Nocerina
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1910
- City: Nocera Inferiore (SA)
- Country: Italia
- Founder: Unknown
- Milestones: - 1910: nascita del club rossonero a Nocera Inferiore, embrione dell’attuale ASD Nocerina 1910.
- Dopoguerra: prima storica promozione in Serie B (apparizione breve ma simbolica per il territorio).
- Fine anni ’70: ritorno in Serie B, seconda apparizione in cadetteria.
- 2010–11: vittoria del girone di Lega Pro Prima Divisione e nuova promozione in Serie B.
- 2013: il “derby della vergogna” con Salernitana porta a durissime sanzioni federali e all’esclusione dai campionati professionistici.
- 2015: rifondazione in ambito dilettantistico (Città di Nocera), recupero graduale di nome, colori e tradizioni della Nocerina.
- Presente: militanza stabilmente nell’area interregionale (Serie D), ambizione di ritorno tra i pro.
History
La Nocerina nasce nel 1910 a Nocera Inferiore, cuore pulsante dell’Agro nocerino-sarnese. Fin dalle origini la società abbraccia i colori rossoneri e adotta il soprannome “Molossi”, richiamo alla fierezza e alla resistenza tipica dei cani molossoidi, poi diventato un vero e proprio marchio identitario. Il club muove i primi passi tra i tornei regionali e interregionali del Centro-Sud, forgiando un forte legame popolare con la città e con il vicino comune di Nocera Superiore, che spesso si riconosce nella stessa passione calcistica.
Il dopoguerra segna l’ingresso nell’età dell’oro: la Nocerina centra la prima promozione in Serie B, una scalata che certifica la solidità tecnica e organizzativa del periodo. La permanenza nella cadetteria è fugace, ma l’effetto è duraturo: l’appetito della piazza cresce e il club si consolida come realtà abituale della terza serie. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, i rossoneri ritrovano la Serie B: è la seconda epocale apparizione nel calcio che conta, alimentata da un tifo sempre più caldo allo stadio San Francesco d’Assisi, impianto che diventa una roccaforte campana.
L’identità della Nocerina è fatta di cicliche ripartenze: negli anni Novanta e Duemila, il club resta stabilmente nell’orbita professionistica, alternando fasi ambiziose a inevitabili difficoltà economiche. L’apice della storia recente arriva nel 2010–11: i rossoneri vincono il girone di Lega Pro Prima Divisione e tornano in Serie B. La stagione successiva in cadetteria è complessa e si chiude con la retrocessione, ma la sensazione è che la Nocerina stia di nuovo bussando con decisione alla porta del grande calcio.
Il 2013, purtroppo, segna il momento più buio. Nel derby con la Salernitana esplode il caso passato alle cronache come “derby della vergogna”: in seguito a un clima tesissimo e a condotte antisportive (fino alla farsa degli infortuni multipli), la FIGC interviene con multe, squalifiche e, infine, con l’esclusione del club dai campionati professionistici. È un colpo durissimo, sportivo e reputazionale, che sembra chiudere un ciclo.
La storia rossonera, però, non finisce. Nel 2015 la piazza riparte dal dilettantismo con una nuova sigla societaria, recuperando nel breve periodo nome, colori e tradizioni della Nocerina. L’ambizione torna a essere quella di risalire la piramide calcistica con programmazione, valorizzazione del vivaio e una gestione sostenibile. Oggi la Nocerina è una presenza riconoscibile e rispettata in Serie D: un club dal grande seguito locale, capace di riempire il San Francesco d’Assisi nelle giornate chiave, mantenendo vivo il sogno del ritorno tra i professionisti. Non è un brand globale, ma in Campania e nel Sud ha una risonanza che travalica la categoria, grazie a un’identità rocciosa, alla rivalità storica con Salernitana, Paganese e altre campane, e a una tradizione che ha già dimostrato di saper rinascere dalle proprie ceneri.
Honours
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- title: Lega Pro Prima Divisione (Girone B)
- years: 2011
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- title: Eccellenza Campania
- years: 2016
Statistical Insights
Indicatori chiave (ultimo controllo 2025-08-22):
- Tasso di vittoria (ultime 3 stagioni complete): Unknown.
- Gol fatti per gara (ultime 3 stagioni complete): Unknown.
- Gol subiti per gara (ultime 3 stagioni complete): Unknown.
- Miglior striscia risultati (ultime 3 stagioni): Unknown.
- Peggior striscia risultati (ultime 3 stagioni): Unknown.
Altri dati storici: 3 apparizioni complessive in Serie B nella propria storia (dopoguerra, fine anni ’70, inizio anni 2010). Presenza pluridecennale in terza serie e solida tradizione nel calcio campano.
Key Players
Unknown (rosa e top performer non disponibili con sufficiente affidabilità; ultimo controllo 2025-08-22).
Projection
La Nocerina, tipicamente competitiva in Serie D, esprime una base tifosa ampia e un’identità tattica pragmatica. In assenza di dati aggiornati su rosa, mercato e payroll, le stime restano indicative: promozione diretta 8–12%, playoff 25–35%, metà classifica 35–45%, rischio retrocessione 10–15%. Variabili chiave: tenuta difensiva, punti in casa al San Francesco, incisività sui calci piazzati. Con continuità e un attacco da 1.3–1.5 gol/gara, la squadra sarebbe strutturalmente da playoff; sotto 1.1 gol/gara e con xGA elevato, l’orizzonte scivola verso la metà-bassa graduatoria.
Trivia
• Molossi di nome e di fatto: il soprannome della Nocerina non è un vezzo, ma un manifesto culturale. Il molosso è un cane forte, coriaceo, fedele: esattamente le qualità che i tifosi attribuiscono alla loro squadra. Non a caso, il cane campeggia spesso nella simbologia e nel merchandising rossonero.
• Rossonero, ma non solo “alla Milan”: i colori ricordano il Diavolo, ma a Nocera il rossonero ha una declinazione ruvida, popolare, con strisce spesso più marcate e dettagli stilistici che cambiano nel tempo, mantenendo però un’identità visiva immediatamente riconoscibile in Campania.
• San Francesco d’Assisi, una casa speciale: lo stadio di Nocera Inferiore, intitolato al Santo di Assisi, è un impianto dalla forte connotazione cittadina. Per generazioni di tifosi è stato scuola di calcio e di vita. Le giornate da tutto esaurito, specie nelle sfide con le rivali storiche, sono fotografia perfetta di un calcio che profuma di provincia e di passione vera.
• Il derby che ha fatto discutere l’Italia: il cosiddetto “derby della vergogna” del 2013 contro la Salernitana è entrato (purtroppo) nella memoria collettiva nazionale. Il match, segnato da comportamento antisportivo e caos, fu determinante per le sanzioni che colpirono il club. Quell’episodio è ancora oggi monito e punto di svolta: da lì ripartire con altre regole, altre tutele, altro approccio.
• Rinascere è una specialità: la storia della Nocerina è un alternarsi di picchi e ripartenze. La rifondazione nell’area dilettantistica a metà degli anni 2010 ha mostrato la resilienza della piazza: recuperare il nome, unire la gente, riportare entusiasmo allo stadio. Non è cosa da poco. La comunità rossonera ha dimostrato come il senso di appartenenza possa trasformarsi in energia concreta.
• Un vivaio che sa stupire: pur senza le risorse dei grandi centri, la Nocerina ha spesso valorizzato profili interessanti, lanciandoli in palcoscenici superiori o restituendoli al calcio che conta dopo fasi di rilancio. È una vocazione: fiutare talento, modellarlo, metterlo al servizio di un’idea di squadra intensa e verticale.
• Rivalità ad alta temperatura: Salernitana in primis, ma anche Paganese, Cavese, Savoia e altri club campani compongono una mappa di rivalità che accende il calendario. Sono partite che vanno oltre i 90 minuti: geografia, storia sociale, identità locale. Per questo, a volte, diventano croce e delizia della stagione.
• Tre volte in B: per una realtà di provincia, tre assaggi di cadetteria sono tanta roba. Significa che la Nocerina ha più volte saputo costruire cicli tecnici vincenti, con scouting mirato e allenatori capaci di spremere il massimo da organici non sempre profondi.
• Una piazza che fa la differenza: i rossoneri hanno un seguito che pesa. Nelle annate buone, il San Francesco è un valore aggiunto tangibile: punti, pressing emotivo, identità. E quando la palla scotta, il tifo molosso è spesso il dodicesimo uomo.
• Tradizione e pragmatismo: la Nocerina incarna il calcio del Sud che lotta con le unghie e con i denti. Squadre compatte, ritmi alti, sfruttamento delle palle inattive, mentalità da battaglia. È un marchio tattico che si ritrova nelle stagioni migliori, quando la squadra riesce a essere corta, aggressiva e letale in transizione.
• Un brand territoriale: non sarà un club globale, ma a Nocera e dintorni la Nocerina è istituzione. Maglie indossate la domenica, sciarpe esposte nelle botteghe, chiacchiere al bar che diventano dibattito cittadino. Un capitale sociale che non compare a bilancio, ma che spesso decide le stagioni. E se c’è una costante nella storia rossonera è questa: sottovalutare i Molossi è sempre un errore.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 10 | 10 | 20 | |||
| Pareggi | 6 | 4 | 10 | |||
| Sconfitte | 1 | 3 | 4 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.7 | 29 | 2.1 | 35 | 1.9 | 64 |
| Goal concessi | 0.5 | 9 | 1.1 | 18 | 0.8 | 27 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.6 | 10 | 0.4 | 6 | 0.5 | 16 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||