Al Baten
Official Info
- League Website: https://www.saff.com.sa/en/competitions
- Twitter: https://twitter.com/albatinclub
- Instagram: https://www.instagram.com/albatinclub
Quick Facts
- Founded: 1979
- City: Hafar al-Batin
- Country: Arabia Saudita
- Founder: Unknown (ultimo controllo 2025-08-23)
- Milestones: - 1979: fondazione del club ad Hafar al-Batin, nell’Est saudita.
- 2011: prima storica promozione in First Division (secondo livello).
- 2015-16: 2º posto in First Division e prima promozione in Saudi Pro League.
- 2016-2019: prima striscia di stagioni consecutive nel massimo campionato.
- 2019-20: vittoria della First Division e ritorno in Saudi Pro League.
- 2020-23: triennio in massima serie, poi retrocessione.
History
Nato nel 1979 nella città desertica di Hafar al-Batin, Al-Batin FC è un club che ha costruito la propria identità tra resilienza e ambizione, scalando gradualmente la piramide del calcio saudita fino a conquistare, a più riprese, la ribalta della Saudi Pro League. Per lungo tempo realtà di provincia nei tornei minori, il club ha cominciato a farsi notare nel nuovo millennio grazie a una struttura tecnica più organizzata e a investimenti mirati, soprattutto nel settore giovanile e nel reclutamento di stranieri funzionali al contesto tattico della squadra.
Il primo snodo cruciale arriva nel 2011, con la promozione in First Division. Da lì parte un processo di professionalizzazione più marcato: il club lavora sull’adeguamento dello stadio e sulle infrastrutture, elevando gli standard per puntare a un secondo salto di categoria. Nella stagione 2015-16, Al-Batin centra il 2º posto in First Division e festeggia così la storica, prima promozione in Saudi Pro League. La presenza nella massima serie dal 2016 al 2019 confronta il club con la realtà più esigente del calcio saudita, tra budget in crescita e un livello tecnico elevatissimo. Il battesimo in SPL è impegnativo: la squadra deve imparare in fretta a gestire il cambio di ritmo, la qualità degli avversari e una pressione mediatica fino ad allora sconosciuta.
Dopo una retrocessione, il club reagisce con maturità: nel 2019-20 Al-Batin vince il campionato di First Division, dimostrando tenuta difensiva e capacità di capitalizzare nei momenti chiave. Il ritorno in SPL inaugura un nuovo ciclo nel massimo torneo, con l’obiettivo di stabilizzarsi e consolidare un’identità di gioco riconoscibile: ordine, densità tra le linee, attacchi rapidi in transizione. In questi anni il club si affida a profili stranieri efficaci nella finalizzazione e nella gestione dei momenti difensivi, senza rinunciare a valorizzare talenti locali. Il contesto di Hafar al-Batin — città strategica lungo l’asse nord-orientale e ambiente particolarmente caldo e ventoso — modella anche la cultura calcistica del club: tifo appassionato, ma abituato alla sofferenza; forte senso di appartenenza territoriale; una rivalità cittadina con l’Al-Qaisumah che infiamma il calendario.
Nel suo percorso, Al-Batin ha mostrato una resilienza peculiare: discese e risalite come palestra per dirigenti e calciatori, una dirigenza che ha imparato a ponderare le scelte tecniche e un pubblico che non ha mai smesso di crederci. Se non si può definire un club “globale”, la sua storia racconta però l’essenza del calcio saudita fuori dalle metropoli: crescita a step, impatto degli stranieri ben selezionati, pragmatismo tattico e capacità di adattarsi a condizioni climatiche estreme. L’obiettivo strategico resta quello di rendere le presenze in massima serie meno episodiche e più strutturali, con una sostenibilità economica che consenta cicli sportivi duraturi. In una lega sempre più competitiva e attrattiva, la sfida è massimizzare l’efficienza: scouting mirato, organizzazione difensiva e transizioni di qualità. È la via di Al-Batin per ritagliarsi un posto stabile nell’élite saudita.
Honours
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- title: Saudi First Division League (campione)
- years: 2020
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- title: Saudi First Division League (secondo posto/promozione)
- years: 2016
Statistical Insights
Dati analitici completi (win rate complessivo, gol fatti/subiti per gara, serie utili/negative) non disponibili con affidabilità ≥95% dalle fonti prioritarie al 2025-08-23. Stiamo consolidando i dataset per stagioni SPL e First Division; aggiornamento previsto alla prossima finestra di verifica.
Key Players
- Fabio Abreu (ATT): miglior marcatore del club nel ritorno in SPL, stagione di picco con ~15 gol in campionato; riferimento in transizione e palla inattiva.
- Martín Campaña (POR): portiere uruguaiano, tra i leader per parate nelle stagioni recenti; grande volume di interventi e impatto sulla prevenzione delle reti.
- Mohamed Rayhi (ALA): esterno offensivo, buon contributo tra gol e assist nel periodo di stabilizzazione post-promozione; creatività tra le linee e 1v1.
Nota: elenco riferito ai migliori performer degli ultimi cicli in SPL; rosa attuale soggetta a variazioni. Ultimo controllo 2025-08-23.
Projection
Profilo competitivo tipico da club di equilibrio: solidità, transizioni, massimizzazione dei momenti chiave. In ottica campionato di riferimento, una corsa salvezza/promozione passa da difesa sotto 1.2 xGA/gara e un attacco da 1.2–1.3 xG/gara. Probabilità orientative (implied odds, scenario di medio livello competitivo): promozione 18–22%, metà classifica 45–50%, lotta salvezza 28–32%. Le oscillazioni dipendono da mercato stranieri, continuità tecnica e gestione degli episodi nei confronti diretti.
Trivia
• Identità cromatica: l’azzurro cielo è il marchio visivo di Al-Batin. In un panorama saudita variegato, la divisa “celeste” rende il club immediatamente riconoscibile e gli vale soprannomi legati al colore (lo “Sky Blue” locale).
• Geografia e clima: Hafar al-Batin è una città desertica nell’Est dell’Arabia Saudita, su un asse stradale strategico che collega l’area kuwaitiana con l’interno del Paese. Il vento (con sabbia sollevata) e le temperature elevate hanno modellato nel tempo abitudini di allenamento e gestione gara: idratazione, rotazioni e timing delle sedute diventano fattori competitivi.
• Derby cittadino: esiste una rivalità molto sentita con l’Al-Qaisumah, altro club di Hafar al-Batin. Le sfide tra i due accendono la comunità locale e mettono alla prova la tenuta emotiva della squadra, a prescindere dalla categoria.
• La prima volta in élite: la promozione del 2016 è un punto di svolta. Da “underdog” di provincia a club capace di misurarsi con i giganti del calcio saudita, Al-Batin ha inaugurato allora un percorso di crescita organizzativa: adeguamento dello stadio, perfezionamento dei processi di scouting e maggiore esposizione mediatica.
• Ciclo di resilienza: dopo la retrocessione, la pronta vittoria della First Division nel 2020 ha dimostrato la capacità del club di reagire. È un tratto ricorrente: nelle fasi complicate, la squadra tende a compattarsi e a lavorare su principi chiari (blocco medio-basso, densità centrale, transizioni rapide) per ottimizzare le risorse.
• Stranieri “funzionali”: la storia recente di Al-Batin in SPL è legata a innesti mirati. Un centravanti capace di capitalizzare le ripartenze e un portiere ad alto volume di parate sono stati spesso le figure-chiave per restare agganciati alla corsa-salvezza. Questa filosofia risponde a una lettura pragmatica del contesto: partite spesso giocate senza lunghi periodi di dominio territoriale, in cui contano cinismo e dettagli.
• Community club: malgrado i limiti di mercato rispetto alle big, Al-Batin mantiene un rapporto stretto con la propria base tifosa. L’impianto raccolto di Hafar al-Batin crea prossimità tra spalti e campo, elemento che può trasformarsi in micro-vantaggio nei match-point della stagione.
• Giornate “a tema” e scuola calcio: il club ha storicamente investito su iniziative locali per coinvolgere famiglie e giovani. Le Academy sono un canale stabile per alimentare la rosa con profili “territoriali” e per consolidare il legame identitario con la città.
• Gestione delle trasferte: le lunghe distanze interne e le condizioni climatiche impongono una logistica molto accurata. Curva dei carichi, alimentazione e recupero incidono direttamente sulla qualità della prestazione, un aspetto su cui lo staff tecnico insiste da anni.
• Stadio e ammodernamenti: l’Al-Batin Club Stadium, casa del club, ha avuto interventi di adeguamento per la massima serie. Capienza contenuta, ma atmosfera calda; nelle stagioni più complicate, la spinta di casa ha spesso “fatto classifica”.
• Cultura del dettaglio: in un campionato che alza l’asticella tecnica e finanziaria, Al-Batin ha imparato a muoversi sugli scarti marginali: palle inattive, preparazione avversario-specifica, gestione dei ritmi. È la via della sostenibilità sportiva per competere contro strutture più ricche.
• Una storia in evoluzione: da esordiente a “specialista” delle salite e discese tra le categorie superiori, Al-Batin rappresenta la traiettoria di tanti club emergenti dell’area MENA: ambizione, adattamento e la ricerca di una stabilità che, una volta trovata, può trasformare i cicli virtuosi in tradizione.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 8 | 9 | 17 | |||
| Vinte | 4 | 1 | 5 | |||
| Pareggi | 1 | 4 | 5 | |||
| Sconfitte | 3 | 4 | 7 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.3 | 10 | 0.9 | 8 | 1.1 | 18 |
| Goal concessi | 1.4 | 11 | 2 | 18 | 1.7 | 29 |
| Cartellini gialli | 0 | 0 | 0 | |||
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.4 | 3 | 0.2 | 2 | 0.3 | 5 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||