Barnet

Città
Barnet (Londra)
Nazione
Sito Web
www.barnetfc.com
Fondata
1888
Stadio
The Hive Stadium
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1888
  • City: Barnet (Londra)
  • Country: Inghilterra
  • Founder: Unknown (aggiornato al 2024-12-01)
  • Milestones: 1888: fondazione come Barnet St. Albans Paddock; 1908-09: vittorie Isthmian League; 1922-23, 1927-28, 1952-53: titoli Athenian League; 1990-91, 2004-05: campioni Conference National; 1991: promozione Football League; 2001, 2013: cambio stadio da Underhill a The Hive.

History

Barnet Football Club nasce nel 1888 come Barnet St. Albans Paddock per iniziativa di un gruppo di appassionati che volevano dare identità calcistica all’area di Barnet, nella periferia nord di Londra. Il debutto nei campionati amatoriali dell’epoca segnò le prime affermazioni sul campo, con la conquista dell’Isthmian League nel 1908 e 1909: i ‘Bees’, come sarebbero diventati noti per la somiglianza tra il nome della squadra e la parola inglese per ‘api’, conquistarono rapidamente un seguito locale grazie allo stile di gioco veloce e al sostegno degli abitanti del quartiere.

Negli anni ’20 e ’50 Barnet si distinse in Athenian League, aggiudicandosi i titoli nel 1922-23, 1927-28 e 1952-53. L’attaccamento alle competizioni amatoriali, però, non impedì la svolta verso il professionismo: dopo decenni di gestioni locali, nel 1990 la dirigenza decise di puntare alla Football Conference e, nel 1991, Barnet vinse il titolo di Conference National guadagnando la storica prima promozione in Football League Fourth Division. Quella fu l’alba di un ciclo di alti e bassi: il club mantenne la categoria per buona parte degli anni ’90, ma senza entrare stabilmente nei piani alti della piramide inglese.

Il nuovo millennio portò la retrocessione in Conference nel 2001, subito seguita da una ricostruzione tecnica e societaria che culminò con la seconda vittoria del titolo di Conference National nel 2004-05. La successiva stagione in League Two vide Barnet nuovamente fuori dalla Football League, ma la resilienza del club continuò a emergere attraverso un forte radicamento sul territorio. Nel 2013 il trasferimento dallo storico Underhill Stadium al moderno The Hive di Edgware segnò l’inizio di una nuova era dal punto di vista infrastrutturale.

Negli ultimi anni Barnet si è consolidato nella National League (quinta divisione), con piazzamenti di metà classifica e qualche incursione nei playoff. Sul piano societario, l’organizzazione ha investito nel vivaio e nell’area marketing, cercando di allargare la base di tifosi oltre i confini di Barnet. Nonostante l’assenza prolungata dai piani alti, la tradizione di “The Bees” rimane viva grazie a gesti di fair-play, derby locali accesi e l’attivo coinvolgimento della comunità attraverso iniziative sociali e progetti giovanili.

Honours

    • title: Conference National (National League) champions
    • years: 1991, 2005
    • title: Athenian League champions
    • years: 1923, 1928, 1953
    • title: Isthmian League champions
    • years: 1908, 1909
    • title: London Senior Cup winners
    • years: 1972, 1989, 1995

Statistical Insights

Per la stagione più recente Barnet FC ha un win rate del 28.3%, media gol fatti di 1.00 a partita e gol subiti 1.30. Miglior serie: 3 vittorie consecutive; peggior striscia: 5 gare senza successi.

Key Players

1. John Akinde (attaccante): 12 gol e 4 assist; 2. Sam Cox (centrocampista): 3 gol, 5 assist, 82% passaggi riusciti; 3. Mustafa Kizza (terzino): 2 gol, 3 assist, 14 cross vincenti; 4. Stuart Moore (portiere): 120 parate, media 1.2 gol subiti a gara.

Projection

Outlook mid-table con possibilità playoff al 25%, chance promozione diretta al 10%, rischio retrocessione solo al 5%. Quote implicite: qualificazione playoff @4.0, top-7 @1.25.

Trivia

Barnet FC vanta una serie di aneddoti e curiosità che ne esaltano il carattere unico. Il soprannome ‘Bees’ nasce da un gioco di parole: ‘Bee’ in inglese è ‘ape’, e già nei primi decenni del Novecento i tifosi appose un’ape colorata sui pali negli stadi amatoriali. Il crest attuale conserva l’insetto stilizzato, omaggio a una tradizione lunga oltre un secolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le partite venivano giocate con campi illuminati da lampade antifumo, mentre il club fornì servizi di supporto al locale centro profughi.

La rivalità più sentita è con il Barnet Wood, mai arrivato al professionismo, ma con cui si disputarono derby nei tornei giovanili fino agli anni ’70. Il record di marcature in una singola partita appartiene a Tommy Wilkes: ben 6 gol nel 1926 contro il Southall, risultato finale 8-1. Dal punto di vista infrastrutturale, Underhill Stadium era noto per la sua pendenza: il terreno di gioco non era mai del tutto in piano, condizionando tecnica e tattica delle squadre in trasferta. Nel 2013, dopo 113 anni sotto la collina di Barnet, The Hive divenne sede del club, con un progetto condiviso anche con strutture di cricket e rugby.

Il tifoso più giovane ad aver mai varcato i cancelli di Underhill aveva soltanto 6 mesi di vita, accompagnato in braccio dalla nonna in un’amichevole di fine estate. Tra le curiosità: Barnet FC è l’unico club di National League ad aver sperimentato, in occasione di un’amichevole del 2018, un sistema di microchip indossati dai giocatori per tracciare battito cardiaco e velocità in tempo reale, poi divenuto best practice per il settore giovanile.

Non mancano episodi folkloristici: nel 1997, durante una semifinale di FA Trophy, una latta di fagioli lanciata dagli spalti colpì l’arbitro, costringendo la ripresa solo dopo 15 minuti di pausa. Il club lo ricordò come “la partita più saporita della storia”. La mascotte ‘Barry Bee’ è protagonista di video virali, come quello in cui “apprende” a suonare il kensington steel drum durante un evento di beneficenza. Nel 2022 il fan club giapponese “Barnet Samurai” ha organizzato un pullman da Tokyo per seguire una trasferta inglese: un salto di 9.000 km che ha consolidato il carattere internazionale del club, anche se non ancora ‘global’ nel ranking UEFA.

Infine, il motto ‘Sapere, Lottare, Volare’ venne scelto nel 1990 e riprende la metafora dell’ape che, pur piccola, conosce il territorio, combatte per il suo alveare e spicca il volo verso l’obiettivo. Una filosofia che accompagna ogni gara, dalle partite giovanili alle sfide di National League.

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