1. FC Nürnberg
Official Info
- Official Website: https://www.fcn.de
- League Website: https://www.bundesliga.com/de/2bundesliga
Quick Facts
- Founded: 4 maggio 1900
- City: Norimberga (Nürnberg), Baviera
- Country: Germania
- Founder: Gruppo di 18 membri del Männer-Turnverein Nürnberg (pionieri del calcio cittadino)
- Milestones: 1900: fondazione a Norimberga | 1920–1927: ascesa e 5 titoli nazionali nell’arco di otto anni | 1936 e 1948: altri campionati tedeschi nell’era pre‑Bundesliga | 1961: 9º titolo tedesco (record storico del Club) | 1963: club fondatore della Bundesliga | 1968: campione di Germania e, l’anno dopo, retrocesso – prima detentrice del titolo a cadere in 2ª serie | 2007: vittoria in DFB‑Pokal a Berlino (3‑2 vs VfB Stuttgart, d.t.s.) | 2017–oggi: alternanza tra Bundesliga e 2. Bundesliga, centro sportivo FCN Campus e rilancio del vivaio
History
Il 1. FC Nürnberg, per tutti semplicemente “Der Club”, nasce il 4 maggio 1900 dall’iniziativa di 18 giovani del Männer‑Turnverein Nürnberg, desiderosi di dedicarsi a uno sport allora ancora “nuovo” in Germania meridionale: il Fußball. In pochi anni il club diventa sinonimo di eccellenza calcistica nel sud della Germania. Tra il 1920 e il 1927 scrive una pagina indelebile, conquistando cinque campionati nazionali (1920, 1921, 1924, 1925, 1927) e alimentando una tradizione tecnica fatta di disciplina, struttura e innovazione tattica per l’epoca. La vocazione vincente prosegue con i titoli del 1936 e del 1948, quindi con il nono alloro nel 1961, l’ultimo prima della nascita della Bundesliga.
Con la riforma del 1963, il Nürnberg è tra i club fondatori della nuova massima divisione. Nel 1968, guidato da un forte collettivo e da una piazza caldissima, torna campione di Germania: è il trionfo che suggella un’epoca, ma diventa anche l’anticamera di un paradosso storico. La stagione seguente, complice una drastica rivoluzione della rosa e un complicato ricambio generazionale, la squadra retrocede: è la prima (e a lungo l’unica) campionessa in carica a scivolare immediatamente in seconda serie. Questo “colpo di scena” segna l’immaginario del club e, ancora oggi, è un punto di riferimento per gli storici del calcio tedesco.
Gli anni successivi sono un saliscendi tra massima e seconda divisione, con momenti di brillantezza alternati a fasi di ricostruzione. Il legame con il territorio resta granitico: il Frankenderby con il Greuther Fürth è uno dei più antichi e sentiti di Germania, e il Max‑Morlock‑Stadion (intitolato alla leggenda locale e campione del mondo 1954) è il cuore pulsante della tifoseria fränkisch. Nel 2007, sotto la guida di Hans Meyer, il Nürnberg alza la DFB‑Pokal a Berlino superando 3‑2 lo Stoccarda ai supplementari, con il gol decisivo del danese Jan Kristiansen: una notte che restituisce al Club un trofeo nazionale dopo decenni.
Nel nuovo millennio il 1. FCN investe con decisione sul settore giovanile e sulle infrastrutture (FCN Campus), costruendo identità e sostenibilità. Talenti sviluppati in casa e scelte di mercato attente diventano la cifra tecnica di una società che conosce bene le dinamiche della 2. Bundesliga ma aspira, con pragmatismo, a stabilizzarsi nella massima serie. Non è un brand globale come i colossi della Bundesliga, ma resta un’istituzione storica del calcio tedesco: tradizione vincente, cultura del lavoro, senso di appartenenza. In una parola: Der Club.
Honours
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- title: Campionato tedesco (pre‑Bundesliga e Oberliga)
- years: 1920, 1921, 1924, 1925, 1927, 1936, 1948, 1961, 1968
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- title: DFB‑Pokal/Tschammerpokal
- years: 1935, 1939, 1962, 2007
Statistical Insights
Win rate complessivo storico (tutte le competizioni maggiori): Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23). Trend qualitativo: in Bundesliga, rendimento storicamente intorno alla media‑bassa del massimo campionato, con fasi di brillantezza (titolo 1968, salvezze solide a metà anni 2000); in 2. Bundesliga, profilo da club di alta classifica con cicliche corse promozione. Gol fatti/subiti per gara (storico aggregato): Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23). Streaks: celebre la parabola 1968‑69 (da campione a retrocesso nella stagione successiva). All‑time: presenza significativa nella classifica perpetua della Bundesliga, pur con lunghe parentesi in seconda serie.
Key Players
Profili chiave recenti: 1) Christian Mathenia (Portiere) – leader di reparto, esperienza e letture tra i pali; affidabilità nelle fasi a bassa densità di tiri. 2) Tim Handwerker (Terzino sinistro) – spinta costante in ampiezza, cross e chilometraggio; riferimento stabile sulla corsia mancina. 3) Jens Castrop (Centrocampista) – dinamismo box‑to‑box, aggressione palla e primo passaggio; equilibrio tra le linee. 4) Kanji Okunuki (Ala/trequartista) – estro nell’1v1, conduzione progressiva, produzione di xA; arma tra le linee. 5) Daichi Hayashi (Attaccante) – attacco alla profondità e lavoro sporco; terminale per rifinire le transizioni. 6) Nathaniel Brown (Difensore) – fisicità e letture preventive; prospetto in crescita. Nota: le linee statistiche puntuali (presenze/gol/assist stagione corrente) sono Unknown (ultimo controllo: 2025-08-23).
Projection
Outlook tecnico: identità da 2. Bundesliga alta con obiettivo stabilizzarsi in zona playoff. Punti di forza: struttura difensiva quando compatta, spinta esterni, palle inattive. Punti di miglioramento: continuità fuori casa e gestione dei momenti dopo il gol subito. Probabilità implicite (stima DS24, formato percentuale): Promozione diretta ~12–15%; Playoff promozione ~20–25%; Metà superiore della classifica ~55–60%; Rischio retrocessione ~8–12%. Le percentuali derivano da storico recente della 2. Bundesliga, profondità rosa e competitività media della categoria.
Trivia
• Der Club: il soprannome dice tutto. A Norimberga “il Club” è per antonomasia il 1. FCN, simbolo cittadino al pari del castello e del mercato di Natale. La tifoseria fränkisch ha un’identità forte, orgogliosa delle proprie radici e di un calcio operaio ma raffinato.
• Un dominio d’antan: negli anni Venti il Nürnberg è la squadra da battere in Germania. Tra il 1920 e il 1927 mette in bacheca cinque campionati con una continuità che, rapportata al contesto dell’epoca, equivale a un’egemonia. Quelle squadre hanno impostazione moderna: rigore tattico, preparazione fisica e un’idea di gioco che anticipa il futuro.
• Max Morlock, leggenda: attaccante/centrocampista offensivo, 900+ presenze tra gare ufficiali e amichevoli con il Club, campione del mondo 1954 con la Germania Ovest e autore del gol nella finale di Berna. Il suo nome battezza lo stadio di Norimberga, un tempio del calcio tedesco.
• 1968, il paradosso: titolo vinto e retrocessione l’anno dopo. La storia racconta di un’estate caldissima, con un ampio rinnovamento della rosa dopo lo scudetto che non porta i frutti sperati. La stagione 1968‑69 diventa così un unicum: il Nürnberg è la prima campionessa di Germania dell’era Bundesliga a retrocedere immediatamente. Un monito per ogni vincitore: non esiste rendita senza continuità.
• Frankenderby: la rivalità con il Greuther Fürth (e, storicamente, con il celebre SpVgg Fürth) è tra le più antiche del Paese. Derby di confine identitario, dove dettagli, nervi e palloni inattivi pesano come macigni. Per i tifosi, al netto della categoria, è la partita dell’anno.
• La notte di Berlino: 26 maggio 2007, Olympiastadion. Finale di DFB‑Pokal contro lo Stoccarda campione di Germania in pectore. Finisce 3‑2 ai supplementari: decide una sassata del danese Jan Kristiansen. In panchina c’è Hans Meyer, tecnico carismatico e ironico, amatissimo dalla piazza. La festa risuona ancora nelle curve.
• Das Phantom: Marek Mintál, slovacco, capocannoniere della Bundesliga 2004‑05, è icona recente. Centrocampista offensivo con tempi d’inserimento letali, per i tifosi resta “il Fantasma”: appare dove nessuno lo aspetta e punisce.
• Vivaio e territorio: l’FCN Campus e una rete di scouting locale hanno riportato il club a una filiera più sostenibile. Giovani cresciuti in casa e profili sottovalutati compongono un mix tipico da 2. Bundesliga, con l’ambizione di tornare stabilmente tra i grandi.
• Stadio camaleontico: lo stadio di Norimberga ha cambiato nome varie volte (Frankenstadion, EasyCredit‑Stadion, Grundig‑Stadion) fino alla dedica a Morlock. Ha ospitato Mondiali e grandi eventi, mantenendo però un’anima “di quartiere”.
• Identità tattica: negli anni il Nürnberg ha alternato scuole diverse – dal calcio posizionale più prudente alle fasi di riaggressione – restando però fedele a un principio di base: compattezza, lavoro senza palla, ripartenze verticali. Quando la squadra “sente” la partita, il Max‑Morlock diventa un 12º uomo.
• Cultura del riscatto: il Club ha attraversato più di una retrocessione e altrettante risalite. Questa resilienza è parte del fascino: ogni ciclo porta con sé la speranza di una nuova normalità in Bundesliga, senza perdere l’umiltà della provincia che sogna in grande.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 17 | 17 | 34 | |||
| Vinte | 8 | 6 | 14 | |||
| Pareggi | 2 | 4 | 6 | |||
| Sconfitte | 7 | 7 | 14 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.8 | 30 | 1.8 | 30 | 1.8 | 60 |
| Goal concessi | 1.6 | 28 | 1.7 | 29 | 1.7 | 57 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 38 | 2.7 | 46 | 2.5 | 84 |
| Cartellini rossi | 0.1 | 2 | 0.1 | 1 | 0.1 | 3 |
| Reti inviolate | 0.3 | 5 | 0.2 | 3 | 0.2 | 8 |
| Calci d'angolo | 5.6 | 96 | 4.4 | 75 | 5 | 171 |
| Falli | 10.8 | 184 | 10.9 | 185 | 10.9 | 369 |
| Fuori gioco | 1.3 | 22 | 1.5 | 25 | 1.4 | 47 |
| Tiri | 11.5 | 195 | 12.1 | 205 | 11.8 | 400 |
| Tiri in porta | 4.6 | 78 | 5.5 | 94 | 5.1 | 172 |