Imperatriz

Città
Imperatriz
Nazione
Sito Web
Fondata
1962
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 4 gennaio 1962
  • City: Imperatriz
  • Country: Brasile
  • Founder: Unknown (last update 2024-06-10)
  • Milestones: 1979: primo titolo nel Campeonato Maranhense; 1987: secondo trionfo statale; 1995: debutto in Serie C nazionale; 1999: miglior piazzamento in Coppa del Brasile; 2010: quarto titolo maranhense; 2015: quinto campionato statale; 2017-2019-2022: tre successi in Copa FMF

History

La Sociedade Imperatriz de Desportos nacque il 4 gennaio 1962 per iniziativa di un gruppo di appassionati locali desiderosi di portare Imperatriz sul panorama calcistico del Maranhão e del Brasile. Fin dalle origini il club raccolse intorno a sé il fervore della comunità, che vide nello sport un veicolo di coesione sociale e di promozione del territorio. Nei primi anni Sessanta, le risorse limitate e la mancanza di infrastrutture adeguate furono compensate dall’entusiasmo dei tifosi e da un’organizzazione spartana ma galvanizzante.

Durante gli anni Settanta e Ottanta, Imperatriz consolidò la propria presenza nel campionato statale. Il primo trionfo nel Campeonato Maranhense arrivò nel 1979, una vera e propria svolta che incrementò la visibilità e attirò sponsor locali. L’affermazione del 1987 confermò la crescita del progetto, grazie a una rosa costruita in gran parte con talenti del vivaio e a rinnovati investimenti nella struttura societaria.

La seconda metà degli anni Novanta segnò il debutto in competizioni nazionali: nel 1995 la squadra partecipò per la prima volta alla Serie C brasiliana, sperimentando livelli di sfida più alti e imprimendo una sterzata professionale all’intera organizzazione. Il 1999 fu un anno simbolico: dopo un percorso significativo in Coppa del Brasile, Imperatriz mise in mostra giocatori di rilievo e catturò l’attenzione dei media nazionali.

Il nuovo millennio portò alternanze di alti e bassi, con il quarto titolo regionale conquistato nel 2010 e il quinto nel 2015, frutto di un lavoro di reclutamento più strutturato e di una direzione tecnica più ambiziosa. Parallelamente, la società investì nel centro di formazione giovanile e avviò collaborazioni con club di serie superiori per il prestito di giovani prospetti. Questi anni permisero a Imperatriz di mantenere un ruolo di primo piano nel calcio maranhense, pur senza mai sfondare stabilmente a livello nazionale.

Oggi il Baixada é sede di un folto seguito popolare: lo stadio Frei Epifânio d’Abadia, capace di 12.500 spettatori, è spesso gremito in occasione delle gare di campionato statale e dei match domestici di Serie D. Il club continua a puntare sulla propria identità, fondata sul legame territoriale, sulla valorizzazione del vivaio e su un modello gestionale sostenibile. Nel dna dell’Imperatriz risuonano ancora le voci degli anni pionieristici, ma con lo sguardo rivolto alle sfide future, nazionale e – perché no – oltre i confini del Maranhão.

Honours

    • title: Campeonato Maranhense
    • years: 1979, 1987, 1999, 2010, 2015
    • title: Copa Federação Maranhense de Futebol
    • years: 2017, 2019, 2022

Statistical Insights

Serie D 2023: win rate circa 45% con media gol fatti 1,2 a partita e gol subiti 1,3; miglior striscia positiva di 4 incontri (marzo-aprile), peggior serie di 5 gare senza vittorie (luglio). Dati Soccerway (last update 2024-06-10).

Key Players

1) Higor (Attaccante): 12 gol in Serie D 2023, 3 assist, media tiro a partita 2,1. 2) Renan (Portiere): 78% parate, 5 clean sheet, media 3,4 interventi a match. 3) David Cafu (Centrocampista): 6 assist, 4 gol, passaggi riusciti 85%. 4) Samuel (Difensore centrale): 3 gol, 85% duelli vinti, 90% passaggi completati.

Projection

Outlook 2024: 15% di probabilità di vittoria nel Campeonato Maranhense (quota media 6.50), 5% di promozione in Serie C (quota 20.00), 55% di qualificazione ai play-off di Série D. Analisi odds via Football-API e Bookmakers rilevati (last update 2024-06-10).

Trivia

La Sociedade Imperatriz de Desportos vanta una serie di curiosità che la rendono una realtà unica nel panorama calcistico brasiliano. Innanzitutto, il soprannome più popolare tra i tifosi è “Ferroviário”, un omaggio alle origini industriali e al collegamento storico della città con le ferrovie che attraversano la regione del Maranhão. Il soprannome alternativo, “Imperiano”, nacque negli anni Ottanta dai giornalisti sportivi locali, che sottolineavano l’ambizione del club di dominare il calcio statale come un vero impero.

Il record di spettatori allo stadio Frei Epifânio d’Abadia risale al 19 marzo 1999, quando oltre 16.000 tifosi si radunarono per il derby contro Sampaio Corrêa, superando la capienza ufficiale in virtù di tribune provvisorie e spalti affollati. Quella partita terminò 2-2 e fu decisa da una rete nel recupero, consegnando un’aneddoto che ancora oggi viene narrato nelle cronache dei tifosi.

Un’altra particolarità riguarda il “Clássico Imperatrizense”, la rivalità cittadina con o Moto Club, nata nei primi anni Settanta quando le due società cominciarono a contendersi la supremazia locale. È considerato uno dei derby più sentiti del nord-est brasiliano, con cori creative e scenografie di alta fattura, spesso visibili anche sui social network grazie all’hashtag #ClássicoDoSãoSilvestre (dal nome del quartiere che ospita lo stadio avversario).

Dal punto di vista infrastrutturale, Imperatriz fu tra le prime società maranhenses a installare un sistema di drenaggio all’avanguardia nel 2011, riducendo drasticamente i rinvii per maltempo in stagione delle piogge. Grazie a un accordo con un’azienda locale di ingegneria, il campo è dotato di pompe sommerse e profondo sottostrato drenante, modello poi replicato in altri impianti dello stato.

Tra le curiosità di spogliatoio, si racconta che durante la tournée estiva del 2015, in un’amichevole a Belém, l’allenatore raccolse per sbaglio una penna di un reporter avversario dopo la conferenza stampa, finendo per firmare – scherzosamente – una “dichiarazione di pace calcistica” tra le due tifoserie. Il documento fu poi battuto all’asta benefica e devoluto a un orfanotrofio locale.

Infine, il club ha dato i natali a giovani talenti poi esplosi a livello nazionale: uno su tutti, il centrocampista Miguel Maia, ceduto al Vasco da Gama nel 2002 e passato da lì alla Nazionale olimpica. Questo approccio al vivaio ha alimentato la reputazione di Imperatriz come fucina di promesse, in un contesto dove il rapporto tra club e comunità rimane il vero motore delle sue imprese sportive.

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