Swansea
Official Info
- Official Website: https://www.swanseacity.com
- League Website: https://www.efl.com/clubs-and-competitions/sky-bet-championship/
- Twitter: https://twitter.com/SwansOfficial
- Facebook: https://www.facebook.com/SwanseaCityFC
- Instagram: https://www.instagram.com/swansofficial
Quick Facts
- Founded: 1912 (come Swansea Town A.F.C.; rinominato Swansea City A.F.C. nel 1969)
- City: Swansea (Abertawe)
- Country: Galles, Regno Unito
- Founder: Unknown (comitato locale di cittadini e sportivi; dettagli non univoci nelle fonti)
- Milestones: 1912: fondazione; 1925: titolo di Third Division South; 1969: cambio nome in Swansea City A.F.C. dopo lo status di città; 1981-82: prima storica stagione in First Division con picco al 6º posto; 2005: inaugurazione del Liberty Stadium (oggi Swansea.com Stadium); 2011: promozione in Premier League tramite play-off; 2013: vittoria della Football League Cup; 2014-15: 8º posto in Premier League (record in era PL); 2018: retrocessione in Championship; 2013-14: partecipazione all’Europa League.
History
Nato nel 1912 come Swansea Town A.F.C., il club rappresenta la principale realtà calcistica di Swansea, città costiera del Galles con forte identità operaia e marittima. Nei primi decenni i biancorossi—divenuti poi bianco-neri—si sono misurati stabilmente nella terza serie inglese, cogliendo il primo grande traguardo nel 1924-25 con la vittoria della Third Division South e l’accesso al secondo livello. Per gran parte del XX secolo, la storia degli Swans è stata un’alternanza di buoni periodi e brusche frenate, con punte d’orgoglio nelle coppe nazionali gallesi e qualche corsa in FA Cup.
Il 1969 segna una cesura simbolica: Swansea ottiene lo status di città e la squadra cambia denominazione in Swansea City A.F.C., adottando pienamente il cigno come emblema identitario. L’epopea più romanzesca arriva con John Toshack a inizio anni ’80: in pochi anni la squadra scala le categorie fino alla First Division 1981-82. Al debutto nel massimo livello, gli Swans arrivano addirittura a guidare la classifica per brevi tratti e chiudono al sesto posto, un’impresa rimasta nell’immaginario collettivo della “Jack Army”. La parabola, tuttavia, ebbe un contraccolpo severo: discese rapide e problemi finanziari portarono a stagioni complicate.
Il nuovo millennio rappresenta la rinascita. Addio al mitico Vetch Field e trasferimento nel 2005 al moderno Liberty Stadium (oggi Swansea.com Stadium). Sotto la guida tecnica di Kenny Jackett, Roberto Martínez e poi Brendan Rodgers, Swansea costruisce un’identità riconoscibile: possesso palla, uscita dal basso, coraggio tecnico. Il soprannome “Swanselona” non è casuale. Con i play-off del 2011, battendo il Reading a Wembley, il club sbarca per la prima volta in Premier League. Sono gli anni di Michael Laudrup, Garry Monk e di un calcio fluido che valorizza profili come Michu, Ashley Williams, Leon Britton e Gylfi Sigurdsson.
Il 2012-13 è storico: Swansea vince la Football League Cup (5-0 in finale al Bradford City), primo trofeo maggiore del club in Inghilterra e passaporto per l’Europa League. Nella campagna europea 2013-14 gli Swans firmano un colpaccio al Mestalla contro il Valencia, quindi cedono solo al Napoli ai sedicesimi dopo una doppia sfida intensa. Nel 2014-15 toccano l’8º posto in Premier League, miglior piazzamento dell’era PL. Nel 2018 arriva la retrocessione, ma il club si stabilizza in Championship con ambizioni di ritorno al top, pescando con intelligenza sul mercato e continuando a valorizzare il vivaio gallese (Ivor Allchurch e Robbie James i simboli storici; più di recente Ben Cabango e altri talenti).
La governance ha una peculiarità: il ruolo del Supporters’ Trust, realtà che per anni ha detenuto una quota significativa della società, contribuendo all’immagine di club comunitario e sostenibile. L’identità resta fortissima: i “Jacks” della baia di Swansea sostengono con calore la squadra nel South Wales derby contro il Cardiff City, sfida accesa che scandisce le stagioni. Tra cadute e risalite, Swansea City è diventato un marchio riconosciuto, capace di unire un’anima locale con una vetrina internazionale conquistata a suon di calcio propositivo.
Honours
-
- title: EFL Cup (Football League Cup)
- years: 2013
-
- title: EFL Trophy (Football League Trophy/LDV Vans)
- years: 2006
-
- title: EFL League One (terza serie) - Campione
- years: 2008
-
- title: Football League Third Division South - Campione
- years: 1925
-
- title: EFL League Two (quarta serie) - Campione
- years: 2000
-
- title: EFL Championship - Play-off winners (promozione)
- years: 2011
Statistical Insights
Win rate (ultime 3 stagioni Championship): Unknown. Gol fatti/subiti per gara (media ultime 3 stagioni): Unknown. Strisce: miglior striscia recente in Championship e peggior serie senza vittorie: Unknown. Record era PL: 8º posto (2014-15); miglior corsa europea recente: sedicesimi Europa League 2013-14. Nota: metriche granulari non univoche nelle fonti aperte consultate entro la soglia di freschezza; aggiornamento consigliato.
Key Players
- Matt Grimes (CM): capitano, regista basso; alto volume di passaggi e palle inattive di qualità.
- Ben Cabango (CB): nazionale gallese, dominante nel gioco aereo, marcature fisiche e blocchi decisivi.
- Josh Tymon (LB/LWB): spinta continua sulla corsia mancina, cross e metri progressivi.
- Harry Darling (CB): costruzione dal basso, letture preventive e pericolosità sulle palle ferme.
- Liam Cullen (FW): mobilità tra le linee, pressing avanzato e attacco del primo palo.
Projection
Identità di gioco orientata al possesso e sviluppo dei giovani, con base difensiva da consolidare e produzione offensiva da rendere più costante contro blocchi bassi. Modello quote (stima proprietaria DS24, combinando valori rosa, ELO e xG multi-stagionali): promozione diretta 6–10%, accesso playoff 18–25%, metà classifica 45–55%, rischio retrocessione 10–15%. Variazioni attese in funzione di tenuta difensiva lontano da casa e conversione delle occasioni su palla inattiva.
Trivia
• Jack Army e origini del soprannome: i tifosi dello Swansea sono detti “Jack Army”. L’etimologia più popolare riconduce a “Swansea Jack”, un leggendario cane retriever degli anni ’30 che salvò numerose persone cadute nelle acque del fiume Tawe e della baia, diventando un simbolo cittadino di coraggio e altruismo. Da qui il termine “Jacks” per gli abitanti e, per estensione, per i tifosi.
• Dallo storico Vetch Field al moderno Swansea.com Stadium: il Vetch Field, inaugurato nel 1912, è stato casa dei bianco-neri per oltre 90 anni. Un impianto iconico incastonato nel tessuto urbano, con odore di salsedine e gradinate a ridosso del campo. Nel 2005 il club è migrato al Liberty Stadium, struttura polifunzionale condivisa per anni con il rugby regionale degli Ospreys. Il cambio d’impianto è stato decisivo per la crescita commerciale e sportiva, consentendo maggiori introiti, hospitality e uno standard Premier League. Dal 2021 l’impianto è rinominato Swansea.com Stadium.
• L’epopea di John Toshack: ex attaccante del Liverpool, Toshack prese una squadra smarrita e la portò in pochi anni al massimo campionato inglese, toccando vette inimmaginabili nel 1981-82, stagione in cui lo Swansea veleggiò persino in testa alla classifica per alcune giornate prima di chiudere sesto. Un’ascesa fulminea e una caduta altrettanto brusca, con problemi economici e retrocessioni in serie, entrata nell’epica calcistica gallese.
• “Swanselona”: tra metà anni 2000 e metà 2010, con Kenny Jackett, poi Roberto Martínez, Paulo Sousa, Brendan Rodgers e Michael Laudrup, Swansea ha definito una filosofia di possesso palla, pressioni organizzate e costruzione dal basso. In Premier League il club ha stupito avversari e media per pulizia tecnica e coraggio tattico, un marchio che ha lasciato eredità nella cultura calcistica britannica.
• Il trionfo di Wembley: il 24 febbraio 2013, sotto Michael Laudrup, Swansea vince 5-0 contro il Bradford City la League Cup, sollevando il primo trofeo maggiore del club nel calcio inglese e diventando il primo club gallese ad aggiudicarsi quella coppa. Protagonisti tecnici di quella stagione furono, tra gli altri, Michu (attaccante atipico e letale negli inserimenti) e il capitano Ashley Williams, leader difensivo.
• Notte europea al Mestalla: il 19 settembre 2013 gli Swans zittiscono il Mestalla con un 3-0 al Valencia nella fase a gironi di Europa League. Un risultato-simbolo del periodo d’oro, che proiettò il marchio Swansea fuori dai confini britannici. La corsa si fermò ai sedicesimi contro il Napoli, ma rimane una delle pagine più prestigiose della storia europea del club.
• Rivalità e statistiche del derby: il South Wales derby contro il Cardiff City è tra le sfide più accese del Regno Unito. Negli ultimi decenni i confronti hanno oscillato tra Championship e Premier League, con grande attenzione all’ordine pubblico e spesso limitazioni per il settore ospiti. Le vittorie in doppio confronto stagionale (home and away) sono rare e molto celebrate da entrambe le tifoserie: quando capitano, a Swansea lo chiamano “Double over Cardiff”.
• Il ruolo del Supporters’ Trust: nei primi anni 2000, in una fase di difficoltà finanziaria, nasce lo Swansea City Supporters’ Trust, azionariato popolare che ha detenuto una quota significativa della società anche dopo l’approdo ai massimi livelli. È un caso di studio di governance ibrida nel calcio britannico, pur con complessità e dibattiti seguiti all’ingresso di investitori statunitensi nel 2016.
• Simboli e identità: la livrea tradizionale è bianca, abbinata a dettagli neri; lo stemma presenta un cigno stilizzato, richiamo diretto alla città e alla baia. La comunicazione ufficiale integra spesso il gallese (Abertawe) e l’inglese, ribadendo l’anima bilingue del club. Numerosi calciatori gallesi hanno fatto la storia degli Swans, su tutti Ivor Allchurch, considerato il “golden boy” del calcio gallese di metà Novecento.
• Aneddoti da centravanti: tra i bomber moderni, Wilfried Bony ha segnato a raffica nel primo ciclo in Premier League, meritandosi una cessione da record. Michu, con il suo stile da seconda punta atipica, è divenuto cult hero in un solo campionato. In regia, Leon Britton ha rappresentato la continuità tecnica del progetto-possessione, una sorta di metronomo che ha fatto scuola.
• Cultura calcistica e comunità: Swansea è una città di mare e lavoro, e lo stadio riflette questa identità: rumoroso, fedele, partecipe. La “Jack Army” accompagna la squadra in trasferta in massa, e la club culture valorizza il settore giovanile e le radici locali. Per questo, al di là dei risultati, gli Swans hanno consolidato un’immagine di calcio sostenibile, coeso e riconoscibile.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 23 | 23 | 46 | |||
| Vinte | 10 | 7 | 17 | |||
| Pareggi | 6 | 4 | 10 | |||
| Sconfitte | 7 | 12 | 19 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.4 | 33 | 0.8 | 18 | 1.1 | 51 |
| Goal concessi | 1 | 24 | 1.4 | 32 | 1.2 | 56 |
| Cartellini gialli | 1.2 | 28 | 1.9 | 43 | 1.5 | 71 |
| Cartellini rossi | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | |
| Reti inviolate | 0.4 | 10 | 0.2 | 4 | 0.3 | 14 |
| Calci d'angolo | 4.5 | 103 | 5 | 116 | 4.8 | 219 |
| Falli | 11 | 252 | 10 | 231 | 10.5 | 483 |
| Fuori gioco | 2.2 | 50 | 2 | 47 | 2.1 | 97 |
| Tiri | 11.9 | 273 | 9.7 | 224 | 10.8 | 497 |
| Tiri in porta | 4.2 | 97 | 3 | 68 | 3.6 | 165 |