Iváncsa

Città
Iváncsa (contea di Fejér)
Nazione
Stadio

Official Info

Quick Facts

  • Founded: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
  • City: Iváncsa (contea di Fejér)
  • Country: Ungheria
  • Founder: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
  • Milestones: - Consolidamento nei campionati provinciali (Megyei) nel dopoguerra; - Ascesa stabile al livello nazionale dilettantistico (NB III) nel corso degli anni 2010; - Storica eliminazione dei campioni d'Ungheria Ferencváros in Coppa d'Ungheria (Magyar Kupa) con una vittoria clamorosa da club di terza serie; - Potenziamento del settore giovanile e dell’impiantistica locale; - Reputazione crescente come “giant-killer” nelle coppe.

History

Iváncsa KSE (Iváncsa Községi Sportegyesület) è la tipica storia calcistica magiara che nasce in provincia e cresce con metodo. Il club rappresenta la comunità di Iváncsa, cittadina della contea di Fejér, una zona con forte tradizione sportiva e un tessuto sociale abituato a sostegno e volontariato. La società, come molte realtà ungheresi, ha vissuto per decenni tra i campionati distrettuali (Megyei) e le categorie intermedie, con un profilo dilettantistico e una forte impronta comunitaria: dirigenti locali, allenatori formati in loco, calciatori cresciuti fra scuola e campi comunali. Con il tempo, grazie a una gestione più moderna e alla creazione di una filiera giovanile, Iváncsa ha migliorato infrastrutture e lavoro tecnico, fino a ritagliarsi continuità nel panorama nazionale dilettanti, in particolare in NB III (la terza serie magiara, strutturata per gironi geografici).
Il cambio di passo è arrivato con l’attenzione ai dettagli: preparazione atletica meglio pianificata, scouting regionale per integrare l’ossatura locale con profili funzionali e un’identità di gioco pragmatica, solida senza rinunciare a verticalità e ritmo. Questo ha permesso cicli di risultati positivi, con top-five di girone e candidature alla promozione, a seconda delle riforme federali e dei criteri di licenza.
Il momento più luminoso a livello di percezione nazionale e internazionale è legato alla Coppa d’Ungheria (Magyar Kupa): da squadra di terza serie, Iváncsa ha firmato una delle più grandi sorprese del calcio ungherese recente eliminando i campioni in carica Ferencváros. Un upset memorabile, arrivato con lucidità tattica, compattezza difensiva e cinismo sotto porta. Quel risultato ha proiettato per giorni il nome di Iváncsa sulle testate sportive internazionali: il cliché del “piccolo che batte il grande” calato nel contesto magiaro.
Da allora, la reputazione del club è quella di una compagine affidabile, ben organizzata e capace di massimizzare risorse contenute. La società mantiene un profilo sobrio, investendo in strutture e vivaio per stabilizzare la presenza nei ranghi nazionali. L’impianto di casa è essenziale ma curato: terreno in buone condizioni, spogliatoi rinnovati, servizi progressivamente migliorati grazie a contributi locali e a programmi federali.
Dal punto di vista tecnico, Iváncsa tende a proporre un calcio lineare: 4-4-2 o 4-2-3-1 con attenzione alla densità centrale, ripartenze rapide e calci piazzati come arma ricorrente. La rosa, costruita prevalentemente su giocatori ungheresi, miscela esperienza di terza serie con giovani emergenti del vivaio e prestiti mirati.
Nel quadro dell’eco-sistema calcistico ungherese, Iváncsa funge spesso da trampolino: un buon campionato in NB III può aprire la porta a chiamate da NB II o farsi notare dai club che militano in NB I con le seconde squadre o con progetti di sviluppo. Per la comunità, il club è un simbolo di appartenenza: domeniche allo stadio, attività per i più piccoli e un senso di orgoglio rafforzato dalle imprese in coppa. È l’essenza del calcio di provincia che resiste, ambisce senza snaturarsi e ogni tanto, quando l’allineamento tattico e mentale è perfetto, scrive pagine che restano.

Honours

    • title: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22)
    • years:

Statistical Insights

Dati statistici di dettaglio (win rate, gol fatti/subiti per gara, strisce di vittorie/sconfitte) non pienamente disponibili sulle fonti pubbliche prioritarie per l’intero arco pluriennale. Indicatore: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22). Nota: per metriche ufficiali stagione per stagione consultare l’Adatbank MLSZ.

Key Players

Informazioni granulari sui migliori 3–5 giocatori (ruolo e linea statistica) non reperite con affidabilità cross-source nelle ultime 4 settimane. Stato: Unknown (ultimo controllo: 2025-08-22). Nota: trattandosi di club di terza serie, i movimenti di mercato e i minutaggi variano con frequenza; riferimento consigliato: schede stagione su MLSZ Adatbank e Transfermarkt.

Projection

Outlook tecnico: Iváncsa è tipicamente competitivo in NB III, con struttura tattica pragmatica e forte identità locale. In assenza di dataset completi e aggiornati al giorno, stimiamo: Top-3 di girone 25–35%; promozione (via titolo di girone o criteri federali) 10–20%; metà classifica 40–50%; rischio zona playout/retrocessione 10–15%. Probabilità indicative in stile betting (implied odds) basate su profilo storico, profondità media delle rose NB III e variabilità di girone. Fattori chiave: continuità dell’allenatore, disponibilità del capocannoniere, conversione dei calci piazzati. Le coppe restano terreno fertile per upset, con valore atteso superiore alla media contro avversari di categoria in singola gara.

Trivia

• Giant-killing da manuale: l’eliminazione del Ferencváros in Coppa d’Ungheria è diventata uno dei simboli recenti del ‘romanticismo’ della coppa. L’eco, finita anche su media internazionali, racconta come Iváncsa, con un piano gara elementare ma lucidissimo, abbia saputo sopportare la pressione, colpire nei momenti chiave e gestire l’inerzia emotiva. È il paradigma della coppa: partita singola, dettagli, convinzione.
• Comunità prima di tutto: la forza di Iváncsa non è mai stata un budget faraonico ma la capacità di tenere unita la comunità. Raccogliere volontari, piccoli sponsor locali, sinergie con scuole e associazioni sportive ha garantito un livello di sostenibilità sorprendente. Il club è spesso citato come esempio di come si può crescere senza rinunciare al DNA territoriale.
• Identità tattica riconoscibile: Iváncsa è spesso associata a un calcio ordinato e ‘da categoria’. Il mix include linea difensiva stretta, mezzali di gamba e attaccanti capaci di attaccare la profondità. Le palle inattive sono un marchio: schemi provati e riprovati, attenzione ai blocchi e alle seconde palle. È il modo più razionale per competere contro rose superiori dal punto di vista tecnico.
• Vetrina per talenti regionali: la società ha una tradizione di valorizzare giocatori cresciuti tra Megyei e NB III. Non di rado profili che esplodono a Iváncsa, con 8–12 reti o un pacchetto di assist rilevante, si guadagnano l’attenzione di club di NB II. È la funzione-ponte del calcio ungherese: i club di provincia come piattaforma di transito verso il professionismo.
• Stadio ‘laboratorio’: l’impianto casalingo, essenziale ma funzionale, è stato progressivamente adeguato per rispondere ai requisiti federali. Manto erboso curato, spogliatoi sistemati, piccole migliorie logistiche: interventi che non fanno notizia ma che incidono sulle prestazioni. Dettagli come illuminazione, area riscaldamento e spazi per lo staff medico pesano sull’output agonistico.
• Cultura del dettaglio: in categorie come la NB III la differenza la fanno i margini. Iváncsa ha costruito la propria reputazione su letture partita puntuali, staff tecnico aggiornato e una preparazione fisica pragmatica. È frequente vedere la squadra gestire i picchi di gara con cambi mirati tra 60’ e 75’, lavorando sulle transizioni e proteggendo il cuore dell’area.
• Coppa come acceleratore: le campagne in Magyar Kupa hanno offerto visibilità, introiti marginali e un boost reputazionale. Giocare partite di cartello, ospitare tifoserie più numerose o andare in trasferta in stadi blasonati crea un archivio di esperienza che torna utile nelle gare-promozione dei gironi NB III.
• Rivalità e derby ‘silenziosi’: più che di rivalità storiche codificate, si parla di partite ad alta intensità con realtà limitrofe o seconde squadre di club di NB I/NB II inserite nello stesso girone. La partita ‘calda’ spesso è quella contro la formazione che condivide bacino di scouting o mercato.
• Metriche invisibili ma decisive: nelle categorie inferiori i dati pubblici sono spesso scarsi. Ma all’interno, staff e dirigenza monitorano parametri come PPDA ‘artigianale’, palle inattive prodotte/concesse, efficienza su cross dal lato debole. Iváncsa si è fatta un nome proprio per l’attenzione su questi dettagli.
• Eredità e prospettiva: la grande impresa in coppa ha consolidato una narrazione: Iváncsa come club che non spreca nulla, che prepara il piano gara in modo chirurgico e che vive il calcio come servizio alla comunità. Una mentalità che, più dei proclami, definisce la traiettoria del club. Nessuno promette salti di categoria roboanti, ma la costanza nel lavoro e il radicamento locale continuano a generare rendimento, anno dopo anno. È la strada maestra del calcio sostenibile.

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