Rimini

Official Info

• Official Website: https://www.riminifc.it
• League Website: https://www.lega-pro.com

Quick Facts

• Founded: 1912
• City: Rimini
• Country: Italia
• Founder: Unknown
• Milestones: 1912: fondazione; 1975–76: vittoria della Serie C e prima promozione in Serie B; 2004–05: vittoria della Serie C1 e promozione in Serie B; 26/08/2006: storico 1–1 contro la Juventus all’esordio di B; 2010 e 2016: rifondazioni post-crisi; 2017–18: vittoria della Serie D e ritorno tra i professionisti.

History

Il Rimini Football Club nasce nel 1912, in una città di mare e di cinema che ha sempre vissuto il calcio con passione popolare. I colori sociali, bianco e rosso, si sono imposti presto nell’iconografia sportiva locale, con la celebre maglia a quarti che è diventata un segno di riconoscimento inconfondibile. Il primo Novecento vede gli albori a livello regionale, tra entusiasmi crescenti e strutture ancora pionieristiche, fino all’assetto più stabile del dopoguerra, quando il club comincia a ritagliarsi uno spazio strutturato nelle categorie nazionali.
Il salto di qualità arriva nella metà degli anni Settanta: nel 1975–76 il Rimini vince il proprio girone di Serie C, conquista la prima, storica promozione in Serie B e apre una parentesi di grande visibilità per la città romagnola. L’avventura cadetta offre palcoscenici importanti e partite memorabili allo stadio Romeo Neri, impianto che prenderà fama non solo per la cornice calorosa del pubblico biancorosso ma anche per l’intimità di un calcio vissuto a pochi metri dal campo. In quegli anni prende corpo un’identità tecnica fondata su organizzazione, ritmo e talento locale, con allenatori pragmatici e calciatori capaci di coniugare sacrificio e qualità.
Alternando stagioni di assestamento e cicli di rilancio, il club torna protagonista a inizio anni Duemila. Con una programmazione più moderna e una guida tecnica efficace, il Rimini centra nel 2004–05 la vittoria del girone di Serie C1 e la seconda promozione in Serie B. È il prologo a un periodo vivido, che regala all’archivio biancorosso una data che nessun tifoso dimentica: 26 agosto 2006, Romeo Neri gremito e Juventus in campo in Serie B dopo Calciopoli. Finisce 1–1: una notte che diventa racconto collettivo, fotografia della dignità competitiva riminese di fronte ai giganti.
La storia recente non è stata però lineare. Come altre realtà italiane di provincia, il Rimini ha conosciuto difficoltà economiche, con rifondazioni e ripartenze che hanno segnato il decennio 2010. L’orgoglio cittadino non è mai venuto meno: nel 2017–18 i biancorossi vincono la Serie D e ritornano tra i professionisti, riaccendendo una piazza che in Romagna vive il calcio come collante identitario. L’altalena tra Lega Pro e Dilettanti ha consolidato una cultura di resilienza: dirigenti, tecnici e tifosi hanno imparato a valorizzare il vivaio, a monitorare il mercato con criterio e a costruire squadre coriacee, spesso imbottite di profili emergenti e veterani di categoria.
Oggi il Rimini FC è una società con radici profonde nel territorio, struttura snella e obiettivi concreti: consolidarsi stabilmente in Serie C, difendere l’autosufficienza gestionale e sognare, quando possibile, la finestra dei playoff. Il club continua a giocare al Romeo Neri, stadio intitolato al grande ginnasta riminese, e mantiene con la città un rapporto simbiotico: il calcio come rito laico del weekend, come voce della Romagna laboriosa e appassionata. Non un colosso globale, ma una comunità sportiva autentica, capace di produrre storie e talenti, di misurarsi con rispetto e ambizione con il calcio professionistico italiano.

Honours

• • title: Serie B (promozioni)
  • years: 1976, 2005
• • title: Serie C / Serie C1 (vincitori di girone)
  • years: 1976, 2005
• • title: Serie D (vincitori di girone)
  • years: 1959, 1974, 2015, 2018

Statistical Insights

Win rate storico, media gol fatti/subiti e serie utili: Unknown (ultimo tentativo di aggiornamento: 2025-08-23). Dati dettagliati non disponibili in tempo reale dalle fonti prioritarie; verificare successivamente per percentuali, xG e strisce di imbattibilità.

Key Players

Top performer attuali (ruolo e mini‑statline): Unknown (ultimo aggiornamento: 2025-08-23). Rosa e minutaggi soggetti a variazione a mercato e infortuni.

Projection

Profilo tecnico-tattico tipico da Serie C: blocco difensivo compatto, ricerca delle transizioni, palle inattive come leva. Con una rosa mediamente giovane integrata da leader di categoria, gli obiettivi realistici gravitano tra salvezza serena e zona playoff. Probabilità editoriali (stima DirettaSport24, suscettibile di aggiornamento): playoff 30–40%, salvezza diretta 45–55%, playout 10–15%, promozione 5–10%. Variabili chiave: continuità difensiva al Romeo Neri, produttività delle punte (≥0,35 gol/90 complessivi), assenza di lunghe strisce senza vittoria.

Trivia

• Il tempio biancorosso è lo Stadio Romeo Neri, intitolato al ginnasta riminese tre volte campione olimpico a Los Angeles 1932: un unicum nel calcio italiano, dove gli impianti raramente omaggiano atleti di discipline diverse. La scelta racconta la pluralità sportiva della città e la sua tradizione ginnica.
• I colori biancorossi sono declinati in una maglia a quarti che, con le sue varianti, è diventata segno grafico riconoscibile in tutta la penisola. Negli anni la casacca ha vissuto piccoli restyling, ma l’identità visiva è rimasta intatta: un brand territoriale prima ancora che calcistico.
• 26 agosto 2006: l’eco del pareggio contro la Juventus in Serie B ha travalicato i confini locali. Fu una partita-simbolo dell’Italia post-Calciopoli: uno stadio di provincia pieno, un undici compatto e coraggioso, una serata da cronaca nazionale. La sfida mise in vetrina il carattere riminese contro campioni abituati ai grandi teatri; l’1–1 divenne titolo e memoria collettiva, il classico risultato che «vale più di una vittoria» per come fu costruito e per il contesto emotivo.
• Tra i giocatori entrati nel pantheon cittadino spicca Adrian Ricchiuti, fantasista e capitano per più stagioni: leadership, tecnica in spazi stretti e un carisma capace di accendere il Romeo Neri. Altri profili di culto per la tifoseria sono gli attaccanti che hanno legato il proprio picco produttivo alla maglia biancorossa in epoche diverse, cementando il rapporto con la curva.
• La Romagna del calcio è una costellazione di rivalità ad alta temperatura. Per il Rimini, la sfida con Cesena è quella dal sapore più forte, ma anche gli incroci con Ravenna e Forlì raccontano identità e campanili. Derby che hanno spesso definito stagioni e ambizioni, moltiplicando pubblico e attenzione mediatica.
• La resilienza societaria è un tratto distintivo: più rifondazioni, ripartenze dai Dilettanti e ritorni tra i Pro hanno costruito un DNA combattivo. Questa traiettoria ha sviluppato un know‑how prezioso sul mercato di Lega Pro e Serie D: scouting mirato su under futuribili, prestiti intelligenti, valorizzazione di profili affamati. Il risultato è una cultura di squadra in cui compattezza e sacrificio valgono quanto il talento.
• La città di Federico Fellini ha sempre dato al calcio una dimensione culturale particolare: d’estate, i turisti affollano il litorale, ma la domenica d’inverno lo stadio diventa luogo d’incontro. Il club ha organizzato negli anni iniziative sociali e scuole calcio che hanno avvicinato famiglie e giovani, alimentando un senso di appartenenza che travalica la categoria.
• Il settore giovanile è tradizionalmente uno dei fronti più curati: in un contesto economico che impone sostenibilità, la produzione e valorizzazione di talenti locali rappresenta sia una scelta tecnica sia un presidio identitario. Molti ragazzi del vivaio hanno trovato spazio in prima squadra o hanno spiccato il volo verso club di categorie superiori.
• Un dato identitario: la spinta del Romeo Neri. Anche nelle stagioni più complicate, l’impianto ha offerto al Rimini una percentuale di punti casalinghi superiore a quella in trasferta, segno che il fattore ambientale in Romagna conta davvero. Per gli allenatori che si sono seduti in panchina, «rendere il Neri un fortino» è stata spesso la prima missione.
• La casistica di coppe minori e trofei di categoria racconta la capacità di stare sul pezzo nei momenti decisivi: finali, poule scudetto dilettanti, spareggi promozione. Non sempre il risultato è stato dalla parte del Rimini, ma la memoria di quelle notti ha cementato un rapporto tifosi‑squadra fatto di riconoscenza e riconoscimento del valore del lavoro.
• In sintesi: il Rimini non è un brand globale, ma è un club con una cifra narrativa chiara. Storia, comunità e un calcio pratico e intenso. Quando l’asticella si alza, la squadra sa vivere di dettagli: compattezza, palle inattive, densità tra le linee. È così che, più volte, i biancorossi hanno scritto pagine oltre il pronostico.