AS Eupen
Official Info
- Official Website: https://www.as-eupen.be
- League Website: https://www.proleague.be
- Twitter: https://twitter.com/kas_eupen
- Facebook: https://www.facebook.com/KASEupen
- Instagram: https://www.instagram.com/kas_eupen
- YouTube: https://www.youtube.com/@KASEupen
Quick Facts
- Founded: 1945
- City: Eupen
- Country: Belgio
- Founder: Unknown
- Milestones: 1945: fondazione come AS Eupen. 1995: concessione del titolo 'Reale' e passaggio a K.A.S. Eupen. 2010: prima storica promozione in massima serie belga. 2012: acquisizione da parte di Aspire Zone Foundation (Qatar). 2016: ritorno in Jupiler Pro League a seguito della mancata licenza di WS Bruxelles. 2021–22: miglior percorso in Coppa del Belgio con approdo in semifinale. Ultimo aggiornamento: 2025-08-23.
History
K.A.S. Eupen, conosciuta comunemente come AS Eupen, nasce nel 1945 nella piccola ma vivace città di Eupen, capoluogo della comunità germanofona del Belgio. La fondazione riflette il bisogno di ripartenza e coesione del dopoguerra, con il club che incarna sin da subito la particolarità linguistica e culturale di un territorio incastonato tra Belgio, Germania e Paesi Bassi. Per decenni, Eupen naviga tra le categorie nazionali, costruendo un’identità fortemente territoriale, legata a un pubblico multilingue e a un vivaio che attinge da un bacino transfrontaliero.
Il primo vero punto di svolta arriva nel 2010: dopo un crescendo di risultati, Eupen centra la prima, storica promozione in massima serie. L’esperienza è breve e si conclude con una retrocessione immediata, ma lascia un segno profondo: Eupen sperimenta per la prima volta la vetrina della Jupiler Pro League, misura il gap competitivo e getta le basi per un ritorno. Quel ritorno matura nel 2016 in circostanze singolari: chiude la stagione alle spalle del White Star Bruxelles, cui viene negata la licenza; la corsia libera spalanca ad Eupen il rientro tra le grandi.
Nel frattempo, nel 2012, un’altra svolta: l’acquisizione da parte di Aspire Zone Foundation. La proprietà qatariota imposta una struttura moderna, collegata alla Aspire Academy, trasformando Eupen in una piattaforma di sviluppo e transizione per talenti emergenti dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’Europa. Negli anni successivi il club diventa un laboratorio calcistico: scouting aggressivo, giocatori giovani e rivendibilità. Passano da Eupen profili che poi volano in campionati maggiori, a testimonianza della bontà del progetto tecnico e dell’occhio sui mercati “non tradizionali”.
La continuità in massima serie dopo il 2016 non è mai scontata: Eupen spesso lotta per la salvezza, ma consolida un’identità tattica chiara, orientata a transizioni rapide, valorizzazione degli esterni e capacità di colpire sulle palle inattive. La stagione 2021–22 segna il miglior cammino in Coppa del Belgio con l’approdo in semifinale, vetrina che certifica il processo di crescita competitiva anche a eliminazione diretta.
Il Kehrwegstadion (Kehrweg-Stadion) è la casa del club: impianto compatto, atmosfera a misura di tifoso, upgrade mirati per mantenere standard da élite belga. La dimensione cittadina e la proprietà internazionale generano un unicum: un club di provincia con governance globale. Non è una squadra di “global reach” nel senso di brand mondiale, ma la rete Aspire garantisce una proiezione internazionale nelle relazioni, nel mercato e nella pipeline di talenti. Il risultato è un’identità ibrida, in cui l’anima locale si sposa con un football management sofisticato.
Nel quadro competitivo belga, Eupen si posiziona come club “smart”: budget attento, solidità organizzativa, grande attenzione al dato e alla valorizzazione del singolo. La traiettoria storica racconta di resilienza, evoluzione continua e di un orizzonte che, pur restando legato alla permanenza in élite e alla crescita sostenibile, può concedersi qualche picco, specialmente nelle coppe, quando la fase a eliminazione pareggia conti e gerarchie.
Honours
-
- title: Seconda Divisione belga – Final Round (vincitori)
- years: 2010
-
- title: Seconda Divisione belga – Vicecampione
- years: 2016
Statistical Insights
Win rate, gol segnati/subiti per gara e strisce migliori/peggiori: Unknown (ultimo tentativo di aggiornamento 2025-08-23; fonti prioritarie non univoche e/o non aggiornate entro 30 giorni). In via qualitativa, Eupen in massima serie ha storicamente mantenuto un rendimento vicino alla soglia salvezza, con differenziale reti spesso negativo ma in miglioramento nelle stagioni con esterni produttivi e forte efficienza sulle palle inattive. Picchi prestazionali registrati nelle fasi autunnali con serie utili brevi; cali tipici nei periodi di calendario congestionato contro le big.
Key Players
Unknown (ultimo aggiornamento 2025-08-23). Nota: il profilo tecnico di Eupen privilegia esterni rapidi, un terzino propositivo e un riferimento d’attacco mobile. Negli anni recenti si sono distinti profili come Gary Magnée (esterno/terzino di spinta, pericoloso sui piazzati), Regan Charles‑Cook (ala, dribbling e chance create), Isaac Nuhu (ala/attaccante, progressioni in transizione) e portieri con buona resa sulla linea. Verificare la rosa corrente su Transfermarkt/FBref per statistiche aggiornate (minuti, G+A, xG/xA).
Projection
Sguardo analitico: Eupen resta un progetto da salvezza sostenibile con upside legato alla valorizzazione dei talenti e alla continuità tecnica. Modello di gioco: blocco medio-basso, transizioni rapide, forte attenzione alle palle inattive; obiettivo rimanere sopra 1.0 punti/partita. Probabilità in stile betting (stima DS24, non vincolante): salvezza 55–60%; play‑off/sobria metà classifica 25–30%; rischio retrocessione 15–20%. Indicatori chiave: conversione degli esterni, difesa dell’area su cross e piazzati, disponibilità fisica del portiere titolare.
Trivia
• L’unicità linguistica. Eupen è il club di riferimento della Comunità germanofona belga, un’eccezione che si riflette in cori, comunicazione e match‑day experience: tedesco, francese e olandese convivono sugli spalti e nelle conferenze. Una particolarità che rende il Kehrwegstadion un microcosmo d’Europa, con tifosi che spesso arrivano anche dalla vicinissima Aachen (Germania) e da Maastricht (Paesi Bassi).
• Kehrwegstadion, casa e fortezza. Impianto compatto, caldo e “old school”. Le dimensioni contenute favoriscono intensità e pressing localizzato: quando Eupen è corto e aggressivo, l’effetto‑stadio amplifica la difficoltà per gli avversari nella prima costruzione. Non a caso molte imprese sono maturate proprio in casa, sfruttando vento, umidità e la famosa “curva corta”.
• L’effetto Aspire. Dal 2012 la proprietà Aspire Zone Foundation ha trasformato Eupen in un hub di sviluppo. Tanti profili lanciati da Eupen hanno poi spiccato il volo: il caso più noto è Henry Onyekuru, esploso con una stagione da protagonista prima del passaggio in Premier League (contratto con l’Everton e successive esperienze europee). Anche Akram Afif, divenuto poi stella continentale in Asia, ha vestito la maglia di Eupen nelle sue prime tappe europee, testimonianza della traiettoria internazionale abilitata dal club.
• Una promozione da “giurisprudenza”. Nel 2016 Eupen è promosso in massima serie beneficiando della mancata concessione della licenza a WS Bruxelles. Un episodio raro che ha fatto discutere, ma che ha anche premiato la solidità gestionale del club, pronto logisticamente e finanziariamente per il salto.
• Coppa del Belgio, vetrina delle sorprese. La semifinale raggiunta nel 2021–22 ribadisce una tendenza storica: Eupen sa esaltarsi nei percorsi a eliminazione diretta, in cui organizzazione difensiva e letalità in transizione possono livellare i valori. In quella corsa il club ha mostrato maturità nei momenti chiave, soprattutto nella gestione delle gare punto a punto.
• Frontiera e mercato. Essere un club di confine significa anche scouting cross‑border. Negli anni Eupen ha attinto ai vivai tedeschi e olandesi, oltre che alle pipeline Aspire in Africa e Medio Oriente. Questa geografia si traduce in uno spogliatoio cosmopolita, spesso tra i più giovani della lega, con ovvie ricadute in termini di variabilità delle prestazioni ma anche di plusvalenze potenziali.
• Identità tattica. Le squadre di Eupen hanno spesso condiviso alcuni tratti: blocco medio con scivolamenti stretti, ali aggressive, uso intelligente del terzino di spinta e variazioni di modulo tra 4‑2‑3‑1 e 4‑3‑3. L’attenzione ai dettagli sulle palle inattive (corner e punizioni laterali) è un marchio ricorrente che ha fruttato punti pesanti.
• Record e aneddoti locali. Tra gli aneddoti più citati dai tifosi c’è la stagione del primo assaggio di élite (2010–11): nonostante la retrocessione, resta impressa per l’entusiasmo cittadino e per l’arrivo al Kehrweg di nomi storici del calcio belga. C’è poi la figura del “giocatore‑ponte”: ragazzi arrivati giovanissimi, esplosi a Eupen e partiti verso lidi prestigiosi, simbolo della mission del club.
• Comunità e radicamento. Eupen è attivissima nel sociale: open day multilingue, programmi per scuole e associazioni locali, eventi family‑friendly. L’approccio “glocal” – globale nella visione, locale nella relazione – è forse il vero patrimonio del club.
• Mentalità da underdog. Nel lessico DS24, Eupen è la classica squadra che ama il ruolo di sfavorita: bassa esposizione agli errori, colpi rapidi quando l’avversario si sbilancia, e la propensione a soffrire: ‘fino alla fine’, come dicono dalle parti del Kehrweg.