Manchester City
Official Info
- Official Website: https://www.mancity.com
- League Website: https://www.premierleague.com/clubs/11/Manchester-City/overview
- Twitter: https://twitter.com/ManCity
- Facebook: https://www.facebook.com/mancity
- Instagram: https://www.instagram.com/mancity
- YouTube: https://www.youtube.com/@mancity
Quick Facts
- Founded: 1880 (come St. Mark’s, West Gorton) / 1894 (rinomina in Manchester City FC)
- City: Manchester
- Country: Inghilterra
- Founder: Anna Connell, William Beastow, Thomas Goodbehere (gruppo parrocchiale St. Mark’s)
- Milestones: 1880: fondazione St. Mark’s (West Gorton); 1887: diventa Ardwick A.F.C.; 1894: rinomina in Manchester City FC; 1904: primo FA Cup; 1923: trasferimento a Maine Road; 1936–37: primo titolo di campione d’Inghilterra; 1956: FA Cup con Bert Trautmann che gioca con frattura al collo; 1965–71: era Mercer-Allison, titolo 1967–68; 1970: Coppa delle Coppe UEFA + League Cup; 1998–99: risalita epica via playoff da terza serie (Gillingham); 2003: trasferimento all’Etihad Stadium (ex City of Manchester Stadium); 2008: acquisizione Abu Dhabi United Group; 2011: FA Cup, fine del digiuno di trofei; 2012: titolo Premier all’ultimo minuto (‘93:20’ di Agüero); 2018: ‘Centurions’ 100 punti; 2019: domestica ‘Fourmidables’ (treble nazionale); 2023: Treble (Premier, FA Cup, UEFA Champions League) + UEFA Super Cup; 2023: FIFA Club World Cup; 2024: quarto titolo Premier consecutivo.
History
Il Manchester City nasce nel 1880 come St. Mark’s (West Gorton), frutto dell’iniziativa sociale di Anna Connell e dei guardiani di chiesa William Beastow e Thomas Goodbehere per offrire ai giovani della zona una struttura sportiva. Nel 1887 il club diventa Ardwick A.F.C., quindi nel 1894 assume il nome attuale, simbolo della città industriale in ascesa. Alla vigilia del Novecento arriva il primo titolo significativo: la FA Cup del 1904, affermazione che consacra i Blues tra le realtà emergenti del calcio inglese.
Negli anni Trenta il City conquista il primo campionato (1936–37) con un gioco offensivo di scuola mancuniana, pur retrocedendo incredibilmente la stagione successiva. Nel 1923 la casa è Maine Road, lo stadio ribattezzato ‘Wembley del Nord’, che accompagnerà generazioni di tifosi e la famosa Kippax Stand. Nel 1956 il club entra nel mito: la vittoria della FA Cup è ricordata per l’eroismo del portiere Bert Trautmann, che gioca buona parte della finale con una frattura al collo.
L’età d’oro di metà anni Sessanta-primi Settanta è firmata da Joe Mercer e Malcolm Allison: titolo 1967–68, FA Cup 1969, League Cup 1970 e, soprattutto, Coppa delle Coppe UEFA 1970, che regala prestigio continentale. Seguono decenni altalenanti, con il declino fino alla terza serie negli anni Novanta. La finale playoff del 1999 contro il Gillingham, rimontata all’ultimo respiro e vinta ai rigori, diventa snodo identitario: il City risale e ritrova posizione.
Il 2003 inaugura l’era Etihad: lo stadio post-Commonwealth Games diventa hub di un progetto moderno, mentre nel 2008 l’acquisizione dell’Abu Dhabi United Group ridisegna l’ambizione. Arrivano campioni, investimenti sull’Academy e un’infrastruttura d’avanguardia, l’Etihad Campus. Il primo trofeo della nuova era è la FA Cup 2011, poi il titolo 2011–12, sigillato dal leggendario ‘93:20’ di Sergio Agüero contro il QPR: una delle immagini più iconiche della Premier League.
Con Pep Guardiola (dal 2016) il City impone un calcio di posizione dominante e colleziona record: i ‘Centurions’ 2017–18 (100 punti), il treble domestico 2018–19, la Champions League 2022–23 all’interno di un Treble storico (Premier, FA Cup, UCL), quindi UEFA Super Cup e Mondiale per Club 2023. Nel 2024 arriva l’impresa mai riuscita in Inghilterra: il quarto titolo di Premier consecutivo. Oggi il City non è soltanto un club vincente: è la capofila di un ecosistema globale (City Football Group), con una fanbase planetaria e un modello tecnico che ha influenzato l’intero movimento. In una parola: egemonia contemporanea.
Honours
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- title: Campionato inglese / Premier League
- years: 1937, 1968, 2012, 2014, 2018, 2019, 2021, 2022, 2023, 2024
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- title: FA Cup
- years: 1904, 1934, 1956, 1969, 2011, 2019, 2023
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- title: Football League Cup / EFL Cup
- years: 1970, 1976, 2014, 2016, 2018, 2019, 2020, 2021
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- title: FA Community/Charity Shield
- years: 1937, 1968, 1972, 2012, 2018, 2019
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- title: UEFA Champions League
- years: 2023
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- title: UEFA Super Cup
- years: 2023
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- title: Coppa delle Coppe UEFA
- years: 1970
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- title: FIFA Club World Cup
- years: 2023
Statistical Insights
Impronta statistica da superpotenza: dal 2016 l’era Guardiola ha prodotto un tasso di vittorie intorno al 72–75% in tutte le competizioni (fonte: Transfermarkt/FBref), con una media reti segnate ≈2,3–2,6 a partita e subite ≈0,7–0,9. Record inglesi: 100 punti in Premier (2017–18), striscia di 18 vittorie consecutive in campionato (2017; eguagliata successivamente) e 21 successi di fila in tutte le competizioni (2020–21), primato nazionale. Migliori differenziali expected goals e possesso medio oltre il 60% sulle ultime stagioni complete. Peggior momento sotto Guardiola: serie senza vittorie di 6 gare (autunno 2016). La produzione su palla inattiva è cresciuta negli ultimi cicli, mentre la PPDA (pressione) stabile tra le più aggressive in Europa.
Key Players
Erling Haaland (ATT): finalizzatore d’élite, capocannoniere Premier 2022–23 (36) e 2023–24 (27); xG e tocchi in area tra i top europei, impatto letale in transizione. Kevin De Bruyne (CC): regista-avanti con range di passaggio unico; doppia cifra assist in stagioni ridotte; chance creation e passaggi progressivi da fuoriclasse. Rodri (CCD): metronomo e schermo; 8 gol e 9 assist in Premier 2023–24, lunghissima serie d’imbattibilità quando in campo; domina nelle metriche di recupero e passaggio sotto pressione. Phil Foden (TRQ/ALA): MVP 2023–24, 19 gol e 8 assist in Premier; 1v1, ricezioni tra le linee e conclusione dalla media distanza. Rúben Dias (DC): leader difensivo, altissima % di duelli aerei vinti e pass accuracy >90%; guida la linea su palla scoperta e coperture preventive.
Projection
Sostenibilità del dominio: rosa profonda, continuità tecnica e un modello di gioco replicabile. In ottica betting, City resta favorito per il titolo nazionale (probabilità implicita 40–45%), contender principale in FA Cup (20–25%) e con quote da prima/seconda favorita in Champions (18–22%), a seconda del tabellone. Variabili-chiave: gestione carichi su calendario fitto, alternative nel ruolo di 6 quando Rodri rifiata, e la salute di De Bruyne. Se l’efficienza su palla inattiva e la rotazione degli esterni mantengono gli standard recenti, la proiezione resta da 90+ punti in campionato e semifinale europea come baseline.
Trivia
– 93:20: il gol di Sergio Agüero al minuto 93:20 contro il QPR (13 maggio 2012) ha deciso il titolo più cinematografico della moderna Premier. È diventato un timestamp identitario: si trova sulle mura dell’Etihad e in merchandising ufficiale.
– La prima volta coi numeri: la finale di FA Cup 1933 Everton–Manchester City fu la prima in Inghilterra con numeri sulle maglie. Curiosità nella curiosità: le due squadre indossarono serie diverse (City 1–11, avversari 12–22) per distinguere i ruoli.
– Trautmann, leggenda di resilienza: Bert Trautmann, ex paracadutista tedesco, superò lo scetticismo del dopoguerra e divenne idolo dei tifosi. Nel 1956 giocò gli ultimi minuti della finale di FA Cup con una frattura alla vertebra cervicale, scoprendolo solo dopo.
– Maine Road, ‘Wembley del Nord’: inaugurato nel 1923, ha ospitato record di pubblico e mille storie di calcio e città. La Kippax Stand era il cuore pulsante del tifo. Il trasloco all’Etihad nel 2003 ha segnato la modernizzazione del club, ma l’eco di Maine Road vive in cori e memoria collettiva.
– Poznań: la celebrazione ‘alla Poznań’, con i tifosi che voltano le spalle al campo saltando all’unisono, è stata adottata dai Citizens dopo una sfida con il Lech Poznań in Europa League. È diventata firma visiva del tifo sky blue.
– Oasis & cultura pop: Noel e Liam Gallagher, volti globali della musica, sono storici supporter e ambasciatori informali del City. Molti videoclip e momenti social del club strizzano l’occhio alla cultura Manchester: Britpop, worker bee, street art.
– Record ‘Centurions’ e ‘Fourmidables’: i 100 punti del 2017–18 hanno ridefinito l’asticella della Premier. Nel 2018–19 è arrivato un treble domestico mai visto: Premier, FA Cup e League Cup nello stesso anno.
– Treble europeo: nel 2023 il City ha completato Premier, FA Cup e Champions League, quindi ha aggiunto UEFA Super Cup e Mondiale per Club entro fine anno solare, fissando una dimensione internazionale totale.
– DNA di possesso: il gioco di posizione di Guardiola ha introdotto principi diventati trend globali: terzino invertito, rotazioni in costruzione 3+2, centrali aggressivi in marcatura preventiva. Le metriche avanzate (xG, field tilt) collocano il City stabilmente al top europeo.
– Academy e ‘pathway’: l’Etihad Campus ha sfornato talenti come Phil Foden e Rico Lewis. Il collegamento con il City Football Group crea corridoi di crescita e prestiti ‘mirati’ in contesti tattici compatibili, un vantaggio competitivo spesso sottovalutato.
– Emblemi e simboli: lo stemma attuale riprende la nave e la rosa rossa del Lancashire; la worker bee, simbolo di laboriosità della città, è spesso presente nel visual del club e nelle coreografie.
– Economia e stadio: la partnership Etihad ha dato nome a stadio e campus. L’impianto è in costante evoluzione, con progetti di ampliamento e integrazione commerciale (fan experience, museo, retail) che trasformano le partite in evento urbano.
– Rivalità a 360°: la sfida cittadina con lo United resta il Derby di Manchester; a livello nazionale, l’antagonismo sportivo più acceso nell’era recente è con il Liverpool di Klopp, fatto di micro-margini e gare ad altissimo contenuto tattico.
– Statistiche curiose: nelle stagioni di vertice, il City ha spesso chiuso con differenziale gol superiore a +60, medie punti casalinghe >2,6 e lunghi periodi senza concedere tiri da area piccola agli avversari. Nei big match, il controllo territoriale (field tilt >60%) è marchio di fabbrica.
– Un club globale: la capofila del City Football Group ha trasformato il brand Manchester City in piattaforma planetaria, con academy, scouting condiviso e standard tecnici replicabili tra più continenti, rendendo ‘City’ un linguaggio calcistico oltre la maglia.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 24 | 24 | 48 | |||
| Vinte | 15 | 9 | 24 | |||
| Pareggi | 5 | 5 | 10 | |||
| Sconfitte | 4 | 10 | 14 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 2.3 | 56 | 1.5 | 37 | 1.9 | 93 |
| Goal concessi | 1.3 | 30 | 1.4 | 34 | 1.3 | 64 |
| Cartellini gialli | 1.5 | 36 | 1.4 | 33 | 1.4 | 69 |
| Cartellini rossi | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 2 |
| Reti inviolate | 0.3 | 7 | 0.4 | 9 | 0.3 | 16 |
| Calci d'angolo | 6.9 | 165 | 6.8 | 163 | 6.8 | 328 |
| Falli | 7.5 | 180 | 7.8 | 186 | 7.6 | 366 |
| Fuori gioco | 1.3 | 30 | 1 | 25 | 1.1 | 55 |
| Tiri | 17 | 408 | 15.4 | 370 | 16.2 | 778 |
| Tiri in porta | 6.1 | 147 | 5.7 | 137 | 5.9 | 284 |