AC Milan
Official Info
- Official Website: https://www.acmilan.com
- League Website: https://www.legaseriea.it
- Twitter: https://twitter.com/acmilan
- Facebook: https://www.facebook.com/ACMilan
- Instagram: https://www.instagram.com/acmilan
- YouTube: https://www.youtube.com/@acmilan
Quick Facts
- Founded: 16 dicembre 1899
- City: Milano
- Country: Italia
- Founder: Herbert Kilpin, Alfred Edwards
- Milestones: - 1899: fondazione come Milan Foot-Ball and Cricket Club. - 1901: primo Scudetto, primo club del Nord a vincere il titolo. - 1926–1929: nascita del mito del Diavolo e trasferimento al nuovo stadio (poi San Siro). - 1963: prima Coppa dei Campioni (a Wembley). - 1969: secondo trionfo europeo con Gianni Rivera Pallone d’Oro. - 1986: acquisizione di Silvio Berlusconi; rivoluzione manageriale e tecnica. - 1989–1990: back-to-back Coppe dei Campioni con Arrigo Sacchi e il trio olandese. - 1991–1993: 58 gare di imbattibilità in Serie A con Fabio Capello. - 2003 e 2007: Champions League con Carlo Ancelotti. - 2011: 18° Scudetto dell’era Berlusconi. - 2022: 19° Scudetto con Stefano Pioli. - 2022: passaggio a RedBird Capital Partners; presidente Paolo Scaroni. - 2024: in panchina Paulo Fonseca.
History
L’Associazione Calcio Milan nasce il 16 dicembre 1899 a Milano per iniziativa dell’inglese Herbert Kilpin e dell’imprenditore Alfred Edwards, pionieri che diffusero nel capoluogo lombardo il verbo del calcio moderno. Il club, inizialmente battezzato Milan Foot-Ball and Cricket Club, abbraccia fin da subito i colori rossoneri – il rosso della passione e il nero della paura che incutiamo agli avversari, come amava dire lo stesso Kilpin – e costruisce rapidamente un’identità cosmopolita. Il primo Scudetto arriva nel 1901: è un titolo dirompente perché spezza l’egemonia delle formazioni torinesi e proietta il Milan tra le protagoniste del nuovo secolo sportivo.
Tra gli anni Venti e Trenta prende forma la casa rossonera, lo stadio di San Siro (oggi Stadio Giuseppe Meazza), che diverrà simbolo mondiale del calcio e teatro condiviso con l’Inter nel Derby della Madonnina, uno dei più iconici del pianeta. Il secondo dopoguerra segna una svolta tecnica e culturale: campioni come Gunnar Nordahl, Nils Liedholm e Juan Alberto Schiaffino aprono l’era del grande Milan che domina in Italia e si affaccia in Europa. Nel 1963 i rossoneri alzano la loro prima Coppa dei Campioni a Wembley, guidati dal talento di Gianni Rivera, figura cardine del club e primo Pallone d’Oro italiano.
Gli anni Sessanta e Settanta regalano ulteriori trionfi: un’altra Coppa dei Campioni nel 1969, due Coppe delle Coppe e la consacrazione internazionale con le Coppe Intercontinentali. Il club attraversa tuttavia anche stagioni difficili, tra cui la retrocessione in Serie B all’inizio degli anni Ottanta, prima della rinascita leggendaria con l’arrivo di Silvio Berlusconi nel 1986. Visione industriale, investimenti pionieristici in infrastrutture e metodi di lavoro proiettano il Milan nell’élite globale. Arrigo Sacchi introduce pressing collettivo, zona totale e principi di gioco innovativi; con Marco van Basten, Ruud Gullit e Frank Rijkaard arriva il doppio trionfo europeo 1989–1990. Con Fabio Capello il Milan firma la più lunga imbattibilità della Serie A (58 gare) e conquista la Champions del 1994 con un 4–0 epocale al Barcellona.
All’inizio degli anni Duemila Carlo Ancelotti scrive un’altra pagina d’oro: Champions League 2003 e 2007, Supercoppe europee e un Mondiale per Club che suggella lo status di potenza mondiale. La decade successiva alterna luci e ombre tra ristrutturazioni societarie e transizioni tecniche, fino alla conquista del 19° Scudetto nel 2022 con Stefano Pioli, frutto di programmazione e valorizzazione dei talenti come Theo Hernández, Mike Maignan e Rafael Leão. Nel 2022 il controllo passa a RedBird Capital Partners, con l’obiettivo di consolidare il brand globale e sviluppare il progetto stadio. Nel solco di questa ambizione si inserisce la guida tecnica di Paulo Fonseca, allenatore con vocazione proattiva e attenzione alla crescita dei giovani. Oggi il Milan resta una delle franchigie calcistiche più riconoscibili e seguite al mondo: un club con tradizione, modernità e una chiara idea di calcio sostenibile e spettacolare.
Honours
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- title: Serie A
- years: 1901, 1906, 1907, 1951, 1955, 1957, 1959, 1962, 1968, 1979, 1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2004, 2011, 2022
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- title: Coppa Italia
- years: 1967, 1972, 1973, 1977, 2003
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- title: Supercoppa Italiana
- years: 1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011, 2016
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- title: UEFA Champions League/European Cup
- years: 1963, 1969, 1989, 1990, 1994, 2003, 2007
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- title: UEFA Super Cup
- years: 1989, 1990, 1994, 2003, 2007
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- title: FIFA Club World Cup
- years: 2007
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- title: Intercontinental Cup
- years: 1969, 1989, 1990
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- title: UEFA Cup Winners’ Cup
- years: 1968, 1973
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- title: Latin Cup
- years: 1951, 1956
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- title: Serie B
- years: 1981, 1983
Statistical Insights
Indicatori chiave (ultimi dati ufficiali verificati: 2024-10; valori variabili per stagione):
- Win rate complessivo stagionale: Unknown (ultimo aggiornamento oltre soglia freschezza, 2024-10).
- Gol segnati per partita: Unknown (ultimo aggiornamento oltre soglia freschezza, 2024-10).
- Gol subiti per partita: Unknown (ultimo aggiornamento oltre soglia freschezza, 2024-10).
- Finali di Coppa dei Campioni/Champions League: 11 totali (7 vinte, 4 perse) – record italiano per trofei vinti.
- Serie utile più lunga in Serie A: 58 gare senza sconfitte (1991–1993, allenatore Fabio Capello) – record nazionale.
- Record italiano di imbattibilità per un portiere in Serie A: 929 minuti, Sebastiano Rossi (1993–94).
- Derby della Madonnina: una delle rivalità più disputate al mondo (oltre 230 incontri ufficiali complessivi); bilanci stagionali variabili.
- Stadio: San Siro (Stadio Giuseppe Meazza), capacità circa 75.000; tra gli impianti più frequentati d’Europa.
- Identità tattica contemporanea: pressing medio-alto, ampiezza sulle catene di sinistra (Theo–Leão), transizioni rapide; forte produzione di expected threat dalle corsie.
Key Players
- Rafael Leão (Ala sinistra): accelerazione, 1v1 e strappi in campo aperto; costante doppia cifra complessiva tra gol+assist in stagioni recenti; uomo-copertina del progetto offensivo.
- Theo Hernández (Terzino sinistro): tra i difensori élite per conduzioni progressive e partecipazione al gol; pericoloso su palla inattiva e in inserimento.
- Mike Maignan (Portiere): reattività élite, gioco con i piedi e leadership; clean sheet in doppia cifra in campionati recenti; affidabile sui rigori.
- Fikayo Tomori (Difensore centrale): velocità di copertura, anticipo e aggressività controllata; riferimento nella linea alta.
- Christian Pulisic (Ala/Trequartista): timing d’inserimento e finalizzazione; impatto diretto su gol e assist fin dal debutto in Serie A.
Projection
Outlook analitico (modello redazionale DS24, stime soggettive in quote implicite, variabili per forma e infortuni):
- Scudetto: 12–18% (quota implicita 5.5–8.0). Rosa competitiva, ma necessaria continuità difensiva e depth nei ruoli chiave.
- Top 4 Serie A/qualificazione Champions: 70–80% (1.25–1.43). Basata su qualità media della rosa e valore aggiunto delle catene laterali.
- Coppa Italia: 12–18% (5.5–8.0). Spesso influenzata dal turnover; decisiva la gestione delle semifinali a/r.
- Champions League: 3–6% (16.7–33.3). Percorso a eliminazione diretta condizionato da sorteggio e stato di forma; potenziale da outsider se fase difensiva regge.
Rischi: infortuni nei ruoli cardine (Maignan, Leão), difesa della profondità contro avversari diretti, carico calendario. Driver positivi: palleggio fluido di sinistra, palle inattive offensive, crescita dei giovani in rotazione.
Trivia
• Origini britanniche: Herbert Kilpin, fondatore e primo tecnico/giocatore, contribuì a fissare il dress code rossonero e un ethos internazionale sin dalle origini. La celebre frase sul rosso e sul nero – simboli di ardore e timore – è diventata manifesto identitario del club.
• Il Diavolo e lo scudetto sul petto: il soprannome “Diavolo” accompagna il Milan da oltre un secolo. Il primo Scudetto del 1901 fu rivoluzionario: il titolo uscì dall’orbita piemontese per approdare a Milano, anticipando l’evoluzione del calcio nazionale.
• San Siro, teatro globale: inaugurato nel 1926, lo stadio – intitolato a Giuseppe Meazza – è condiviso con l’Inter e ha ospitato finali europee, concerti e grandi eventi. La sua silhouette brutalista è un’icona architettonica: torri cilindriche, anelli e una copertura che di notte illumina Milano. È tra gli impianti con media spettatori più alta in Europa, segno della base tifosi transnazionale.
• La rivoluzione di Sacchi: tra fine anni ’80 e inizio ’90 il Milan di Arrigo Sacchi riscrive il manuale. Pressing organizzato, linea alta sincronizzata, reparti stretti. Con il trio olandese (Gullit–Rijkaard–van Basten) il club centra un back-to-back europeo (1989 e 1990) e fissa standard tattici studiati ancora oggi nelle scuole allenatori.
• L’armata di Capello: dal 1991 al 1993, 58 partite senza perdere in Serie A, record nazionale. Nel 1993–94, apoteosi di Atene: 4–0 al Barcellona di Cruyff, in una notte diventata simbolo del calcio ‘perfetto’.
• Maldini e Baresi, numeri ritirati: il 6 di Franco Baresi e il 3 di Paolo Maldini non sono più disponibili. Per il 3, il club ha previsto la possibilità simbolica di riassegnarlo a un eventuale figlio di Paolo affermatosi in prima squadra, a testimonianza di una dinastia calcistica unica.
• Doppia stella e DNA europeo: il 19° titolo nazionale ha portato la seconda stella potenziale nel mirino del club; sul fronte europeo, le 7 Coppe dei Campioni/Champions sono un primato italiano e valgono al Milan il rango di superpotenza storica, con 11 finali complessive disputate.
• Portieri da record: nel 1993–94 Sebastiano Rossi fissa l’imbattibilità a 929 minuti, record ancora in piedi in Serie A. Una tradizione proseguita con Dida nei 2000 e con Mike Maignan nell’era recente.
• Cadute e rinascite: due retrocessioni in B (1980–81 e 1982–83) non hanno scalfito la grandezza del brand. Anzi, la risalita immediata e la ricostruzione hanno temprato la cultura vincente del club.
• Il derby più pop del mondo: il Derby della Madonnina è tra i match più trasmessi e seguiti globalmente. Oltre al fascino cittadino, è vetrina di innovazioni tattiche e talento: da Rivera vs. Mazzola a Kaká vs. Adriano, fino alle sfide recenti con Leão e Lautaro protagonisti.
• Managerialità e innovazione: dal centro sportivo di Milanello – modello per strutture analoghe – alla metodologia scientifica negli anni d’oro (dati, alimentazione, prevenzione infortuni), il club ha spesso fatto scuola. L’attuale proprietà RedBird spinge su analytics, sviluppo del brand e progetto stadio di nuova generazione.
• Mondiale per Club 2007: la vittoria in Giappone coronò la generazione Ancelotti, con Seedorf, Pirlo, Kaká e Inzaghi, e consegnò al Milan il titolo ufficioso di ‘club più titolato al mondo’ nel computo di trofei internazionali principali dell’epoca.
• Simboli e cultura pop: lo stemma con la croce di San Giorgio e i colori cittadini, la maglia a bande verticali rossonere, la figura del Diavolo stilizzato e lo slogan ‘Il Club più titolato al mondo’ hanno attecchito ben oltre i confini sportivi, alimentando una community globale che parla italiano, inglese, portoghese e non solo.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 24 | 24 | 48 | |||
| Vinte | 12 | 11 | 23 | |||
| Pareggi | 8 | 2 | 10 | |||
| Sconfitte | 4 | 11 | 15 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.6 | 38 | 1.6 | 38 | 1.6 | 76 |
| Goal concessi | 0.9 | 22 | 1.4 | 34 | 1.2 | 56 |
| Cartellini gialli | 2 | 47 | 2 | 49 | 2 | 96 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 4 | 0.2 | 4 | 0.2 | 8 |
| Reti inviolate | 0.4 | 9 | 0.2 | 5 | 0.3 | 14 |
| Calci d'angolo | 5.7 | 137 | 5.4 | 130 | 5.6 | 267 |
| Falli | 10.7 | 256 | 11 | 265 | 10.9 | 521 |
| Fuori gioco | 1.5 | 36 | 1.6 | 38 | 1.5 | 74 |
| Tiri | 15.6 | 375 | 14 | 337 | 14.8 | 712 |
| Tiri in porta | 5.1 | 123 | 5.5 | 132 | 5.3 | 255 |