ES Setif

Città
Sétif
Nazione
Fondata
1958
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1958
  • City: Sétif
  • Country: Algeria
  • Founder: Unknown
  • Milestones: - 1958: nascita dell’Entente Sportive Sétifienne.
    - 1968: primo titolo nazionale (Ligue 1) e affermazione domestica.
    - 1988: trionfo nella Coppa dei Campioni d’Africa (oggi CAF Champions League).
    - 1989: titolo Afro-Asian Club Championship.
    - 2007 e 2008: doppietta nella Arab Champions League.
    - 2014: seconda CAF Champions League, prima algerina nell’era moderna del torneo.
    - 2015: CAF Super Cup vinta ai rigori contro Al Ahly.
    - 2010s: ritorno stabile ai vertici in Algeria con più scudetti.
    - Stadio: partite casalinghe tradizionalmente al 8 Mai 1945 (Sétif).

History

L’ES Sétif – i Black Eagles, o ‘El Kahla’ per i tifosi – è uno dei club simbolo del calcio algerino. Nato nel 1958 a Sétif, nel cuore dell’altopiano orientale, ha costruito la propria identità su colori bianconeri e un tifo popolare, caldo, che riempie lo stadio 8 Mai 1945, impianto intitolato a una data fondamentale della memoria nazionale. La parabola sportiva del club segue i passi dell’Algeria indipendente: innanzitutto l’affermazione domestica con il titolo del 1968, quindi la crescita negli anni settanta, tra coppe nazionali e una reputazione crescente.

Il momento che proietta l’Entente nella geografia del calcio africano è il 1988: allora nota come Entente de Sétif, la squadra conquista la Coppa dei Campioni d’Africa, piegando in finale i nigeriani dell’Iwuanyanwu Nationale. È un trionfo che nasce da solidità tattica e carattere: sconfitta di misura all’andata, vittoria larga al ritorno in Algeria, con una rimonta che entra nel folklore. L’anno successivo arriva l’Afro-Asian Club Championship, suggello di un ciclo capace di confrontarsi con i migliori del continente e di oltre.

Dopo anni di alti e bassi, è nella seconda metà degli anni 2000 che l’ES Sétif torna a marciare forte: prima domina la scena araba vincendo due volte la Arab Champions League (2007 e 2008), poi ricostruisce una squadra competitiva in patria, centrando scudetti e finali. Il 2014 resta l’anno spartiacque: l’Entente mette in bacheca la sua seconda CAF Champions League, diventando il primo club algerino a vincere il trofeo nel formato moderno. La finale con l’AS Vita Club si decide con la regola dei gol in trasferta: equilibrio totale sui 180 minuti, nervi saldi, gestione matura dei momenti.

Nel 2015, una nuova pagina: la CAF Super Cup contro l’Al Ahly, gigante del continente. Pareggio nei 90 minuti e successo ai rigori, con la freddezza che contraddistingue i grandi club. In patria, il decennio 2010 consente all’ES Sétif di fissarsi come macchina competitiva: scudetti nel 2012, 2013, 2015 e 2017 (stagioni chiuse con difesa tra le migliori del torneo), e un livello medio di rendimento che la mantiene stabilmente nella fascia alta della Ligue 1.

Nel DNA dell’Entente c’è la capacità di ruotare intorno al talento locale – Sétif e l’Est algerino – e di valorizzare profili che poi spiccano il volo, senza rinunciare a rientri di giocatori simbolo nelle fasi chiave. La tifoseria dà continuità e pressione positiva: coreografie, cori e un legame quasi identitario con la città. Oggi il brand ES Sétif ha risonanza continentale e nella diaspora nordafricana in Europa e Medio Oriente, con la reputazione di club ‘tosto’, difficile da battere nelle notti che contano. L’orizzonte resta coerente: domesticamente, lottare per il podio; a livello internazionale, essere sempre pronta a sorprendere nelle competizioni CAF.

Honours

    • title: Ligue 1 algerina (campione)
    • years: 1968, 1987, 2007, 2009, 2012, 2013, 2015, 2017
    • title: Coppa d’Algeria (vincitore) – totale stimato
    • years:
    • title: Supercoppa d’Algeria (vincitore) – totale stimato
    • years:
    • title: CAF Champions League
    • years: 1988, 2014
    • title: CAF Super Cup
    • years: 2015
    • title: Arab Champions League (UAFA)
    • years: 2007, 2008
    • title: North African Cup of Champions
    • years: 2009
    • title: Afro-Asian Club Championship
    • years: 1989

Statistical Insights

- Finali CAF vinte: 3 su 3 (Coppa Campioni 1988 e 2014; Supercoppa 2015) – conversione 100% nelle finali continentali disputate.
- Doppio trionfo arabo (2007 e 2008): rarità regionale, indice di picco competitivo extra-liga.
- Cicli domestici: almeno 8 titoli di Ligue 1 distribuiti in tre epoche (anni ’60, ’80, 2000–2010s), segnale di resilienza multi-generazionale.
- Identità difensiva: nelle stagioni scudetto 2013, 2015 e 2017 l’ES Sétif ha chiuso con una delle migliori difese del campionato (dati di dettaglio stagionali non disponibili entro la soglia di freschezza).
- Casa forte: storicamente elevato tasso di punti allo stadio 8 Mai 1945; le campagne vincenti continentali hanno spesso visto imbattibilità interna prolungata (metriche esatte non disponibili entro 30 giorni).

Key Players

- Abdelmoumene Djabou (Trequartista/ala): faro tecnico della cavalcata 2014 in Champions africana, gol e assist pesanti nelle notti decisive; icona dell’Entente.
- Sofiane Khedairia (Portiere): leadership e parate-chiave nel decennio 2010; protagonista nella Supercoppa CAF 2015 decisa ai rigori.
- Akram Djahnit (Attaccante/seconda punta): mobilità e guizzi nelle competizioni continentali, spesso uomo da gol esterni.
- Abdelmalek Ziaya (Centravanti): bomber della generazione che vinse la scena araba a fine anni 2000, finalizzazione chirurgica.
- Abdelkader Bedrane (Difensore centrale): colonna della retroguardia nelle stagioni da titolo, forte nel duello aereo e nell’uscita palla.

Projection

Profilo competitivo da top-4 domestico, con una matrice tattica tradizionalmente equilibrata e forte identità difensiva. In un contesto di Ligue 1 sempre più livellato verso l’alto, la proiezione ‘betting style’ vede: titolo 8–12%; podio 30–35%; qualificazione continentale 25–30%; coppa nazionale 18–22%. Variabili chiave: stabilità tecnica, tenuta finanziaria e rendimento allo stadio 8 Mai 1945. Con roster verticale e gestione oculata dei momenti, l’ES Sétif resta una mina vagante in Africa: nelle competizioni CAF, passaggio fase a gruppi 35–40% e quarti 18–22% a seconda del sorteggio.

Trivia

Il soprannome ‘Black Eagles’ parla da sé: l’ES Sétif è sinonimo di aggressività agonistica e orgoglio cittadino. I colori bianconeri hanno alimentato paragoni romantici con alcune big europee, da cui l’ironico nomignolo di ‘Juve d’Algérie’ che ogni tanto fa capolino tra i tifosi. Lo stadio di casa, il 8 Mai 1945, non è un impianto qualunque: è un luogo di memoria nazionale, legato agli eventi tragici del 1945 nell’Est algerino. Giocare lì significa portare sulla maglia un pezzo di storia, e questo contribuisce al senso di responsabilità che gli interpreti raccontano spesso nelle interviste.

La finale africana del 1988 resta un manuale di psicologia sportiva. L’Entente, allora ‘Entente de Sétif’, affronta gli Iwuanyanwu Nationale. Sconfitta di misura all’andata in Nigeria, ribalta tutto al ritorno in Algeria con un 4–0 spumeggiante, un’onda lunga che travolge gli avversari. Quei 90 minuti sono diventati bandiera: il racconto di come una squadra possa trasformare una pressione enorme in energia positiva, con un pubblico che trascina e non ti lascia mai solo. L’anno seguente, l’Afro-Asian Club Championship certifica l’apertura internazionale del club, una coppa ‘ponte’ tra Africa e Asia che, a suo modo, fotografa l’ambizione di Sétif.

Negli anni 2007 e 2008 l’ES Sétif domina la allora Arab Champions League. È un torneo di grande prestigio nella regione MENA, con avversari di alto profilo e stadi caldissimi. Vincere due volte di fila significa assertività competitiva, gestione dei doppi confronti e capacità di marcare la differenza nei dettagli: calci piazzati, transizioni, lettura dei tempi della partita. In quel biennio si forgia anche l’immagine di una squadra che, quando sente profumo di finale, alza il livello.

Il 2014 è l’anno dell’eternità: la seconda CAF Champions League. Il doppio confronto con l’AS Vita Club è un equilibrio di nervi. Alla fine decide la regola dei gol in trasferta. L’ES Sétif esulta, riportando in Algeria una Champions che mancava da decenni e, soprattutto, firmando un primato: primo club algerino a vincere il trofeo nel formato moderno post-1997. Il gruppo di allora – con carisma in porta, cerniera centrale solida e attaccanti capaci di incidere anche lontano da Sétif – è ricordato come uno dei più intelligenti tatticamente della storia recente del club.

La Supercoppa CAF 2015 contro l’Al Ahly, ‘istituzione’ del calcio africano, è un’altra prova di maturità. Partita bloccata, pareggio nei 90 minuti, poi la lotteria dei rigori: Sétif non trema e alza il trofeo. È l’immagine di un club che, nei momenti di verità, non guarda in faccia a nessuno. In patria, la storia recente racconta una squadra ‘camaleontica’: capace di lottare per il titolo quando l’inerzia del campionato lo consente, di stringere i denti nelle stagioni di transizione, di valorizzare giovani e riaccogliere veterani carismatici, mantenendo sempre una soglia minima di competitività.

Le rivalità accendono il calendario: il derby dell’Est contro il CS Constantine ha sapore speciale, così come le sfide con JS Kabylie, USM Alger e MC Alger. Coreografie e tifo organizzato sono una costante, con un repertorio che combina tradizione locale e influenze globali dell’universo ultras. Un’altra curiosità: nel linguaggio comune dei tifosi, ‘El Kahla’ è usato come sinonimo del club, quasi fosse un’entità a sé stante, il che rivela quanto l’ES Sétif sia parte integrante dell’identità cittadina.

A livello di scouting, l’Entente ha spesso scovato e rilanciato profili cresciuti nell’Est algerino, giocatori che poi hanno trovato sbocchi nel Golfo o in Europa. Questo equilibrio tra valorizzazione interna e sostenibilità economica è un tratto distintivo, e contribuisce a spiegare perché, a distanza di decenni, l’ES Sétif resti sempre lì: magari non sempre la più ricca, ma spesso la più ‘tosta’ quando il gioco si fa duro.

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