Real Monterotondo Scalo

Official Info

• League Website: https://seried.lnd.it

Quick Facts

• Founded: Unknown
• City: Monterotondo (Roma), Lazio
• Country: Italia
• Founder: Unknown
• Milestones: - 2021: promozione in Serie D tramite Eccellenza Lazio (gironi post‑pandemia)
  - Consolidamento nelle prime stagioni in Serie D con salvezze consecutive
  - Partecipazioni a Coppa Italia Dilettanti e Coppa Italia Serie D
  - Radicamento del vivaio nel territorio di Monterotondo Scalo

History

Il Real Monterotondo Scalo è la rappresentativa calcistica della frazione ferroviaria di Monterotondo Scalo, cuore popolare e operaio del Comune di Monterotondo, nell’area metropolitana di Roma. Il club nasce e cresce dentro il tessuto della Lega Nazionale Dilettanti, facendo della filiera giovanile e del senso di appartenenza i propri tratti identitari. La squadra adotta tradizionalmente colori sociali rossoblù e gioca le gare interne nell’impianto comunale di Monterotondo Scalo, noto localmente come Stadio Ottavio Pierangeli, storico punto di riferimento del calcio eretino.
Dopo anni trascorsi fra Promozione ed Eccellenza, il momento di svolta arriva nel ciclo immediatamente successivo alla pandemia, quando il Real Monterotondo Scalo coglie la promozione in Serie D (2021), vincendo il proprio raggruppamento regionale di Eccellenza Lazio in un formato ricalibrato per l’emergenza sanitaria. L’approdo nella massima divisione dilettantistica nazionale segna uno step competitivo importante: cambia la geografia delle trasferte (spesso interregionali), si alza il livello tattico e fisico, e si ampliano esigenze organizzative, dai media alle infrastrutture di allenamento.
Le prime stagioni in D sono state interpretate con pragmatismo: costruzione di blocchi consolidati, affidamento a giocatori esperti della categoria abbinati a profili Under (obbligatori per regolamento) e grande attenzione alle palle inattive. La priorità tecnica è stata la salvezza, ottenuta con equilibrio difensivo e punti pesanti negli scontri diretti, mentre il club consolidava struttura dirigenziale e settore scouting sull’asse Roma‑Lazio, attingendo anche ai vivai professionistici capitolini per prestiti e occasioni.
Nel contesto locale, il Real Monterotondo Scalo rappresenta la voce del quartiere ‘Scalo’ rispetto ad altre realtà storiche del territorio eretino. Questa specificità identitaria alimenta una sana rivalità cittadina e rafforza la dimensione di comunità: le partite interne sono un rito sociale, con presenza di famiglie, scuole calcio e un tifo rumoroso ma corretto, tipico della Serie D laziale. Il club è anche attore di programmi giovanili, tornei di base e iniziative sociali, confermando la missione LND di radicare il calcio come presidio educativo.
Sul piano tattico, le gestioni tecniche hanno spesso alternato il 4‑3‑3 al 4‑2‑3‑1 e, a seconda dell’avversario, un 3‑5‑2 più reattivo: compattezza delle linee, attacchi rapidi sulle corsie e ricerca della superiorità numerica esterna sono state costanti, con la volontà di rimanere corto tra i reparti per proteggere la zona centrale. Nei momenti di difficoltà, la squadra ha fatto leva su densità in zona palla e ripartenze, puntando a trasformare lo Stadio Pierangeli in campo ‘caldo’ e poco confortevole per le big di girone.
L’obiettivo attuale resta stabilizzarsi in Serie D: un traguardo che, per un club a base territoriale, significa maturità gestionale, consolidamento del vivaio e capacità di valorizzare profili giovani, trasformando la categoria in piattaforma di crescita. Il Real Monterotondo Scalo, in questo senso, incarna la narrazione più autentica del calcio dilettantistico italiano: radici, lavoro quotidiano e ambizione sobria. Nota aggiornamento: alcuni dettagli storici (anno di fondazione e denominazioni pregresse) sono in via di verifica ufficiale presso fonti LND e database specializzati; fino a nuova conferma restano marcati come Unknown.

Honours

• • title: Eccellenza Lazio (promozione in Serie D)
  • years: 2021

Statistical Insights

Dati di performance dettagliati (win rate, gol fatti/subiti per gara, migliori/peggiori serie) non risultano ufficialmente consolidati presso fonti pubbliche entro la soglia di freschezza. Ultimo controllo su database di riferimento oltre 30 giorni fa. Stato: Unknown (in aggiornamento).

Key Players

Unknown (rosa e migliori interpreti soggetti a variazione stagionale nei database pubblici; ultimo controllo oltre la soglia di 30 giorni).

Projection

Profilo tecnico tipico da metà‑bassa classifica di Serie D con priorità salvezza. In assenza di dati aggiornati su rosa e mercato, stime puramente indicative per una realtà di pari dimensioni in girone centro‑italico: salvezza diretta 50‑60%, playout 20‑25%, playoff 10‑15%, retrocessione 15‑20%. Le percentuali sono orientative (non vincolanti) e basate su benchmark storici della categoria.

Trivia

• Identità di quartiere: Monterotondo Scalo è la parte ferroviaria e industriale del comune. Questo dettaglio urbanistico non è secondario: ha plasmato la tifoseria e lo stile del club. La percezione, nelle cronache locali, è quella di una squadra laboriosa, che costruisce i propri traguardi più con organizzazione e carattere che con la potenza di fuoco economica.
• Il “Pierangeli”: Lo stadio comunale tradizionalmente associato al calcio eretino, noto come Ottavio Pierangeli, è uno dei luoghi simbolo del territorio. Le gradinate a ridosso del campo e l’atmosfera ‘di provincia laziale’ lo rendono un campo storico, spesso scomodo per chi arriva da fuori. La dimensione raccolta crea un effetto ‘cassa di risonanza’: quando la squadra spinge, l’inerzia delle partite può cambiare in pochi minuti.
• Serie D school: Per tanti giovani romani e laziali, il passaggio al Real Monterotondo Scalo è stato un vero ‘esame di maturità’. La D è un campionato duro, con trasferte impegnative e avversari di tradizione: impari la gestione dei duelli, la malizia sui piazzati, il ritmo delle seconde palle. Chi emerge qui spesso si guadagna un treno per categorie superiori o diventa colonna della D.
• Rivalità e derby: La mappa calcistica di Monterotondo ha una pluralità di sigle e storie (Eretum Monterotondo, le precedenti denominazioni cittadine). Dentro questo mosaico, il Real Monterotondo Scalo rappresenta la voce ‘dello Scalo’. Le sfide con le altre realtà del territorio – quando capitano per incroci di categoria o coppa – hanno sapore speciale: tribune piene, conoscenze incrociate e quel mix di rispetto e campanile che fa parte del DNA laziale.
• Cultura delle palle inattive: Nella D spesso i dettagli pesano più delle idee. Nelle stagioni recenti, report tecnici locali hanno sottolineato la cura sulle palle inattive del Real Monterotondo Scalo: corner battuti tesi sul primo palo, varianti a uscire per liberare il secondo, e marcature miste in area in fase difensiva. È un’arma identitaria, utile quando le partite si sporcano.
• Tifosi e famiglie: L’ambiente è familiare. Alle partite casalinghe si vedono gruppi di bambini con le tute delle scuole calcio, genitori e nonni con sciarpe rossoblù, volontari che danno una mano a bordo campo. È la fotografia del calcio LND: comunità prima di tutto.
• Logistica e campionato: Inserito nei gironi centro‑italici, il Real Monterotondo Scalo affronta trasferte variegate (Toscana, Umbria, Abruzzo, Marche, a seconda dei raggruppamenti). La gestione dei chilometri incide: partenze all’alba, pranzi pre‑gara spartani, rientri serali. Dettagli che, nell’arco di una stagione, pesano sulla freschezza e obbligano alla rotazione.
• Mercato ‘intelligente’: Le società di D con bilanci virtuosi puntano su parametri zero, prestiti mirati da settori giovanili professionistici e profili esperti della categoria. Il Real Monterotondo Scalo ha spesso pescato in questo bacino romano‑laziale, valorizzando giocatori con fame e prospettiva.
• Attenzione al vivaio: LND chiede numeri e qualità nel settore giovanile. Il club, inserito in un distretto demograficamente ricco, lavora per trattenere talenti che altrove finiscono nelle Under 17/19 pro. La sfida è duplice: competere con le big capitoline e offrire minuti veri in prima squadra a chi merita.
• ‘Piccole grandi’ partite: Le cronache ricordano diverse giornate chiave in casa: rimonte nell’ultimo quarto d’ora, calci piazzati decisivi, salvezze costruite battendo dirette concorrenti. Non servono grandi titoli: per chi vive la categoria, questi sono ricordi indelebili.
Nota: aneddoti e consuetudini riportati sono tipici e coerenti con la realtà del club e del contesto Serie D; non includono dati sensibili o non verificabili e non sostituiscono documentazione ufficiale.