Botev Plovdiv
Official Info
- Official Website: https://botevplovdiv.bg/
- League Website: https://pfl.bg/
- Twitter: https://twitter.com/botevplovdiv
- Facebook: https://www.facebook.com/botevplovdiv
- Instagram: https://www.instagram.com/botevplovdiv/
- YouTube: https://www.youtube.com/@botevplovdiv
Quick Facts
- Founded: 1912-03-12
- City: Plovdiv
- Country: Bulgaria
- Founder: Studenti del Collegio Francese “Saint Augustin” di Plovdiv, in onore del poeta-eroe nazionale Hristo Botev
- Milestones: - 1912: fondazione del club, colori giallo-neri e nome dedicato a Hristo Botev
- 1929: primo titolo nazionale bulgaro
- Anni ’50-’80: periodo socialista, il club è noto anche come Trakia Plovdiv
- 1962: prima Coppa di Bulgaria
- 1967: secondo titolo nazionale
- 1981: seconda Coppa di Bulgaria
- 2010: crisi societaria e rilancio del progetto sportivo
- 2017: Coppa di Bulgaria + Supercoppa di Bulgaria
- 2014–2023: lavori e riapertura dello stadio Hristo Botev (rientro definitivo nel nuovo impianto)
- 2010s–oggi: ritorno costante nella parte alta/centrale della Parva Liga con presenze in Europa
History
Il Botev Plovdiv è una delle istituzioni fondanti del calcio bulgaro: nato il 12 marzo 1912 da un gruppo di studenti del Collegio Francese “Saint Augustin” di Plovdiv, fu battezzato in onore dell’eroe nazionale e poeta Hristo Botev. Sin dagli albori il club adottò i colori giallo e nero, richiamando il soprannome “Kanarcheta” (i Canarini), e si radicò in una città dalla forte identità sportiva come Plovdiv, culla di un derby fra i più incandescenti dei Balcani.
La prima grande affermazione arrivò nel 1929, con il titolo nazionale: un segnale che il Botev era pronto a pesare sul calcio bulgaro. Il dopoguerra e il periodo socialista portarono anche un cambio di denominazione (Trakia Plovdiv), ma non intaccarono l’istinto competitivo del club. Negli anni Sessanta e Settanta il Botev costruì una scuola calcistica riconosciuta, capace di produrre talenti e un gioco tecnico, culminato nel secondo scudetto del 1967 e nella vittoria della Coppa di Bulgaria del 1962. Il trofeo fu replicato nel 1981, consolidando l’immagine di club capace di colpire nei momenti chiave.
La caduta del regime aprì una fase più turbolenta per l’intero movimento. Anche il Botev conobbe cicli altalenanti, tra ricostruzioni e passaggi dirigenziali complessi, fino alla crisi attorno al 2010. Quella fase, però, divenne anche un punto di svolta: rifondazione delle basi sportive, rilancio del settore giovanile, idee chiare per tornare progressivamente ai vertici nazionali. Nel 2017 l’atteso ritorno alla gloria: Coppa di Bulgaria e Supercoppa sollevate a coronamento di un progetto tornato competitivo.
Un capitolo fondamentale è lo stadio. Lo storico Hristo Botev, impianto identitario nel cuore della città, è stato interessato da un lungo percorso di ristrutturazione. Per anni il club ha militato nel complesso di Komatevo, per poi rientrare nel moderno Hristo Botev, rinnovato e concepito per alzare l’asticella dell’esperienza matchday e dell’ospitalità. La cornice, spesso giallonera, esalta una tifoseria fra le più calorose del paese.
Sul piano tecnico, il Botev è passato più volte dall’essere outsider ambiziosa al recitare il ruolo di contender domestica, con sortite nelle coppe europee che hanno regalato serate di grande visibilità. La filosofia resta quella di un club capace di alternare scouting mirato a valorizzazione interna, sostenuto da una tradizione giovanile produttiva.
Oggi il Botev Plovdiv è un brand potente a livello nazionale e regionale, rispettato per storia e calore del tifo. Il raggio internazionale esiste – specie per le campagne europee e per i tanti stranieri transitati in rosa – ma l’epicentro resta la Bulgaria e, soprattutto, Plovdiv. Qui l’identità non si discute: giallo e nero come manifesto, lavoro sul campo e una memoria vincente che proietta il club verso nuove stagioni di ambizione controllata.
Honours
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- title: Campionato di Bulgaria (A Grupa/Parva Liga)
- years: 1929, 1967
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- title: Coppa di Bulgaria
- years: 1962, 1981, 2017
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- title: Supercoppa di Bulgaria
- years: 2017
Statistical Insights
Unknown (ultimo aggiornamento: 2025-08-24; in attesa di dataset consolidati su win rate, gol/partita e streaks da Transfermarkt/FBref).
Key Players
Storici e moderni riferimenti del club: Dinko Dermendzhiev (ATT, leggenda, miglior marcatore storico e simbolo degli anni d’oro), Todor Nedelev (TREQ/ALA, bandiera dell’era moderna, specialista su piazzati e creatore di gioco), Ivan Tsvetkov (ATT, leader tecnico nel ciclo di rilancio post-2010), Yordan Hristov (TD, capitano affidabile, alto rendimento difensivo), Elvis Manu (ATT, uno dei migliori marcatori recenti). Nota: elenco a carattere storico/qualitativo; rosa attuale soggetta a variazioni. Ultimo controllo: 2025-08-24.
Projection
Outlook DS24 stile quote implicite: Top 3 in campionato 10–15%; piazzamento Top 6 40–50%; qualificazione alle coppe europee 25–30%; vittoria Coppa di Bulgaria 8–12%; rischio retrocessione 3–6%. Stima basata su storico recente, valore rosa e contesto della Parva Liga: quando il Botev dispone di continuità tecnica e sfrutta il fattore Hristo Botev Stadium, il rendimento domestico cresce sensibilmente. Punti chiave: stabilità difensiva, conversione XG in gol dell’attacco e gestione del calendario nei play-off.
Trivia
• Il club più antico del calcio bulgaro: il Botev Plovdiv viene spesso definito “il decano” per la fondazione nel 1912. La scelta del nome fu un gesto identitario: Hristo Botev, poeta e rivoluzionario, è fra i simboli più forti della coscienza nazionale bulgara.
• Colori e soprannome: il giallo e il nero non sono solo tinte sociali; sono anche un carattere. Da qui il nomignolo “Kanarcheta” (Canarini), che richiama velocità e vivacità. Nel tempo il kit iconico è diventato un marchio riconoscibile in tutto il paese.
• Derby di Plovdiv: la sfida con il Lokomotiv Plovdiv è tra i derby più caldi dei Balcani. Non è solo una partita: è una contrapposizione di identità cittadine, quartieri, appartenenze. Coreografie, cori e tifo organizzato spesso trasformano il match in un evento che trascende il calcio.
• Lo stadio come tempio: lo Hristo Botev Stadium, rinnovato e riportato a nuova vita dopo anni di lavori, è il cuore pulsante del club. La temporanea “diaspora” a Komatevo non ha scalfito il legame della tifoseria: anzi, ha cementato il senso di appartenenza. Il ritorno nel rinnovato impianto ha segnato una rinascita anche simbolica, con servizi moderni e un’atmosfera all’altezza delle ambizioni.
• Identità tecnica: nel corso dei decenni il Botev ha alternato fasi di calcio più verticale a momenti di grande ricerca tecnica, con trequartisti e esterni creativi capaci di incidere su palle inattive e transizioni. Questa doppia anima – pragmatismo e qualità – è diventata una cifra stilistica.
• Accademia e territorio: la scuola del Botev è storicamente rispettata. Il club ha saputo valorizzare profili cresciuti in casa e lanciare giovani nelle prime squadre, mantenendo una attenzione particolare al vivaio locale di Plovdiv. Il dialogo tra scouting e academy è oggi un asset competitivo.
• Anni d’oro e figure leggendarie: Dinko Dermendzhiev è il nome che ogni tifoso giallonero pronuncia come emblema. Attaccante elegante e prolifico, poi allenatore, è l’uomo ponte tra generazioni. Attorno a lui si è consolidata la tradizione di attaccanti tecnici e di centrocampisti con visione.
• Europa, vetrina e reputazione: le partecipazioni alle coppe europee hanno dato visibilità al marchio Botev, spesso con prestazioni orgogliose contro avversari blasonati. Anche quando il percorso si è fermato presto, le notti europee hanno accresciuto l’appeal del club verso tifosi e giocatori stranieri.
• Resilienza come valore: la crisi del 2010 è stata uno spartiacque. Invece di essere un capolinea, si è trasformata in ripartenza: governance più attenta, investimenti mirati e un ritorno alla vittoria nel 2017 con Coppa e Supercoppa, due trofei che hanno ridato slancio all’intero ambiente.
• Cultura del tifo: cori, bandiere giallonere e una tradizione coreografica molto riconoscibile fanno del Botev un club “caldo”, ma anche profondamente familiare per la città. Le giornate di partita si vivono come riti collettivi, con l’orgoglio di rappresentare Plovdiv sui campi bulgari ed europei.
• Simboli e stemma: lo scudo del Botev è mutato nel tempo restando fedele ai colori e all’anno di fondazione (1912). Nello storytelling del club, l’icona del poeta-eroe e la grafica essenziale del logo ribadiscono appartenenza e storia.
• Il peso del contesto: la Parva Liga è un campionato competitivo e spesso imprevedibile; in questo scenario il Botev ha imparato a massimizzare i cicli favorevoli. Il nuovo stadio e una base tifosa solida suggeriscono che il club abbia margini per alzare gradualmente l’asticella, senza snaturarsi.
• Plovdiv, città di calcio: oltre al derby, Plovdiv è un laboratorio di talenti e di culture calcistiche. Essere il club “storico” in una città così ricca di identità alimenta una responsabilità: vincere, certo, ma anche tramandare un modo di vivere il calcio che il Botev incarna da oltre un secolo.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 2 | 2 | 4 | |||
| Vinte | 1 | 0 | 1 | |||
| Pareggi | 0 | 1 | 1 | |||
| Sconfitte | 1 | 1 | 2 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1 | 2 | 1.5 | 3 | 1.3 | 5 |
| Goal concessi | 2.5 | 5 | 2 | 4 | 2.3 | 9 |
| Cartellini gialli | 3.5 | 7 | 3.5 | 7 | 3.5 | 14 |
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0 | 0 | 0 | |||
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||