Treviso
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1909
- City: Treviso
- Country: Italia
- Founder: Unknown (agg. 2025-08-22)
- Milestones: - 1909: fondazione del Foot-Ball Club Treviso.
- Anni ’30-’50: presenza stabile nei campionati nazionali di terzo livello.
- 1993: rifondazione come Treviso F.B.C. 1993 dopo crisi societarie.
- 1994-2005: ascesa fino alla Serie B, più stagioni cadette.
- Estate 2005: ripescaggio in Serie A per completamento organici a seguito di esclusioni e vicende giudiziarie del calcio italiano.
- 2005-06: unica stagione in Serie A, retrocessione immediata.
- 2009 e 2013: nuove crisi e rifondazioni nel calcio dilettantistico.
- Ultimi anni: risalita nei campionati LND fino al ritorno in Serie D.
History
Il Treviso F.B.C. nasce nel 1909 nel cuore della Marca Trevigiana, in un territorio dove il calcio attecchisce presto e diventa elemento identitario della comunità. I colori sociali bianco e celeste richiamano da sempre la tradizione cittadina; lo Stadio Omobono Tenni — intitolato al celebre motociclista trevigiano — diventa nel dopoguerra il palcoscenico di generazioni di talenti locali, in un alternarsi di speranze, ripartenze e coraggio imprenditoriale tipicamente veneto. Tra gli anni ’30 e ’50 il club naviga nel terzo livello nazionale, giocando un calcio solido e operaio, senza clamori ma con continuità di base e un tifo fedele. La storia moderna del Treviso muta di passo nel 1993 con la rifondazione (Treviso F.B.C. 1993), che apre un ciclo competitivo nuovo: la società si struttura, lavora sulla sostenibilità e valorizza il vivaio, fino a guadagnare campo nella piramide professionistica. La parabola ascendente degli anni ’90 e dei primi 2000 porta il club a un ruolo da protagonista nei tornei di Serie C1/C2 e poi in Serie B, dove il Treviso si ritaglia stagioni di dignità tecnica e organizzativa.
Il punto di massimo clamore mediatico arriva nell’estate del 2005. In un contesto scosso da esclusioni e vicende giudiziarie che ridefiniscono gli organici dei campionati, il Treviso viene ripescato in Serie A. È un unicum per la città e un fatto storico per il club, che debutta nel massimo livello senza aver centrato la promozione sul campo. L’annata 2005-06 si chiude con la retrocessione, ma il nome Treviso entra comunque, per la prima volta, nel gotha del calcio nazionale. La parentesi in A lascia ricordi indelebili: il Tenni assapora il grande calcio, la tifoseria vive un sogno e la stampa racconta la “piccola” Treviso contro le corazzate.
Gli anni seguenti sono segnati da alti e bassi. Le fragilità economiche del sistema calcistico italiano si riflettono anche sulla realtà trevigiana, che affronta nuove difficoltà, con fallimenti e ripartenze (2009, poi ancora 2013). La maglia biancoceleste, però, non scompare: comitati, imprenditori e tecnici locali tengono viva la fiamma, ripartono dai campionati dilettantistici e rimettono il club su binari più coerenti con le risorse del territorio. Negli ultimi anni, il Treviso ritrova slancio: consolidamento nell’orbita LND e ritorno in Serie D, con l’obiettivo di stabilità e programmazione. L’identità rimane forte: attenzione ai giovani, al tessuto cittadino e ad una presenza competente nel mercato locale.
È un club di respiro prevalentemente territoriale, ma con una storia capace di parlare a tutto il Paese: l’unica stagione in A ne ha scolpito il nome nella memoria collettiva. Il Treviso continua a essere un simbolo sportivo della città, uno di quei marchi calcistici che, al di là della categoria, rappresentano la passione e la resilienza della Marca Trevigiana.
Honours
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- title: Campionato di Serie C / Serie C1 (gironi)
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- title: Campionato di Serie C2 / Serie D (gironi)
- years:
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- title: Trofei regionali LND (Veneto)
- years:
Statistical Insights
- Bilancio storico in Serie A (2005-06): 38 gare, 3 vittorie, 12 pareggi, 23 sconfitte; win rate ~7,9%; gol fatti 24 (0,63/gara), subiti 62 (1,63/gara). Fonte: dati storici media.
- Strisce: peggior sequenza senza vittorie in A prolungata (dato preciso: Unknown, agg. 2025-08-22).
- Media punti era A: ~0,55 a partita; retrocessione automatica (20º posto). Fonte: dati storici media.
- Dati recenti (ultime stagioni in Serie D/Eccellenza): metriche di win rate, xG e strisce: Unknown (agg. 2025-08-22).
Key Players
Rosa attuale e top performer stagione in corso: Unknown (agg. 2025-08-22). Note storiche: nel tempo hanno vestito il biancoceleste diversi profili poi affermatisi in Serie A/B; tra i più noti figurano passaggi significativi di giovani in prestito o in crescita che hanno trovato a Treviso minuti e visibilità prima del salto in club maggiori. Senza dati ufficiali aggiornati, non elenchiamo statistiche individuali per non incorrere in imprecisioni.
Projection
Outlook prudente ma ambizioso da club solido di Serie D: obiettivo consolidamento in zona medio-alta, con progettualità su giovani e mercato mirato. Stima probabilistica di massima (in assenza di dati completi e aggiornati): promozione diretta 8-12%, playoff 25-35%, metà classifica 40-50%, lotta salvezza 15-20%. Le percentuali sono indicative e dipendono da budget, continuità tecnica e rendimento interno al Tenni.
Trivia
• Unico giro in Serie A. L’estate 2005 consegna al Treviso una pagina irripetibile: il club viene ripescato nel massimo campionato per completare l’organico dopo le note vicende estive del calcio italiano. Per i tifosi è l’occasione della vita. Si gioca contro i colossi, lo Stadio Omobono Tenni diventa un fortino emotivo, la città si colora di biancoceleste. La salvezza non arriva, ma il marchio Treviso entra ufficialmente nella storia della Serie A: per una realtà di provincia, è un traguardo che vale quanto un trofeo simbolico.
• Il Tenni e il mito della velocità. Lo stadio cittadino è intitolato a Omobono Tenni, asso del motociclismo trevigiano degli anni ’30, soprannominato “Diavolo Nero”. Un nome leggendario, che racconta la cultura del movimento della città. Giocare “al Tenni” è un marchio di fabbrica: spalti a ridosso del campo, atmosfera calda, quel sapore di calcio all’italiana che non passa mai di moda.
• Biancoceleste identitario. Il Treviso ha sempre difeso i propri colori come un vessillo civico. La maglia chiara, a volte con dettagli a croce o a bande, è diventata un’icona locale. Dalle scuole calcio ai veterani, in città chiunque sa riconoscere la casacca del Treviso a colpo d’occhio. In un’epoca di rebranding aggressivo, la coerenza cromatica del club è un valore.
• Rinascite multiple, DNA resilient. Poche società in Italia possono vantare tanta resilienza: fallimenti, rifondazioni, ripartenze, e poi di nuovo la scalata. Nel 1993, nel 2009 e nel 2013 la comunità trevigiana ha rimesso equilibrio e competenze al centro del progetto, confermando un principio: il Treviso è prima di tutto un bene cittadino. Ogni ripartenza ha portato con sé una lezione di sostenibilità e governance.
• Giovani e trampolino. Sebbene non sia un club “vetrina” internazionale, Treviso ha spesso offerto minuti e spazio a profili in crescita, diventando un trampolino funzionale verso categorie superiori. Il contesto meno pressurizzato rispetto alle metropoli ha permesso a parecchi giocatori di formarsi con continuità: un capitale reputazionale che nel tempo ha rafforzato i legami con club di Serie A e B, favorendo prestiti e collaborazioni tecniche.
• Derby veneti, rivalità di prossimità. Il Treviso condivide con le vicine padovane e veneziane una sana rivalità che va oltre il campo: storia dei territori, fabbriche, dialetti, identità. Le sfide con Padova e Venezia, quando i calendari lo permettono, sono giornate speciali. Intensità sugli spalti, cornici suggestive, orgoglio della Marca contro la laguna o la città del Santo: puro calcio all’italiana.
• Un caso da manuale per i cultori di governance. La traiettoria biancoceleste è spesso citata come esempio delle fragilità e delle opportunità del nostro calcio: quando la gestione è coerente con le risorse, il club compete; quando si spinge oltre il consentito, il sistema presenta il conto. Per analisti e addetti ai lavori, Treviso resta uno “studio di caso” su sostenibilità, community ownership informale e importanza del vivaio.
• Il valore del territorio. Nel trevigiano il calcio convive con un tessuto economico vivace fatto di PMI innovative. Sponsorizzazioni, academy e progetti scuole formano un ecosistema che accompagna il club. È qui che il Treviso scommette: diventare punto di riferimento tecnico per i giovani della provincia, trattenendo talento e capitali emotivi in casa. Una strategia paziente, forse poco glamour, ma tremendamente concreta. In sintesi: il club non è solo una squadra; è un pezzo di identità collettiva.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 11 | 11 | 22 | |||
| Pareggi | 4 | 4 | 8 | |||
| Sconfitte | 4 | 4 | 8 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.4 | 26 | 1.7 | 33 | 1.6 | 59 |
| Goal concessi | 0.7 | 14 | 0.9 | 18 | 0.8 | 32 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0.1 | 1 | 0 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.4 | 8 | 0.4 | 7 | 0.4 | 15 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||