Roasso Kumamoto
Official Info
- Official Website: https://roasso-k.com
- League Website: https://www.jleague.jp/club/kumamoto/
Quick Facts
- Founded: 1969
- City: Kumamoto
- Country: Giappone
- Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Milestones: - 1969: fondazione come club aziendale nella galassia NTT a Kumamoto
- 2005: rilancio come club cittadino con il nome Rosso Kumamoto; vittoria nella Kyushu Soccer League
- 2006–2007: ingresso nella Japan Football League (JFL), consolidamento nazionale
- 2008: ammissione alla J.League Division 2 (J2) e cambio nome in Roasso Kumamoto
- 2016: gravi scosse sismiche nel Kumamoto: impianto danneggiato, calendario stravolto, forte risposta comunitaria
- 2018: retrocessione in J3 dopo stagione difficile
- 2021: titolo di J3 e promozione in J2
- 2022: ritorno competitivo in J2 con qualificazione ai playoff promozione
History
Roasso Kumamoto è il club professionistico che rappresenta il cuore del Kyushu centrale. La sua storia inizia nel 1969 come formazione aziendale legata all’universo NTT, modello allora tipico nel calcio giapponese pre‑J.League. Per decenni il club ha navigato tra circuiti regionali e dilettantismo evoluto, fino alla svolta del 2005: la comunità calcistica di Kumamoto decide di rilanciare l’ambizione con una società cittadina, ribattezzata Rosso Kumamoto, con chiaro richiamo al colore sociale e a un’identità più mediterranea. Nel 2005 il club vince subito la Kyushu Soccer League, aprendo la porta alla JFL (2006‑2007), il trampolino che precede la professionalizzazione piena.
Nel 2008 arriva l’ingresso nella J.League Division 2 e il rebranding in Roasso Kumamoto: un nome che fonde più suggestioni. “Roasso” richiama il rosso (rosso in italiano), “asso” (l’asso del mazzo) e Aso, il vulcano che domina la prefettura. L’icona grafica del cavallo rimanda alla tradizione equestre locale, mentre l’impianto di casa – oggi noto come Egao Kenko Stadium – diventa il teatro delle domeniche rossonere.
La traiettoria sportiva è a onde: stagioni di consolidamento in J2 si alternano a fasi difficili, fino alla scivolata in J3 alla fine degli anni 2010. Il 2016 segna uno spartiacque non solo sportivo: i terremoti di Kumamoto colpiscono duramente la città e il club, con stadio danneggiato, partite spostate e logistica complessa. La reazione, però, cementa il legame con il territorio: il Roasso diventa veicolo di solidarietà e ripartenza, moltiplicando iniziative sociali e match‑day pensati per rianimare la comunità.
Dopo la retrocessione, la ricostruzione è pragmatica: lavoro sul vivaio, scouting mirato, identità di gioco aggressiva e modulabile, con attenzione alle transizioni e all’intensità. Nel 2021 il club conquista il titolo di J3, guadagnandosi il ritorno in J2. Il 2022 offre la cartolina dell’ambizione: stagione brillante, qualificazione ai playoff promozione e proposta calcistica riconoscibile, modernizzata nell’uso delle catene laterali e nella pressione coordinata.
Oggi il Roasso è una realtà solida del panorama J2, con un pubblico fedele, un brand radicato nel territorio e un posizionamento tecnico che guarda verso l’alto senza perdere realismo. Non è un club dalla portata globale come i colossi della J1, ma ha costruito un seguito nazionale grazie a identità, resilienza e a uno stile comunicativo fortemente legato alla cultura di Kumamoto. La sua missione resta chiara: stabilità in J2, valorizzazione dei talenti locali e colpi mirati sul mercato per riaprire, stagione dopo stagione, la finestra dei playoff.
Honours
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- title: J3 League
- years: 2021
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- title: Kyushu Soccer League
- years: 2005
Statistical Insights
Indicatori chiave (ultima stagione completa in J2):
- Win rate: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Gol segnati a partita: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Gol concessi a partita: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Differenza reti: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Serie utile più lunga: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
- Serie negativa più lunga: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
L’identità tattica recente privilegia intensità, pressione orientata sul lato palla e sviluppo veloce in ampiezza; fase di non possesso compatta, con linee corte e attacco aggressivo della seconda palla.
Key Players
Profili di riferimento (aggiornamento: 2025-08-22):
- Shuhei Kamimura (Centrocampista): capitano e faro del possesso, leadership tecnica e agonistica; regia bassa, volume di intercetti e passaggi progressivi. Stat line specifica: Unknown.
- Portiere titolare: punto di equilibrio tra reattività tra i pali e uscita alta; clean sheet e PSxG data: Unknown.
- Attaccante di riferimento: terminale per attacchi diretti, attacco primo palo e capacità di rifinitura in transizione. Gol/90 e xG: Unknown.
- Esterno/trequartista: crea superiorità in 1v1 e rifinisce sul lato forte. Assist/90: Unknown.
Nota: i nomi dei profili che non siano Kamimura possono variare finestra di mercato dopo finestra; dati numerici saranno aggiornati con l’apertura dei database.
Projection
Outlook competitivo in J2 (implied odds stile betting):
- Promozione diretta in J1: 3–6% (quota implicita ~16.7–33.0)
- Playoff promozione J1: 20–28% (quota ~3.6–5.0)
- Metà classifica stabile: 45–55% (quota ~1.8–2.2)
- Rischio playout/retrocessione in J3: 10–15% (quota ~6.5–10.0)
Driver chiave: tenuta difensiva lontano da Kumamoto, conversione delle palle inattive e disponibilità fisica del nucleo titolare. Con un differenziale xG in equilibrio e una fase di non possesso pulita, il Roasso resta candidato naturale alla parte medio‑alta della classifica e alla corsa playoff.
Trivia
• Origine del nome: “Roasso” è un neologismo che incrocia ‘rosso’ (il colore sociale), ‘asso’ (l’asso, simbolo di ambizione) e Aso, il vulcano attivo che domina la prefettura. In una parola, identità cromatica, fame competitiva e radici territoriali.
• Simboli e mascotte: l’iconografia del cavallo non è casuale. Kumamoto è storicamente legata all’allevamento equino e alle tradizioni marziali in cui il cavallo è figura centrale. La mascotte del club incarna energia e orgoglio locale, spesso protagonista delle attività con i tifosi.
• Stadio e contesto: l’Egao Kenko Stadium (ex Kumamoto Athletic Stadium) è un impianto polifunzionale da circa 30.000 posti, il cui nome commerciale richiama ‘salute’ e ‘sorriso’. La sua pista d’atletica impone al club un lavoro meticoloso sull’atmosfera match‑day: tifo organizzato dietro le porte, coreografie e un uso oculato della musica pre‑gara. Nel post‑terremoto 2016, lo stadio è diventato un luogo di resilienza civica tanto quanto sportiva.
• Comunità e post‑sisma: il 2016 ha segnato l’identità del Roasso oltre il campo. Oltre a gestire emergenze logistiche, la società ha organizzato raccolte fondi, attività con scuole e ospedali, e giornate di sport di base. L’impatto è stato duplice: un rafforzamento emotivo della fanbase e un posizionamento del club come attore sociale del territorio.
• Derby di Kyushu: la geografia regala un fitto reticolo di rivalità regionali – Avispa Fukuoka, Sagan Tosu, Oita Trinita, V‑Varen Nagasaki, Giravanz Kitakyushu, Kagoshima United. Le trasferte sono spesso corte, i settori ospiti pieni: ciò alimenta la competitività e il ritorno mediatico anche oltre i confini della prefettura.
• Scouting e identità: senza il budget dei colossi J1, il Roasso ha sviluppato un modello accorto: valorizzazione del vivaio locale, scommesse su profili under‑used provenienti da J1 e su stranieri adattabili (spesso sudamericani) con forte componente atletica. La ‘firma’ tattica recente combina pressione orientata con baricentro medio, catene laterali dinamiche e rifinitura rapida negli half‑spaces.
• Playoff 2022, la cartolina: dopo il ritorno in J2, il Roasso ha sorpreso per continuità e coraggio, centrando i playoff. Al di là dell’esito, quella corsa ha ridefinito la percezione nazionale del club, segnalando Kumamoto come piazza capace di competere ai piani alti con idee e organizzazione.
• Cultura e marketing: il club dialoga spesso con l’iconico ‘Kumamon’, la mascotte prefetturale divenuta fenomeno pop. Collaborazioni e limited edition hanno ampliato l’appeal commerciale oltre i tifosi storici, con impatto positivo sul merchandising e sull’engagement digitale.
• Dettagli cromatici: il rosso domina prima e seconda pelle, con inserzioni scure o bianche a seconda delle stagioni. La scelta cromatica ‘calda’ riflette aggressività e passione, coerente con il naming di matrice italiana.
• Curiosità storica: la denominazione ‘Roasso’ sostituisce ‘Rosso’ all’ingresso in J.League, per un nome più distintivo e registrabile. Un cambio di una lettera che ha dato al brand un’identità ancor più unica nel panorama nipponico.
• Statistiche di contesto: a Kumamoto il tasso di occupazione dello stadio cresce nelle annate in cui il club resta stabilmente nella parte sinistra della classifica; il fattore campo è reale grazie a clima, viaggio e abitudini di campo. Nei dettagli, le palle inattive pesano sopra la media di lega sul monte‑gol del Roasso, sia a favore che contro, accentuando l’importanza della cura del dettaglio su corner e punizioni laterali.
• Visione: l’obiettivo dichiarato è consolidarsi tra le prime 10 della J2 con finestre periodiche sulla zona playoff. Per tradurre la visione in realtà, la pipeline del vivaio e il posizionamento nello scouting universitario restano priorità: è lì che il Roasso può trovare il prossimo ‘asso’.