Bra

Official Info

• Official Website: https://www.acbra.it
• League Website: https://seried.lnd.it

Quick Facts

• Founded: 1913
• City: Bra (Cuneo), Piemonte
• Country: Italia
• Founder: Unknown
• Milestones: 1913: nascita del club cittadino di Bra; anni 2000-2010: risalita dalle categorie regionali; 2011-12: vittoria Eccellenza Piemonte-Valle d’Aosta e promozione in Serie D; 2012-13: vittoria del Girone A di Serie D e promozione in Lega Pro Seconda Divisione; 2013-14: ritorno in Serie D; 2010s-2020s: presenza stabile in Serie D (Girone A).

History

Il Bra è uno dei simboli calcistici storici del Piemonte di provincia. Nato nel 1913, il club giallorosso rappresenta la città di Bra (Cuneo), territorio ricco di cultura enogastronomica e forte identità civile. La società muove i primi passi nel calcio piemontese prima della Grande Guerra, ricostruendo poi la propria struttura nel dopoguerra, come molte realtà italiane, tra campionati regionali e interregionali. L’identità del Bra si fonda su tre pilastri: radicamento cittadino, valorizzazione dei giovani e pragmatismo tecnico. Lungo il secondo dopoguerra i giallorossi navigano prevalentemente tra Promozione, Eccellenza e Serie D, diventando un punto fermo del calcio della “Granda”, spesso palestra per calciatori e tecnici in ascesa.
Il grande scatto arriva all’inizio degli anni 2010. Con una programmazione accorta e un gruppo coeso, il Bra centra la promozione in Serie D al termine di una stagione di Eccellenza in cui abbina solidità difensiva e compattezza di squadra. L’anno successivo firma un’impresa: conquista il Girone A di Serie D, guadagnando l’accesso alla Lega Pro Seconda Divisione, allora quarto livello professionistico. L’esperienza tra i pro è breve, ma lascia in dote infrastrutture migliorate e un salto di credibilità gestionale. Il club rientra in Serie D e vi si stabilizza, giocando spesso contro realtà blasonate dell’area nord-occidentale.
Sul piano tecnico, il Bra ha costruito il proprio profilo su intensità e organizzazione. Le annate migliori nascono da blocchi difensivi corti, transizioni veloci e un riferimento offensivo capace di attaccare la profondità. La società cura con attenzione il settore giovanile, serbatoio per la prima squadra e vetrina per ragazzi in prestito da club professionistici piemontesi e liguri. La politica dei piccoli passi, senza strappi di budget, ha permesso al Bra di mantenere continuità in una Serie D sempre più competitiva e fisica.
La cornice è quella dello Stadio Comunale intitolato ad Attilio Bravi, contesto familiare e caldo, dove il pubblico giallorosso spinge con passione e misura. Nel corso degli anni, il Bra ha collezionato piazzamenti di metà classifica alternati a stagioni più ambiziose, sfiorando i playoff in alcuni cicli e difendendo la categoria in altri. È una storia fatta di resilienza: essere punto di riferimento per una comunità che vive il calcio come espressione territoriale, più che come vetrina nazionale.
Oggi il Bra incarna un modello sostenibile di calcio dilettantistico evoluto: scouting di prossimità, valorizzazione dei giovani, staff tecnici preparati e una governance attenta. Non un “world club”, ma una società con identità forte, capace di generare valore sportivo e sociale nel proprio raggio d’azione. In una Serie D spesso liquida per organici e risorse, il Bra resta fedele al proprio DNA: equilibrio e lavoro quotidiano, con l’obiettivo di competere ogni anno senza snaturarsi.

Honours

• • title: Serie D (Girone A)
  • years: 2013
• • title: Eccellenza Piemonte–Valle d’Aosta
  • years: 2012

Statistical Insights

Dati specifici (win rate, gol fatti/subiti per gara, strisce migliori/peggiori) non disponibili in forma verificabile e consolidata per l’intero periodo recente. Ultimo tentativo di aggiornamento: 2025-08-23.

Key Players

Unknown (rosa e performer variano di stagione in stagione; dati affidabili non reperibili in tempo reale con standard di verifica richiesti). Ultimo aggiornamento: 2025-08-23.

Projection

Profilo tecnico-tattico consolidato da Serie D: squadra generalmente organizzata, con blocco medio-basso, ricerca della transizione e sviluppo sulle corsie. In un Girone A competitivo e fluido per organici, il Bra tende a collocarsi tra metà e alta metà classifica se il reparto offensivo converte con continuità le occasioni e le palle inattive restano un asset. Stima probabilistica (implied odds, non vincolante): promozione diretta o tramite playoff 5–10%; playoff 20–30%; metà classifica 45–55%; play-out/retrocessione 10–15%. Variabili chiave: xG difference intorno alla parità, rendimento interno allo Stadio Attilio Bravi e disciplina (falli, ammonizioni) nei finali di gara.

Trivia

• Giallorossi per tradizione: i colori sociali richiamano gli stemmi e le tinte storiche cittadine. Nelle partite al Comunale Attilio Bravi l’effetto cromatico della tribuna giallorossa è parte del racconto visivo del club.
• Stadio e identità: l’impianto cittadino è intitolato ad Attilio Bravi, atleta braidese di rilievo nazionale nel dopoguerra. L’intitolazione lega la società a un’idea di sport come educazione, impegno e appartenenza, valori che il Bra ha sempre rivendicato.
• Terra di Slow Food: Bra è una capitale del gusto. La cultura del “buono, pulito e giusto” ha una ricaduta anche sul calcio locale: la società ha spesso impostato iniziative sostenibili, curando l’immagine del club in sinergia con eventi cittadini (dal formaggio Bra DOP al festival ‘Cheese’). Nel prepartita non è raro incrociare tifosi e addetti ai lavori che parlano di calcio e prodotti tipici con la stessa passione.
• Derby di provincia: il Bra vive rivalità territoriali ‘gentili’ con altre realtà della Granda e del Nord Ovest. Le sfide contro club cuneesi o liguri storici hanno dato vita a match tirati e cornici di pubblico importanti per la categoria, con trasferte brevi e sapore antico.
• Giovani e prestiti: il Bra è noto per la collaborazione con club professionistici di area piemontese-ligure-lombarda. Ogni stagione alcuni prospetti in prestito trovano minuti e responsabilità, facendo da volano alla carriera e portando freschezza atletica alla squadra. La società, dal canto suo, offre continuità e un contesto tecnico chiaro, rendendosi appetibile per i vivai.
• Palle inattive come marchio: storicamente i giallorossi hanno valorizzato molto corner e punizioni, con schemi codificati e ricerca di seconde palle. In categorie equilibrate, il dettaglio sulla ‘dead-ball’ può valere una stagione.
• Clima e fattore campo: in autunno-inverno il vento sulla piana braidese e l’umidità serale condizionano traiettorie e scelte di gioco. Chi conosce bene il Comunale sa quando accelerare o alzare la palla: un piccolo vantaggio competitivo casalingo.
• Tifoseria ‘di famiglia’: il Bra non vanta numeri oceanici ma un pubblico fedele, intergenerazionale. Il post-partita è spesso comunitario: bambini in campo, foto, strette di mano. Un modello di prossimità che conserva il senso più puro del calcio dilettantistico.
• Maglie e scaramanzie: nel corso degli anni la prima divisa è rimasta saldamente giallorossa, con variazioni di tono e pattern. Gli appassionati ricordano stagioni in cui la scelta delle calze (gialle o rosse) era oggetto di scaramanzia collettiva dopo serie positive o negative.
• Professionismo sfiorato e imparato: il passaggio in Lega Pro ha costituito un ‘master accelerato’ in organizzazione. Standard di allenamento, comunicazione e logistica hanno beneficiato anche al rientro in D, lasciando un’eredità metodologica.
• Calcio e territorio: molti sponsor storici sono aziende del tessuto locale. Il Bra è specchio dell’economia della zona: manifattura, agroalimentare e turismo. La sostenibilità finanziaria, pur con i limiti di scala, resta una cifra identitaria.
• Allenatori scuola Piemonte: il club ha spesso puntato su tecnici dell’area, conoscitori della Serie D e del calcio regionale, capaci di coniugare lavoro settimanale e lettura dei momenti. L’idea è crescere per cicli, più che stravolgere a ogni stagione.
• Una porta sul sogno: per molti calciatori, Bra è trampolino. Chi emerge può salire nei professionisti; chi scende trova un ambiente per rilanciarsi. Questo equilibrio tra ambizione e realtà rende le partite del Bra vive e altamente competitive.
• Il dettaglio che fa la differenza: la community giallorossa è attenta alle micro-statistiche: corner a favore, expected points proiettati sul girone di ritorno, differenza reti nei quarti d’ora finali. Approccio ‘data-informed’ che, pur con risorse limitate, migliora le scelte di campo.