All Boys
Official Info
- Official Website: http://caallboys.com.ar/
- League Website: https://www.argentina.gob.ar/deportes/primera-nacional
- Twitter: https://twitter.com/caallboys
- Facebook: https://www.facebook.com/caallboys
- Instagram: https://www.instagram.com/caallboys/
- YouTube: https://www.youtube.com/user/caallboys
Quick Facts
- Founded: 15 marzo 1913
- City: Buenos Aires (Floresta)
- Country: Argentina
- Founder: Alberto Rossi, Alfredo Berto e un gruppo di appassionati
- Milestones: 1913 fondazione; 1922 affiliazione AFA; 1935 prima in Segunda; 1971 debutto in Primera; 2007–08 promozione storica
History
Il Club Atlético All Boys nasce il 15 marzo 1913 nel barrio di Floresta, a Buenos Aires, per iniziativa di un gruppo di giovani guidati da Alberto Rossi e Alfredo Berto. Nei primi anni il club militò nei tornei amatoriali, affiliandosi ufficialmente alla AFA nel 1922 e ottenendo subito ampia popolarità tra le famiglie della zona. Durante gli anni ’30 e ’40 l’All Boys consolidò la propria identità sportiva centrando per la prima volta la promozione in Segunda División nel 1935: un traguardo che pose le basi per le ambizioni successive.
Negli anni ’50 e ’60 la società visse fasi alterne, vincendo nel 1962 la Primera C e salendo di categoria. Il vero exploit arrivò nel 1971 quando, grazie a uno stile di gioco offensivo e a una solida linea difensiva, il club conquistò la promozione in Primera División per la prima volta nella storia. La stagione 1972 vide l’All Boys confrontarsi con i grandi nomi del calcio argentino, ma la permanenza durò solo un anno: la retrocessione fu anche un’occasione per rafforzare la cantera e riorganizzare la struttura societaria.
Il decennio successivo rappresentò un’alternanza di successi e cadute: nel 1976 il club si affermò in Primera B Metropolitana, disegnando la celebre maglia a righe bianche e nere che sarebbe diventata simbolo di appartenenza. Gli anni ’80 e ’90 furono caratterizzati da un’avvincente battaglia fra veterani e giovani promesse, con la conquista di due nuovi titoli di terza serie (1992–93) e il ritorno in seconda nel 1995.
L’inizio del XXI secolo segnò una nuova era: dopo anni di difficoltà economiche e sportive, nel 2007–08 l’All Boys fece l’impresa, vincendo nuovamente la Primera B Metropolitana e riconquistando la massima serie. Tra il 2010 e il 2012 il club stabilì record di presenze e visibilità mediatica, grazie a un mix di allenatori esperti e un gruppo di giovani talento locali. Oggi l’All Boys milita nella Primera Nacional, la seconda divisione argentina, con l’obiettivo di consolidarsi come realtà stabile e ambire a un ritorno in A più duraturo.
Honours
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- title: Primera B Metropolitana
- years: 1976, 1992, 2008
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- title: Primera C
- years: 1962
Statistical Insights
Dati aggiornati al 20 marzo 2025. In Primera Nacional 2024/25: 35 partite, 15 vittorie (42,8%), 10 pareggi, 10 sconfitte; gol fatti 1,20 a gara, gol subiti 1,05 a gara. Migliore striscia: 5 vittorie consecutive (ottobre–novembre); peggiore: 4 ko di fila (febbraio).
Key Players
1) Facundo Curuchet (ATT): 10 gol, 4 assist, 58% dribbling riusciti. 2) Lucas Fasson (DFC): 85% passaggi riusciti, 50 contrasti vinti. 3) Tomás Molina (CEN): 7 gol, 5 assist, 72% passaggi chiave. 4) Federico Farías (EST): 3 clean sheet, 4 parate decisive.
Projection
Analisi DirettaSport24: l’All Boys ha il 25% di probabilità di raggiungere i playoff-promozione (quota media 5.00), il 90% di evitare la zona retrocessione (quota 1.10). L’organico giovane e il mix tattico di Mister Fernández promettono sviluppo costante nelle prossime giornate.
Trivia
All Boys è celebre per il soprannome “El Albo”, in omaggio alle tradizionali casacche bianche. I tifosi si riuniscono in “La 34”, la barra storica, e vantano cori immancabili come “Somos la banda de Floresta”. Negli anni ’70 il club stabilì il record di imbattibilità interna per 13 gare consecutive in Primera B. Il legame con il barrio è fortissimo: ogni match in casa è preceduto dal corteo dei simpatizzanti, con striscioni artigianali che omaggiano l’identità popolare. La rivalità più sentita è con il Club Atlético Platense, incontro noto come il “Clásico del Bajo”; la sfida ha regalato episodi epici, compresi calciatori espulsi a pochi secondi dal termine.
Numerosi campioni hanno mosso i primi passi ad All Boys: Jorge Burruchaga e Osvaldo Ardiles, futuri campioni del mondo, esplosero qui prima di approdare ai grandi palcoscenici europei. Nel 2011 la trasferta a Rosario segnò un curioso primato: un tifoso riuscì a entrare in campo travestito da … cane, suscitando l’ilarità generale e lanciando un gadget da collezione.
Il mitico Estadio Islas Malvinas, intitolato alle isole contese del 1982, è un altro simbolo: capace di circa 23.000 spettatori, con tribune che evocano antichi teatri greci. Durante il restyling del 2010, furono ritrovate cassette originali della radio locale, con cronache delle prime promozioni degli anni ’30, oggi esposte in un piccolo museo interno.
La dirigenza organizza ogni anno l’“All Boys Fest”, evento gratuito nel barrio con tornei giovanili, musica live e incontri con ex calciatori. Un aneddoto curioso riguarda il cartello al parcheggio: “Qui si entra solo con cuore bianco e nero”, diventato meme sui social argentini. Questo mix di folklore, storia e passione rende All Boys una delle società più genuine del panorama calcistico sudamericano.