Al Dahra

Città
Madinat Zayed (Regione di Al Dhafra), Abu Dhabi
Sito Web
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 2000
  • City: Madinat Zayed (Regione di Al Dhafra), Abu Dhabi
  • Country: Emirati Arabi Uniti
  • Founder: Istituzione su iniziativa delle autorità sportive di Abu Dhabi per rappresentare la Regione Occidentale (Al Dhafra). Nomi individuali dei fondatori: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
  • Milestones: 2000: nascita del club; primi anni tra élite e seconda serie; 2018–2020: ciclo competitivo con Vuk Rašović, finale di coppa di Lega; 2019: finale di President's Cup (secondo posto). Retrocessione/risalite tra Pro League e First Division in epoche recenti.

History

Al Dhafra FC — spesso trascritto impropriamente come Al Dahra — nasce nel 2000 a Madinat Zayed, baricentro della vasta Regione Occidentale dell’emirato di Abu Dhabi. L’idea fondativa è chiara: dare rappresentanza calcistica a un territorio geograficamente esteso e logisticamente impegnativo, lontano dai grandi poli del Paese. Fin da subito il club adotta colori giallo‑blu e si installa all’Hamdan bin Zayed Stadium, impianto snello e funzionale in una città dalla forte identità beduina. La mission sportiva è duplice: consolidarsi tra i professionisti e diventare vetrina per talenti locali, senza rinunciare a scelte mirate nel mercato estero.
Nei primi anni 2000 il club alterna stagioni di apprendimento a campagne salvezza, tipiche delle realtà emergenti nella UAE Pro League. La politica tecnica è pragmatica: moduli compatti, transizioni rapide e forte utilizzo dell’attaccante di riferimento. In questo solco Al Dhafra costruisce alcune delle sue pagine migliori, come con il bomber senegalese Makhete Diop, volto simbolo di una fase in cui i Western Knights diventano sinonimo di ripartenze letali e palla inattiva feroce. La piazza, contenuta ma appassionata, fa della distanza geografica una bandiera identitaria: trasferte lunghe, clima desertico, vento; elementi che forgiano un carattere competitivo peculiare.
Il passaggio alla modernità è segnato da una maggiore strutturazione dirigenziale e da staff tecnici internazionali. Fra questi spicca il ciclo 2018–2020 di Vuk Rašović: squadra corta, principi di blocco medio-basso e valorizzazione delle corsie; Al Dhafra trova continuità e scollina in coppa, arrivando alla finale della League Cup e centrando una storica finale di President’s Cup nel 2019. I grandi trofei sfuggono, ma l’impatto reputazionale è evidente: il club si accredita come “specialista” da knockout, scomodo in gara secca per organizzazione e resistenza.
Sul piano infrastrutturale, Madinat Zayed resta il cuore pulsante. L’Hamdan bin Zayed Stadium, pur senza le capienze dei colossi cittadini, garantisce prossimità col campo e atmosfera raccolta. L’accademia giovanile lavora sul medio periodo, con l’obiettivo di far emergere profili nazionali da alimentare o monetizzare nel circuito interno degli EAU. Il reclutamento estero privilegia profili offensivi africani e sudamericani con capacità di attacco alla profondità, coerenti con la filosofia storica del club.
Il percorso recente vede Al Dhafra muoversi tra élite e seconda divisione emiratina, con stagioni di sofferenza alternate a corse promozione competitive. L’identità resta però cristallina: solidità, contropiede, cura dei dettagli sulle palle inattive. Se la bacheca non racconta ancora titoli maggiori, la storia narra di resilienza e di un’appartenenza territoriale forte, capace di trasformare i chilometri del deserto in un vantaggio psicologico. In un panorama dominato da potenze metropolitane, Al Dhafra è la voce credibile della Regione Occidentale, una realtà che conosce i propri limiti e sa massimizzarli con disciplina tattica e letture pragmatiche. È, in sintesi, un club che ha fatto del contesto la propria cifra tecnica—e del contesto trae tuttora la sua più grande forza.

Honours

    • title: UAE Pro League
    • years:
    • title: UAE President's Cup (vincitore)
    • years:
    • title: UAE League Cup (vincitore)
    • years:
    • title: UAE President's Cup (finalista)
    • years: 2019
    • title: UAE League Cup (finalista)
    • years: 2020

Statistical Insights

Win rate complessivo, gol segnati/subiti per gara e strisce migliori/peggiori non sono pubblicati in modo univoco dalle fonti open con aggiornamento <30 giorni. Dati precisi: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22). Indicazioni qualitative: storicamente media realizzativa medio‑bassa in massima serie, difesa impostata su blocco medio-basso, rendimento migliore nelle coppe nazionali per efficacia in gara secca. Picchi competitivi registrati nel biennio 2018–2020 con finali raggiunte.

Key Players

Top performer storici/recente passato: 1) Makhete Diop (ATT) – riferimento offensivo per più stagioni, alto volume realizzativo e presenza aerea; 2) João Pedro (ATT) – attaccante completo, doppia cifra stagionale in periodi chiave e forte sui piazzati; 3) Suhail Al-Mansoori (CC) – mezzala dinamica, intensità nelle due fasi e contributo in costruzione; 4) Abdullah Sultan (POR) – esperienza tra i pali, leadership e gestione dell’area; 5) Khalid Bawazir (CC/EST) – duttilità tattica, progressioni palla al piede. Nota: rosa attuale e minutaggi possono variare di stagione in stagione; dati puntuali: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22).

Projection

Outlook tecnico in chiave betting: profilo da underdog organizzato. In contesto di UAE First Division, probabilità promozione stimate tra 22% e 30% in scenari base, con edge in partite a basso ritmo e xG contro contenuti; in contesto di UAE Pro League, obiettivo salvezza con probabilità di permanenza 40%–55% a seconda della qualità degli innesti stranieri e della stabilità in panchina. Mercato chiave: centravanti di volume e un esterno progressivo per alzare PPDA offensivo. Suggerimento betting‑style: attenzione a under/handicap positivo contro avversari top, storicamente match-up favorevole in gara singola grazie al blocco medio e alle transizioni.

Trivia

• Identità geografica unica: Al Dhafra rappresenta la vasta Regione Occidentale di Abu Dhabi. Le distanze diventano un ‘dodicesimo uomo’: viaggi più lunghi per gli avversari e fattore climatico peculiare (vento, sabbia, escursione termica) che rende le gare casalinghe particolari.
• Lo stadio: l’Hamdan bin Zayed Stadium è compatto e vicino al terreno di gioco. L’impianto non vanta capienze monstre, ma restituisce un’acustica che premia coesione e comunicazione. Spesso è teatro di gare tese, decise da dettagli e palle inattive.
• Filosofia tattica: nella memoria collettiva dei tifosi, Al Dhafra è sinonimo di organizzazione difensiva e transizioni. Un calcio ‘da deserto’: pochi fronzoli, tanta sostanza. Blocchi compatti, linee strette, verticalità rapida sull’attaccante di riferimento. Questa identità ha favorito percorsi sorprendenti in coppa.
• Il ciclo Rašović: tra il 2018 e il 2020 la squadra ha vissuto il suo periodo più riconoscibile. Il tecnico serbo ha ottimizzato risorse e caratteristiche della rosa: 4-4-2 o 4-2-3-1 corta, esterni diligenti, attacco alla profondità. Risultato: finali raggiunte e molte vittorie ‘di dettaglio’.
• Specialisti di coppa: se i grandi titoli mancano, la capacità di arrivare in fondo alle coppe nazionali è una costante. La finale di President’s Cup del 2019 e quella di League Cup del 2020 hanno alimentato l’immaginario del ‘giant killer’ emiratino.
• La via del nove: Al Dhafra ha costruito parte della sua reputazione attraverso centravanti fisici e verticali. Makhete Diop è icona del club: presenza aerea, attacco prima palla e istinto sotto porta. Nel tempo, anche profili sudamericani hanno lasciato tracce importanti, a riprova di un recruitment mirato.
• Effetto contesto: giocare a Madinat Zayed comporta adattamento per molti avversari. Il vento può cambiare le traiettorie, la sabbia depositata condiziona rimbalzi e conduzione. La squadra ha imparato a ‘leggere’ il clima come una variabile tattica, scegliendo quando alzare o abbassare i ritmi.
• Giovani e passaggi interni: il club funge da trampolino per talenti emiratini che poi si affermano in piazze più grandi. Una funzione ‘ecosistemica’ preziosa per l’intero movimento locale: minuti veri, responsabilità e contesto che valorizza la disciplina.
• Derby e rivalità: senza un derby cittadino canonico, il club vive rivalità ‘geografiche’ con Baniyas, Al Wahda e Al Ain, spesso incentrate sul confronto tra capitale e periferia. Partite in cui il fattore emotivo pesa più del ranking.
• Cultura del dettaglio: l’attenzione alle palle inattive è un marchio di fabbrica. Corner e punizioni laterali sono studiati per liberare il colpo di testa del nove o la seconda palla sul limite. In molte stagioni la differenza reti sulle situazioni da fermo ha generato punti pesanti.
• Un club ‘identitario’: Al Dhafra ha fatto dell’auto-consapevolezza il suo vantaggio competitivo. Riconoscere i propri limiti, scegliere giocatori adatti al contesto, allenarsi a ritmi e temperature diverse dal resto del Paese: tutti tasselli di un ‘modello Western Knights’ che continua a produrre solidità.
• Storia recente a elastico: come tante realtà di media taglia, il club ha vissuto alternanza tra massima serie e First Division. L’essenziale è la continuità di principi: quando roster e staff rispettano l’idea di gioco, la performance sale e i gol concessi calano. Quando si snatura, il rendimento inizia a oscillare.
• Marketing e community: comunicazione social sobria, forte storytelling territoriale (deserto, falconi, mare della costa occidentale). La comunità locale risponde con fedeltà, consapevole del ruolo simbolico del club.
• Perché ‘Al Dhafra’ e non ‘Al Dahra’: la translitterazione dall’arabo genera varianti. Nel parlato e sul web, ‘Al Dahra’ ricorre di frequente, ma la denominazione corretta del club è Al Dhafra FC. Utile per SEO e ricerche: entrambe le varianti portano alla stessa realtà sportiva.
• Partite tipo: ritmo medio-basso, pochi tiri concessi centralmente, densità in area e ricerca dell’errore avversario. Contro squadre di possesso, Al Dhafra tende a sporcare le linee di passaggio e ripartire sui corridoi esterni. In casa, la gestione del vento diventa persino un tema nella scelta delle uscite dal basso.

Statistiche squadra
Casa Fuori casa Tutto
Giocate 13 13 26
Vinte 3 1 4
Pareggi 5 3 8
Sconfitte 5 9 14
Casa Fuori casa Tutto
Per Match Total Per Match Total Per Match Total
Goal 1.5 19 0.6 8 1 27
Goal concessi 1.5 20 1.4 18 1.5 38
Cartellini gialli 0 0 0
Cartellini rossi 0 0 0
Reti inviolate 0.1 1 0.2 2 0.1 3
Calci d'angolo 0 0 0
Falli 0 0 0
Fuori gioco 0 0 0
Tiri 0 0 0
Tiri in porta 0 0 0
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