Ventforet Kofu

Città
Kōfu, Prefettura di Yamanashi
Nazione
Sito Web
Fondata
1965
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1965 (come Kofu Club); rinominato Ventforet Kofu nel 1995
  • City: Kōfu, Prefettura di Yamanashi
  • Country: Giappone
  • Founder: Unknown
  • Milestones: - 1965: fondazione come Kofu Club; 1995: adozione del nome Ventforet Kofu.
    - 1999: ingresso nella nuova J.League Division 2 (J2).
    - 2005: prima promozione in J1 tramite spareggio, storica vittoria sul Kashiwa Reysol.
    - 2010: ritorno in J1; 2012: titolo di J2 League e nuova promozione.
    - 2013–2017: ciclo prolungato in J1; 2017: retrocessione in J2.
    - 2022: trionfo in Coppa dell’Imperatore (prima grande coppa del club).
    - 2023/24: esordio in AFC Champions League come club di J2; avanzamento alla fase a eliminazione diretta.

History

Ventforet Kofu nasce nel 1965 come Kofu Club, espressione calcistica della città capoluogo della prefettura di Yamanashi, un’area nota per frutteti, vino e lo scenario del Monte Fuji all’orizzonte. Il rebranding in Ventforet Kofu arriva nel 1995, con un nome che mescola il francese “vent” (vento) e “forêt” (foresta): un richiamo poetico ai paesaggi ventosi e boscosi della regione. Con la ristrutturazione del calcio nipponico a fine anni Novanta, il club entra nella neonata J.League Division 2 (J2) nel 1999, adottando progressivamente un modello professionistico e una forte identità comunitaria.
La prima impresa che entra nella memoria collettiva arriva nel 2005: guidato da una solida organizzazione e un calcio diretto ma efficace, Kofu conquista la promozione battendo il Kashiwa Reysol nello spareggio J1/J2, aprendo un primo ciclo nella massima serie. Dopo un sali-scendi con la J1, il club centra il titolo di J2 nel 2012, salendo nuovamente in alto e costruendo, tra il 2013 e il 2017, un periodo di permanenza prolungata in J1, fatto di salvezze laboriose e identità tattica pragmatica.
La retrocessione del 2017 riporta i blu-rossi in J2, dove Ventforet ritrova equilibrio, investe su scouting mirato e su un pubblico fedele. Nel 2022 la svolta: un percorso di Coppa dell’Imperatore (Emperor’s Cup) da “cenerentola”, con eliminazioni di club di categoria superiore e una finale indimenticabile decisa ai rigori contro il Sanfrecce Hiroshima. È il primo trofeo maggiore della storia di Kofu e vale un biglietto per l’AFC Champions League.
L’esordio continentale nel 2023/24 ha un sapore unico: un club di seconda divisione che si misura con l’élite asiatica. Per gli standard AFC, Kofu disputa le gare interne allo Stadio Nazionale di Tokyo, trasformando l’evento in una vetrina mediatica. L’underdog giapponese supera la fase a gironi e approda agli ottavi, caso rarissimo per un team non di massima serie, consolidando una narrazione di resilienza, organizzazione tattica e capacità di reggere il ritmo internazionale.
Nel DNA di Ventforet c’è la valorizzazione di profili magari non altisonanti ma funzionali: punte di lavoro, esterni intensi, centrali capaci di leggere il gioco. La tifoseria, radicata nel tessuto locale, porta colore e calore con coreografie e cori che risuonano nel JIT Recycle Ink Stadium, impianto che incarna il legame con il territorio. Il club continua a muoversi su binari di sostenibilità economica, attenzione all’accademia e ambizioni misurate: stabilità alta in J2, puntate verso la promozione, e la consapevolezza che l’exploit in coppa ha alzato l’asticella delle aspettative. Globalmente, Ventforet non è un brand planetario, ma la sua parentesi in Champions asiatica ne ha ampliato la riconoscibilità, costruendo un seguito curioso anche fuori dal Giappone.

Honours

    • title: Emperor's Cup (Coppa dell'Imperatore)
    • years: 2022
    • title: J2 League
    • years: 2012

Statistical Insights

Win rate (ultime 5 stagioni in J2): Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-22). Gol segnati per partita (J2): Unknown. Gol concessi per partita (J2): Unknown. Serie utile più lunga in campionato: Unknown. Serie negativa più lunga: Unknown. Nota qualitativa: il profilo di rendimento recente evidenzia una struttura difensiva compatta, una forte pericolosità su palla inattiva e una tendenza a massimizzare expected goals su transizione, elementi che hanno favorito l’exploit in coppa.

Key Players

Rosa soggetta a turnover; dati puntuali delle ultime stagioni non completamente disponibili (ultimo aggiornamento 2025-08-22). Profili storicamente determinanti nel ciclo moderno includono Mike Havenaar (ATT, leader delle promozioni con numeri in doppia cifra), e diversi esterni/avanti brasiliani come Cristiano e Dudu che hanno aggiunto gol e assist nei periodi di permanenza. L’approccio del club privilegia elementi duttili e ad alto volume di corsa, con un portiere affidabile e centrali aggressivi nei duelli aerei.

Projection

Outlook analitico: base da metà-alta J2 con varianza positiva se la fase difensiva resta top-6 della categoria e se il reparto offensivo trova un terminale da 15+ gol. Probabilità implicite (stima DirettaSport24): promozione diretta 10–15%, playoff promozione 35–45%, metà classifica 30–40%, rischio zona retrocessione 5–10%. In coppa nazionale, profilo da mina vagante con chance di deep run 10–15% se il sorteggio è favorevole.

Trivia

• Etimologia unica: Ventforet nasce dalla crasi tra “vent” e “forêt”, due parole francesi che significano “vento” e “foresta”. È un omaggio all’habitat di Yamanashi: correnti d’aria che sferzano la piana di Kōfu e pendii boscosi che abbracciano la città. Una scelta non banale in un calcio, quello giapponese, che ha spesso cercato nomi internazionali e identitari.
• Il primo grande titolo è una favola: la Coppa dell’Imperatore 2022. Kofu arriva alla finale da club di J2, affronta una big di J1 e non sfigura sul piano tattico, sfruttando la preparazione delle palle inattive e la disciplina difensiva. Il trionfo ai rigori entra nella ristrettissima lista di club di seconda divisione capaci di conquistare il trofeo più antico del Giappone.
• Debutto continentale fuori casa… in casa: per gli standard strutturali AFC, il JIT Recycle Ink Stadium non è omologato alle fasi internazionali. E così il club gioca le partite interne dell’AFC Champions League allo Stadio Nazionale di Tokyo. Una soluzione che trasforma ogni gara in una “trasferta di massa” e amplifica l’eco mediatica del marchio Ventforet.
• Underdog d’Asia: al primo colpo in AFC Champions League, Kofu supera la fase a gironi e approda agli ottavi. È un unicum quasi assoluto per un club di seconda divisione: la differenza di budget e roster è colmata con organizzazione, ritmo e una curva di apprendimento rapidissima nella gestione dei momenti della partita.
• Il legame col territorio: Yamanashi è sinonimo di uva Koshu e vini giapponesi. Attorno al matchday, è facile trovare riferimenti enogastronomici locali, anche nello street food intorno allo stadio. Questo radicamento rafforza il senso di comunità e la fedeltà della tifoseria.
• Rivalità di prossimità: la geografia crea piccoli derby regionali lungo l’asse Chūō, con club come Matsumoto Yamaga che hanno spesso incrociato Kofu in partite molto sentite per tifo e cornice.
• Modello sostenibile: Ventforet non vive di grandi colpi di mercato; predilige l’upgrade continuo tramite scouting nazionale (prestiti mirati dalla J1, veterani affidabili, profili sudamericani a costo sostenibile). L’incremento di valore viene dal campo: minuti ai giovani, rivendite misurate, salario medio sotto controllo.
• Allenatori e identità: il club ha alternato tecnici pragmatici a profili più propositivi, mantenendo però un “minimo comune multiplo”: densità centrale, esterni generosi, grande attenzione ai dettagli difensivi. Il risultato è un’identità che, quando funziona, rende Kofu una squadra complicata per chiunque.
• Simboli e colori: blu e rosso sono la pelle del Ventforet. La curva non rinuncia a bandiere e tamburi, con cori che finiscono per rimare con “VFK”, acronimo che campeggia su sciarpe e striscioni. L’iconografia del club, dagli stemmi alle grafiche, richiama spesso motivi geometrici e riferimenti alla natura locale.
• La cultura della palla inattiva: negli anni migliori la percentuale di gol da corner e punizioni è stata sopra media. Un tratto tecnico-tattico che, nel calcio giapponese contemporaneo, spesso fa la differenza in equilibrio.
• Effetto vetrina: l’apparizione in Champions asiatica ha esposto giocatori e staff a contesti diversi, aumentando l’appeal di Kofu come platform club per calciatori emergenti. Anche sponsor regionali hanno beneficiato di una visibilità insolita per una società di J2.
• Uno stadio “di famiglia”: il JIT Recycle Ink Stadium non è enorme, ma restituisce prossimità e calore. Quando il vento di Kōfu si alza, l’acustica favorisce la spinta del pubblico e l’ambiente diventa davvero “home field advantage”.

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