ST Mirren
Official Info
- Official Website: https://www.stmirren.com
- League Website: https://spfl.co.uk/clubs/st-mirren
Quick Facts
- Founded: 1877-05-00
- City: Paisley
- Country: Scozia
- Founder: Gruppo di sportivi locali legati al cricket di Paisley (nome ispirato a San Mirin)
- Milestones: - 1877: fondazione del club a Paisley, adozione dei colori a strisce bianconere.
- 1883–1887: prime partecipazioni alla Scottish Cup, affermazione nel panorama regionale (Renfrewshire Cup).
- 1894–1901: trasferimenti tra campi storici (Thistle Park, Westmarch) prima della stabilità a Love Street (St Mirren Park).
- 1926: primo trionfo in Scottish Cup.
- 1959: seconda Scottish Cup (3–1 all’Aberdeen a Hampden).
- 1976–77: titolo di Seconda Divisione (allora First Division) e ritorno nel massimo livello sotto Alex Ferguson.
- 1987: terza Scottish Cup (1–0 ai tempi supplementari vs Dundee United), accesso alla Coppa delle Coppe UEFA.
- 2005–06: doppietta domestica di categoria (Challenge Cup + titolo di seconda serie), promozione in Premier League.
- 2013: prima Scottish League Cup (3–2 sul Hearts), nuova pagina d’argento.
- 2009: addio allo storico Love Street; inaugurazione del nuovo St Mirren Park (oggi SMiSA Stadium).
- 2021: transizione verso l’azionariato popolare (SMiSA) in co‑governance con Kibble.
- 2020s: consolidamento in Premiership e ritorno a qualificazione europea attraverso il piazzamento in campionato.
History
Lo St Mirren Football Club nasce a Paisley nel 1877, figlio dell’entusiasmo cittadino per gli sport di squadra e, in particolare, del giro del cricket locale. Il nome omaggia San Mirin (Mirren), patrono di Paisley, e l’identità visiva si cristallizza presto nelle strisce bianconere che ancora oggi caratterizzano la divisa. I primi anni scorrono tra sfide di coppa e campionati locali, con la Renfrewshire Cup a cementare rivalità e senso di appartenenza sul territorio.
Dopo avere peregrinato tra diversi terreni di gioco, il club trova casa a Love Street, ribattezzato St Mirren Park, che diventerà lo scenario di alcuni dei capitoli più intensi della sua storia. Negli anni Venti arriva la prima vera consacrazione nazionale: la Scottish Cup del 1926. Il secondo sigillo in coppa, nel 1959, rafforza il profilo dei Buddies – soprannome con cui i tifosi chiamano affettuosamente la squadra – con un successo autorevole su un’Aberdeen all’epoca in ascesa.
Il decennio Settanta porta in dote uno dei racconti più citati nelle cronache: l’era di Alex Ferguson in panchina. Tra il 1974 e il 1978, il futuro tecnico del Manchester United guida lo St Mirren al titolo di seconda serie 1976–77, restituendolo alla massima divisione con un calcio intenso e organizzato. Paradossalmente sarà anche l’unico esonero della carriera di Ferguson, episodio che alimenta la mitologia del club. Gli anni Ottanta consegnano un’altra pagina indelebile: la Scottish Cup del 1987, vinta per 1–0 ai tempi supplementari contro il Dundee United. Quel successo spalanca le porte della Coppa delle Coppe UEFA e consolida l’immagine dei Saints come club capace di colpire nei grandi giorni.
Il nuovo millennio inizia tra alti e bassi, ma il 2005–06 è annata memorabile: St Mirren centra una rara “doppietta di categoria”, sollevando la Challenge Cup e vincendo il campionato di seconda serie per tornare stabilmente in Premier League. A livello identitario, il 2009 segna l’addio allo storico Love Street e l’approdo al moderno St Mirren Park (oggi SMiSA Stadium per la partnership con il supporters’ trust), impianto compatto e funzionale nella zona ovest di Paisley.
Nel 2013 arriva la prima Scottish League Cup, un 3–2 vibrante sul Hearts a Hampden che riaccende la bacheca. La gestione oculata e la crescita del vivaio – da cui sono passati talenti come John McGinn, Kenny McLean e Aaron Mooy – alimentano la sostenibilità tecnica ed economica. Negli anni più recenti, la transizione verso l’azionariato popolare attraverso SMiSA, in compartecipazione con l’ente sociale Kibble, ha rafforzato il legame con la comunità. Sul campo, una struttura tattica solida e l’attenzione ai dettagli nelle palle inattive hanno riportato i Buddies con regolarità nella metà alta della Premiership e, in tempi recenti, a rivedere l’Europa attraverso i piazzamenti in campionato. Un percorso coerente con la tradizione: non un colosso globale, ma una realtà scozzese che sa fare le cose per bene e colpire quando conta.
Honours
-
- title: Scottish Cup
- years: 1926, 1959, 1987
-
- title: Scottish League Cup
- years: 2013
-
- title: Scottish Challenge Cup
- years: 2005
-
- title: Seconda serie scozzese (First Division/Championship)
- years: 1968, 1977, 2000, 2018
-
- title: Renfrewshire Cup (regionale, selezione)
- years:
Statistical Insights
Indicatori chiave (ultimi campionati in Premiership):
- Win rate: Unknown (ultimo controllo 2025-08-24)
- Gol segnati per partita: Unknown (ultimo controllo 2025-08-24)
- Gol concessi per partita: Unknown (ultimo controllo 2025-08-24)
- Miglior striscia utile recente: qualificazione stabile alla poule Scudetto post-split e serie casalinghe imbattute a blocchi (valori precisi: Unknown)
- Peggior striscia recente: brevi cali autunnali con scarsa produzione offensiva (valori precisi: Unknown)
Lettura tattica: squadra verticale e compatta, alta resa su palle inattive, fase di non possesso organizzata (linea a tre o a cinque a seconda degli interpreti), xGA tendenzialmente sotto la media della parte destra della classifica quando il blocco è al completo.
Key Players
- Mark O’Hara (CC/CM): capitano, mezzala di inserimento e rigorista; doppia cifra potenziale in contributi gol su base stagione. Stat line precisa: Unknown.
- Alex Gogic (DC/MD): colonna difensiva, prime duels e intercetti ai vertici interni di squadra; jolly tra difesa e mediana. Stat line precisa: Unknown.
- Greg Kiltie (TQ/ALA): creatività tra le linee, alto volume di pressing e passaggi chiave. Stat line precisa: Unknown.
- Mikaël Mandron (ATT): riferimento fisico, target man con buon lavoro spalle alla porta; doppia cifra possibile in tutte le competizioni. Stat line precisa: Unknown.
- Portiere (titolare recente: Zach Hemming): buona percentuale di parate e gestione area piccola; clean sheets stagionali nell’intorno della doppia cifra. Dato esatto: Unknown.
Projection
Modello qualitativo (valutazione rosa/valore mercato, rendimento recente, ELO nazionale, profondità della panchina):
- Salvezza tranquilla: 70–75% (quota implicita ~1.35–1.43)
- Top 6 post-split: 35–45% (quota ~2.20–2.85)
- Qualificazione europea tramite piazzamento: 20–25% (quota ~4.00–5.00)
- Rischio play-out/retrocessione: 10–15% (quota ~6.50–10.00)
Driver: solidità difensiva, qualità sulle palle inattive, contributo gol degli interni (O’Hara/Kiltie) e affidabilità del blocco arretrato (Gogic/Fraser/Tanser). Variabili: mercato in uscita su profili chiave, profondità in attacco, gestione degli infortuni in ruoli specialistici (quinti/esterni).
Trivia
• Il nome: St Mirren prende il nome da San Mirin (o Mirren), monaco irlandese venerato come patrono di Paisley. Un retaggio identitario forte, che spiega anche la simbologia araldica del crest.
• Love Street, una cattedrale del calcio scozzese: per oltre un secolo lo St Mirren ha giocato a Love Street, impianto romantico e leggendario. Lì si è registrata un’affluenza record di circa 47.000 spettatori in una sfida con il Celtic nel dopoguerra, cifra che racconta il magnetismo di un’epoca e il ruolo del club nel tessuto sociale di Renfrewshire. Nel 2009 la migrazione al nuovo St Mirren Park ha portato comfort e sostenibilità, preservando però il carattere “neighbourhood club” che i tifosi rivendicano con orgoglio.
• L’unico esonero di Sir Alex Ferguson: prima di entrare nella storia con Aberdeen e Manchester United, Ferguson guidò i Buddies alla promozione 1976–77. La separazione del 1978 – formalmente un esonero – è spesso citata come l’unico allontanamento della carriera dell’allenatore scozzese. Nei racconti popolari del club è un aneddoto ricorrente, a metà tra leggenda e monito sulla durezza del mestiere.
• La tripletta di Scottish Cup: 1926, 1959, 1987. Tre annate scolpite. Il 1959 è ricordato per il 3–1 sull’Aberdeen a Hampden davanti a un pubblico oceanico; il 1987 per l’1–0 ai supplementari contro il Dundee United, con l’eroe di giornata Ian Ferguson e una squadra di grande organizzazione difensiva. Quei trionfi hanno cementato la reputazione dei Buddies come “cup fighters”.
• 2013, la coppa in technicolor: nella Scottish League Cup 2012–13 lo St Mirren piega il Hearts 3–2 in una finale emozionante. Tra i marcatori, Esmaël Gonçalves e lo storico capitano/centravanti Steven Thompson; la firma decisiva del giovane Conor Newton è diventata un fotogramma iconico per una generazione di tifosi.
• Il vivaio che produce: Paisley ha fornito talenti importanti al calcio scozzese e internazionale. John McGinn (oggi colonna della Scozia), Kenny McLean e l’australiano Aaron Mooy hanno vissuto tappe formative in bianconero. Il club ha una tradizione consolidata nel dare spazio ai ragazzi, elemento strategico in una realtà di bilancio sostenibile.
• Derby e identità territoriale: la rivalità con il Greenock Morton – il Renfrewshire Derby – è tra le più sentite fuori dal duopolio Glasgow. Oltre ai risultati, è una contesa di orgoglio identitario tra comunità vicine e fiera provincialità calcistica.
• SMiSA e il modello community club: negli anni recenti i tifosi, attraverso la St Mirren Independent Supporters Association, hanno assunto un ruolo centrale nella governance, in partnership con Kibble, ente sociale attivo nell’area. Da qui la denominazione commerciale dello stadio, The SMiSA Stadium: un esempio virtuoso di radicamento comunitario e pilotaggio collettivo.
• Estetica bianconera: le strisce verticali nere e bianche sono un marchio di fabbrica sin dalla fine dell’Ottocento. Nella memoria popolare restano anche alcune seconde maglie creative, segno che il club non teme di sperimentare mantenendo intatto il suo DNA.
• Europa, un ritorno atteso: le presenze internazionali dello St Mirren sono state rare ma significative, per lo più legate alle vittorie in coppa nazionale. Il recente ritorno a un piazzamento europeo ha avuto il sapore della rimpatriata tra vecchi amici: niente proclami, ma la consapevolezza che Paisley può di nuovo farsi sentire oltre confine.
• Tifoseria e rituali: i Buddies sostengono la squadra con calore e ironia tipicamente scozzesi. Dalle coreografie compatte del settore nord del SMiSA Stadium ai cori che ripercorrono i giorni di Love Street, l’atmosfera è familiare ma intensa. In Scozia si dice spesso che a Paisley “si respira calcio”: lo St Mirren è parte del paesaggio emotivo cittadino.
• Calcio e città: Paisley è famosa per il motivo “Paisley pattern”. Il club ha saputo intrecciare storia tessile e passione calcistica, diventando veicolo culturale oltre che sportivo: iniziative sociali, scuole calcio e programmi con le comunità locali sono ormai prassi consolidata.
• Allenatori artigiani: nel tempo, diversi tecnici hanno valorizzato risorse limitate con idee chiare. Dalla solidità recente costruita su difesa a tre e quinti intensi, alla cura delle palle inattive, lo St Mirren ha spesso tratto margine competitivo dalle micro‑abilità e dal dettaglio, più che dalla spesa sul mercato.
• Numeri curiosi: storicamente, la resa casalinga ha rappresentato un vantaggio competitivo netto rispetto all’esterno, specie nei periodi di forte coesione del gruppo. I clean sheet in blocco sono stati spesso la leva per strappare punti a budget superiore. E quando i Buddies segnano per primi, la percentuale di risultati positivi schizza: un tratto identitario che gli analisti associano alla struttura difensiva del club.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 20 | 18 | 38 | |||
| Vinte | 8 | 6 | 14 | |||
| Pareggi | 5 | 3 | 8 | |||
| Sconfitte | 7 | 9 | 16 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.5 | 30 | 1.3 | 23 | 1.4 | 53 |
| Goal concessi | 1.4 | 27 | 1.8 | 32 | 1.6 | 59 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 44 | 2.8 | 51 | 2.5 | 95 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 1 | 0.2 | 4 | 0.1 | 5 |
| Reti inviolate | 0.2 | 4 | 0.2 | 3 | 0.2 | 7 |
| Calci d'angolo | 5.1 | 101 | 4.2 | 75 | 4.6 | 176 |
| Falli | 11.6 | 232 | 13.3 | 240 | 12.4 | 472 |
| Fuori gioco | 2.5 | 49 | 2.1 | 38 | 2.3 | 87 |
| Tiri | 11.8 | 235 | 10.9 | 196 | 11.3 | 431 |
| Tiri in porta | 4.2 | 83 | 4 | 72 | 4.1 | 155 |