Palmeiras
Official Info
- Official Website: https://www.palmeiras.com.br/
- League Website: https://www.cbf.com.br/futebol-brasileiro/competicoes/campeonato-brasileiro-serie-a
- Twitter: https://twitter.com/Palmeiras
- Facebook: https://www.facebook.com/Palmeiras
- Instagram: https://www.instagram.com/palmeiras/
- YouTube: https://www.youtube.com/@Palmeiras
Quick Facts
- Founded: 26 agosto 1914
- City: São Paulo
- Country: Brasile
- Founder: Comunità italiana di São Paulo (circolo Palestra Itália e ambienti del quotidiano Fanfulla; nomi individuali non univocamente attestati nelle fonti) – dati puntuali: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23)
- Milestones: 1914: fondazione come Palestra Itália; 1916: ingresso nel Campeonato Paulista; 1942: cambio nome in Palmeiras per decreto governativo durante la II Guerra Mondiale; 1942: 'Arrancada Heroica' e titolo paulista; 1951: vittoria della Copa Rio Internacional (riconosciuta dalla FIFA come titolo mondiale del club); 1960–1973: epoca dell'‘Academia’, multipli titoli nazionali; 1993–1994: era Parmalat, back-to-back nel Brasileirão; 1999: prima Copa Libertadores; 2003 e 2013: titoli di Série B e risalite immediate; 2014: inaugurazione dell’Allianz Parque; 2015: Copa do Brasil; 2020–2021: doppia Libertadores; 2022–2023: Brasileirão consecutivi sotto Abel Ferreira; 2022: Recopa Sudamericana
History
Il Palmeiras nasce il 26 agosto 1914 nel cuore di São Paulo come Palestra Itália, espressione sportiva della vivace comunità italiana della città. Fin dai primi anni si impone nel Campeonato Paulista grazie a una struttura organizzata e a un’identità tecnica incline al gioco offensivo. Nel 1942, con il Brasile in guerra al fianco degli Alleati, una norma governativa impone ai club con riferimenti alle potenze dell’Asse di cambiare denominazione: Palestra Itália diventa così Palmeiras. Il battesimo sportivo del nuovo nome coincide con la leggendaria ‘Arrancada Heroica’, finale paulista contro il São Paulo: un 3-1 scolpito nella memoria, preludio a un titolo passato alla storia.
Negli anni ’50 arriva una consacrazione internazionale: la Copa Rio Internacional del 1951, torneo intercontinentale d’élite successivamente riconosciuto dalla FIFA come titolo mondiale del club. Ma la vera età dell’oro matura tra anni ’60 e ’70 con l’‘Academia do Palmeiras’: una scuola di calcio che coniuga estetica e risultati. Guidato da fuoriclasse come Ademir da Guia, il Verdão colleziona campionati nazionali e consolida una filosofia propositiva, tanto da diventare un modello tecnico per l’intero Paese.
Dopo un periodo di flessione, i primi anni ’90 segnano la rinascita: col sostegno della Parmalat, il club torna protagonista vincendo i Brasileirões 1993 e 1994 e tornando a respirare l’aria delle grandi notti continentali. Il trionfo in Copa Libertadores del 1999 suggella quella fase, aprendo una finestra di centralità sudamericana. Il decennio successivo alterna alti e bassi, fino alla scivolata del 2012 in Série B, paradossalmente nell’anno della vittoria della Copa do Brasil: la risposta è immediata e orgogliosa, con il titolo di Série B 2013 e la pronta risalita.
Il 2014 inaugura una nuova era infrastrutturale con l’Allianz Parque, impianto moderno che incrementa ricavi, matchday experience e competitività. In campo, il club costruisce un progetto sostenibile che sfocia in successi ripetuti: Copa do Brasil 2015, Brasileirão 2016 e 2018, fino all’approdo decisivo dell’allenatore portoghese Abel Ferreira. Con Abel, il Palmeiras affina un calcio intenso, organizzato e tremendamente efficace nelle transizioni e nelle palle inattive, dominando in Brasile e tornando sul trono del continente con le Libertadores 2020 e 2021, oltre alla Recopa 2022. I titoli nazionali del 2022 e 2023 confermano la continuità di rendimento.
Oggi il Palmeiras è un’istituzione globale: brand forte, cantera prolifica (Gabriel Jesus ed Endrick su tutti), scouting rigoroso e un’identità tattica riconoscibile. La rivalità con Corinthians, São Paulo e Santos alimenta un ecosistema competitivo unico, mentre la base di tifosi ‘Alviverde’ unisce tradizione e modernità. Dalla radice italiana al professionismo del XXI secolo, il Palmeiras è la fotografia della grandezza brasiliana che sa rinnovarsi restando fedele al proprio DNA.
Honours
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- title: Copa Libertadores
- years: 1999, 2020, 2021
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- title: Campeonato Brasileiro Série A (12, record)
- years: 1960, 1967, 1967, 1969, 1972, 1973, 1993, 1994, 2016, 2018, 2022, 2023
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- title: Copa do Brasil (4)
- years: 1998, 2012, 2015, 2020
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- title: Recopa Sudamericana
- years: 2022
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- title: Supercopa do Brasil
- years: 2023
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- title: Campeonato Brasileiro Série B (2)
- years: 2003, 2013
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- title: Copa Mercosur
- years: 1998
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- title: Copa Rio Internacional (riconosciuta FIFA)
- years: 1951
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- title: Campeonato Paulista (25)
- years:
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- title: Torneio Rio-São Paulo (5)
- years:
Statistical Insights
- Sotto Abel Ferreira il Palmeiras mantiene, in media, un ritmo da titolo: circa 2.0 punti a partita in campionato, con differenziale reti stabilmente positivo (stima conservativa; da aggiornare con dataset ufficiali).
- Fase difensiva élite in Brasile: blocco medio-compatto, centrali dominanti nel gioco aereo e portiere ad alta percentuale di parate; gol concessi spesso sotto 1.0 a gara su orizzonti pluristagionali.
- Offensiva strutturata: produttività da palla inattiva superiore alla media di lega; forte impatto delle transizioni e di una trequarti tecnica.
- Streaks tipiche dell’era recente: serie utili oltre le 15-20 partite in tutte le competizioni e filotti di vittorie vicini alla doppia cifra.
- Giovani di alto rendimento promossi in prima squadra con plusvalenze importanti (es. Gabriel Jesus, Endrick), senza intaccare la competitività del gruppo.
Key Players
- Raphael Veiga (Trequartista/Mezzala): leader tecnico; specialista su rigori e piazzati; prime per azioni da tiro e passaggi chiave nel gruppo.
- Gustavo Gómez (Difensore centrale): capitano; dominanza nei duelli aerei e letture preventive; pericoloso sui calci piazzati.
- Weverton (Portiere): esperienza internazionale; alto tasso di clean sheet e ottime uscite alte; convocazioni ripetute in Seleção.
- Joaquín Piquerez (Terzino sinistro): grande volume di corse progressive e cross; equilibrio tra spinta e copertura.
- Felipe Anderson (Ala/Trequartista): arrivato nel 2024; dribbling e rifinitura elevati, capace di elevare il ritmo offensivo tra le linee.
- Rony (Attaccante esterno/centrale): pressione feroce, profondità, contributo costante in gol e lavoro senza palla.
Projection
Modello di valutazione qualitativo-quantitativo (forma recente, profondità rosa, continuità tecnica, indici di performance) colloca il Palmeiras tra i favoriti in ogni competizione nazionale e tra i top-4 del continente. Probabilità implicite orientative: Brasileirão ~25–30%, Copa do Brasil ~12–18%, Libertadores ~12–20%. Punti di forza: struttura difensiva rodata, leadership di Gómez/Weverton, creatività di Veiga e inserimento di profili come Felipe Anderson. Rischi: calendario congestionato, dipendenza da pochi riferimenti tecnici nelle giornate ‘bloccate’, turnover giovanile che può generare volatilità. Con una baseline di rendimento alta e un coefficiente di resilienza elevato, il Verdão parte ogni anno con legittime ambizioni di titolo.
Trivia
– Radici italiane, cuore brasiliano: il nome originario Palestra Itália tradisce l’impronta dei fondatori. Il verde della maglia e l’iconografia del club combinano l’eredità europea con l’estetica paulista. Nel 1942, in piena guerra, il cambio di denominazione in ‘Palmeiras’ fu un atto di sopravvivenza e di orgoglio. La prima partita con il nuovo nome – la leggendaria ‘Arrancada Heroica’ – è uno dei momenti più iconici del calcio paulista: una svolta identitaria che ancora oggi i tifosi evocano come simbolo di resilienza.
– L’‘Academia do Palmeiras’: negli anni ’60 e ’70 il club diventa laboratorio di un calcio pensante, estetico e vincente. La squadra, guidata da miti come Ademir da Guia (‘O Divino’), viene chiamata ‘Accademia’ per la qualità delle trame e la cultura del possesso palla, molto prima che queste parole diventassero mainstream. È l’epoca dei primi grandi domini nazionali, che fissano il Palmeiras tra i riferimenti del calcio brasiliano.
– Rivalità monumentali: il Dérbi Paulista contro il Corinthians è uno dei classici più accesi del mondo, carico di storia, tifo e narrativa. Il ‘Choque-Rei’ con il São Paulo e il ‘Clássico da Saudade’ con il Santos completano un triangolo (anzi, quadrilatero) che ha spesso deciso stagioni, carriere e cicli. Molte generazioni di tifosi misurano la felicità sportiva in base ai risultati di questi scontri.
– Da Marcos a Gómez: tra i simboli moderni spicca Marcos, portiere campione del mondo con il Brasile nel 2002 e icona di fedeltà, e l’attuale capitano Gustavo Gómez, riferimento assoluto per carisma e solidità. Nel mezzo, cavalcate di fuoriclasse come Rivaldo ed Edmundo hanno colorato gli anni ’90, mentre oggi il motore creativo batte al ritmo di Raphael Veiga.
– Cantera e plusvalenze: negli ultimi anni il settore giovanile del Palmeiras è diventato un benchmark. Gabriel Jesus – passato al Manchester City – ed Endrick – esploso da giovanissimo e poi volato in Europa – sono vetrine di un processo che unisce scouting, metodologia e coraggio nel lanciare i ragazzi ‘pronti’ senza snaturare la competitività della prima squadra.
– Allianz Parque, game changer: inaugurato nel 2014, lo stadio multipurpose ha ridefinito l’esperienza matchday e il profilo economico del club. Concerti, hospitality, naming rights e un calendario ottimizzato hanno portato il Palmeiras in una nuova dimensione manageriale. Il catino chiuso e la vicinanza delle gradinate creano un ambiente spesso decisivo per spingere la squadra oltre l’ordinario.
– Il ‘Porco’: soprannome nato in chiave spregiativa negli anni ’80, è stato ribaltato dai tifosi in un emblema identitario. Oggi il maialino è mascotte orgogliosa, testimonianza della capacità del popolo alviverde di trasformare la critica in forza. In parallelo sopravvive il ‘Periquito’, altra mascotte storica, curioso lascito dei primi decenni del club.
– 1951, un mondiale ante litteram: la Copa Rio Internacional, competizione intercontinentale con i migliori club europei e sudamericani, è stata riconosciuta dalla FIFA come titolo mondiale del Palmeiras. Un sigillo che arricchisce la bacheca con un primato storico spesso al centro del dibattito, ma sostenuto da atti e comunicazioni ufficiali della federazione.
– Cultura tattica ibrida: il Palmeiras moderno mescola principi europei (compattezza, pressing codificato, occupazione razionale degli half-spaces) con il talento brasiliano nella gestione individuale del duello e nelle giocate ad alto coefficiente tecnico. Il risultato è una squadra pragmatica ma capace di lampi spettacolari, che sa vincere 1-0 come ribaltare partite in pochi minuti.
– Identità cromatica e brand: il verde intenso e lo scudo con la ‘P’ stilizzata sono diventati asset di un marchio globale. Le maglie recenti, spesso prodotte con richiami storici, si sono imposte anche fuori dal Brasile, complice una fanbase digitale massiccia e una presenza social capillare. Sponsorizzazioni di peso – su tutte Crefisa negli ultimi anni – hanno sostenuto investimenti in rosa e infrastrutture, alimentando il ciclo vincente.
– Mondiale per Club: negli anni recenti il Palmeiras ha sfiorato il titolo, arrendendosi in semifinale nel 2020 e in finale nel 2021. Esperienze che hanno comunque elevato la reputazione internazionale del gruppo, abituandolo a confronti ad alta complessità tattica contro scuole diverse.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 12 | 10 | 22 | |||
| Pareggi | 2 | 5 | 7 | |||
| Sconfitte | 5 | 4 | 9 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.8 | 34 | 1.4 | 26 | 1.6 | 60 |
| Goal concessi | 0.8 | 16 | 0.9 | 17 | 0.9 | 33 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 42 | 2.4 | 46 | 2.3 | 88 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 4 | 0.1 | 2 | 0.2 | 6 |
| Reti inviolate | 0.4 | 8 | 0.4 | 8 | 0.4 | 16 |
| Calci d'angolo | 7.7 | 147 | 5.6 | 107 | 6.7 | 254 |
| Falli | 13.8 | 263 | 13.7 | 261 | 13.8 | 524 |
| Fuori gioco | 2.1 | 40 | 2 | 38 | 2.1 | 78 |
| Tiri | 19.5 | 370 | 15.9 | 303 | 17.7 | 673 |
| Tiri in porta | 6.4 | 121 | 5.4 | 103 | 5.9 | 224 |