Arezzo
Official Info
- Official Website: https://www.ssarezzo.it
- League Website: https://www.lega-pro.com
- Twitter: https://twitter.com/SSAREZZO
- Facebook: https://www.facebook.com/ssarezzo
- Instagram: https://www.instagram.com/ssarezzo
Quick Facts
- Founded: 1923 (rifondazioni: 1993, 2010/2012)
- City: Arezzo (Toscana)
- Country: Italia
- Founder: Unknown
- Milestones: 1923: nascita del club; Anni ’60-’70: prime promozioni in Serie B; 1993: fallimento e rifondazione; 2003-04: vittoria del girone di Serie C1 e ritorno in Serie B; 2006-07: penalizzazione in B e retrocessione; 2010: nuova crisi societaria e rifondazione; 2022-23: vittoria del Girone E di Serie D e ritorno nei professionisti.
History
L’Arezzo, conosciuto come gli Amaranto per via del colore sociale, è uno dei simboli calcistici della Toscana. Fondato nel 1923, il club ha vissuto un percorso tortuoso ma ricco di identità, tra ascese, cadute e rinascite che ne hanno forgiato il carattere. Dopo i primi decenni trascorsi tra i tornei regionali e la Serie C, la squadra inizia a ritagliarsi spazio nel panorama nazionale tra gli anni ’60 e ’70, quando arrivano le prime storiche apparizioni in Serie B. La piazza, passionale e competente, si accende e fa del vecchio Comunale (oggi Stadio Città di Arezzo) un catino difficile per chiunque.
Le vicissitudini economiche non risparmiano il club: nel 1993 arriva un fallimento e la ripartenza con una nuova ragione sociale. In campo, però, l’Arezzo non rinuncia a coltivare ambizione. Sul finire degli anni ’90 esplode la figura di Serse Cosmi: il tecnico perugino plasma una squadra intensa e verticale, ridà entusiasmo all’ambiente e riporta il club a livelli competitivi in terza serie. Il ritorno in Serie B si concretizza nel 2003-04 sotto la guida di Mario Somma: una cavalcata di carattere che consegna all’Arezzo una delle pagine più belle della sua storia recente.
La parentesi cadetta, tuttavia, è segnata da turbolenze. Nel 2006-07, in pieno terremoto del calcio italiano, l’Arezzo sconta una penalizzazione in classifica che complica il cammino verso la salvezza. Quella stagione diventa famosa anche per il valzer in panchina: Antonio Conte e Maurizio Sarri si alternano al timone prima del ritorno di Conte; lo sprint non basta e arriva la retrocessione. Sul piano societario, nuove difficoltà portano a un’ulteriore rifondazione nel 2010, quindi a una stabilizzazione progressiva con l’obiettivo di ricostruire su basi sostenibili.
Il club, nel frattempo, rinsalda il legame con la città. L’identità amaranto resta forte: l’emblema della Chimera—richiamo all’arte etrusca di Arezzo—troneggia sullo stemma, la Curva Sud è intitolata a Lauro Minghelli, indimenticato difensore amaranto. Rivalità sentite con piazze toscane e limitrofe (Siena, Pisa, Perugia, Grosseto, Montevarchi) alimentano un racconto calcistico molto locale eppure sempre seguito con attenzione nazionale.
Dopo stagioni altalenanti tra Serie C e D, nel 2022-23 l’Arezzo vince il Girone E di Serie D, torna tra i professionisti e riprende a programmare. L’ossatura tecnica si incentra su gioco organizzato, equilibrio difensivo e valorizzazione di profili funzionali alla categoria. Nelle stagioni più recenti in Serie C, la squadra si propone come avversario coriaceo, capace di risultati di strappo contro le big del girone e di una linea di crescita coerente. L’obiettivo dichiarato—senza voli pindarici—è consolidarsi stabilmente in Lega Pro, competere per i playoff e, se il contesto lo consentirà, ambire a un ritorno duraturo ai piani superiori. È la traiettoria di un club che ha imparato a non sprecare le occasioni: pragmatismo in sede societaria, idee chiare sul campo e un tifo che, tra Amaranto e chimere, non smette di sognare.
Honours
-
- title: Serie C / C1 (vittoria di girone)
- years: 2004
-
- title: Serie D (Girone E)
- years: 2023
Statistical Insights
Dati di dettaglio su win rate, media gol fatti/subiti e strisce di risultati non completamente disponibili con affidabilità di fonte entro la soglia di freschezza (ultimi 30 giorni). Indicazioni qualitative: nella stagione di vittoria della Serie D (2022-23) l’Arezzo ha mostrato una delle migliori fasi difensive del proprio girone e una produzione offensiva regolare; nel ritorno in Serie C si è assestato su rendimento da metà-alta classifica con bilancio reti vicino alla parità. Best streaks e worst streaks: Unknown (ultimo aggiornamento: 2025-08-23).
Key Players
Rosa e top performer aggiornati con dati ufficiali completi non disponibili entro la soglia di freschezza. Profili di riferimento recenti per leadership ed esperienza includono un asse di centrocampo di sostanza e un attaccante di manovra tipico della categoria; elenco dettagliato con posizione e linea statistica: Unknown (ultimo aggiornamento: 2025-08-23).
Projection
Outlook analitico in stile quote: consolidamento in Serie C con obiettivo playoff. Probabilità implicite orientative: salvezza diretta 70–75%, playoff 35–45%, promozione tramite playoff 8–12%. Fattori chiave: continuità tecnica, tenuta difensiva, produzione su palla inattiva. Rischi: profondità rosa nei picchi di calendario e impatto degli infortuni. Valore scommessa: approccio prudente su mercati “Arezzo top-10” quando la quota supera 2.10, evitando esposizione eccessiva sulla promozione diretta.
Trivia
• Amaranto identitario: il colore sociale dell’Arezzo è tra i più riconoscibili d’Italia. Il soprannome “Gli Amaranto” è parte della cultura cittadina quanto il calcio stesso; la maglia tinta unita, spesso con dettagli bianchi, è diventata negli anni un marchio estetico coerente e distintivo.
• La Chimera sul petto: lo stemma del club richiama la Chimera di Arezzo, celebre bronzo etrusco rinvenuto nel XVI secolo e oggi icona artistica della città. È un ponte fra patrimonio culturale e passione sportiva: un unicum nel calcio italiano che salda radici storiche e identità contemporanea.
• La Curva Lauro Minghelli: il settore caldo del tifo amaranto è intitolato a Lauro Minghelli, difensore dell’Arezzo scomparso prematuramente nel 2004. La Curva Sud “Lauro Minghelli” è un luogo di memoria e appartenenza: coreografie, striscioni e cori ne celebrano continuamente la figura, rendendo il Comunale (Stadio Città di Arezzo) uno stadio con un’anima ben definita.
• Panchine illustri: poche piazze di Serie C possono vantare un fil rouge con allenatori poi saliti ai massimi livelli come l’Arezzo. Serse Cosmi trovò ad Arezzo la ribalta di fine anni ’90; in cadetteria passarono Antonio Conte e Maurizio Sarri, che nella stagione 2006-07 si alternarono in panchina in un’annata complessa culminata con la retrocessione. È una delle pagine più citate quando si racconta la gavetta dei grandi tecnici italiani.
• La stagione del -6: il 2006-07 resta un anno spartiacque. Il club ricevette una penalizzazione in classifica che rese in salita la rincorsa salvezza in Serie B. Nonostante rimonte degne di nota e uno sprint finale orgoglioso, gli Amaranto non riuscirono a evitare la caduta: una ferita sportiva che, col senno di poi, ha cementato resilienza e consapevolezza nel percorso successivo.
• Rivalità e geografia del tifo: l’Arezzo vive derby sentiti contro Siena e Pisa, ma anche partite elettriche con Perugia e Grosseto, oltre al confronto provinciale con l’Aquila Montevarchi. La geografia del centro Italia e la contiguità tra Toscana e Umbria alimentano trasferte brevi e curve piene, rendendo la Lega Pro un teatro caldo e coinvolgente.
• Rinascite multiple: la storia societaria amaranto conosce più rifondazioni (anni 1993 e 2010/2012), ma il filo della tradizione non si è mai spezzato. Fondazioni, ripartenze dai dilettanti, ritorni nel professionismo: la memoria collettiva dei tifosi racconta di abbonamenti sottoscritti “a scatola chiusa”, colpi di mano del settore giovanile e cene sociali per sostenere le giovanili. Una comunità prima ancora che una squadra.
• Il Comunale e la città: lo Stadio Città di Arezzo, noto ai più come il “Comunale”, è parte del paesaggio urbano. Nel dopopartita, via FILZI e dintorni (aree tipiche d’afflusso) si colorano di sciarpe amaranto. È un rituale che si ripete da generazioni, scandito da tamburi di Curva e dai venditori di panini all’olio: piccoli tratti che raccontano l’italianità del calcio di provincia.
• Il settore giovanile: storicamente orientato alla valorizzazione di profili toscani, l’Arezzo ha costruito nel tempo una filiera che punta su tattica, intensità e duttilità. Pur senza sfornare con cadenza annuale campioni da copertina, ha prodotto calciatori solidi per la Serie C e trampolini verso categorie superiori.
• Tradizione tattica: l’Arezzo “tipo” recente predilige sistemi equilibrati (4-3-3 o 4-2-3-1) con esterni laboriosi e mezzali capaci di verticalizzare. Calci piazzati e seconde palle sono un fattore ricorrente; in stagione, i momenti di massimo rendimento sono spesso coincisi con blocchi medi aggressivi e linee corte tra i reparti.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 19 | 19 | 38 | |||
| Vinte | 9 | 10 | 19 | |||
| Pareggi | 5 | 2 | 7 | |||
| Sconfitte | 5 | 7 | 12 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.3 | 25 | 1.2 | 23 | 1.3 | 48 |
| Goal concessi | 0.9 | 17 | 1.1 | 20 | 1 | 37 |
| Cartellini gialli | 2.3 | 43 | 2.3 | 43 | 2.3 | 86 |
| Cartellini rossi | 0 | 0 | 0 | |||
| Reti inviolate | 0.4 | 8 | 0.5 | 10 | 0.5 | 18 |
| Calci d'angolo | 0 | 0 | 0 | |||
| Falli | 0 | 0 | 0 | |||
| Fuori gioco | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri | 0 | 0 | 0 | |||
| Tiri in porta | 0 | 0 | 0 | |||