Al-Adalah

Official Info

• League Website: https://saff.com.sa/

Quick Facts

• Founded: 1984
• City: Al-Hulaylah, Al-Ahsa
• Country: Arabia Saudita
• Founder: Unknown (agg. 2025-08-23)
• Milestones: - 1984: fondazione del club nella località di Al-Hulaylah (oasi di Al-Ahsa)
  - Anni 2000–2010: ascesa costante dalle categorie minori saudite
  - 2015–16: promozione dalla Saudi Second Division alla First Division
  - 2018–19: prima storica promozione alla Saudi Professional League (top-flight)
  - 2019–20: debutto in massima serie, poi retrocessione
  - 2021–22: nuova promozione in SPL, chiudendo ai vertici della First Division
  - 2022–23: seconda partecipazione alla SPL, successiva retrocessione
  - Stadio di casa: Prince Abdullah bin Jalawi Sports City Stadium (Al-Ahsa)

History

Al-Adalah FC nasce nel 1984 ad Al-Hulaylah, nell’oasi di Al-Ahsa, uno dei bacini calcistici più fertili dell’Arabia Saudita. La società si sviluppa come club di comunità, con una struttura snella e forte radicamento territoriale: scouting locale, valorizzazione dei giovani e una cultura del lavoro che punta alla disciplina tattica e alla compattezza. Per anni la squadra naviga nelle leghe inferiori, costruendo pazientemente identità e sostenibilità. La prima svolta arriva nel decennio 2010, quando il club consolida la propria presenza nella Saudi Second Division e inizia a sfiorare traguardi più ambiziosi.
La promozione del 2015–16 alla First Division certifica il salto di qualità: Al-Adalah si dimostra capace di competere contro club con budget più profondi grazie a organizzazione e intensità. Il momento storico arriva nel 2018–19, quando la squadra centra la prima, storica promozione alla Saudi Professional League (SPL): un risultato che porta Al-Hulaylah sulla mappa del calcio saudita. L’impatto con la massima serie è duro: la qualità media si alza, i ritmi pure, e la rosa — pur generosa — paga dazio in termini di esperienza, retrocedendo dopo il primo anno.
Lontani dalla SPL, i rossoblù (tradizionalmente nei colori rosso e blu) non si perdono, ricaricano e pianificano una rapida risalita. Nel 2021–22 centrano nuovamente la promozione, a conferma del profilo di “yo-yo club” che sale e scende tra First Division e SPL. Anche il secondo assaggio di élite si rivela complesso: la competizione con le big storiche e con le nuove realtà sostenute da investimenti importanti mette alla prova la struttura. La retrocessione successiva non cancella la sensazione che ad Al-Hulaylah si stia lavorando con metodo.
Il Prince Abdullah bin Jalawi Sports City Stadium, a Al-Ahsa, fa da casa alle partite interne, spesso molto partecipate dalla comunità locale. Il club si definisce per pragmatismo tattico, attenzione alle transizioni e sfruttamento dei calci piazzati, armi utili contro avversari superiori tecnicamente. La rivalità territoriale con Al-Fateh, altra realtà dell’area di Al-Ahsa, aggiunge pepe a molte stagioni.
Sebbene non sia un brand globale, Al-Adalah incarna bene la dinamica del calcio saudita al di fuori delle metropoli: resilienza, attenzione al vivaio e ambizione misurata. Ogni promozione ha alimentato l’appeal del club, attirando profili stranieri funzionali e offrendo vetrina a giovani sauditi. La traiettoria è chiara: restare un riferimento affidabile della First Division e prepararsi, con basi più forti, a future sortite in SPL. In prospettiva, consolidamento societario e continuità tecnica sono le parole chiave per trasformare l’etichetta da “matricola coraggiosa” a “presenza stabile” ai piani alti.

Honours

• • title: Promozione alla Saudi Professional League
  • years: 2019, 2022
• • title: Saudi First Division League - piazzamento da promozione
  • years: 2019, 2022
• • title: Saudi Second Division - promozione
  • years: 2016

Statistical Insights

- Profilo risultati: nelle due partecipazioni recenti in SPL la differenza reti è stata negativa e la media punti inferiore a 1 a gara; in First Division, nelle stagioni di promozione, la media punti è tipicamente alta (intorno alla fascia 1.7–2.0/partita). Dati indicativi, soggetti a variazioni per stagione.
- Modello di gioco: blocco medio-basso, densità centrale, ricerca di ripartenze rapide e sfruttamento dei piazzati.
- Streaks: pattern ricorrente di serie utili in First Division (imbattibilità di 5–8 gare) alternate a strisce difficili in SPL. Numeri precisi per singola stagione non completamente disponibili su fonti pubbliche univoche (agg. 2025-08-23).
- Goal profile: tendenzialmente pochi gol segnati in massima serie e migliore produttività offensiva in cadetteria; fase difensiva più solida contro pari grado, in difficoltà contro attacchi d’élite.

Key Players

Non sono disponibili con affidabilità i top performer attuali e le relative statistiche aggregate (reti/assist/minuti) sulle fonti prioritarie consultate entro la soglia di freschezza dati (30 giorni). Indicativamente, negli anni recenti il club ha combinato un nucleo di giocatori sauditi formati localmente con innesti stranieri mirati (centrali difensivi esperti, mediani fisici e attaccanti di manovra). Aggiornare una volta pubblicate le rose definitive e i report di Transfermarkt/FBref per la stagione corrente. (agg. 2025-08-23)

Projection

Outlook in stile betting per la categoria di riferimento (First Division):
- Promozione diretta: 12–18% (quote implicite ~5.5–8.0)
- Accesso alle posizioni di vertice/playoff: 28–35% (quote ~2.3–3.6)
- Metà classifica senza affanni: 35–45% (quote ~2.2–2.9)
- Lotta salvezza/retrocessione: 15–22% (quote ~4.5–6.7)
Razionale: solidità contro pari livello, buona resa interna ad Al-Ahsa, ma gap qualitativo rispetto alle corazzate della categoria. Variabili chiave: continuità tecnica, efficacia sui piazzati, rendimento degli stranieri, profondità della panchina.

Trivia

• Radici nell’oasi: Al-Adalah nasce e vive nell’oasi di Al-Ahsa, una delle aree più ricche di storia della penisola arabica. Questa geografia particolare incide anche sul calcio: clima caldo, trasferte spesso lunghe e una comunità molto coesa attorno ai propri club. La cultura locale ha creato un ambiente dove il calcio è prima di tutto aggregazione, con famiglie e giovani che affollano lo stadio del Prince Abdullah bin Jalawi Sports City nei giorni di gara.
• Club di comunità: rispetto alle grandi metropoli, ad Al-Hulaylah ogni avanzamento di categoria ha il sapore dell’impresa. La promozione del 2018–19 è stata celebrata come un evento generazionale: non solo perché era la prima volta in SPL, ma perché ha mostrato come programmazione e lavoro possano colmare in parte il divario economico con i club più ricchi.
• Il “modello Al-Adalah”: il club fa largo uso di scouting regionale, pescando talenti dall’Eastern Province. La linea è chiara: priorità alla struttura — difesa ed equilibrio in mediana — e ricerca di profili funzionali più che nomi altisonanti. Quando il budget è limitato, ogni innesto deve migliorare almeno una fase di gioco: duelli aerei, transizioni, o palle inattive.
• Palle inattive come leva competitiva: in diverse stagioni la squadra ha massimizzato la pericolosità da corner e punizioni laterali, soluzione spesso decisiva nelle partite bloccate della First Division. Questo focus tattico è diventato parte dell’identità, con schemi preparati e blocchi mirati per liberare il colpo di testa dei centrali.
• Rivalità e derby territoriali: la presenza di Al-Fateh, club affermato nella stessa macro-area, alimenta una rivalità sentita. Le sfide con i vicini portano allo stadio un pubblico caldo e competente. Anche contro altre realtà dell’Est, Al-Adalah ha costruito pagine agonisticamente intense, alimentando aneddoti di rimonte e match plan perfetti.
• Yo-yo club con dignità: l’andata e ritorno tra First Division e SPL non è un’eccezione nel contesto saudita, ma Al-Adalah l’ha vissuta con lucidità. Le retrocessioni non hanno generato shock strutturali, anzi hanno spesso offerto l’occasione di ripulire la rosa, rilanciare giovani e ridefinire i principi di gioco per tornare subito competitivi.
• Stadio condiviso e atmosfera: il Prince Abdullah bin Jalawi è utilizzato da più club dell’area di Al-Ahsa, creando un microcosmo calcistico vivace. L’atmosfera è familiare: cori, bandiere, e quella sensazione di “casa” che in First Division può valere punti pesanti. Il fattore campo, in un campionato lungo e pieno di insidie logistiche, non è mai banale.
• La sfida della SPL: affrontare la massima serie significa misurarsi con attacchi tecnici e ritmi elevati. In SPL Al-Adalah ha sperimentato i limiti tipici dei neopromossi: margini d’errore ridotti, difficoltà a segnare con continuità, necessità di una concentrazione estrema nelle seconde palle. Questi passaggi, però, hanno arricchito il club di esperienza, preziosa per i cicli successivi.
• Identità cromatica e simbolica: i colori sociali — rosso e blu — raccontano una duplice anima, aggressiva e pragmatica. Nonostante la mancanza di un palmarès pesante, la maglia ha un forte senso di appartenenza locale: vestirla significa rappresentare Al-Hulaylah e l’intera oasi. Un capitale emotivo che spesso fa la differenza nei momenti chiave della stagione.
• Prospettiva: senza clamori, Al-Adalah lavora per costruire una base più ampia — settore giovanile, staff tecnico stabile, metodologia condivisa — per trasformare le prossime promozioni in permanenze durature. Nel frattempo, resta una delle storie più autentiche del calcio saudita lontano dai riflettori.