Verona W
Official Info
- Official Website: https://www.hellasverona.it/it/squadre/women
- League Website: https://www.figc.it/it/femminile/competizioni/serie-b/
- Twitter: https://twitter.com/HellasVeronaFC
- Instagram: https://www.instagram.com/hellasveronawomen/
- YouTube: https://www.youtube.com/c/HellasVeronaChannel
Quick Facts
- Founded: 1983 (come ACF Bardolino; poi AGSM Verona nel 2013; dal 2018 sezione femminile Hellas Verona)
- City: Verona (Veneto)
- Country: Italia
- Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Milestones: 1983: fondazione come ACF Bardolino; 1997: primo Scudetto; 2005–2008: ciclo vincente con scudetti e coppe; 2013: rebranding in AGSM Verona; 2015: ultimo Scudetto; 2018: l’attività confluisce in Hellas Verona Women; presenze ripetute in UEFA Women’s Cup/Champions League (miglior risultato: quarti).
History
Nata nel 1983 sulle rive del Garda come ACF Bardolino, la squadra che oggi conosciamo come Hellas Verona Women è stata una delle pietre miliari del calcio femminile italiano. Il primo grande squillo arriva nel 1996‑97, con lo Scudetto che apre un ciclo destinato a fare scuola. Tra metà anni Duemila e 2015, il club – passato nel frattempo da Bardolino a Bardolino Verona e poi, nel 2013, a AGSM Verona per ragioni di sponsorizzazione e radicamento cittadino – costruisce un palmarès di assoluto rispetto: titoli nazionali, coppe e Supercoppe, oltre a brillanti campagne europee nelle allora UEFA Women’s Cup e, successivamente, nella UEFA Women’s Champions League. In campo, generazioni di azzurre e straniere di qualità: attaccanti prolifiche, centrocampiste tecniche e portieri di caratura internazionale hanno forgiato un’identità di gioco propositiva, spesso dominante sul territorio italiano.
Il 2013 segna una tappa strategica: con il brand AGSM Verona, la società rafforza struttura e ambizione. Due anni dopo, nel 2014‑15, arriva l’ultimo Scudetto della gestione AGSM: una stagione simbolo che suggella un ciclo vincente e mette la squadra stabilmente sulle mappe europee. Dal 2018 la sezione femminile entra nell’orbita Hellas Verona, integrandosi nel club gialloblù: cambia la cornice, non la vocazione formativa e competitiva. Il passaggio consolida infrastrutture, staff e settore giovanile, puntando su un percorso sostenibile con attenzione al vivaio e al territorio veronese.
Negli anni più recenti, con l’abbassamento dell’età media della rosa e la crescente professionalizzazione del movimento, Hellas Verona Women ha alternato stagioni in massima serie e in Serie B, ricalibrando gli obiettivi: valorizzazione delle giovani, rientro stabile ai vertici, ritorno alla ribalta nazionale. L’impianto casalingo, il Sinergy Stadium (Olivieri), è divenuto casa e simbolo della ripartenza, mentre la città e la provincia restano bacino di tifo e talenti. Sul piano identitario, Verona Women conserva la doppia eredità: il romanticismo pionieristico del Bardolino e il respiro strutturato del moderno Hellas.
A livello internazionale, le migliori annate hanno fruttato qualificazioni alla fase a eliminazione della Champions femminile, con quarti di finale che hanno messo in vetrina il progetto tecnico e un marchio di gioco proattivo. Pur non essendo un “global club” alla stregua delle corazzate europee, la sua storia – tra trofei, bandiere e crescita del movimento – la colloca fra i riferimenti storici del calcio femminile italiano. Un patrimonio tecnico e culturale che continua a ispirare nuove generazioni di calciatrici in Veneto e oltre.
Honours
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- title: Serie A (femminile)
- years: 1997, 2005, 2007, 2008, 2015
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- title: Coppa Italia (femminile)
- years: 2006, 2007, 2009
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- title: Supercoppa Italiana (femminile)
- years: 2005, 2007, 2008
Statistical Insights
Win rate stagione recente: Unknown. Gol segnati a partita: Unknown. Gol concessi a partita: Unknown. Serie utile più lunga (ultimi anni): Unknown. Serie negativa più lunga (ultimi anni): Unknown. Nota: dati non consolidati e non uniformi tra leghe; ultimo controllo: 2025-08-22.
Key Players
Rosa attuale – migliori interpreti con mini‑stat line: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22). Icone storiche del club: Melania Gabbiadini (attaccante), Valentina Boni (trequartista/seconda punta), Cristiana Girelli (attaccante – cresciuta e affermatasi a Bardolino), Stephanie Öhrström (portiere).
Projection
Outlook tecnico in chiave betting (range prudenziali): promozione 18–28%; playoff/promozione indiretta 25–35%; metà classifica 35–45%; rischio zona retrocessione 8–15%. Stima basata su pedigree storico, bacino di talento locale e solidità strutturale del club, in assenza di metriche consolidate dell’ultima stagione (dati completi non disponibili/eterogenei al 2025-08-22). Key driver: continuità difensiva e conversione in area avversaria; X‑factor: sviluppo delle giovani e mercato mirato.
Trivia
• Doppia identità virtuosa. Pochi club in Italia possono vantare una continuità storica simile, con radici nel Bardolino degli anni Ottanta e una maturità sportiva nell’era AGSM, fino all’approdo dentro la galassia Hellas Verona. Questa metamorfosi ha permesso di salvaguardare l’anima pionieristica e, al contempo, dotarsi di infrastrutture e governance più moderne.
• La casa gialloblù. Il Sinergy Stadium (Olivieri) è molto più di un campo: è il palcoscenico dove Verona Women ha scritto pagine importanti, tra scudetti, partite europee e sfide d’alta quota nel panorama nazionale. L’impianto, intimo ma caldo, è diventato catalizzatore del tifo locale anche per il settore giovanile.
• DNA offensivo. Storicamente, Verona ha avuto una vocazione all’attacco: tridenti mobili, mezzepunte con gol nelle corde, esterne capaci di rompere gli equilibri. Una scelta identitaria che ha reso la squadra spettacolare – e spesso dominante – nelle annate d’oro.
• Le “bandiere”. Melania Gabbiadini e Valentina Boni sono sinonimi di Verona: tecnica, leadership, gol pesanti. La loro impronta ha travalicato i numeri, costruendo una cultura della prestazione che ancora oggi permea il club. Nel vivaio e nello spogliatoio il loro modello viene spesso citato come paradigma comportamentale.
• Europa, vetrina e cartina tornasole. Le campagne nelle coppe europee hanno rappresentato banco di prova e biglietto da visita: affrontare giganti del continente ha aiutato a tarare ambizioni e metodi. I quarti di finale centrati nelle migliori annate restano highlight che hanno accresciuto reputazione e appeal del club.
• Rivalità e derby allargati. Verona ha incrociato stagionalmente Brescia, Tavagnacco, Torres, Fiorentina e, più di recente, le big professionali come Juventus e Roma: sfide che hanno scandito l’evoluzione del movimento. In Veneto, il confronto con le realtà regionali ha alimentato una sana competizione in termini di scouting e sviluppo giovanile.
• Scouting e territorio. Dalla provincia veronese al Garda, il club ha sempre pescato in casa, integrando poi innesti mirati dall’estero (in particolare portieri e attaccanti). La scelta ha garantito identità e sostenibilità: una base locale forte con “pepperoni” di qualità internazionale.
• Cultura tecnica. Allenatrici e staff hanno insistito su principi chiari: uscita pulita, linee corte, aggressività in riaggressione. Un calcio riconoscibile che ha prodotto negli anni dati di final third e xThreat (laddove tracciati) superiori alla media della lega nelle stagioni di vertice.
• Effetto volano. I successi hanno generato un “effetto volano” sul movimento locale: più bambine nelle scuole calcio, più attenzione dei media, più sponsor sensibili alla responsabilità sociale. Verona Women è stata, di fatto, un moltiplicatore per l’intero territorio.
• Continuità nel cambiamento. Dalla maglia gialloblù allo stemma, il passaggio sotto Hellas ha richiesto un lavoro di storytelling per preservare la memoria: nelle iniziative del club compaiono spesso riferimenti al Bardolino/AGSM, nel segno di una tradizione che non si cancella.
• Dettagli da “insider”. Chi frequenta l’Olivieri sa che alcuni settori del pubblico hanno “battezzi” informali per le giovani della Primavera promosse in prima squadra: riti goliardici che cementano il senso di appartenenza. E nei corridoi del centro sportivo non è raro trovare foto storiche delle serate europee, a testimonianza di una legacy ancora vivissima.
• Un ponte per la Nazionale. Verona è stata trampolino per tante Azzurre che poi hanno spiccato il volo anche altrove: un contributo sostanziale alla crescita della Nazionale femminile, che nei momenti d’oro ha beneficiato dell’ossatura gialloblù.
• Obiettivo sostenibilità. Nel nuovo scenario del professionismo femminile, Verona Women punta a un modello ibrido: investimenti mirati su ruoli chiave, grande attenzione alla performance science e pipeline dal vivaio. L’idea è essere competitivi senza snaturare l’identità.
In sintesi: una storia fatta di cicli vincenti, icone di campo e un presente proiettato alla crescita strutturata. Verona Women resta un riferimento storico del calcio femminile italiano, con un profilo competitivo che – se alimentato con continuità – può tornare a dire la sua anche ai piani altissimi.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 1 | 1 | 2 | |||
| Vinte | 0 | 1 | 1 | |||
| Pareggi | 0 | 0 | 0 | |||
| Sconfitte | 1 | 0 | 1 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 0 | 2 | 2 | 1 | 2 | |
| Goal concessi | 4 | 4 | 1 | 1 | 2.5 | 5 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0 | 0 | 0 | |||
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||