Al-Hilal Saudi FC
Official Info
- Official Website: https://www.alhilal.com
- League Website: https://spl.com.sa
- Twitter: https://twitter.com/Alhilal_FC
- Facebook: https://www.facebook.com/alhilal
- Instagram: https://www.instagram.com/alhilal
- YouTube: https://www.youtube.com/@AlHilal
Quick Facts
- Founded: 16 ottobre 1957
- City: Riyadh
- Country: Arabia Saudita
- Founder: Abdulrahman bin Saad bin Saeed
- Milestones: 1957: fondazione come Olympic Club; 1958: rinominato Al-Hilal per decreto reale; 1961: primo King’s Cup; 1991: prima Coppa dei Campioni d’Asia; 2000: seconda corona asiatica e Supercoppa asiatica; 2002: seconda Asian Cup Winners’ Cup; 2019: trionfo AFC Champions League (formato moderno); 2021: quarta AFC Champions League (record continentale); 2023: privatizzazione con PIF azionista di maggioranza; 2023–24: stagione d’oro con record mondiale di 34 vittorie consecutive e titolo SPL imbattuto; 2024: King’s Cup vinta ai rigori nel derby con Al-Nassr.
History
L’Al‑Hilal Saudi FC nasce a Riyadh il 16 ottobre 1957 per iniziativa di Abdulrahman bin Saad bin Saeed, con il nome di Olympic Club. Nel 1958, un decreto reale ribattezza la società “Al‑Hilal” – la Mezzaluna – imprimendo un legame identitario profondo con i simboli del Regno. Il club cresce su basi popolari ma con ambizione aristocratica: organizzazione, vivaio, e una capacità di attrarre talenti sauditi che nel giro di pochi anni lo portano ai primi trionfi nazionali. Il King’s Cup del 1961 è la scintilla che accende una dinastia. Dalla metà degli anni ’70, con l’avvento della Saudi Pro League, i blu di Riyadh diventano il riferimento competitivo del Paese, inaugurando una sequenza di scudetti che scandirà l’evoluzione del calcio saudita.
Negli anni ’80 e ’90 Al‑Hilal consolida un’identità tecnica riconoscibile: intensità, ampiezza sulle corsie, gioco posizionale e qualità nei duelli offensivi. Nascono e si affermano icone come Sami Al‑Jaber, Yasser Al‑Qahtani e Nawaf Al‑Temyat, mentre il club costruisce una base dirigenziale capace di programmare cicli vincenti. Il 1991 è una data di cesura: i blu conquistano la Coppa dei Campioni d’Asia, prima pietra di una supremazia continentale ribadita nel 2000, arricchita dalla Supercoppa asiatica e dalla Asian Cup Winners’ Cup, e poi rilanciata nell’era moderna con la AFC Champions League vinta nel 2019 (sotto Razvan Lucescu) e nel 2021 (con Leonardo Jardim).
La spinta internazionale culmina nel 2023 al Mondiale per Club: guidato da Ramón Díaz, Al‑Hilal arriva fino alla finale contro il Real Madrid, risultato storico per una squadra saudita. Nello stesso periodo il comparto sportivo del Regno entra in una nuova fase: la privatizzazione dei top club con il Public Investment Fund (PIF) che acquisisce quote di controllo. Al‑Hilal, già modello gestionale, si trasforma in magnete globale per stelle europee: arrivano Neymar Jr, Aleksandar Mitrović, Sergej Milinković‑Savić, Rúben Neves, Kalidou Koulibaly e il portiere Yassine Bounou.
La stagione 2023–24 è un manifesto: record mondiale di 34 vittorie consecutive in tutte le competizioni, titolo SPL imbattuto, prolificità offensiva straordinaria e solidità difensiva. In patria domina, in Asia resta la misura: finali, semifinali, costante presenza tra le élite. Il derby di Riyadh con l’Al‑Nassr si trasforma in un evento globale.
Oggi Al‑Hilal è una potenza sportiva e mediatica con tifoseria vastissima nella Penisola Arabica e una comunità internazionale in rapida crescita, grazie a risultati, brand e una comunicazione digitale di primo livello. L’identità resta però coerente: la Mezzaluna come faro, la disciplina tattica come principio, l’ambizione come condizione naturale. Per struttura, roster e know‑how, è un club pienamente “world class”.
Honours
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- title: Saudi Pro League (19)
- years: 1977, 1979, 1985, 1986, 1988, 1990, 1996, 1998, 2002, 2005, 2008, 2010, 2011, 2017, 2018, 2020, 2021, 2022, 2024
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- title: King’s Cup / Custodian of the Two Holy Mosques Cup (11)
- years:
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- title: Saudi Crown Prince Cup (13, record)
- years:
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- title: Saudi Super Cup (4)
- years:
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- title: Saudi Federation Cup / Prince Faisal bin Fahd Cup (7)
- years:
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- title: AFC Champions League (4, record)
- years: 1991, 2000, 2019, 2021
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- title: Asian Cup Winners’ Cup (2)
- years: 1997, 2002
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- title: Asian Super Cup (2)
- years: 1997, 2000
Statistical Insights
Profilo tecnico recente di livello europeo. In Saudi Pro League, stagione imbattuta con 31 vittorie e 3 pareggi su 34 (win rate ≈ 91,2%), 101 gol segnati e 23 subiti: media 2,97 reti fatte e 0,68 incassate a gara, differenziale di +78. Serie migliore: 34 vittorie consecutive in tutte le competizioni (record mondiale). Clean sheet percentuale vicina al 50% in campionato; xG offensivi ampiamente sopra la soglia 2,0 per 90’ contro la media SPL. Produzione da palla inattiva significativa (corner e rigori), alta conversione nelle transizioni corte grazie al lavoro di rifinitura tra le linee (Milinković‑Savić) e agli attacchi sul secondo palo (Mitrović, Malcom). Peggior striscia recente in campionato limitata a brevi sequenze senza vittoria (massimo 2–3 gare) nelle ultime stagioni.
Key Players
Aleksandar Mitrović (CF) – riferimento d’area, dominante nel gioco aereo e sui rigori; 28 gol in SPL e circa 40 totali stagionali (tutte le competizioni). Malcom (ala destra) – aggressione della profondità, uno‑contro‑uno e tagli sul secondo palo; ~20+ gol e doppia cifra assist. Sergej Milinković‑Savić (mezzala) – inserimenti e rifinitura: doppia cifra tra gol e assist, plusvalore sui piazzati. Rúben Neves (mediano/regista) – regia bassa, 90%+ di precisione passaggi, leadership sul ritmo e distribuzione; ~10 assist stagionali. Yassine Bounou (GK) – reattività e gestione area piccola; ~17 clean sheet in SPL, decisivo ai rigori nelle finali. Alternative di status: Kalidou Koulibaly (CB) per duelli e anticipo; Salem Al‑Dawsari (ala) per creatività tra le linee; Neymar Jr (attaccante creativo) come X‑factor quando pienamente recuperato.
Projection
Al‑Hilal resta la squadra da battere. Rosa profonda, qualità top‑5 europea in più reparti e panchina con soluzioni. Probabilità implicite (stile betting): titolo SPL 55–60%, King’s Cup 30–35% (competizione ad alta varianza), AFC Champions League 22–28% in un lotto competitivo con club di Giappone, Corea e Qatar. Over tendenziale: >2,5 gol nelle gare domestiche grazie a pressione alta e ampiezza; mercato marcatori: Mitrović in top‑3 per capocannoniere. Rischi: congestione calendario, gestione infortuni di stelle chiave (es. Neymar) e transizioni difensive contro pari livello asiatici. Con esecuzione pulita sui piazzati e rotazioni mirate, la Mezzaluna ha edge statistico su tutte le competizioni nazionali e resta contender principale in Asia.
Trivia
• Il nome “Al‑Hilal” fu scelto in seguito a un concorso di idee e ratificato a corte: la Mezzaluna richiama simbolicamente il calendario lunare e l’identità del Regno.
• La rivalità con l’Al‑Nassr è il Riyadh Derby: partite spesso decisive per titoli e, negli ultimi anni, finestra globale con fuoriclasse in campo e audience record.
• Al‑Hilal è il club più titolato d’Arabia Saudita e detiene il primato di AFC Champions League vinte (4), un unicum che ne certifica la statura asiatica.
• Al Mondiale per Club 2022 (giocato nel 2023 in Marocco), i blu sono arrivati fino alla finale contro il Real Madrid: prima volta per una saudita.
• La stagione 2023–24 ha riscritto i libri: 34 vittorie di fila in tutte le competizioni, record mondiale per un club di massima serie, e campionato chiuso senza sconfitte.
• La scuola attaccanti: da Nawaf Al‑Temyat e Sami Al‑Jaber fino a Bafétimbi Gomis e Aleksandar Mitrović, il 9 di Al‑Hilal è spesso un terminale totale: rigori, colpi di testa, diagonali sul secondo palo.
• I tecnici simbolo riflettono l’eclettismo del club: la struttura difensiva di Razvan Lucescu (AFC 2019), l’intensità di Leonardo Jardim (AFC 2021), la verticalità di Ramón Díaz (finale mondiale) e, più di recente, la fluidità posizionale con gestione di stelle europee di primissima fascia.
• Multisport e multicanale: Al‑Hilal è una polisportiva con forte presenza digitale. I profili social sono tra i più seguiti in Asia occidentale e veicolano contenuti multilingue (arabo e inglese in primis).
• Privatizzazione 2023: il Public Investment Fund (PIF) diventa azionista di controllo. Effetti immediati: infrastrutture, scouting internazionale e capacità di attrazione sul mercato globale.
• Icone identitarie: il blu reale e la mezzaluna del crest. Le maglie home spesso valorizzano tonalità differenti del blu con pattern geometrici ispirati all’arte islamica.
• Cultura dei piazzati: punizioni dirette, corner lavorati e rigori hanno storicamente un peso superiore alla media: nei momenti “clutch” la Mezzaluna alza il livello di esecuzione.
• Derby e finali come eventi: coreografie spettacolari, logistica di alto profilo nelle arene di Riyadh (King Fahd International Stadium e Prince Faisal bin Fahd Stadium) e un’atmosfera che ha pochi eguali nella regione.
• Accademia e nazionale: numerosi giocatori di spicco della Nazionale saudita provengono dal vivaio o sono passati da Al‑Hilal (es. Salem Al‑Dawsari, eroe a Qatar 2022 contro l’Argentina).
• Sostenibilità competitiva: rotazione intelligente, profili esperti e giovani in ascesa hanno permesso al club di reggere calendari serrati tra SPL, coppe e AFC.
• Dati e dettagli: nelle annate migliori la squadra ha espresso un PPDA medio‑basso (pressing alto) e una conversione tiri superiore al 15% in campionato, indizi di qualità tecnica e shot selection.
• Aneddoto: nel ciclo recente, un portiere – Yassine Bounou – è diventato simbolo di freddezza nei rigori, marchiando finali e derby con parate decisive, mentre Mitrović ha incarnato il carisma del 9 “balcanico” capace di catalizzare il gioco spalle alla porta.
• Relazione con l’Asia: viaggi spesso complessi in Estremo Oriente non hanno impedito ad Al‑Hilal di imporre fisicità e qualità palla a terra anche contro scuole giapponesi e coreane, storicamente le più strutturate del continente.
• Visione: crescere come piattaforma globale – non solo vincere – attraverso academy, infrastrutture e brand internazionale, mantenendo però il baricentro a Riyadh. È questa la cifra della Mezzaluna, un club che coniuga radici e ambizione con rara coerenza.