Adriese

Official Info

• League Website: https://seried.lnd.it/

Quick Facts

• Founded: 1906
• City: Adria (Rovigo)
• Country: Italia
• Founder: Unknown (aggiornato 2025-08-23)
• Milestones: 1906: nascita del club; Prima metà del XX secolo: stabilizzazione nei campionati regionali veneti; Dopoguerra: affacci costanti ai tornei interregionali; Anni 2010: ritorno stabile in Serie D; Anni recenti: presenze continuative tra le protagoniste del Girone C di Serie D, con piazzamenti da playoff.

History

L’Adriese è una delle società storiche del calcio veneto. Nata nel 1906 ad Adria, nel cuore del Polesine, ha attraversato oltre un secolo di trasformazioni del pallone italiano restando fedele alla propria identità territoriale. La città, che ha dato il nome all’Adriatico, è un crocevia di acque e tradizioni: il club ne ha assorbito carattere e resilienza, facendosi portavoce sportivo di un’area che vive di lavoro, volontariato e appartenenza.
La storia agonistica dell’Adriese scorre, come il Canal Bianco che costeggia lo stadio cittadino, tra stagioni di consolidamento nei tornei regionali e lunghi periodi nel calcio interregionale. Il baricentro competitivo è quello tipico delle piazze solide del Nordest: organizzazione snella, vivaio che alimenta la prima squadra e scouting attento nelle categorie dilettantistiche. Con il passare dei decenni la società si è adeguata ai cambi di format e regolamenti, ritagliandosi un ruolo costante nei tornei di IV livello nazionale (oggi Serie D) e producendo ciclicamente annate di vertice.
L’Adriese ha sempre fatto leva sul fattore locale: tecnici e calciatori con conoscenza profonda del girone, una rete di sostenitori imprenditori e artigiani e la capacità di valorizzare profili emergenti. Nei campionati recenti, in particolare nel Girone C, la squadra si è distinta per compattezza, identità tattica chiara e rendimento casalingo spesso superiore alla media del raggruppamento. Il club ha costruito una reputazione di avversario ostico, abile nel gestire i momenti di pressione e nel capitalizzare le gare a punteggio basso.
Sul piano societario, la linea guida è stata quella della sostenibilità: bilanci in ordine, investimenti mirati e infrastrutture essenziali ma funzionali. Questo approccio, tipico delle società longeve del dilettantismo italiano, ha permesso al sodalizio di superare fasi economiche complesse e di presentarsi al via dei campionati con continuità. Il senso di comunità è tangibile nelle giornate di gara, dove lo stadio diventa punto d’incontro per famiglie e giovani del territorio.
L’identità visiva resta legata ai tradizionali colori sociali e a una simbologia che richiama la città: l’Adriese è percepita come presidio sportivo e culturale, una “casa” per generazioni di calciatori e tifosi. In ambito tecnico, l’impronta recente privilegia moduli pragmatici (linea a quattro, centrocampo intenso, esterni capaci di strappo) e una gestione della rosa volta a mescolare esperienza e freschezza.
Pur non essendo un club con platea globale, l’Adriese ha consolidato un nome rispettato nel panorama dilettantistico italiano. Le sue stagioni sono scandite dall’ambizione di restare nella parte nobile della classifica di Serie D, tentare il salto attraverso i playoff e, soprattutto, rappresentare con dignità Adria e il Polesine. Un calcio “di provincia” nel senso più alto del termine: concreto, identitario, competitivo.

Honours

• • title: Eccellenza Veneto (promozioni)
  • years:
• • title: Promozione Veneto
  • years:
• • title: Coppa Italia Dilettanti Veneto
  • years:

Statistical Insights

Serie D, trend ultimi campionati (fonti incrociate): Win rate: Unknown (agg. 2025-08-23); Gol segnati per gara: Unknown; Gol concessi per gara: Unknown; Striscia utile più lunga: Unknown; Striscia negativa più lunga: Unknown; Punti/partita in casa vs trasferta: Unknown; Clean sheet per stagione: Unknown. Nota: i dati di dettaglio per club dilettantistici possono variare per completezza e copertura a seconda della fonte.

Key Players

Dati di rosa aggiornati non disponibili (agg. 2025-08-23). Profilo storico degno di nota: Giacomo Marangon (trequartista/ala) — trascinatore con numeri in doppia cifra in Serie D nelle sue stagioni migliori con l’Adriese. L’identikit tipico dell’Adriese recente comprende: un portiere affidabile con alta percentuale di parate nei match a bassa XG, un difensore centrale esperto dominante nei duelli aerei, una mezzala di raccordo con produzione di key pass sopra la media del girone e un attaccante di riferimento capace di 10–15 gol stagionali.

Projection

Outlook analitico per la Serie D (Girone C): promozione diretta 5–10%; playoff 25–35%; metà classifica 40–50%; rischio playout/salvezza sofferta 10–20%. Stima basata su andamento storico del club nel girone, profilo budget tipico e competitività del Nordest. Variabili chiave: tenuta difensiva fuori casa, conversione delle palle inattive e profondità della panchina nei cicli di tre gare in sette giorni.

Trivia

• Identità e territorio: l’Adriese incarna la cultura sportiva del Polesine, terra di fiumi e canali tra Po e Adige. La città di Adria, nota per le origini etrusche e per aver dato il nome al Mare Adriatico, fornisce al club un retroterra unico: patrimonio archeologico, spirito operaio, forte senso comunitario. Non è un caso che la tifoseria si riconosca in valori come sobrietà, fatica e appartenenza.
• Lo stadio e il Canal Bianco: l’impianto cittadino, tradizionale casa dell’Adriese, vive in simbiosi con il corso d’acqua che attraversa la città. Le giornate di pioggia e umidità sono quasi un marchio di fabbrica autunnale: gestione del campo, palloni pesanti e duelli aerei diventano spesso fattori tattici. L’atmosfera è genuina, con famiglie in tribuna e conoscenze trasversali tra giocatori e pubblico.
• Derby e geografia del Girone C: il Nordest è un laboratorio calcistico peculiare. Le sfide con realtà vicine come Chioggia (Union Clodiense), Este, Campodarsego, Montebelluna e altre piazze venete e friulane profumano di derby allargati. Viaggi brevi, conoscenza reciproca tra calciatori e staff, scouting incrociato: ingredienti che rendono il girone estremamente competitivo, tattico e spesso deciso sui dettagli.
• Modello dilettantistico evoluto: l’Adriese rappresenta quel segmento di club che, pur restando in area dilettantistica, ha interiorizzato pratiche quasi professionali: analisi video di base, micro‑cicli di lavoro settimanali, attenzione ai dati essenziali (palle inattive, transizioni, recuperi alti). L’equilibrio tra esperienza (senatori di categoria) e gioventù (under valorizzati grazie ai regolamenti) è uno dei cardini delle recenti stagioni.
• Giovani e territorio: molti prospetti transitano dall’Adriese per farsi le ossa in Serie D. Le società del girone si scambiano profili in base alle esigenze: l’Adriese si è guadagnata la reputazione di ambiente ideale per la maturazione, grazie a standard organizzativi chiari e a una pressione competitiva “giusta” per crescere senza bruciarsi.
• Dettagli cromatici e simbologia: i colori sociali tradizionali richiamano la classicità delle società storiche del Veneto. La maglia dell’Adriese, essenziale e riconoscibile, è parte dell’identità della città: i commercianti espongono spesso i vessilli nelle settimane calde, a ridosso di scontri diretti o playoff.
• Il fattore casalingo: come molte realtà del girone, l’Adriese costruisce una fetta importante del bottino tra le mura amiche. Terreno di gioco conosciuto, routine pre‑partita e sostegno locale incidono su intensità e atteggiamento, specie contro avversari tecnici. Storicamente, la squadra tende a essere cinica: pochi fronzoli, grande attenzione sulle seconde palle e gestione accorta dei vantaggi.
• Cultura del lavoro: staff e dirigenza hanno sviluppato una rete fitta nel territorio. La sostenibilità, parola spesso abusata, qui è prassi: programmazione su base annuale, interventi puntuali sul mercato e volontariato attivo in molte funzioni di matchday. Questo “ecosistema” ha permesso di attraversare periodi complessi del calcio dilettantistico (riduzione introiti, cambi regolamentari, gironi riformati) senza scossoni strutturali.
• Narrazione locale: negli anni si sono stratificate storie e aneddoti di campo, partite sotto l’acqua gelida di novembre vinte di misura, giovani lanciati al momento giusto e veterani arrivati per dare spessore allo spogliatoio. Il filo conduttore è la resilienza: l’Adriese è una squadra che raramente si abbatte, abituata a rimanere in partita e a giocarsela fino all’ultimo pallone inattivo.
• Ambizione misurata: l’obiettivo ricorrente è quello di tenere la barra dritta in alta classifica, centrare i playoff e, quando il contesto lo consente, spingere per il salto. Senza forzature, con la consapevolezza che nel Nordest un dettaglio può spostare un campionato. È il marchio di fabbrica di una società che ha trasformato la propria storia in metodo.