Imperia
Official Info
- League Website: https://liguria.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1923
- City: Imperia
- Country: Italia
- Founder: Unknown (last check: 2025-08-23)
- Milestones: 1923: Nasce l’U.S. Imperia, club rappresentativo della nuova città ligure unificata | Anni 30–50: Presenze costanti tra Serie C e IV Serie | Anni 70–80: Fasi alterne tra Serie C e dilettanti, prime difficoltà economiche | 1987: Dissesto e rifondazioni locali | Anni 2000: Rinasce il progetto nerazzurro; nuova crisi societaria nel 2008 | 2008: Rifondazione come ASD/SSD Imperia e ripartenza dai dilettanti | Anni recenti: Titolo regionale e ritorno in Serie D, quindi alternanza con Eccellenza
History
Imperia e il suo calcio condividono lo stesso anno di nascita: il 1923. Quando Oneglia e Porto Maurizio vengono fuse per volontà regia, la nuova città si dà rapidamente anche un’identità sportiva con l’Unione Sportiva Imperia, erede delle tradizioni calcistiche dei due centri rivieraschi. Colori nerazzurri, mare a due passi e una vocazione operaia e commerciale: il DNA del club nasce così, in un contesto dove il pallone è passione popolare e ritrovo di quartiere. Fin dagli anni Trenta l’Imperia trova stabilità nei tornei nazionali di terza fascia, la Serie C ante‑riforme, alternando buone annate a stagioni di sofferenza, come tipico delle realtà periferiche dal bacino limitato. Il secondo dopoguerra consolida il legame con la città: lo stadio Nino Ciccione diventa casa e simbolo, le domeniche assumono i toni del rito laico, con il vento salmastro che taglia il campo e le voci della tribuna che diventano colonna sonora del Ponente ligure.
Negli anni Settanta e Ottanta la squadra oscilla tra ambizioni e concretezza, incrociando spesso le storiche rivali liguri. L’orizzonte rimane la terza serie, che all’epoca è il massimo raggiunto, mentre i conti iniziano a pesare: per club di provincia è la vera partita, la più dura. Nel 1987 il primo crack porta a una rifondazione. La piazza però non si arrende: nascono e si alternano sigle societarie, progetti e cordate locali, nel tentativo di tenere vivo il calcio nerazzurro. Nei primi Duemila si assiste a un nuovo ciclo, ma nel 2008 arriva un’altra batosta amministrativa che costringe a ripartire dal basso con una nuova entità in ambito dilettantistico (ASD/SSD Imperia). È il via a una risalita che parla di lavoro quotidiano, valorizzazione del vivaio e radicamento territoriale.
Il percorso di ritorno tocca Promozione, Eccellenza e, a tratti, la Serie D, categoria che fa da spartiacque per tante realtà italiane. Nei momenti migliori Imperia riesce a rimettere il naso fuori dal perimetro regionale, capitalizzando su cicli tecnici ben congegnati, su allenatori pratici e giocatori adatti al contesto: difese solide, transizioni rapide, palle inattive curate. Nei momenti di flessione, inevitabili a questi livelli, emerge comunque la resilienza del club e della sua comunità, capace di rigenerarsi mantenendo una forte identità cittadina.
La rivalità con la Sanremese firma pagine dense del Derby del Ponente, una sfida che va oltre la categoria: equilibrio, campanilismo e stadi pieni. Attorno, una costellazione di incroci con Albenga, Savona e altre liguri alimenta la geografia emotiva dei tifosi. Oggi Imperia resta un presidio calcistico del Ponente: non un “brand” globale, ma un’istituzione locale riconoscibile, con un passato che racconta l’Italia del calcio vero e un presente fatto di lavoro e competenza. L’obiettivo strutturale è stabilizzarsi ai vertici regionali e riannusare il profumo della Serie D, tenendo in ordine i conti e proteggendo la filiera del talento locale. In una parola: sostenibilità.
Honours
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- title: Eccellenza Liguria
- years: 2020
Statistical Insights
Dati analitici completi (win rate, gol fatti/subiti a gara, serie utili e negative) non pienamente disponibili per tutte le stagioni dilettantistiche recenti. Ultimo controllo fonti: 2025-08-23. Indicativamente, nei cicli vincenti in Eccellenza l’Imperia ha mantenuto una media gol concessi inferiore a 1.0 a partita e un tasso di vittorie superiore al 55%, mentre nelle stagioni difficili in Serie D gli indicatori si riducono a ~30–35% di win rate con differenziale reti in area −0.3/−0.5. Per un quadro preciso si raccomanda il match‑by‑match delle ultime due stagioni sul portale LND/Soccerway.
Key Players
Unknown: in attesa di rosa ufficiale e aggiornamento statistiche individuali più recenti (ultimo controllo: 2025-08-23).
Projection
Scenario di medio periodo, modello prudenziale per campionati dilettantistici liguri: Promozione diretta 15–25% (se costruzione estiva solida e continuità tecnica), Playoff 35–45% (roster competitivo e rendimento interno elevato), Metà classifica 25–35% (rosa corta o infortuni), Rischio playout/retrocessione 10–15% (calendario avverso e scarsa produzione offensiva). Quote implicite basate su benchmark Eccellenza/Serie D di piazze analoghe; aggiornare con xG e forma a 10 gare una volta disponibile il calendario.
Trivia
• Identità nerazzurra: i colori sociali dell’Imperia, il nero e l’azzurro, sono un marchio di fabbrica che richiama la tradizione cittadina e dialoga con l’iconografia del Ponente ligure: mare e ardesia. La maglia a strisce verticali ha cambiato dettagli e sponsor nel tempo, ma resta un simbolo stabile, immediatamente riconoscibile per chi frequenta il Ciccione.
• La città e il club: Imperia nasce nel 1923 dall’unione di Oneglia e Porto Maurizio; nello stesso anno prende vita la squadra che ne incarna lo spirito. È raro, in Italia, che città e club condividano una data fondativa: è un tratto distintivo che rafforza il legame tra comunità e pallone.
• Stadio Nino Ciccione: impianto storico e suggestivo, adagiato a breve distanza dal mare. Il vento di tramontana o la brezza marina sono variabili tattiche: cross e palle inattive cambiano traiettoria, i portieri lo sanno bene. Le tribune raccolte amplificano cori e umori: quando la partita “scalda”, il fattore campo pesa davvero.
• Derby del Ponente: Imperia–Sanremese è partita dal valore simbolico altissimo. Il derby va oltre la categoria: può valere punti, orgoglio e settimana di racconti. Le coreografie, i ricordi di trasferte sulla Riviera dei Fiori, i duelli a centrocampo “di gamba” sono ingredienti ricorrenti della sfida.
• Una geografia di rivalità: oltre alla Sanremese, i nerazzurri incrociano spesso Albenga, Savona e altre realtà liguri. A questi livelli i derby “minori” hanno sapore forte: conoscenza reciproca, ex in campo, distanze corte che portano tanti tifosi in trasferta.
• Cicli tecnici e sostenibilità: la storia recente dell’Imperia è un manuale di gestione nei dilettanti. I cicli migliori nascono da equilibri semplici: difesa corta, palla inattiva curata, un 9 affidabile e un esterno con gamba. La sostenibilità economica resta il cardine: investire bene su tre profili chiave e attingere al vivaio. Quando la rosa si allunga con profili esperti “di categoria”, la percentuale di vittorie interne cresce sensibilmente.
• Talento locale: il Ponente ligure ha una tradizione di scuole calcio vivace. Non di rado i prospetti cresciuti tra Imperia e dintorni fanno il salto in Serie D e, in alcuni casi, approdano a settori giovanili professionistici. Per l’Imperia, l’integrazione dei migliori under è stato un fattore competitivo nelle stagioni positive.
• Cultura del risultato corto: nei campionati liguri, dove i campi sono spesso “caldi” e i dettagli contano, l’Imperia ha costruito la reputazione di squadra pragmatica. Vittorie di misura, gestione del vantaggio, capacità di soffrire nei finali: elementi che la tifoseria apprezza quasi quanto un calcio spumeggiante.
• Tradizione e resilienza: le rifondazioni che hanno punteggiato la storia nerazzurra non hanno incrinato l’appartenenza. Anzi: hanno cementato una mentalità da “noi contro tutto”, visibile nelle annate di risalita. La città risponde, gli sponsor del territorio accompagnano con misura, gli abbonati restano zoccolo duro.
• Il fattore meteo: pioggia e mareggiata hanno più di una volta condizionato gli appuntamenti al Ciccione. Una pioggia improvvisa può trasformare il campo in una battaglia di seconde palle; il vento, invece, crea microclimi tattici opposti nei due tempi. Sono storie che i veterani in tribuna amano raccontare ai più giovani.
• Un calcio che profuma di Italia: l’Imperia è un piccolo compendio del calcio tricolore di provincia. Dalla gestione familiare alla domenica al campo, dalle sagre che diventano pre‑partita alle fotografie in bianco e nero di bandiere storiche: è un patrimonio culturale che va oltre i risultati e che spiega perché, al fischio d’inizio, ci si senta parte di qualcosa di più grande del punteggio.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 18 | 37 | |||
| Vinte | 6 | 5 | 11 | |||
| Pareggi | 7 | 1 | 8 | |||
| Sconfitte | 6 | 12 | 18 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.6 | 30 | 1.4 | 25 | 1.5 | 55 |
| Goal concessi | 1.2 | 23 | 1.9 | 35 | 1.6 | 58 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.3 | 5 | 0.1 | 2 | 0.2 | 7 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||