Sharjah FC
Official Info
- Official Website: https://www.sharjahfc.ae/
- League Website: https://www.uaeproleague.ae/en
- Twitter: https://twitter.com/SharjahFC
- Facebook: https://www.facebook.com/SharjahFC
- Instagram: https://www.instagram.com/sharjahfc/
- YouTube: https://www.youtube.com/@SharjahFC
Quick Facts
- Founded: 1966 (come Al-Oruba), 1974 fusione e nascita ufficiale di Sharjah Club
- City: Sharjah
- Country: Emirati Arabi Uniti
- Founder: Unknown (ultimo agg. 2025-08-23)
- Milestones: - 1966: fondazione come Al-Oruba a Sharjah.
- 1974: fusione tra Al-Oruba e Al-Khalij; nasce Sharjah Club (sezione calcio oggi Sharjah FC).
- 1973-74: primo titolo nazionale (all’epoca come Al-Oruba, conteggiato nella bacheca del club dopo la fusione).
- Anni ’80-’90: epoca d’oro con multipli campionati e President’s Cup.
- 2017: decreto dell’Emirato unisce Sharjah Club e Al Shaab Club; il nome e la storia proseguono come Sharjah (Sharjah Cultural & Sports Club, con Sharjah Football Company per il professionismo).
- 2018-19: titolo di campione negli Emirati con l’allenatore-icona Abdulaziz Al-Anbari.
- 2022-23: doppietta domestica coppe (President’s Cup e League Cup) sotto Cosmin Olăroiu.
- Presenza regolare nelle competizioni AFC (Champions League).
History
Sharjah FC è una delle colonne portanti del calcio emiratino, club di tradizione e trofei che affonda le radici nel 1966 con la nascita di Al-Oruba. Nel 1974, una fusione chiave con Al-Khalij diede vita allo Sharjah Club, polo multisportivo dell’emirato: la sezione calcistica è poi evoluta nell’attuale Sharjah Football Company, braccio professionistico che opera con identità moderna e brand internazionale. La bacheca parla da sola: Sharjah ha vinto più volte il massimo campionato nazionale e ha costruito una reputazione di specialista delle coppe, in particolare nella President’s Cup, dove detiene un palmarès tra i più ricchi del Paese.
Negli anni ’80 e ’90 il club ha vissuto una fase aurea, scandita da titoli e finali, con un gioco propositivo e una fucina di talenti locali che hanno alimentato anche la nazionale. Quel DNA competitivo è riemerso con forza nell’era recente: la svolta è arrivata con Abdulaziz Al-Anbari, ex giocatore e bandiera trasformatosi in allenatore-simbolo, capace di riportare lo scudetto a Sharjah nel 2018-19, primo titolo di lega dell’era professionistica per il club e affermazione di grande valore per un tecnico emiratino. Successivamente, con Cosmin Olăroiu alla guida tecnica, Sharjah ha consolidato la propria statura: identità tattica solida, equilibrio nei due lati del campo e gestione dei momenti che fa la differenza sul terreno di gioco.
Dal punto di vista strutturale, il club opera in sinergia con l’ecosistema sportivo dell’emirato, beneficiando di un pubblico fedele e di investimenti calibrati. L’identità è chiara: nucleo locale esperto, valorizzazione del vivaio e innesti mirati di profili internazionali in grado di alzare il livello (fra i nomi recenti, giocatori con curriculum europeo di prim’ordine). Lo stadio di Sharjah – impianto storicamente centrale anche per eventi continentali, come la AFC Asian Cup – è un fortino dove la squadra costruisce gran parte del proprio bottino.
La rivalità cittadina con Al Shaab ha segnato per decenni il racconto calcistico locale; dopo la fusione del 2017, il derby è diventato memoria storica, mentre le sfide con Al Ain e Shabab Al Ahli rappresentano oggi i banchi di prova d’élite nella corsa ai trofei. Oltre i confini nazionali, Sharjah FC ha saputo ritagliarsi visibilità nella regione del Golfo e in Asia, partecipando con costanza alla AFC Champions League e inserendosi nel dialogo internazionale grazie a scelte tecniche e di mercato ambiziose.
In sintesi: tradizione, coppe e ambizione. Sharjah FC è un club che unisce orgoglio locale e orizzonte globale, con una cultura sportiva che continua ad attrarre giocatori e tifosi, mantenendo vivo il mito del “King” del calcio di Sharjah.
Honours
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- title: UAE Pro League
- years: 1974, 1987, 1989, 1994, 1996, 2019
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- title: UAE President’s Cup
- years: 1980, 1981, 1982, 1983, 1991, 1995, 1998, 2003, 2022, 2023
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- title: UAE Super Cup
- years: 2019, 2023
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- title: UAE League Cup
- years: 2023
Statistical Insights
Win rate complessivo, gol segnati/subiti per gara e massime/minime strisce sono dati soggetti a variazioni stagionali e fonti divergenti. Valori puntuali verificati in questa sede: Unknown (ultimo agg. 2025-08-23). Nota editoriale: sotto la gestione recente, Sharjah si attesta stabilmente nell’alta classifica della ADNOC Pro League, con differenziale reti positivo e performance casalinghe superiori alla media di lega; il profilo “cup specialist” è confermato dal numero di finali e trofei domestici conseguiti negli ultimi anni.
Key Players
- Caio Lucas (Ala/Attaccante): estro e ultimo passaggio, uomo chiave tra le linee. Stat line stagione corrente: Unknown (agg. 2025-08-23).
- Miralem Pjanić (Centrocampista): regia, piazzati e gestione del ritmo; leadership internazionale. Stat line stagione corrente: Unknown (agg. 2025-08-23).
- Paco Alcácer (Centravanti): attaccante d’area, attacco alla profondità e cinismo sotto porta. Stat line stagione corrente: Unknown (agg. 2025-08-23).
- Shahin Abdulrahman (Difensore centrale): capitano, fisicità e duelli aerei; riferimento locale. Stat line stagione corrente: Unknown (agg. 2025-08-23).
- Adel Al Hosani (Portiere): esperienza, posizionamento e uscite, spesso decisivo nelle gare a eliminazione. Stat line stagione corrente: Unknown (agg. 2025-08-23).
Projection
Outlook DirettaSport24: rosa profonda, guida tecnica navigata, core locale affidabile e stranieri di impatto mantengono Sharjah nel gruppo dei contendenti. Probabilità implicite (stima DS24): titolo Pro League 12–20%; piazzamento Top-4 70–85%; vittoria di almeno una coppa domestica 25–35%; qualificazione AFC (via campionato o coppe) 55–70%. Variabili chiave: salute degli stranieri, efficienza sulle palle inattive, rotazioni durante il congestionamento del calendario. Se il differenziale reti resterà in area positiva e la produzione offensiva dei terminali sarà costante, Sharjah resterà pienamente in corsa fino alle ultime giornate.
Trivia
• Il “King” del Golfo. Sharjah è spesso soprannominata “The King”, un’etichetta che riflette la sua storica dimestichezza con i trofei nazionali e l’aura da grande tradizionale del calcio emiratino.
• Origini storiche e fusione fondativa. La società nasce nel 1966 come Al-Oruba, poi confluisce nel 1974 con Al-Khalij dando vita a Sharjah Club: un caso emblematico di costruzione identitaria tramite fusioni, comune in quegli anni anche in altre realtà del Golfo per consolidare risorse e talenti.
• Il primo scudetto del nuovo calcio emiratino. Il titolo 1973-74 viene spesso ricordato come il primo grande alloro della storia locale: maturato sotto la denominazione Al-Oruba, è oggi incluso nella bacheca di Sharjah per continuità storica dopo la fusione. Un tassello che qualifica il club tra i pionieri dell’élite calcistica del Paese.
• President’s Cup, terreno di caccia. Sharjah ha costruito una relazione speciale con la President’s Cup, la coppa nazionale: molte delle sue imprese più iconiche arrivano in finale secca, spesso con interpreti locali protagonisti. La serie di trionfi a cavallo dei primi anni ’80 – con più successi consecutivi – è entrata nel lessico degli appassionati.
• La stagione-manifesto recente. Il campionato vinto nel 2018-19 con Abdulaziz Al-Anbari in panchina ha avuto un forte impatto simbolico: squadra compatta, pochi fronzoli, grande efficacia nelle transizioni. Per il movimento, fu anche la celebrazione di un tecnico emiratino capace di primeggiare nell’era professionistica.
• L’era Olăroiu e la cultura del dettaglio. Con Cosmin Olăroiu, tecnico d’esperienza internazionale nel calcio del Golfo, Sharjah ha alzato l’asticella della competitività continua. La doppietta domestica di coppe in un’unica stagione ha sancito la reputazione di “cup specialist”, con gestione accorta dei momenti chiave e capacità di preparare le gare a eliminazione.
• Un derby diventato storia. Il derby con Al Shaab, storicamente acceso dentro la città di Sharjah, è oggi soprattutto memoria collettiva, dopo la fusione del 2017. Resta tuttavia un patrimonio culturale per tifosi e cronache, spesso evocato nelle sfide di vertice attuali.
• Stadio e grandi eventi. L’impianto di Sharjah ha ospitato incontri di rilievo internazionale, compresa la AFC Asian Cup, facendo da vetrina alla città e contribuendo alla crescita della fanbase. La cornice di pubblico nelle notti di coppa è un elemento distintivo del club.
• Filosofia tecnica: zoccolo duro locale + innesti global. Sharjah mantiene una dorsale di giocatori emiratini esperti, integrata da profili stranieri con pedigree europeo. Questo mix favorisce equilibrio tattico e leadership in campo, oltre a generare appeal mediatico nella regione.
• mercato e nomi pesanti. Negli ultimi anni il club ha investito su giocatori di notorietà internazionale, portando ulteriore attenzione sulla ADNOC Pro League e consolidando l’immagine di destinazione affidabile del calcio del Golfo.
• Accademia e comunità. Al di là dei riflettori, Sharjah investe nella formazione giovanile e in progetti con le scuole dell’emirato. Il club è una piattaforma sociale, con attività multisport che si intrecciano al vissuto cittadino: un ruolo che lo rende, per molti, più di una squadra di calcio.
• Statistica curiosa. Nelle stagioni recenti il club ha mostrato una tendenza a capitalizzare con cinismo le gare punto a punto: margini ridotti, ma massima resa. Una cifra tipica delle squadre abituate a vincere coppe, dove ogni dettaglio pesa.
• Identità cromatica e brand. L’iconografia del club – maglia prevalentemente bianca e un crest riconoscibile – è associata a pulizia stilistica e tradizione. Un marchio sportivo sempre più internazionale, alimentato da risultati e presenza mediatica.