Vado
Official Info
- Official Website: https://www.vadofc.it
- League Website: https://www.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1913
- City: Vado Ligure (SV)
- Country: Italia
- Founder: Unknown
- Milestones: 1913: fondazione del club a Vado Ligure; 1922: vittoria della Coppa Italia FIGC; 1946: intitolazione del campo a Ferruccio Chittolina; anni 1990: consegna della riproduzione ufficiale della Coppa Italia 1922 da parte della FIGC; 2000–oggi: militanza stabile tra Serie D ed Eccellenza con focus sul vivaio
History
Il Vado F.C. 1913 nasce a Vado Ligure, in Liguria, nel 1913, in un contesto cittadino legato al porto e all’industria. Fin dagli albori indossa orgogliosamente i colori rossoblù, segno di un’identità territoriale forte che lo avvicina alle grandi tradizioni calcistiche liguri. La pagina più luminosa della sua storia è scritta nel 1922, quando il Vado conquista la Coppa Italia organizzata dalla FIGC nel pieno dello scisma con la CCI. In quell’edizione peculiare – con molti club di vertice assenti – i rossoblù compiono un percorso sorprendente fino alla finale contro l’Udinese, vinta 1-0 ai tempi supplementari grazie a una rete di un giovane Felice Levratto, destinato a diventare attaccante di caratura nazionale. Quella vittoria, unica per un club di una piccola città e oggi ricordata come un unicum romantico del calcio italiano, lancia il nome di Vado ben oltre i confini liguri.
Nei decenni successivi, la società vive stagioni di alti e bassi, oscillando tra i tornei regionali e l’allora IV Serie, poi Serie D, senza più toccare i picchi del primo dopoguerra. Il secondo dopoguerra è segnato da un evento doloroso: la scomparsa del portiere Ferruccio Chittolina in seguito a un incidente di gioco nel 1946. Il campo cittadino viene intitolato alla sua memoria – Stadio Ferruccio Chittolina – diventando il luogo identitario della comunità rossoblù e teatro delle sfide con le storiche rivali liguri di ponente.
La Coppa Italia del 1922 assume con il passare del tempo uno status quasi leggendario. Il trofeo originale andò perduto, ma la FIGC, a riconoscimento dell’impresa, consegnò negli anni Novanta una riproduzione ufficiale, restituendo al club un simbolo tangibile della sua gloria. Sul piano sportivo, il Vado consolida il proprio profilo di società ben radicata nel territorio, con una forte vocazione al settore giovanile e alla valorizzazione di talenti locali. Non mancano promozioni e retrocessioni, com’è tipico del livello dilettantistico, ma la presenza in Serie D resta il baricentro storico e tecnico del club.
Nel calcio moderno, sempre più dominato da budget e grandi bacini, il Vado difende una dimensione sostenibile e identitaria: una piazza che lavora sulle competenze tecniche, sulla continuità del progetto e sul legame con tifosi e sponsor locali. Le partite contro Savona, Imperia, Sanremese, Albenga e Sestri Levante hanno spesso un sapore speciale, riportando in campo una geografia calcistica ligure ricca di storie e rivalità. A distanza di oltre un secolo dalla fondazione, i rossoblù restano una presenza rispettata nell’universo dilettantistico italiano, simbolo di come il calcio delle comunità continui a produrre emozioni autentiche e, talvolta, imprese destinate a entrare nella memoria collettiva.
Honours
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- title: Coppa Italia
- years: 1922
Statistical Insights
Dati puntuali su win rate, gol segnati/subiti per gara e strisce di risultati nell’ultima stagione non disponibili: Unknown (ultimo tentativo di verifica: 2025-08-23). Profilo storico: club tipicamente da metà classifica in Serie D con fluttuazioni verso zona playoff o salvezza anticipata a seconda del ciclo tecnico.
Key Players
Elenco dei migliori 3–5 performer con ruolo e mini-statistiche non verificabile in modo affidabile per la stagione corrente: Unknown (ultimo tentativo di verifica: 2025-08-23). Nota: la rosa nei club di Serie D è soggetta a frequente turnover; consultare la lista aggiornata sul sito ufficiale e su Transfermarkt.
Projection
Senza dati di forma recenti, stimiamo un profilo probabilistico di massima per un club di medio budget in Serie D: promozione diretta 6–10%, accesso playoff 22–30%, metà classifica 40–50%, playout/retrocessione 15–22%. Variabili chiave: tenuta difensiva (xGA), qualità delle palle inattive e continuità del tecnico. In un girone competitivo del Nord-Ovest, una differenza media di ±0,15 gol/partita può spostare l’esito tra playoff e metà classifica.
Trivia
• La prima Coppa Italia. Il trionfo del 1922 è una pietra miliare del calcio italiano: in un’annata segnata dallo scisma tra FIGC e CCI, il torneo assume una fisionomia anomala, con un tabellone popolato da realtà minori e da club che non avevano aderito alla CCI. In questo contesto, il Vado scrive la favola: una squadra di una cittadina costiera che alza un trofeo nazionale, destinando il proprio nome all’albo d’oro per sempre. La finale, vinta contro l’Udinese ai supplementari, è ricordata per la rete di Felice Levratto, attaccante potente che in seguito vestirà anche l’azzurro.
• Felice Levratto, simbolo e leggenda. Nato a Carcare ma cresciuto calcisticamente in Liguria, Levratto diventa rapidamente l’icona della squadra vadese. Fisico robusto, tiro devastante, cuore da bomber: la sua ascesa rappresenta l’archetipo del talento cresciuto nelle province italiane capace di imporsi a livelli superiori. La sua carriera successiva, con la chiamata in Nazionale, confermerà la statura del personaggio. Nel racconto popolare ligure, il suo nome resta il più evocato quando si parla del Vado.
• Il trofeo perduto e la riproduzione FIGC. Come spesso accade ai cimeli del primo Novecento, anche la Coppa originale andò smarrita nel vortice degli anni bellici e del dopoguerra. Decenni più tardi, la Federazione restituì al club la dignità simbolica di quella impresa donando una riproduzione ufficiale della Coppa. Da allora, ogni anniversario tondo della vittoria del 1922 è l’occasione per eventi celebrativi, mostre di memorabilia e, talvolta, maglie commemorative che rievocano lo stemma d’epoca.
• Stadio Ferruccio Chittolina, memoria e identità. Intitolato al portiere scomparso tragicamente nel 1946 in seguito a un incidente di gioco, lo stadio è un luogo di memoria collettiva. Non è solo un impianto di provincia: è la casa di una comunità, con tribune vicine al campo e un’atmosfera “all’inglese” che rende la domenica pomeriggio un rito civile. La targa in onore di Chittolina – nelle varie versioni che si sono susseguite – ricorda a tutti l’intreccio tra calcio e vita comunitaria.
• Rossoblù per DNA. La scelta cromatica del Vado – rosso e blu – si colloca nel solco della tradizione ligure e richiama idealmente altre realtà della regione. Anche per questo, le gare con Savona, Imperia, Sanremese, Albenga, Sestri Levante e affini assumono un sapore particolarmente intenso. Il “derby del Ponente” cambia spesso avversario a seconda dei cicli, ma non cambia l’attesa del pubblico, che vive queste partite come veri banchi di prova identitari.
• Un unicum nell’albo d’oro. Pur con l’eccezionalità del contesto, il Vado resta fra i pochissimi club non metropolitani ad aver inciso il proprio nome su un trofeo nazionale maschile. Questa peculiarità ha alimentato, nei decenni, una costellazione di articoli, ricerche storiche e documentari locali. Tra gli appassionati di storia del calcio, la Coppa Italia del 1922 è materia da quiz e da “trivia night”: alla domanda “Chi ha vinto la primissima Coppa Italia?” la risposta sorprende quasi sempre.
• Settore giovanile e comunità. Lavoro sul vivaio, scuole calcio e collaborazioni con scuole e associazioni sportive del territorio sono pilastri del progetto. In un mondo in cui le risorse economiche contano, il Vado punta su formazione, competenze tecniche e scouting locale. Non di rado, i prodotti del vivaio alimentano le prime squadre della regione o vanno a rinforzare categorie superiori, diventando ambasciatori della “via vadese” al pallone.
• La Serie D come orizzonte competitivo. Nella geografia del calcio italiano, la Serie D è un laboratorio: tanti giovani, tecnici emergenti, società storiche. In questo habitat, il Vado ha costruito il suo nome di squadra organizzata, solida e capace di cicli virtuosi. Gli appassionati ricordano stagioni con difese ermetiche, altre con esterni rapidi e palle inattive decisive: dettagli che, nei campionati a gironi del Nord-Ovest, possono cambiare una classifica.
• Tradizione e futuro. L’identità ultracentenaria non è un freno, ma una spinta. La narrazione del Vado sta nell’equilibrio tra la forza del racconto (1922) e la quotidianità del lavoro (oggi): sapere chi si è stati per rimanere competitivi. E se il calcio è fatto di cicli, è proprio nelle piazze come Vado Ligure che la passione rinnova ogni anno la promessa del gioco.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 11 | 9 | 20 | |||
| Pareggi | 4 | 5 | 9 | |||
| Sconfitte | 4 | 5 | 9 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.5 | 29 | 1.5 | 29 | 1.5 | 58 |
| Goal concessi | 0.9 | 17 | 1.1 | 21 | 1 | 38 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0 | 0 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.3 | 5 | 0.2 | 4 | 0.2 | 9 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||