Asteras Tripolis
Official Info
- Official Website: https://www.asterastripolis.gr
- League Website: https://www.slgr.gr/en
Quick Facts
- Founded: 1931 (rifondato 1978)
- City: Tripoli (Arcadia), Peloponneso
- Country: Grecia
- Founder: Unknown (last update 2025-08-23)
- Milestones: 1931: fondazione; 1978: rifondazione; 2003–2007: promozioni consecutive fino alla Super League; 2007: debutto in massima serie; 2013: finale di Coppa di Grecia; 2014: prima fase a gironi UEFA Europa League; 2012: lo stadio viene intitolato a Theodoros Kolokotronis.
History
L’Asteras Tripolis FC è uno dei progetti calcistici più emblematici della Grecia moderna: nato nel 1931 a Tripoli, capoluogo dell’Arcadia nel cuore del Peloponneso, il club ha assunto l’identità attuale dopo la rifondazione del 1978. Il nome “Asteras” – stella – e i colori gialloblù richiamano un’identità forte e immediata, espressione di un territorio fiero e storicamente centrale nella narrativa greca. Per decenni la squadra ha navigato tra i tornei minori, costruendo lentamente infrastrutture, base sociale e know‑how tecnico. Il vero turning point arriva nei primi anni 2000: una pianificazione oculata, scouting mirato (con attenzione ai mercati greco, argentino e spagnolo) e investimenti sulle strutture portano a una scalata fulminea. Nel quadriennio 2003–2007 l’Asteras centra promozioni consecutive fino alla storica ammissione in Super League, l’élite del calcio ellenico, debuttando nel 2007. È il momento in cui il club passa da realtà provinciale a presenza stabile nella massima serie.
Negli anni successivi, Tripoli consolida la propria posizione con stagioni da metà‑alta classifica, un modello gestionale prudente e una chiara identità di gioco: compattezza, intensità e capacità di valorizzare profili tecnici non mainstream. La prima grande vetrina nazionale arriva con la finale della Coppa di Grecia del 2013, culmine di un percorso che certifica la maturità competitiva del progetto. Ma è il passaporto europeo a consegnare l’Asteras a un pubblico più vasto: a metà degli anni 2010, i gialloblù centrano la fase a gironi di UEFA Europa League, misurandosi con club di tradizione superiore e strappando risultati e momenti entrati nella memoria collettiva.
Il teatro di questa crescita è lo stadio Theodoros Kolokotronis (noto in passato come Asteras Tripolis Stadium), intitolato dal 2012 all’eroe della guerra d’indipendenza greca: un impianto raccolto, caldo, da poco più di settemila posti, capace di trasformarsi in un fortino nelle notti di cartello. Da lì passa anche la valorizzazione del settore giovanile, con la filiera locale a fare da serbatoio a una rosa sapientemente mixata con elementi stranieri di esperienza.
Sul piano sportivo, l’Asteras non ha (ancora) iscritto il proprio nome nell’albo d’oro dei grandi trofei nazionali, ma la coerenza del progetto lo ha reso uno dei brand più rispettati fuori dal duopolio ateniese‑pireo. Le stagioni più brillanti hanno portato a playoff europei e piazzamenti lusinghieri, alimentando un’identità riconoscibile: squadra cattiva il giusto, tatticamente disciplinata e capace di colpire in transizione. Nel contesto della Super League, dove le distanze economiche possono essere marcate, Tripoli ha costruito un benchmark di sostenibilità sportiva e tecnico‑tattica.
Oggi il club rappresenta un punto di riferimento per il calcio del Peloponneso: struttura solida, scouting intelligente, stadio identitario. Una storia nata nel 1931, rilanciata nel 1978 e consolidata in massima serie dal 2007, con la ferma ambizione di restare stabilmente nel cuore competitivo del calcio greco e di riaffacciarsi periodicamente sul palcoscenico europeo.
Honours
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- title: Beta Ethniki (2ª serie) Campione
- years: 2007
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- title: Gamma Ethniki (3ª serie) Campione
- years: 2006
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- title: Delta Ethniki (4ª serie) Campione
- years: 2004
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- title: Coppa di Grecia - Finalista
- years: 2013
Statistical Insights
Unknown (last update 2025-08-23)
Key Players
Unknown (last update 2025-08-23)
Projection
Unknown (last update 2025-08-23)
Trivia
• Il nome e il simbolo. “Asteras” significa “stella” in greco: non è solo un vezzo estetico, ma un manifesto identitario. La stella campeggia sullo stemma e sulle coreografie casalinghe, come bussola di un club che ha trasformato la provincia in piattaforma di ambizione.
• Il fortino del Kolokotronis. Lo stadio Theodoros Kolokotronis – intitolato nel 2012 all’eroe dell’indipendenza greca – è tra i più caratteristici della Super League. Capienza contenuta, tribune vicine al campo e un’acustica che amplifica il tifo rendono il “Kolo” un contesto ostico per chiunque. Non è raro vedere partite bloccate sbloccarsi su palla inattiva o in transizione, in un clima da vera arena di provincia.
• La scalata lampo. Nei primi anni 2000 l’Asteras firma una delle ascese più rapide del calcio ellenico: dalla quarta serie alla Super League in un pugno di stagioni. Un case study di pianificazione, con investimenti mirati su profili tecnici “under the radar” e una struttura societaria essenziale ma efficiente.
• La notte europea più famosa: la “rabona” di Lamela. Nella fase a gironi di UEFA Europa League a metà anni 2010, la sfida contro il Tottenham a Londra entra nella storia pop del calcio: Erik Lamela segna un gol di rabona tra i più iconici del decennio proprio contro l’Asteras Tripolis. In quel match Harry Kane completa una tripletta e, nel finale, finisce addirittura in porta dopo l’espulsione del portiere degli Spurs: i gialloblù segnano su punizione e il pallone passa sotto le mani del “portiere” Kane. Un aneddoto planetario che, paradossalmente, ha reso il nome Asteras riconoscibile in tutto il mondo.
• Dalla Grecia all’Argentina (e ritorno). La tradizione gialloblù di attingere al mercato argentino e iberico è consolidata. Tra i nomi simbolo spicca Jerónimo Barrales, centravanti carismatico e capocannoniere della Super League in una delle stagioni più felici dell’Asteras; e Pablo De Blasis, trequartista argentino che a Tripoli si è messo in vetrina prima del salto in Bundesliga. Senza dimenticare la regia granitica di Matías Iglesias e l’apporto di vari profili spagnoli che hanno dato una forte impronta tecnica al club.
• La finale di Coppa e il “quasi” storico. La Coppa di Grecia ha visto l’Asteras spingersi fino all’atto conclusivo, arrendendosi a un colosso nazionale. Quella corsa ha consolidato la reputazione del club come “grande mina vagante” del calcio ellenico, capace di mettere in crisi chiunque sulla partita secca.
• Modello sostenibile. Mentre molte realtà della Super League oscillavano tra picchi e cadute, Asteras ha preferito la solidità: organico equilibrato, attenzione ai costi, academy funzionale al progetto tecnico. Una strategia che ha garantito continuità in massima serie e visibilità europea a cicli regolari.
• Identità tattica. Nel tempo, i gialloblù hanno costruito un DNA calcistico ben definito: blocco corto, linee compatte, gamba e lettura degli spazi. Un calcio pragmatico e verticale, spesso esaltato da punte fisiche e mezzepunte tecniche, con grande lavoro sulle palle inattive. Un’identità che, pur con allenatori diversi, è rimasta riconoscibile.
• Arcadia, territorio e appartenenza. Tripoli non è un colosso demografico, ma è cuore simbolico del Peloponneso. L’Asteras catalizza l’orgoglio locale e incarna l’idea che nel calcio greco ci sia spazio per progetti extra‑metropolitani capaci di durare.
• Europa come vetrina. Le campagne in UEFA Europa League hanno regalato punti ranking importanti al calcio greco e visibilità internazionale al club. Per i tifosi gialloblù restano indimenticabili le notti d’Europa al Kolokotronis, quando la provincia si fa centrale nel racconto continentale.
• Curiosità cromatica. La combinazione giallo‑blu, comune a varie realtà europee, a Tripoli è diventata sinonimo di organizzazione e coraggio: in Grecia, vedere quei colori spesso significa prepararsi a una gara scorbutica, intensa, “da battaglia”.
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Giocate | 13 | 13 | 26 | |||
| Vinte | 6 | 4 | 10 | |||
| Pareggi | 1 | 4 | 5 | |||
| Sconfitte | 6 | 5 | 11 | |||
| Casa | Fuori casa | Tutto | ||||
| Per Match | Total | Per Match | Total | Per Match | Total | |
| Goal | 1.1 | 14 | 1 | 13 | 1 | 27 |
| Goal concessi | 1 | 13 | 1.2 | 16 | 1.1 | 29 |
| Cartellini gialli | 2.2 | 29 | 3.4 | 44 | 2.8 | 73 |
| Cartellini rossi | 0.2 | 2 | 0.4 | 5 | 0.3 | 7 |
| Reti inviolate | 0.4 | 5 | 0.2 | 3 | 0.3 | 8 |
| Calci d'angolo | 4.8 | 63 | 4 | 52 | 4.4 | 115 |
| Falli | 12.3 | 160 | 15.5 | 202 | 13.9 | 362 |
| Fuori gioco | 1.3 | 17 | 1.3 | 17 | 1.3 | 34 |
| Tiri | 11.5 | 149 | 8.5 | 111 | 10 | 260 |
| Tiri in porta | 3.7 | 48 | 3 | 39 | 3.3 | 87 |