Cruzeiro
Official Info
- Official Website: https://www.cruzeiro.com.br
- League Website: https://www.cbf.com.br/competicoes/brasileiro-serie-a
- Twitter: https://twitter.com/Cruzeiro
- Facebook: https://www.facebook.com/Cruzeiro
- Instagram: https://www.instagram.com/cruzeiro
Quick Facts
- Founded: 02/01/1921
- City: Belo Horizonte, Minas Gerais
- Country: Brasile
- Founder: Membri della comunità italiana di Belo Horizonte (Palestra Itália)
- Milestones: 1921 fondazione come Società Sportiva Palestra Itália; 1942 cambio nome in Cruzeiro Esporte Clube e adozione dell'azzurro con le stelle del Cruzeiro do Sul; 1966 primo titolo nazionale (Taça Brasil) battendo il Santos di Pelé; 1976 e 1997 Copa Libertadores vinte; 1991-1992 doppia Supercopa Libertadores; 1998 Recopa Sudamericana; 2003 'Tríplice Coroa' (Brasileirão, Copa do Brasil, Mineiro); 2013-2014 back-to-back nel Brasileirão; 2019 prima retrocessione in Serie B; 2021-2022 trasformazione in SAF e risalita con il titolo di Serie B; 2024 cambio di controllo della SAF a Pedro Lourenço.
History
Il Cruzeiro Esporte Clube nasce il 2 gennaio 1921 a Belo Horizonte come Società Sportiva Palestra Itália, espressione della vivace comunità italiana del Minas Gerais. Inizialmente i colori sono il verde, il bianco e il rosso, chiaro omaggio alle radici dei fondatori. Nel 1942, in piena Seconda guerra mondiale, un decreto brasiliano vieta denominazioni legate alle potenze dell’Asse: il club cambia nome in Cruzeiro Esporte Clube, abbraccia l’azzurro e adotta come stemma le cinque stelle del Cruzeiro do Sul, la Croce del Sud, simbolo identitario del Brasile. È l’inizio di una nuova era.
Negli anni Sessanta il Cruzeiro sboccia come potenza nazionale. Nel 1966 conquista la Taça Brasil – titolo equiparato al campionato nazionale – con un’impresa rimasta epica: 6-2 al Santos di Pelé al Mineirão e 3-2 a San Paolo, trascinato dal genio di Tostão e Dirceu Lopes. Da quel momento la ‘Raposa’ (la volpe), soprannome coniato dal vignettista Fernando Pieruccetti, si consolida tra le grandi del Paese, dominando il Campeonato Mineiro e costruendo una cultura vincente fondata su tecnica, scouting e formazione.
La dimensione continentale arriva nel 1976 con la prima Copa Libertadores, conquistata contro il River Plate dopo una finale di spareggio a Santiago del Cile (4-1 all’andata, 1-2 al ritorno, 3-2 nello spareggio). Ventuno anni più tardi, nel 1997, il Cruzeiro torna sul tetto del Sudamerica sconfiggendo lo Sporting Cristal con un 1-0 firmato da Elivélton al Mineirão, dopo lo 0-0 di Lima. In quegli anni i celesti aggiungono anche due Supercopa Libertadores (1991 e 1992) e la Recopa Sudamericana 1998, completando un palmarès internazionale di assoluto spessore.
Sul fronte interno, il momento aureo è il 2003, quando la squadra di Vanderlei Luxemburgo firma la ‘Tríplice Coroa’: Brasileirão (record di 100 punti nel format a 46 giornate), Copa do Brasil e Campionato Mineiro, con Alex a dirigere l’orchestra e un calcio propositivo che segna l’epoca. Il Cruzeiro bisserà la supremazia nazionale con i titoli di Serie A nel 2013 e nel 2014, confermandosi club capace di programmare cicli vincenti.
La storia recente, però, conosce anche la fase più dura: nel 2019 arriva la prima retrocessione in Serie B, frutto di crisi tecnica e problemi finanziari accumulati negli anni. La risposta è strutturale: nasce la SAF, modello societario che consente la ristrutturazione del debito e l’afflusso di capitali. Sotto nuova governance, il club vince la Serie B e rientra in élite, ritrovando identità e competitività. Nel 2024 la maggioranza della SAF passa all’imprenditore Pedro Lourenço, con ulteriore spinta alla stabilità amministrativa e al mercato.
Nel corso di oltre un secolo, il Cruzeiro si distingue per un vivaio che lancia campioni globali (su tutti Ronaldo, partito da Belo Horizonte a 17 anni), per la passione della ‘China Azul’ e per un senso di appartenenza raro. Club dal respiro internazionale e dalle radici popolari, la Raposa rimane un’icona del calcio brasiliano: estetica di gioco, risultati e una tradizione che parla al continente.
Honours
-
- title: Campeonato Brasileiro Série A
- years: 1966, 2003, 2013, 2014
-
- title: Copa do Brasil
- years: 1993, 1996, 2000, 2003, 2017, 2018
-
- title: Copa Libertadores
- years: 1976, 1997
-
- title: Supercopa Libertadores
- years: 1991, 1992
-
- title: Recopa Sudamericana
- years: 1998
-
- title: Campeonato Mineiro (totale titoli)
- years:
Statistical Insights
Indicatori chiave (dati storici consolidati, ultime verifiche 2025-08-23):
- Copa do Brasil: 8 finali disputate, 6 titoli vinti → win rate in finale 75% (record nazionale di trofei vinti nella competizione).
- Brasileirão 2003: 46 partite, 100 punti, 102 gol fatti e 47 subiti → 2,22 gol segnati/partita e 1,02 gol concessi/partita; miglior bottino punti nell’era a 46 giornate.
- Libertadores: 3 finali (1976, 1977, 1997), 2 titoli → win rate in finale 66,7%.
- Serie B 2022: titolo con miglior difesa del torneo e promozione assicurata con ampio margine.
- Strisce note: storicamente forte nelle gare a eliminazione diretta nazionali; peggior fase recente legata alla stagione 2019 (retrocessione). Dati granulari su win rate complessivo, strisce massime e medie gol per gara per l’intera storia: Unknown (non univocamente aggregabili da fonti pubbliche al 2025-08-23).
Key Players
Top performer storici e simbolici:
- Tostão (attaccante): 249 gol con il Cruzeiro, bandiera della Taça Brasil 1966; visione e finalizzazione da fuoriclasse.
- Ronaldo (attaccante): 44 gol in 47 partite ufficiali prima del trasferimento in Europa; esplosione precoce e letale negli spazi.
- Dirceu Lopes (mezzapunta): tra i primissimi marcatori all-time del club (oltre 200 gol), classe e fantasia nel ciclo d’oro anni ’60.
- Alex (trequartista): MVP della ‘Tríplice Coroa’ 2003, leadership tecnica, gol pesanti e creatività tra le linee.
- Fábio (portiere): recordman di presenze del club, affidabilità e longevità; protagonista in coppe nazionali.
Nota: Statistiche stagionali dettagliate per l’attuale rosa: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23).
Projection
Outlook analitico stile quote implicite (modello DS24, non vincolato a calendario):
- Zona Libertadores (Top 6): 25–30% — rosa competitiva e plus di creatività tra le linee, con struttura societaria stabilizzata dalla SAF.
- Metà classifica (salvezza tranquilla): 45–50% — profilo più probabile in assenza di picchi offensivi costanti.
- Lotta salvezza: 10–15% — rischio attenuato da organizzazione difensiva e gestione delle transizioni.
- Coppa nazionale (semifinale o meglio): 20–25% — storia recente e DNA da knockout spingono upside.
Driver chiave: continuità tecnica, salute fisica dei leader creativi, profondità difensiva; variabili esogene: calendario, mercato estivo/invernale e sviluppo giovani.
Trivia
• Origini e identità: fondato come Palestra Itália, il club cambia nome nel 1942 per adeguarsi al contesto storico, scegliendo ‘Cruzeiro’ in omaggio alla Croce del Sud, costellazione che campeggia anche sulla bandiera brasiliana. Le cinque stelle bianche su fondo azzurro diventano segno distintivo inconfondibile nel panorama sudamericano.
• La Raposa: il soprannome nasce dall’arte di Fernando Pieruccetti, vignettista di Belo Horizonte celebre per aver associato animali ai grandi club cittadini. Alla volpe – astuta e rapidissima – viene affidata la personalità calcistica del Cruzeiro: intelligente nelle scelte, feroce in ripartenza, capace di colpire con eleganza.
• 1966, un capolavoro: battere due volte il Santos di Pelé nella finale della Taça Brasil resta uno degli exploit più iconici del calcio brasiliano. Il 6-2 dell’andata al Mineirão e il 3-2 in trasferta, con Tostão e Dirceu Lopes protagonisti, non solo consegnano il primo titolo nazionale alla Raposa ma sanciscono la nascita di una grande potenza oltre il quadrilatero Rio-San Paolo.
• Libertadores 1976, l’epica: contro il River Plate serve lo spareggio a Santiago dopo il 4-1 casalingo e l’1-2 a Buenos Aires. Finisce 3-2, partita vibrante e ricca di talento, che iscrive per la prima volta il Cruzeiro nell’albo d’oro continentale. Nel 1997 l’apoteosi si ripete, con lo Sporting Cristal domato da un 1-0 al ritorno firmato Elivélton.
• Doppia Supercopa e Recopa: tra 1991 e 1998 la bacheca internazionale si arricchisce con la doppietta nella Supercopa Libertadores e con la Recopa, trofeo che oppone il campione di Libertadores a quello di Supercopa. Una sequenza di vittorie che certifica il peso specifico della Raposa fuori dai confini nazionali.
• 2003, la Tríplice Coroa: sotto Vanderlei Luxemburgo, il Cruzeiro stabilisce il record dei 100 punti nel Brasileirão (format a 46 giornate), vince la Copa do Brasil e domina il Mineiro. Alex orchestra, la squadra segna 102 reti in campionato e impone un calcio verticale e spettacolare. Quell’annata resta parametro estetico e competitivo per le generazioni successive.
• Fucina di talenti: da Belo Horizonte è decollata la carriera di Ronaldo, che a 17 anni stregò il Brasile con 44 gol in 47 partite. Dal vivaio o dalla valorizzazione sono passati campioni come Sorín, Dida, Maicon, Maxwell e Luisão, a testimonianza di un scouting capace di unire tecnica e personalità.
• Rivalità e popolo: il Clássico Mineiro con l’Atlético Mineiro infiamma la città e lo stato. La ‘China Azul’, la massa di tifosi cruzeirenses, colora il Mineirão con coreografie e un canto incessante. L’impianto, tempio condiviso della capitale, ha ospitato pagine memorabili, dalle notti di Libertadores alle finali di coppa nazionale.
• Caduta e rinascita: lo shock del 2019, con la prima retrocessione, diventa paradossalmente il punto di svolta. La transizione alla SAF consente di ristrutturare il debito e ricostruire processi interni. Il titolo di Serie B segna il rientro in A con nuova governance. Nel 2024 il controllo passa all’imprenditore Pedro Lourenço, sostenitore storico del club, che imprime ulteriore accelerazione alla stabilità.
• DNA da coppa: con 6 Copa do Brasil in bacheca, il Cruzeiro ha sviluppato un ‘saper fare’ specifico nelle gare a eliminazione diretta: gestione dei tempi, lettura degli episodi e freddezza nei rigori. Questa attitudine, unita alla spinta del Mineirão, lo rende avversario temibile in ogni torneo a tabellone.
• Simboli e dettagli: lo stemma con le stelle, la maglia azzurra e la seconda bianca compongono un’icona estetica pulita, riconoscibile anche all’estero. Il lessico della tifoseria – ‘Raposa’ e ‘China Azul’ – è entrato nel linguaggio del calcio brasiliano come sinonimo di appartenenza e passione.
In sintesi: il Cruzeiro non è solo un club vincente; è una narrazione che unisce radici migranti, ambizione continentale e resilienza manageriale. Una storia in cui estetica e risultato spesso coincidono.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 10 | 4 | 14 | |||
| Pareggi | 5 | 5 | 10 | |||
| Sconfitte | 4 | 10 | 14 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.5 | 29 | 0.7 | 14 | 1.1 | 43 |
| Goal concessi | 0.8 | 16 | 1.3 | 25 | 1.1 | 41 |
| Cartellini gialli | 2.5 | 47 | 2.6 | 49 | 2.5 | 96 |
| Cartellini rossi | 0 | 0.3 | 6 | 0.2 | 6 | |
| Reti inviolate | 0.3 | 6 | 0.3 | 6 | 0.3 | 12 |
| Calci d'angolo | 6.6 | 125 | 4.2 | 80 | 5.4 | 205 |
| Falli | 12.9 | 245 | 12.7 | 241 | 12.8 | 486 |
| Fuori gioco | 1.4 | 27 | 1.4 | 27 | 1.4 | 54 |
| Tiri | 14.5 | 275 | 11.7 | 222 | 13.1 | 497 |
| Tiri in porta | 4.8 | 91 | 3.7 | 71 | 4.3 | 162 |