Hartlepool
Official Info
- Official Website: https://www.hartlepoolunited.co.uk
- League Website: https://www.thenationalleague.org.uk
- Twitter: https://twitter.com/Official_HUFC
- Facebook: https://www.facebook.com/hartlepoolunited
- Instagram: https://www.instagram.com/hartlepoolunited
- YouTube: https://www.youtube.com/@HartlepoolUnitedFC
Quick Facts
- Founded: 1908
- City: Hartlepool
- Country: Inghilterra
- Founder: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23)
- Milestones: - 1908: fondazione come Hartlepools United Football Athletic Company.
- 1921: ingresso nella Football League (Third Division North).
- 1965–1967: primo incarico da manager per Brian Clough, svolta culturale e tecnica.
- 1968: prima promozione della storia (dal quarto livello), cambio nome in Hartlepool.
- 1977: adozione del nome attuale Hartlepool United, in linea con la riorganizzazione civica.
- Inizio anni 2000: promozione 2002–03 e stagione da vertice in League One, finale play-off 2005.
- 2017: prima retrocessione fuori dalla Football League dal 1921 (National League).
- 2021: ritorno in EFL vincendo i play-off della National League.
- 2023: nuova retrocessione in National League.
- Stadio: Victoria Park (oggi noto per sponsorizzazione come Suit Direct Stadium).
History
Hartlepool United Football Club nasce nel 1908 per rappresentare le due città costiere di Hartlepool e West Hartlepool, allora note collettivamente come “The Hartlepools”. La nuova società, inizialmente registrata come Hartlepools United Football Athletic Company, si insedia a Victoria Park, impianto che diventerà il cuore pulsante del club per oltre un secolo. Nel 1921 arriva il primo grande salto: l’ammissione alla Football League, Third Division North, in un’epoca in cui la permanenza tra i professionisti si difendeva spesso con il meccanismo della rielezione. Proprio qui Hartlepool costruisce parte della sua identità: resiliente, operaia, abituata a lottare.
La metà degli anni Sessanta porta il nome che più di tutti ha contribuito a scolpire la cultura calcistica del club: Brian Clough. Alla sua prima esperienza in panchina (1965–1967), Clough porta metodi moderni, disciplina e ambizione, aprendo una fase di crescita che culmina poco dopo, nel 1968, con la prima promozione dalla quarta divisione. Quell’anno si registra anche la semplificazione del nome in “Hartlepool”, prima del definitivo passaggio a “Hartlepool United” nel 1977, in linea con la riorganizzazione municipale che unificò storicamente le due entità cittadine.
Dopo decenni oscillanti tra terzo e quarto livello, gli inizi degli anni Duemila segnano un nuovo picco. La proprietà IOR (Increased Oil Recovery) investe per stabilizzare il club: nel 2002–03 arriva la promozione (secondo posto in Division Three, l’attuale League Two) e in League One Hartlepool sfiora la Championship nel 2005, perdendo la finale play-off ai supplementari. La squadra costruisce una reputazione di organizzazione solida, pubblico caldo e una casa—Victoria Park—dove spesso è dura per tutti. Il periodo successivo alterna salvezze e cadute fino allo shock del 2017: la prima retrocessione fuori dalla Football League dal 1921. Un colpo durissimo mitigato dall’attaccamento della piazza e da una nuova proprietà (Raj Singh) che riporta stabilità economica.
Il ritorno in EFL arriva nel 2021: la promozione via play-off in National League restituisce per un biennio il palcoscenico della League Two. La parentesi termina nel 2023 con una nuova discesa al quinto livello, a conferma di quanto sia sottile la linea tra ambizione e fatica finanziaria nel calcio inglese di base. Oggi Hartlepool United resta una realtà identitaria del Nord-Est: colori biancoazzurri, radici popolari, rivalità sentite (su tutte Darlington) e un folklore cittadino unico (il “Monkey Hanger”) che la rende riconoscibile ben oltre i confini della contea di Durham. Obiettivo: consolidarsi, programmare e tornare a ruggire stabilmente tra i professionisti, senza snaturare il DNA del club.
Honours
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- title: Promozione dalla quarta serie (Football League Fourth Division/Division Three/League Two)
- years: 1968, 2003
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- title: National League, play-off vincenti (promozione)
- years: 2021
Statistical Insights
Dati operativi di performance completi (win rate e medie gol) aggiornati all’ultima stagione non disponibili con sufficiente affidabilità open-source in questa sessione. Ultimo controllo 2025-08-23. Indicatori storici verificati: il club non ha mai giocato oltre il terzo livello; ha raggiunto una stabilità di rendimento domestico notevole nei primi anni 2000 (lunghe serie utili interne a Victoria Park). Record all-time noti: Ritchie Humphreys, più presenze in maglia Pools (543); Ken Johnson, miglior marcatore in campionato (98). Migliori/peggiori strisce numeriche precise: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23).
Key Players
Approccio ibrido storici/recenti per affidabilità. Leggende: Ritchie Humphreys (jolly offensivo/esterno): 543 presenze con i Pools; Ken Johnson (ATT): 98 reti in campionato, primatista; Antony Sweeney (CC): oltre 400 presenze e oltre 60 gol, simbolo di longevità. Riferimenti recenti: Nicky Featherstone (mediano): capitano e metronomo per più stagioni, oltre 400 presenze in tutte le competizioni (dati cumulati su più annate). Capocannonieri recenti in National League: almeno un attaccante oltre quota 15 reti in una singola stagione nell’ultimo ciclo (nome/valore puntuale: Unknown, ultimo controllo 2025-08-23).
Projection
Profilo competitivo tipico da fascia medio-alta del quinto livello, con potenziale di play-off se la fase difensiva trova continuità a Victoria Park e il reparto offensivo garantisce doppia cifra da 2–3 interpreti. Probabilità implicite prudenziali per un’annata tipo in National League: promozione diretta 8–12% (quota fair 8.33–12.5), via play-off 18–24% (quota fair 4.17–5.56), permanenza solida a metà classifica 50–55%, rischio retrocessione 10–12%. Variabili chiave: stabilità manageriale, mercato invernale, conversione xG in gol nelle gare casalinghe.
Trivia
• Monkey Hangers: secondo il folklore locale, durante le Guerre Napoleoniche un marinaio scimmia naufragò sulla costa di Hartlepool; scambiato per una spia francese a causa della divisa e della curiosa fisionomia, fu impiccato dal popolo. La storia—probabilmente una leggenda—è entrata nell’identità della città e del club: la mascotte di Hartlepool United è appunto H’Angus the Monkey, e i tifosi rivendicano con ironia il soprannome “Monkey Hangers”.
• La culla di Brian Clough: prima di diventare una leggenda del calcio inglese, Clough muove a Hartlepools United i suoi primissimi passi in panchina (1965–1967), insieme al fidato Peter Taylor. In quegli anni introduce standard professionali sconosciuti al quarto livello: preparazione atletica, disciplina, attenzione ai dettagli. Per i locali, il passaggio di Clough è la prova che anche in un club ‘di frontiera’ possono germogliare idee rivoluzionarie.
• Tre nomi, una sola anima: la società nasce come Hartlepools United; nel 1968 diventa ‘Hartlepool’, quindi nel 1977 ‘Hartlepool United’. I cambi di denominazione riflettono vicende storiche e amministrative della città, ma anche una costante: il legame indissolubile tra club e comunità.
• Rielezione specialista: nell’era pre-retrocessioni automatiche dal quarto livello, Hartlepool è tra i club più spesso “rieletti” nella Football League per mantenere lo status professionistico. È il simbolo di una sopravvivenza testarda che diventa cifra identitaria del club.
• Victoria Park, roccaforte del Nord-Est: stadio raccolto, spalti a ridosso, vento del Mare del Nord. Nei primi anni 2000 la casa dei Pools diventa spesso un fattore: serie utili lunghe, punti pesanti con le big, e un rapporto squadra-tifosi tra i più caldi della categoria. L’impianto è noto per assumere denominazioni sponsorizzate, ma resta per tutti semplicemente “Vic”.
• Il dramma del 2017: l’ultima giornata che segna l’uscita dalla Football League resta tra le pagine più crude del calcio inglese. Hartlepool fa il suo, vince, ma un gol nel finale su un altro campo salva la rivale nella corsa salvezza e condanna i Pools alla National League. Lacrime, invasione di campo, e la consapevolezza di dover ripartire dalle fondamenta.
• Il riscatto del 2021: la promozione arriva in modo hollywoodiano. Finale play-off contro Torquay: pareggio allo scadere, extra-time tesi, poi i rigori. Decisivo il portiere dei Pools, che neutralizza il penalty finale e scatena l’euforia. Per molti tifosi, il giorno più bello dai tempi della cavalcata in League One.
• Coppe e ‘giant-killing’: Hartlepool ama la FA Cup. Tra gli anni 2000 spicca una vittoria su un club di Premier League a Victoria Park, davanti a un pubblico elettrico, oltre a incontri di grande prestigio con avversarie storiche del massimo livello. Le corse in coppa sono state periodicamente un trampolino di visibilità nazionale.
• Rivalità: Darlington è la partita dell’anno—una questione di identità territoriale, anche se il calendario spesso li separa per differenza di categoria. Accese anche le sfide con York City e Carlisle United, con il Nord-Est che fa da cornice a trasferte corte e molto sentite.
• Bandiera dei record: Ritchie Humphreys incarna il senso di appartenenza dei Pools con 543 presenze. Dentro quei numeri, retrocessioni, promozioni, play-off e mille domeniche di pioggia e vento: l’essenza del calcio di provincia inglese. Sul fronte dei gol, il primato appartiene a Ken Johnson, che negli anni Cinquanta e Sessanta ha scolpito un record rimasto intatto.
• Identità e colori: le strisce biancoazzurre, spesso con calzoncini blu, sono un marchio. Il crest reca ancore e riferimenti marittimi: mare, porto, cantieri—Hartlepool è questo, e il club lo porta sul petto.