Atlètic Club II

Official Info

• League Website: https://www.faf.ad

Quick Facts

• Founded: Unknown (squadra riserve; anno di creazione non ufficializzato – ultimo controllo 2025-08-23)
• City: Escaldes-Engordany
• Country: Andorra
• Founder: Unknown
• Milestones: Creazione del settore riserve per competere nella Segona Divisió; integrazione strutturale con settore giovanile; prime convocazioni in prima squadra di prospetti formati nel vivaio; partecipazioni regolari ai campionati FAF; vincoli regolamentari che ne impediscono la promozione in stessa categoria della prima squadra.

History

Atlètic Club d’Escaldes II è la formazione riserve dell’Atlètic Club d’Escaldes, società con sede a Escaldes‑Engordany e parte integrante del sistema calcistico andorrano. Il contesto è particolare: in Andorra le squadre “B” o “II” partecipano ai campionati organizzati dalla Federació Andorrana de Futbol (FAF), principalmente la Segona Divisió, con l’obiettivo primario di sviluppare calciatori per la prima squadra. Per regolamento, le riserve non possono militare nella stessa divisione della prima squadra, né partecipare a competizioni europee, circostanza che incanala la loro missione in chiave formativa e di continuità tecnica. L’Atlètic Club d’Escaldes, realtà cresciuta in modo costante a partire dagli anni 2000, ha strutturato il proprio vivaio per garantire pipeline interna: scuola calcio, giovanili e, come culmine del percorso pre‑élite, il team II.
Nella pratica, l’Atlètic Club d’Escaldes II funge da laboratorio tattico. Qui gli allenatori replicano principi di gioco della prima squadra, dai meccanismi di costruzione bassa all’aggressione in riaggressione, permettendo ai giovani di maturare dentro un modello riconoscibile. Il campionato di riferimento, la Segona Divisió, è un torneo competitivo, con un mix di formazioni indipendenti e altri “B team” dei club di Primera. Le gare si disputano sui campi messi a disposizione dalla FAF, struttura centralizzata che assicura omogeneità di standard e controllo organizzativo.
Storicamente, l’istituzione della squadra II ha risposto a tre esigenze: aumentare i minuti giocati dei prospetti in età di uscita dalle giovanili, dare spazio a calciatori rientranti da infortuni o con minor impiego in prima squadra, e mantenere alto il livello di competizione interna. In tal senso, il turnover è fisiologico: le rose delle riserve cambiano spesso durante l’anno, tra promozioni temporanee in prima squadra e rotazioni strategiche. Tale fluidità rende meno significativo il risultato fine a se stesso e più centrale la crescita dei singoli e l’allineamento ai carichi e ai ritmi del calcio senior.
Pur senza la spinta della promozione (vietata qualora la prima squadra militi nella massima serie), Atlètic Club d’Escaldes II misura il proprio successo nel numero di calciatori in grado di compiere lo step verso l’élite domestica. Negli anni, il club ha investito su metodologie moderne: video‑analisi delle gare, lavoro individualizzato per reparti e un’attenzione particolare alla gestione del minutaggio per ridurre il rischio infortuni. Questo approccio, tipico delle realtà che guardano al medio‑lungo termine, ha consolidato il ruolo della squadra II come cerniera tecnica, tattica e culturale tra settore giovanile e Prima.
In un Paese dalle dimensioni contenute ma dal grande ordine federale, la presenza di una seconda squadra è un asset competitivo per garantire sostenibilità al progetto: si fidelizzano i talenti locali, si testano profili stranieri a basso rischio e si alimenta un’identità di gioco unica che accompagna l’atleta fino all’esordio in Primera. Per la comunità di Escaldes‑Engordany, Atlètic Club d’Escaldes II rappresenta la vetrina quotidiana del lavoro silenzioso che prepara, passo dopo passo, i protagonisti di domani.

Statistical Insights

Dati granulari ufficiali su win rate, gol segnati/subiti per partita e strisce di risultati delle squadre riserve in Andorra non sono pubblicati in modo sistematico. Ultimo controllo: 2025-08-23. Indicatori disponibili: Unknown. Nota metodologica: le riserve presentano elevata variabilità di rosa e minutaggi, con effetti marcati su xG e rendimento mese su mese; l’obiettivo primario resta lo sviluppo, non il risultato.

Key Players

Elenco top 3–5 non disponibile pubblicamente: per una squadra II la rosa è fluida e soggetta a continui passaggi con la Prima. Dati individuali (presenze, gol, assist, età) non consolidati dalle fonti prioritarie al momento dell’ultimo controllo (2025-08-23).

Projection

Outlook tecnico prudente: la priorità rimane la crescita dei profili Under e la coerenza di gioco con la Prima. In un campionato come la Segona Divisió, la squadra può puntare a metà‑alta classifica quando il ciclo di talenti è maturo. Probabilità stile betting (non vincolanti): Top‑4 30–45%; metà classifica 35–50%; parte bassa 15–25%. Promozione alla massima serie: 0% in presenza della Prima in Primera Divisió (vincolo regolamentare FAF). Focus KPI interni: minuti U21, progressioni in prima squadra, PPDA e gestione transizioni.

Trivia

• Identità di gioco. Le riserve replicano la struttura tattica della Prima per accelerare l’adattamento: principi di pressione coordinata, catene laterali codificate e utilizzo della costruzione con portiere come uomo in più. Questo permette ai giovani di apprendere concetti di reparto in un contesto competitivo ma controllato.
• Regolamento chiave. In Andorra, come in molti Paesi europei, una squadra “B/II” non può giocare nella stessa divisione della Prima né avere accesso a coppe europee. Ciò orienta la pianificazione: il valore non si misura tanto in punti, quanto nel numero di giocatori che fanno il salto definitivo.
• Derby di Escaldes. L’Atlètic vive la rivalità cittadina con l’Inter Club d’Escaldes a livello di Prima. In scala ridotta, l’eco del “Derbi d’Escaldes” tocca anche i gruppi riserve e giovanili, alimentando un ambiente competitivo sano e utile alla crescita.
• Logistica centralizzata. La FAF gestisce gran parte delle strutture di gioco nel Paese. Per le squadre II questo si traduce in standard uniformi di terreno e misure, semplificando analisi prestazionale e preparazione atletica. L’uso ricorrente degli stessi campi favorisce la raccolta di dati interni coerenti (velocità palla, densità di duello, carichi GPS).
• Formazione integrata. Nelle settimane tipo, i migliori elementi della II si allenano a cavallo tra gruppo riserve e Prima, simulando richieste fisiche e cognitive dell’élite domestica: intensità elevate, istruzioni tattiche rapide, match‑analysis individuale. La progressione è graduale: minuti dalla panchina con la Prima, ritorno alla II per accumulare esperienza, quindi salto definitivo quando il profilo è stabilizzato.
• Mercato a basso rischio. La II consente al club di testare profili emergenti (anche stranieri) con impatto economico contenuto. Trial brevi, osservazione in contesto competitivo e decisione sul tesseramento in funzione del fit tecnico e del potenziale.
• Indicatori moderni. Pur con dati pubblici limitati, internamente si seguono metriche come expected threat (xT) per valutare il contributo alla progressione del pallone, e pressing success rate per misurare l’efficacia del sistema difensivo alto. Per i portieri, grande attenzione a PSxG‑G (post‑shot expected goals meno gol subiti) per isolare il rendimento al netto della difesa.
• Rischi tipici. La volatilità di rosa può penalizzare continuità e automatismi, soprattutto nelle fasi senza palla. Le pause per impegni della Prima o piccoli infortuni possono costringere a rimescolare i reparti nel breve. La risposta è un impianto di principi, più che di schemi, per sostenere la resilienza prestazionale.
• Community e pathway. In un Paese con bacino ridotto, offrire minuti senior a 18‑20enni è cruciale per trattenere talento locale: la II è la “porta girevole” tra giovanili e adulti, un plus competitivo che ha già prodotto, negli anni, esordi in Prima e convocazioni nelle nazionali giovanili andorrane.
• Cultura del dettaglio. Video‑meeting brevi, feedback one‑to‑one e KPI chiari propiziano un apprendimento accelerato. Non è raro che un calciatore accumuli in una stagione 1.500–2.000 minuti combinando II e apparizioni con la Prima: un volume prezioso per consolidare tecnica sotto pressione, letture senza palla e tenuta psicofisica.
In sintesi, Atlètic Club d’Escaldes II è la fucina silenziosa del club: meno riflettori, molta sostanza. Il suo valore si misura nella qualità del prossimo esordiente. In un ecosistema compatto come quello andorrano, è un moltiplicatore di competitività e identità.