BeNe League (competizione mista Paesi Bassi-Belgio).
    - 2015–16: nuovo scudetto alla ripresa della Eredivisie Vrouwen.
    - 2018–19: titolo con forte identità territoriale (De Tukkers).
    - 2020–21 e 2021–22: back-to-back in campionato; slancio europeo.
    - 2022: conquista della Supercoppa olandese femminile (prima edizione moderna).
    - 2023–24: stagione di dominio domestico (serie di vittorie e distacco netto in classifica).
    - Crescita di talenti: da Fenna Kalma (record di gol stagionali in Eredivisie Vrouwen) a Wieke Kaptein (giovane stella, poi legata al Chelsea), fino a Daphne van Domselaar (portiera della nazionale, poi in WSL).

History

Il FC Twente Vrouwen nasce nel 2007 nel solco del progetto federale che diede vita alla Eredivisie Vrouwen. In una città di calcio come Enschede, la sezione femminile dei Tukkers si è imposta rapidamente come una potenza nazionale, combinando il know-how del club maschile con una politica giovanile ambiziosa. La prima svolta arriva nel 2010–11 con lo scudetto: è il segnale che, nell’est del Paese, si sta costruendo qualcosa di serio. Il bis nel 2011–12 consolida la struttura tecnica e dirigenziale e apre le porte alla UEFA Women’s Champions League, vetrina internazionale in cui Twente si affaccia con coraggio, portando allo stadio De Grolsch Veste migliaia di tifosi in serate europee che diventano cartolina del movimento olandese.
Nel triennio della BeNe League (2012–2015) le rossoblu fanno la voce grossa: due titoli consecutivi (2013 e 2014) certificano una superiorità regionale, con un gioco verticale e un pressing proattivo che diventano marchio di fabbrica. Con la fine della BeNe League e il ritorno alla Eredivisie Vrouwen, Twente ricalibra il progetto senza perdere ambizioni: il titolo 2015–16 e poi quello del 2018–19 sono frutto di continuità, scouting oculato e crescita interna di profili olandesi.
La vera accelerazione arriva nel nuovo ciclo post-pandemia: tra 2020 e 2022 il club mette in fila scudetti, stabilizza la partecipazione europea e, soprattutto, diventa un hub di sviluppo per la nazionale olandese. Il reparto offensivo vive stagioni da record (Fenna Kalma riscrive le tabelle realizzative), mentre la linea verde esprime talenti globali come Wieke Kaptein. Nel frattempo, Twente contribuisce a lanciare o rilanciare figure chiave del panorama Oranje, come la portiera Daphne van Domselaar.
La stagione 2023–24 ribadisce il dominio domestico: ritmo da corazzata, differenziale reti imponente, lunga striscia di vittorie e poche sbavature difensive. Al di là dei trofei, l’identità è evidente: calcio propositivo, ampiezza con i terzini, rifinitura tra le linee e attitudine alla transizione veloce. Non è un caso che molte giocatrici attirino l’interesse dei top club europei e che Twente sappia rigenerarsi anno dopo anno.
Sul piano sociale, il club ha ampliato la base tifosi anche nel femminile, alternando partite nella cornice iconica del De Grolsch Veste a impianti più raccolti del territorio. Enschede e la regione del Twente si riconoscono in questa squadra, “orgoglio dell’Est”, portabandiera di un modello sostenibile: investimenti progressivi, staff specializzato, dati e video‑analysis applicati alla quotidianità. A livello internazionale, Twente è ormai brand riconoscibile: presenza costante in UWCL, pipeline con i club di vertice (Inghilterra e Germania) e un ruolo centrale nello sviluppo della Eredivisie Vrouwen. Global club? Per impatto competitivo e capacità di produrre nazionali, la risposta è sì.

Honours

    • title: Eredivisie Vrouwen
    • years: 2011, 2012, 2016, 2019, 2021, 2022, 2024
    • title: BeNe League (Donne)
    • years: 2013, 2014
    • title: KNVB Beker Vrouwen (Coppa d’Olanda)
    • years:
    • title: Supercoppa d’Olanda femminile
    • years: 2022

Statistical Insights

Profilo prestazionale (ultimi cicli stagionali): win rate tipicamente >80% in Eredivisie Vrouwen; media gol segnati per gara stabilmente tra 3,0 e 4,0; gol concessi <1 a partita. Tendenze tattiche: ampiezza con terzini offensivi, pressione alta coordinata, forte conversione in transizione positiva. Streaks: lunghe serie di vittorie consecutive e imbattibilità domestica prolungata su più mesi; rarissime sconfitte interne. Indicatori di qualità: differenziale reti tra i migliori in Europa a livello di campionati femminili, alta produzione di expected goals e shot volume distribuito tra punta e mezzepunte. Nota: i valori sono aggregati e coerenti con i trend delle ultime stagioni disponibili; per numeri puntuali di ciascun torneo consultare le fonti citate (agg. 2025-08-23).

Key Players

- Renate Jansen (ATT): capitana e riferimento offensivo; doppia cifra di gol e contributo costante in assist; leader carismatico, nazionale olandese.
- Wieke Kaptein (CC): mezzala/centrocampista totale; alta precisione di passaggio, recupero palla e progressioni; talento generazionale, legata al Chelsea e rientrata in prestito.
- Marisa Olislagers (TS): terzino sinistro di spinta; volumi elevati di cross e occasioni create da palla inattiva e da corsia; presenza fissa in nazionale.
- Danique Kerkdijk (DC): centrale esperta, timing negli interventi e letture; duelli aerei vinti e leadership del reparto dopo l’esperienza in Inghilterra.
- Kayleigh van Dooren (TRQ/CC): rifinitrice tra le linee; xA e passaggi chiave elevati, piazzati di qualità. Nota: la rosa può variare per mercato e prestiti (agg. 2025-08-23).

Projection

Outlook competitivo: FC Twente Vrouwen resta la favorita domestica grazie a profondità, continuità tecnica e pipeline giovanile. Probabilità implicite (betting-style): titolo Eredivisie Vrouwen 40–45%; top‑2 75–80%; vittoria KNVB Beker 25–30%; qualificazione/avanzamento significativo in UWCL 35–40% (dipende dal sorteggio). Rischi: turnover di talenti verso big europee, congestione calendari e crescita di Ajax/PSV. Driver positivi: alto tasso realizzativo, struttura difensiva rodata, qualità sulle palle inattive. Conclusione: baseline da contender principale, con margini per un’altra stagione da 2+ trofei se la rosa resta integra.

Trivia

• Identità e soprannome: il club è noto come De Tukkers, espressione che richiama l’anima del Twente, regione orgogliosa e operosa. La sezione femminile ha ereditato colori (rosso) e valori del sodalizio, centrando il legame tra territorio e modernità.
• Serate europee da cartolina: le notti di UEFA Women’s Champions League al De Grolsch Veste hanno registrato alcune delle presenze più alte del calcio femminile olandese di club, con affluenze a cinque cifre nelle gare di cartello contro big europee. Immagini iconiche per una piazza capace di vivere il femminile con passione.
• Fabbrica di nazionali: Twente è trampolino per molte Oranje. Tra i casi-simbolo, la crescita di una portiera come Daphne van Domselaar, passata poi in Inghilterra, e l’esplosione realizzativa di Fenna Kalma, che ha riscritto il record di gol stagionali in Eredivisie Vrouwen prima di trasferirsi in Germania. Non meno significativo il percorso di Wieke Kaptein, teenager d’élite già nel giro della nazionale maggiore e sotto contratto con un top club inglese.
• Cultura dei dati: negli ultimi anni lo staff tecnico ha integrato con decisione match analysis, tracciamento GPS e studio degli expected metrics per ottimizzare carichi e scelte in-game. La transizione rapida e la riaggressione immediata sono frutto anche di questa impostazione evidence‑based.
• Derby e rivalità: oltre alle sfide con Ajax e PSV, che spesso decidono il titolo, Twente ha costruito mini‑rivalità tecniche con squadre storicamente ottime nella formazione, come ADO Den Haag Women. Gare ad alto tasso tattico, spesso segnate da dettagli sulle palle inattive.
• Giovani e territorio: la filiera locale è un asset. Twente investe da tempo in scouting nell’Est del Paese e in partnership con club dilettantistici per intercettare profili under 17 e under 19, puntando su versatilità tecnica e intelligenza tattica. La promozione interna è parte del DNA: staff e dirigenza cercano di preservare continuità anche quando il mercato chiama.
• De Grolsch Veste e oltre: la squadra alterna grandi cornici a impianti più raccolti per avvicinare il pubblico. Questo approccio ha contribuito a costruire una fanbase trasversale, con forte presenza di famiglie e giovani tesserate, creando un ciclo virtuoso di partecipazione.
• Stile di gioco: ampiezza con i terzini, mezzepunte tra le linee e capacità di attaccare gli half‑spaces. La produzione offensiva è spesso distribuita su più interpreti: non solo prima punta, ma anche esterne e centrocampiste d’inserimento. Difensivamente, linea alta e cooperazione tra centrali e mediano per accorciare il campo.
• Resilienza al turnover: nonostante le frequenti uscite verso top club europei, Twente rimane competitivo grazie a un mix di sviluppo interno, prestiti mirati e sostituzioni modello‑per‑modello. La curva di apprendimento per le giovani è accelerata dall’esposizione a gare europee.
• Impatto sociale: il club è attivo in iniziative per l’inclusione e la promozione dello sport femminile nelle scuole del Twente, con clinic e progetti che hanno aumentato le tesserate nella regione. Un investimento che va oltre il campo, con ricadute sulla comunità.
• Record e strisce: nelle ultime stagioni Twente ha collezionato strisce vincenti in doppia cifra e, in un’annata recente, una marcia perfetta in campionato che l’ha proiettata nelle cronache internazionali. Differenziali reti da capogiro e imbattibilità interna a lungo termine hanno alimentato la narrativa di ‘corazzata dell’Est’.
• Mercato intelligente: l’abilità nel pescare profili dal Belgio e dalla Germania, oltre che dal vivaio, ha garantito competizione interna e freschezza tattica. L’integrazione progressiva di giovani con veterane come Jansen e Kerkdijk è stata decisiva per mantenere standard elevati.
• Palle inattive come arma: corner e punizioni sono spesso lavorati su blocchi e traiettorie mirate, con difendenti abili nel colpo di testa e battitrici con cross tesi. Molte partite chiuse contro avversarie di pari livello si sono sbloccate proprio da calcio piazzato.
• Ambizione europea: l’obiettivo dichiarato è stabilizzarsi oltre i primi turni di UWCL. La crescita del coefficiente e del ranking olandese, trainata anche dai risultati di Twente, è chiave per ottenere incastri di sorteggio più favorevoli nelle prossime campagne.

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