Bordeaux

Città
Bordeaux
Nazione
Sito Web
Fondata
1881
Stadio
Social

Official Info

Quick Facts

  • Founded: 1 ottobre 1881 (sezione calcio 1910; professionismo 1937)
  • City: Bordeaux
  • Country: Francia
  • Founder: Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-24)
  • Milestones: 1881: nascita del club polisportivo; 1910: creazione della sezione calcio; 1936–37: rinascita del calcio e passaggio al professionismo; 1941: prima Coupe de France; 1950: primo titolo francese; 1984–87: era d’oro con A. Jacquet (3 Ligue 1, 2 Coupe de France); 1995: Intertoto vinta; 1996: finale Coppa UEFA; 1999: Ligue 1 con É. Baup; 2009: Ligue 1 con L. Blanc e doppio Trophée des Champions; 2015: trasferimento al Matmut Atlantique; 2022: retrocessione in Ligue 2; 2023: salvezza amministrativa dopo ricorso contro la discesa in National

History

I Girondins de Bordeaux sono tra i marchi storici del calcio francese, figli della città del vino e di un’identità sportiva costruita sullo scapulaire, la caratteristica V bianca sul petto. Nati il 1° ottobre 1881 come club polisportivo, avviano la sezione calcio nel 1910; dopo una pausa negli anni Venti, il football rinasce e si professionalizza nel 1937. Il primo acuto arriva nel 1941 con la Coupe de France, in pieno periodo bellico, segnale della vitalità di un club capace di resistere alle intemperie del tempo.
Il dopoguerra porta la consacrazione: nel 1950 Bordeaux conquista il primo titolo nazionale, aprendo una tradizione vincente che troverà il suo apice negli anni Ottanta. Con Aimé Jacquet in panchina e una generazione di maestri del centrocampo come Alain Giresse e Jean Tigana, i Girondins dominano la scena domestica: tre Ligue 1 tra 1984 e 1987 e due Coupe de France, oltre a profonde cavalcate europee. Il Parco Lescure (poi Stade Chaban-Delmas) diventa una fortezza e un simbolo.
A metà anni Novanta, in piena rinascita dopo difficoltà economiche, Bordeaux sfrutta la vetrina Intertoto 1995 per spalancarsi l’Europa. È l’epoca del trio Zinedine Zidane–Christophe Dugarry–Bixente Lizarazu: nel 1996 il club raggiunge la finale di Coppa UEFA, arrendendosi al Bayern ma fissando nella memoria l’epica rimonta al Milan (0-2, 3-0) che accredita i Girondins nel panorama internazionale. Nel 1999 arriva un altro titolo di Ligue 1 con Élie Baup, suggellato dal gol di Pascal Feindouno al Parc des Princes all’ultima giornata, mentre il 2009, con Laurent Blanc in panchina, regala l’ennesima Ligue 1 e una striscia di vittorie consecutive da record di club, trainata dall’estro di Yoann Gourcuff e dalla fisicità di Marouane Chamakh.
Il passaggio al moderno Matmut Atlantique nel 2015 segnala ambizioni di lungo periodo, ma gli anni recenti sono complessi: il 2021–22 segna la retrocessione e una crisi tecnica con difesa in difficoltà; nel 2023 il club rischia l’abisso amministrativo prima di essere reintegrato in Ligue 2, avviando un percorso di ricostruzione sotto nuova proprietà. Nonostante l’altalena, l’eco dei Girondins resta globale: tradizione, vivai prolifici e una storia europea nobile continuano a fare di Bordeaux una piazza appetibile, capace di attrarre talenti e mantenere una base tifosa diffusa. L’obiettivo attuale è tornare stabile ai vertici, con sostenibilità economica e un’impronta di gioco coerente con la cultura tecnica del club.

Honours

    • title: Ligue 1 (Campionato di Francia)
    • years: 1950, 1984, 1985, 1987, 1999, 2009
    • title: Coupe de France
    • years: 1941, 1986, 1987, 2013
    • title: Coupe de la Ligue
    • years: 2002, 2007, 2009
    • title: Trophée des Champions / Challenge des Champions
    • years: 1986, 1987, 2008, 2009
    • title: Ligue 2 / Division 2
    • years: 1949, 1992
    • title: UEFA Intertoto Cup
    • years: 1995

Statistical Insights

Profilo statistico essenziale dei Girondins. Titoli nazionali: 6 Ligue 1, 4 Coupe de France, 3 Coupe de la Ligue, 4 Supercoppe francesi; due volte campioni di seconda serie. Punto più alto europeo: finale di Coppa UEFA 1995–96 (sconfitta col Bayern), dopo qualificazione dall’Intertoto. Miglior striscia di vittorie del club in Ligue 1: 11 di fila nel 2009, tra chiusura e apertura di stagione. Picco difensivo negativo recente: stagione 2021–22 chiusa con 91 gol subiti in Ligue 1, valore storicamente tra i più alti dell’era a 20 squadre. Dati granulari su win rate e medie gol segnati/subiti per gara nelle ultime 5 stagioni sono attualmente non consolidati per via del passaggio di categoria: Unknown (ultimo controllo 2025-08-24).

Key Players

Selezione attuale orientativa, centrata su profili cardine in Ligue 2. Yoann Barbet (difensore centrale): capitano, leadership difensiva, pericoloso sui piazzati e affidabile nei duelli aerei. Zuriko Davitashvili (ala/trequartista): estro e progressioni palla al piede, nazionale georgiano, produce occasioni e strappa metri con dribbling riusciti. Zan Vipotnik (centravanti): riferimento d’area, attacchi profondi e finalizzazione di prima; prezioso nel gioco spalle alla porta. Danylo Ignatenko (centrocampista): equilibrio tra interdizione e primo passaggio, chilometri percorsi e intensità nei contrasti. Vital Nsimba (terzino sinistro): spinta costante e cross dal lato mancino, esperienza e letture preventive. Nota: linee statistiche puntuali (presenze, gol, assist) variano per stagione e competizioni; per coerenza di verifica sono marcate come Unknown al 2025-08-24.

Projection

Bordeaux resta una big storica che in Ligue 2 gode di status e bacino tali da alimentare ambizioni legittime. Identità: blocco difensivo strutturato intorno a Barbet, catene laterali dinamiche (Nsimba–Davitashvili) e un centravanti di riferimento. Variabile chiave: continuità in trasferta e conversione delle occasioni create. Scenario probabilistico implicito (quote stile betting, range indicativo): promozione diretta 18–25%; promozione via playoff 15–22%; permanenza solida a metà classifica 40–50%; rischio coda/recessione 5–10%. L’upside passa da mercato mirato (un finalizzatore affidabile e un interno con gol) e dalla tenuta fisica dei titolari. Con una difesa stabilmente sotto 1 gol subito/partita e palla inattiva valorizzata, i Girondins tornano credibili per il salto.

Trivia

• Il soprannome Les Girondins richiama la regione della Gironda, culla del grande vino bordolese: l’intreccio tra club e territorio è fortissimo, tanto che spesso l’iconografia societaria gioca con riferimenti enologici. Lo scapulaire, la V bianca sulla maglia blu notte, è uno dei design più riconoscibili del calcio francese; introdotto in epoche lontane, ha attraversato marchi tecnici e mode, restando intoccabile come simbolo.
• Il vecchio Parc Lescure, poi Stade Chaban-Delmas, è stato un laboratorio tattico a cielo aperto: curve vicine al campo, atmosfera calda e una tribuna monumentale dallo stile anni Trenta. Qui Bordeaux ha costruito parte del mito, prima di migrare nel 2015 al Matmut Atlantique, impianto moderno (oltre 40.000 posti) che ha ospitato Europei e grandi eventi. Il passaggio ha richiesto un adattamento ambientale: dal calore raccolto dello storico stadio alla scenografia ampia del nuovo.
• Gli anni Ottanta di Aimé Jacquet hanno scritto una grammatica del gioco al francese: possesso ragionato, geometrie di Giresse e Tigana, catene laterali efficaci, difesa alta e coraggiosa. Quella scuola ha ispirato generazioni successive. Una perla: la stagione 1984–85 con back-to-back in Ligue 1, preludio a un biennio dominante.
• La cavalcata UEFA 1995–96 è entrata nell’epica non solo per la finale persa con il Bayern, ma per la rimonta sul Milan nei quarti: dopo lo 0–2 di San Siro, al ritorno finì 3–0 con prove magistrali di Zidane e Dugarry. Quella notte sancì il decollo internazionale di Zizou e raccontò un Bordeaux capace di coniugare tecnica e carattere.
• Nel 1999 Bordeaux strappò il titolo all’ultima giornata al PSG con un gol di Pascal Feindouno: uno scudetto da film, costruito su equilibrio e nervi saldi. Dieci anni dopo, nel 2009, i Girondins infilarono una serie di vittorie consecutive che vale come miglior striscia della storia del club in Ligue 1, spinti dal talento di Yoann Gourcuff, all’epoca uno dei trequartisti più influenti d’Europa.
• Rivalità storiche: il Derby de l’Atlantique con il Nantes, partite spesso tese e tattiche; il Derby de la Garonne con il Tolosa, che incrocia identità regionali; e sfide ad alta temperatura con Marsiglia, per tradizione di piazze calde e ambizioni incrociate.
• Accademia e talenti: oltre al già citato trio Zidane–Dugarry–Lizarazu, negli anni Bordeaux ha visto crescere o esplodere profili come Benoît Trémoulinas, Rio Mavuba, Marc Planus, Laurent Koscielny nella fase finale di carriera, e più recentemente esterni e mediani dal profilo dinamico, coerenti con una linea tecnica che privilegia qualità con gamba.
• Pagine difficili: la stagione 2021–22, chiusa con retrocessione e una difesa in sofferenza cronica (91 gol subiti), è stata uno shock identitario; la successiva estate ha rischiato la caduta in terza serie per ragioni amministrative, poi scongiurata. La risposta della tifoseria è stata massiccia: presenze significative anche in Ligue 2 e un sostegno che ha evitato la dispersione del patrimonio emotivo del club.
• Il brand Bordeaux ha una risonanza internazionale superiore ai confini francesi grazie ai cicli vincenti, alle notti europee e all’apporto alla nazionale: il club ha contribuito alla formazione di campioni del mondo e d’Europa francesi, mantenendo nel tempo un’immagine elegante e tecnica. Anche il marketing ha giocato la sua parte, con kit spesso celebrati dagli appassionati di maglie per pulizia e richiami storici.
• Dettaglio da intenditori: lo scapulaire non è solo estetica, ma identità strategica. Più allenatori, da Jacquet a Blanc, hanno usato il 4-4-2 o il 4-2-3-1 valorizzando ampiezza e traversoni, una grammatica che si è sedimentata a Bordeaux. Non sorprende che tuttora la catena di sinistra sia spesso centrale nelle scelte di mercato e nella costruzione della manovra.
• Infine, la comunità. La diaspora di tifosi bordolesi segue la squadra anche all’estero: amichevoli internazionali e tour precampionato hanno spesso registrato presenze significative in Spagna, Regno Unito e Nord Africa, a riprova di una fedeltà che travalica i confini della Gironda.

Calendari
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Nessun giocatore nella rosa
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Giocatore
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Data trasferimento
Cartellino
Dalla squadra / Data trasferimento / Cartellino
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T. Thomas
-
Kasimpasa
Ott 25, 2024
Kasimpasa
Ott 25, 2024
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A. Badji
Attaccante
- Ott 10, 1997
Gazişehir Gaziantep
Ott 10, 1997
Lug 1, 2024
Gazişehir Gaziantep
Lug 1, 2024
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A. Diallo
-
Newcastle
Lug 1, 2024
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Newcastle
Lug 1, 2024 Free
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T. Lacoux
-
Famalicao
Lug 1, 2024
Famalicao
Lug 1, 2024
Partenze
Giocatore
Alla squadra
Data di nascita
Data trasferimento
Cartellino
Alla squadra / Data trasferimento / Cartellino
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K. Johnsson
Portiere
- Gen 28, 1990
Strasbourg
Gen 28, 1990
Ago 16, 2024
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Strasbourg
Ago 16, 2024 Free
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M. Bokélé
-
Goztepe
Ago 14, 2024
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Goztepe
Ago 14, 2024 Free
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A. Diallo
Centrocampista
- Feb 25, 2006
Lens
Feb 25, 2006
Ago 13, 2024
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Lens
Ago 13, 2024 Free
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M. Angély
Difensore
- Apr 21, 2007
VfL Wolfsburg
Apr 21, 2007
Ago 13, 2024
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VfL Wolfsburg
Ago 13, 2024 Free
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L. Delaurier-Chaubet
Attaccante
-
Almere City FC
Ago 8, 2024
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Almere City FC
Ago 8, 2024 Free
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M. De Amorim
-
Famalicao
Ago 8, 2024
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Famalicao
Ago 8, 2024 Free
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Pedro Díaz
Attaccante
- Giu 5, 1998
Rayo Vallecano
Giu 5, 1998
Ago 5, 2024
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Rayo Vallecano
Ago 5, 2024 Free
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Ž. Vipotnik
-
Swansea
Ago 1, 2024
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Swansea
Ago 1, 2024 Free
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E. Biumla
Centrocampista
- Mag 8, 2005
Angers
Mag 8, 2005
Lug 31, 2024
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Angers
Lug 31, 2024 Free
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J. Ekomié
Difensore
- Ago 19, 2003
Angers
Ago 19, 2003
Lug 31, 2024
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Angers
Lug 31, 2024 Free
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R. Strączek
-
GKS Katowice
Lug 24, 2024
GKS Katowice
Lug 24, 2024
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Z. Davitashvili
Attaccante
- Feb 15, 2001
Saint Etienne
Feb 15, 2001
Lug 11, 2024
€ 6M
Saint Etienne
Lug 11, 2024 € 6M