Manfredonia
Official Info
- League Website: https://seried.lnd.it
Quick Facts
- Founded: 1932 (rifondazioni successive registrate; ultima nota nel decennio 2010–2020)
- City: Manfredonia (FG)
- Country: Italia
- Founder: Unknown
- Milestones: 1932: fondazione del club cittadino; Anni 2000: salto nel professionismo e affermazioni nazionali nelle serie C; Crisi economico-sportive nel decennio successivo con rifondazioni; Ritorno nei campionati nazionali dilettantistici (Serie D) negli anni recenti.
History
Il calcio a Manfredonia nasce formalmente nel 1932, anno di fondazione della società che diventerà il riferimento sportivo della città sipontina. Biancoceleste la livrea, mare e vento la cifra identitaria: una squadra cresciuta tra i muretti a secco e la salsedine dell’Adriatico, con uno stadio – il Miramare – che incarna da sempre la passione del territorio. Dopo i primi decenni spesi tra i campionati regionali e interregionali, il club inizia a strutturarsi con maggiore ambizione nel secondo dopoguerra, facendo della cantera e del radicamento locale la propria base, e alternando fasi di crescita a fisiologici momenti di difficoltà, come spesso accade nel calcio di provincia.
Il vero salto di qualità arriva nella prima metà degli anni Duemila, quando Manfredonia entra stabilmente nel perimetro del calcio nazionale. La scalata dalle categorie regionali porta la squadra a misurarsi con la Serie D e quindi con la Serie C, tra avversarie di blasone e trasferte impegnative. La città vive quegli anni come una stagione d’oro: affluenze in aumento al Miramare, entusiasmo contagioso, un’identità tattica pragmatica e verticale, costruita su aggressività, intensità e palle inattive. Sono stagioni in cui il nome di Manfredonia circola con rispetto tra gli addetti ai lavori, insieme alla reputazione di un ambiente caldo ma corretto.
Come per molte realtà medio-piccole, il contraltare di quel periodo felice è rappresentato dalla sostenibilità economica. Tra la fine degli anni 2000 e il decennio successivo, la società affronta crisi e rifondazioni, con ripartenze dai campionati dilettantistici. Nonostante le scosse, lo zoccolo duro della tifoseria resta, la cultura tecnica non si disperde e l’impianto sportivo continua ad essere il punto di ritrovo di una comunità che al calcio chiede orgoglio e appartenenza. Negli anni più recenti il club ritrova stabilità e torna a frequentare il massimo campionato dilettantistico nazionale (Serie D), puntando su programmazione, competenza dirigenziale e scouting di prossimità: giovani affamati, qualche veterano di categoria, allenatori capaci di lavorare sulla fase difensiva e sulla transizione.
L’identità del Manfredonia è rimasta coerente: colori biancocelesti, un simbolo spesso legato al mare (il delfino è ricorrente nell’immaginario grafico societario), una tifoseria che anima il settore caldo del Miramare con coreografie e cori. Il tessuto delle rivalità e delle amicizie riflette la geografia pallonara pugliese: derby sentiti con club della provincia di Foggia e della Puglia settentrionale, incroci frequenti con piazze calorose dell’Adriatico.
Oggi il progetto sportive si basa su sostenibilità e crescita graduale: consolidare la categoria, valorizzare i talenti locali, costruire una struttura societaria capace di durare nel tempo. Non un club “globale”, ma una realtà con un forte radicamento territoriale e una narrativa che parla di resilienza. Il Manfredonia non ha mai smesso di essere un laboratorio calcistico del Sud, in cui l’energia della città fa la differenza la domenica. È una storia fatta di onde: alcune impetuose, altre di risacca; ma tutte hanno lasciato un segno profondo sulle curve del Miramare e nella memoria sportiva di Manfredonia.
Honours
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- title: Partecipazioni ai campionati professionistici (Serie C)
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- title: Serie D (promozioni/primati di girone)
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- title: Eccellenza Puglia (titoli/promozioni)
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- title: Coppa Italia Dilettanti Puglia
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Statistical Insights
Dati quantitativi completi (win rate, media gol fatti/subiti, strisce migliori/peggiori) non unificabili con affidabilità nelle ultime tre stagioni a causa di fonti eterogenee e aggiornamenti parziali. Indicazioni qualitative ricorrenti: 1) fattore Miramare storicamente positivo con media punti superiore rispetto alle gare esterne; 2) fase difensiva centrale al modello competitivo (linea bassa/medio-bassa, densità in area, cura delle palle inattive); 3) produzione offensiva legata a transizioni e corsie laterali, con pesantezza realizzativa della prima punta e inserimenti della mezzala mancina. Metodologia (DirettaSport24): raccolta gare ufficiali di campionato + eventuali playoff/out-off, esclusa Coppa; calcolo tasso di vittorie = vittorie/partite, gol/partita = gol fatti ÷ gare, idem concessi; strisce: conteggio consecutive maggiori. Nota: in assenza di dataset coerente multi-fonte entro 30 giorni, i numeri puntuali sono marcati come Unknown.
Key Players
Unknown (rosa in aggiornamento; dati completi non consolidati entro la soglia di freschezza di 30 giorni). Profilo tipico dei protagonisti del Manfredonia in categoria: 1) difensore centrale esperto, leader delle palle inattive; 2) mediano/regista con buona lettura delle seconde palle; 3) esterno a piede forte capace di gamba e cross; 4) prima punta fisica per attaccare il primo palo. Aggiornamento redazionale necessario alla pubblicazione della lista nomi-statistiche.
Projection
Outlook tecnico in stile betting (stime redazionali, baseline di categoria, dati incompleti): promozione diretta 8–12%; accesso playoff 25–35%; permanenza tranquilla 55–65%; rischio playout/retrocessione 15–20%. Fattori chiave: solidità interna al Miramare, stato di forma del terminale offensivo, profondità della panchina tra novembre e aprile, qualità sulle palle inattive. Sensibilità: +5 punti percentuali sul target playoff con xG non-penalty positivo >+0,20 per gara e difesa su piazzati sotto 0,25 xGA/90; rischio in aumento se l’indice di disponibilità (infortuni/squalifiche) supera il 15% della rosa per tre turni consecutivi.
Trivia
• Stadio Miramare, il salotto sul mare. L’impianto cittadino, a pochi passi dall’Adriatico, è parte del DNA del Manfredonia: vento spesso protagonista, palloni che prendono traiettorie imprevedibili, rimesse laterali che diventano quasi corner quando soffia il maestrale. Gli avversari lo imparano in fretta: qui si gioca “un altro” calcio, fatto di ritmi verticali e seconde palle.
• Biancocelesti per vocazione. La scelta cromatica richiama i colori del cielo e del mare; nella simbologia sociale ricorre spesso il delfino, animale-simbolo di un rapporto intimo con l’acqua. Un’immagine che racconta plasticamente lo stile del club: elasticità, resistenza, intelligenza collettiva.
• La spinta della curva. Il settore caldo del Miramare – tradizionalmente la Curva – è noto per coreografie artigianali e cori che mescolano dialetto e creatività. Non c’è grande sponsor che tenga: a Manfredonia il capitale sociale è la gente, e la squadra lo sa. “Gamba, cuore e sudore” è la cifra che spesso si legge negli striscioni.
• Derby e identità. Il tessuto di rivalità e amicizie ricalca la geografia pugliese: partite contro realtà della provincia di Foggia e dell’Adriatico nord-pugliese assumono spesso tratti da derby. È un calcio di prossimità, in cui lo stadio diventa piazza civica e le trasferte corte alimentano narrazioni che durano anni.
• Salti di categoria: lezioni imparate. Il club ha vissuto almeno una fase d’oro con l’accesso ai campionati professionistici nazionali, sperimentando il salto organizzativo richiesto dalla Serie C. Una memoria tecnica rimasta nel tessuto societario: pianificazione, budget sostenibile, valorizzazione dei giovani. Non sempre facile, ma determinante per non disperdere competenze.
• Crisi e resilienza. Come molte realtà del calcio italiano, Manfredonia ha attraversato momenti di difficoltà amministrativa che hanno portato a rifondazioni nel decennio 2010–2020. Ogni ripartenza, però, ha rafforzato il rapporto tra squadra e città: obiettivi chiari, bilanci sotto controllo, attenzione maniacale ai dettagli (dalla logistica al terreno di gioco).
• Scuola di calcio e talenti di passaggio. Nel tempo, il Miramare ha visto crescere giovani poi passati a categorie superiori. Spesso frontalieri del professionismo: ragazzi che hanno usato Manfredonia come trampolino, lasciando in dote professionalità e mentalità. La filiera giovanile, in una città di mare, è anche luogo educativo e presidio sociale.
• Identità tattica. Nelle stagioni più efficaci, la squadra ha adottato sistemi flessibili (4-3-3 o 3-5-2) con principi chiari: densità centrale, esterni aggressivi, ricerca del cross sul secondo palo. Le partite “da Manfredonia” si riconoscono: fase difensiva compatta sotto linea palla, ripartenze, tanta cura dei dettagli sui piazzati.
• Cultura del dettaglio. In un contesto con risorse finite, il vantaggio competitivo passa dalla preparazione: palle inattive disegnate, marcature ibride, gestione dei carichi in settimane con due gare. La statistica applicata al dilettantismo – xG e video-scouting – è entrata anche qui: piccole grandi professionalità invisibili ai riflettori.
• Città e squadra, una cosa sola. A Manfredonia la domenica è rito: caffè sul lungomare, sciarpa biancoceleste, stadio. La squadra diventa metafora della città: resilienza, lavoro, appartenenza. Quando il Miramare si accende, anche le partite “sporche” diventano belle. E per chi ama il calcio vero, questo basta e avanza.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 6 | 2 | 8 | |||
| Pareggi | 5 | 6 | 11 | |||
| Sconfitte | 6 | 9 | 15 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.2 | 21 | 0.7 | 12 | 1 | 33 |
| Goal concessi | 1.3 | 22 | 1.7 | 29 | 1.5 | 51 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0.1 | 1 | 0 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.3 | 5 | 0.3 | 5 | 0.3 | 10 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||